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Gr 19:30

Sommario Roma: i movimenti per il diritto all'abitare tornano ad occupare una ex scuola a Centocelle

Milano dove si è svolto un corteo antirazzista in via padova.

Studenti medi in Onda contro la riforma Gelmini IN VARIE CITTÀ ITALIANE cortei e manifestazioni.

Madrid crea con Lisbona unita' speciale di polizia per combattere l'Eta

Assedio alla Striscia di Gaza: in preparazione convoglio turco con 20 imbarcazioni e aiuti umanitari

In niger continuano gli scontri dopo il colpo di stato di ieriFrontiere chiuse, coprifuoco e il presidente Mamadou Tandja in carcere.

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Madrid crea con Lisbona unita' speciale di polizia per combattere l'Eta La Spagna creera' una forza di polizia congiunta con il Portogallo per combattere l'Eta. La decisione e' stata presa dai rispettivi ministri dell'Interno, Alfredo Perez Rubalcaba e Rui Pereira, durante una recente riunione. I due firmeranno l'accordo definitivo nel corso della prossima settimana. La nuova unita' dovrà "rafforzare la lotta contro il terrorismo", spiega il ministro Rubalcaba, lanciando un chiaro messaggio contro l'organizzazione che solo quest'anno è stata privata di 25 collaboratori, in media quasi uno ogni due giorni. Ieri la polizia ha arrestato Faustino Marcos, un membro dell'organizzazione che cercava di raggiungere la Catalogna con un treno proveniente da Parigi. Marcos avrebbe dovuto affittare una casa a Girona e un appartamento a Barcellona per installare una base logistica dell'organizzazione nella regione catalana. Alcuni giorni fa, inoltre, è stato arrestato un altro membro Eta, che si spostava in bicicletta all'interno dei Paesi baschi nel tentativo di sfuggire alle forze di polizia spagnole

Assedio alla Striscia di Gaza: in preparazione convoglio turco con 20 imbarcazioni e aiuti umanitari. La fondazione umanitaria turca "IHH" ha dichiarato ieri di lavorare all'organizzazione di un convoglio composto da 20 imbarcazioni che partiranno a marzo da Istanbul verso Gaza. Il presidente dell'organizzazione, Bulen Yildirim, ha spiegato che le navi porteranno materiali di grande necessità: medicine e strumentazioni medico-sanitarie, da costruzione e altro ancora. La IHH ha informato inoltre che altre imbarcazioni partiranno da Stati Uniti, Grecia, Francia, Italia, Germania, Malesia e Venezuela. Yildirim ha aggiunto che "non esistono impedimenti legali che vietino al convoglio di raggiungere Gaza via mare".

In niger continuano gli scontri dopo il colpo di stato di ieri Frontiere chiuse, coprifuoco e il presidente Mamadou Tandja in carcere. È questa la situazione in Niger dopo il colpo di stato militare di giovedì.I militari golpisti hanno creato un Consiglio supremo per la restaurazione della democrazia e nominato un presidente, il comandante Salou Djibo. Dietro il golpe ci sono però tre colonnelli: Djibrilla Hima Hamidou detto Pelè, Harouna Adamou e Goukoye Abdul Karim, i cui primi gesti sono stati l’incarcerazione di Tandja in un carcere milotare e l’annuncio del prossimo aresto di altri ministri. Ma secondo Jeune Afique sono coinvolti anche alcuni elementi della guardia presidenziale. Intanto nella capitale, Niamey, la situazione è tesa e si sentono spari e scontri di cui non si conosce ancora il bilancio. Niente di nuovo, anzi tutto molto prevedibile, secondo Le Potentiel di Kinshasa. E soprattutto “un avvertimento per tutti quei capi di stato che vogliono africanizzare la matrice costituzionale del loro paese per dare elasticità al proprio mandato”, scrive l’Observateur del Burkina Faso.La Francia, intanto, osserva con attenzione l’evoluzione della vicenda, visto che il Niger ha uno dei sottosuoli più ricchi dell’Africa subsahariana: in particolare di uranio (di cui è il terzo esportatore mondiale dopo Canada e Australia), oro, carbone e stagno. Andiamo ad ascoltare la corrispondenza registrata da ror al giornalista del manifesto Liberti.

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ITALIA

Roma: i movimenti per il diritto all'abitare tornano ad occupare una ex scuola a Centocelle.

Milano oggi si è svolto una manifestazione antirazzista a via Padova antonio

La valle torna in piazza, mentre emergono altri particolari sui pestaggi della notte tra il 17 e il 18 febbraio a Coldimosso.

La Val di Susa non ha paura! L'aveva già detto un mese fa mentre gli squallidi signorotti dei vari palazzi vantavano grandi risultati per l'installazione di qualche trivella, resa possibile solo con una scorta di mercenari degna di truppe d'occupazione. 'La Valle' - come viene affettuosamente chiamata dai tanti torinesi che da anni fanno parte del movimento NoTav - continua ad essere territorio indomito e barbarico per chi vuole imporvi la propria pax romana (o torinese che sia!). Strani barbari questi valligiani: uomini e donne di ogni età, estrazione sociale, provenienza politica, storie personali e retroterra culturale. Hanno una colpa: non arrendersi e non accettare un destino già scritto da altri per loro. E non sembrano proprio essere in vendita, non c'è soldo che li compri. Quand'è così, se non funziona la carota... ben vengano i manganelli! E' quello che devono aver pensato i dirigenti dell' "ordine pubblico" che l'altra sera hanno ordinato una carica contro i 300 notav che ancora una volta, indefessi, assediavano la trivella, colpevoli del gran crimine di tirare qualche scherzosa palla di neve e gavettoni. Un plotone di Carabinieri parte in esecuzione sommaria, lasciando a terra, letteralmente massacrati, un ragazzo trentenne di Torino e una valligiana di 45 anni. I due, senza troppo vittimismo, hanno mandato al coordinamento dei comitati riunito ieri sera in riunione a Condove, un messaggio che dice tutto di