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Gr 19:30

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NOTIZIE BREVI

ESTERI

Atene, secondo giorno di sciopero generale

Manifestazioni che sono partite da questa mattina in occasione della seconda giornata di sciopero generale contro il nuovo pacchetto di misure imposto alla Grecia dalla Trojka, che sovrà essere votato in parlamento entro domenica. Il pacchetto prevede, tra le altre cose, un ulteriore taglio del 22% per gli stipendi degli statali. E intanto la destra estrema, rappresentata in parlamento dal partito Laos, ha dichiarato che non voterà il pacchetto di misure.

Tre sono finora i feriti, e due cortei stanno animando le strade di Atene. Secondo le agenzie, si tratta di circa diecimila persone scese in piazza oggi.

Siria, tre esplosioni ad Aleppo

Tre esplosioni ad Aleppo, la seconda città più grande della Siria, per il momento le vittime accertate sarebbero undici, in particolare al quartier generale della polizia militare.

La televisione di stato ha parlato di ‘gruppi armati terroristici’ alla base degli attacchi, anche se Aleppo è una città che non ha fatto registrare violenze dal marzo scorso, cioè dalle proteste contro il presidente Bashar al-Assad’s.

Intanto, continua l’assedio delle milizie governative alla città di Homs, secondo i ribelli, in sei giorni le vittime sarebbero oltre quattrocento

E intanto a Roma questa mattina, 12 attivisti siriani hanno cercato di occupare, all'alba, l'ambasciata Siriana, alla'ara coeli. Sono stati arrestati e verranno processati per direttissima.

ascolta la corrispondenza con simonetta crisci

ITALIA

A Roma sono apparsi manifesti fake sull'aumento del biglietto integrato per i trasporti pubblici della capitale. Da giugno infatti è previsto un aumento di 50 centesimi che potrebbe influenzare anche i costi degli abbonamenti. Appare chiaro come tale misura sia solo volta a rimpinguare le casse di Atac, messe inginocchio dalla cattiva gestione di affaristi senza scrupoli. Sui manifesti si legge, infatti: -Comunicazione agli utenti del servizio pubblico", il titolo della comunicazione, che poi prosegue: Atac Spa è lieta di annunciare che dal mese di giugno 2012 entrerà in vigore l'aumento di 50 centesimi di euro del prezzo del titolo di viaggio per i servizi di trasporto autobus, Met. Ro e Trambus". Il messaggio continua sarcastico: -La decisione adottata dal Cda, diretto dall'amministratore delegato Carlo Tosti, riflette in pieno la mission dell'azienda che, nel rispetto dei principi del libero mercato e delle relazioni di parentela e intrallazzo tra rappresentanti politici e vertici dell'azienda stessa, pone al centro la propria linea strategica l'obiettivo di raggiungere ingenti guadagni e ricchi stipendi per manager e direttori, da garantire scrupolosamente attraverso i sacrifici economici dei fruitori dei mezzi pubblici di trasporto". "Ad implementare e rafforzare il piamo industriale, fondato sulla condotta di sacrificio per utenti e lavoratori da una parte e favoreggiamento di privilegi personali dall'altra, Atac spa comunica inoltre il licenziamento di 125 lavoratori interinali, ai quali nei prossimi mesi se ne aggiungeranno altre centinaia". E poi la chiosa: "Atac Spa e il Comune di Roma, al servizio di chi specula, sfrutta e si arricchisce sui tuoi sacrifici e sacrificando chi lavora, ringraziano sentitamente per l'attenzione, con la speranza che le decisioni adottate vengano accettate nel silenzio e nella rassegnazione generale-

http://roma.repubblica.it/cronaca/2012/02/10/foto/atac-29653450/


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

PROSEGUE SCIOPERO POLIZIOTTI A BAHIA, AGITAZIONE SI ESTENDE A RIO DE JANEIRO

Dopo una giornata di intensi negoziati, i dirigenti dei poliziotti militari in sciopero dal 31 gennaio nello Stato nord-orientale di Bahia hanno deciso di continuare l’agitazione, che da ieri è stata indetta anche da agenti e pompieri di Rio de Janeiro, nel sud.

Nessun accordo è stato raggiunto con il governo locale che ha accettato di aumentare gradualmente gli stipendi dei militari offrendo loro anche altri benefici, ma a partire da novembre, mentre i dimostranti vorrebbero l’incremento già in busta paga a marzo. Dopo essersi barricati per una settimana in diverse centinaia nella sede dell’Assemblea legislativa di Bahia, da dove sono usciti solo ieri, i poliziotti si sono riuniti all’interno della palestra del sindacato dei bancari, a cui è stato ristretto l’accesso: secondo un portavoce dei dimostranti nel complesso sarebbero radunati 10.000 agenti, ovvero la quasi totalità di quelli in sciopero, pari a un terzo circa dei 30.000 in servizio sul territorio statale, ora presidiato in buona parte dall’esercito incaricato di fare fronte a un’ondata di violenza che ha provocato oltre 120 morti.

Quattro dei principali leader della rivolta erano stati arrestati ieri all’uscita dalla sede del Congresso, tra questi l’agente identificato come il principale promotore, Marco Prisco. A prenderne il posto potrebbe essere Tadeu Fernandes, deputato statale del Psb (Partido Socialista Brasileiro), che finora si è adoperato come negoziatore e che grazie all’immunità parlamentare non correrebbe il rischio di essere arrestato.

Intanto, come temuto ma anche preannunciato da più di un segnale, anche poliziotti e pompieri di Rio de Janeiro hanno dichiarato lo sciopero: rivendicano, oltre agli aumenti salariali e ad altri benefici, anche la liberazione del capo del corpo dei pompieri, Benevenuto Daciolo, arrestato mercoledì all’aeroporto internazionale Tom Jobim, proveniente da Salvador, dove aveva partecipato all’agitazione dei colleghi bahiani. Secondo fonti di stampa locali, almeno 14.000 uomini dell’esercito saranno incaricati della sicurezza della metropoli carioca che, come Salvador, attende ora il Carnevale in un clima di forte tensione.

Siria, tre esplosioni ad Aleppo

Tre esplosioni ad Aleppo, la seconda città più grande della Siria, per il momento le vittime accertate sarebbero undici, in particolare al quartier generale della polizia militare.

La televisione di stato ha parlato di ‘gruppi armati terroristici’ alla base degli attacchi, anche se Aleppo è una città che non ha fatto registrare violenze dal marzo scorso, cioè dalle proteste contro il presidente Bashar al-Assad’s.

Intanto, continua l’assedio delle milizie governative alla città di Homs, secondo i ribelli, in sei giorni le vittime sarebbero oltre quattrocento

Egitto, incontro con i militari Usa: in gioco un miliardo e 300 milioni di dollari

Gli aiuti statunitensi alle forze armate egiziane saranno al centro dell’incontro di sabato tra il capo del consiglio militare Hussein Tantawi con il capo di stato maggiore Usa, Martin Dempsey. Le relazioni tra i due paesi sono molto tese in seguito all’avvio in Egitto di un‘inchiesta sui finanziamenti illeciti a varie Ong. Nel procedimento sono coinvoli 19 americani, rinviati a giudizio insieme ad altre 24 persone.

L’incontro tra Tantawy e Dempsey vale un miliardo e 300milioni di dollari, ovvero tutti i contribui che gli Usa danno all’Egitto in seguito agli accordi di pace firmati con Israele nel 1979.

Il Dipartimento di stato degli Usa ha più volte espresso la sua forte preoccupazione per gli sviluppi della vicenda giudiziaria sulle Ong, ma l’Egitto, dal canto suo, non intende accettare ingerenze di alcun tipo. Il premier, Kamal El Ganzouri, ha infatti affermato che il suo paese non ha alcuna intenzione di fare passi indietro in cambio di aiuti.

La Grecia non convince l'Eurogruppo Nuovo sciopero generale e manifestazioni

ll'indomani dell'intesa del governo greco con i partiti della coalizione sui nuovi tagli, i sindacati hanno dichiarato un nuovo sciopero generale di 48 ore e indetto manifestazioni. Lo sciopero dei lavoratori del settore pubblico e privato paralizzerà ancora una volta il paese, con lo stop dei trasporti pubblici, dei traghetti, delle scuole, degli uffici pubblici e di musei e siti archeologici.

La mobilitazione e le manifestazioni continueranno fino a domenica quando è previsto il voto in Parlamento del nuovo pacchetto di austerity, che comprende tra l'altro una riduzione del 22% degli stipendi, con cui il governo greco spera di poter ottenere il nuovo bailout di Ue e Fmi in una corsa contro il tempo per scongiurare il default.

La Grecia non ha infatti convinto l'Eurogruppo, che ha rinviato la decisione finale sugli aiuti a mercoledì prossimo, giorno entro il quale, secondo il ministro delle Finanze di Atene, Evangelos Venizelos, il Paese dovrà fare "la sua scelta strategica finale". "Nonostante tutti gli importanti progressi fatti negli ultimi giorni, non abbiamo ancora tutti gli elementi sul tavolo per prendere una decisione oggi", ha spiegato in una conferenza stampa nella notte il presidente dell'Eurogruppo Jean-Claude Juncker, annunciando una nuova riunione dei ministri delle Finanze dei 17 per mercoledì prossimo, per verificare se nel frattempo sono state rispettate le condizioni per ottenere il secondo pacchetto di aiuti Ue-Fmi da 130 miliardi.

ITALIA

Clochard muore a Roma, era rifugiata in grotta 60

Siparietto


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gror120210 (last edited 2012-02-10 16:51:32 by anonymous)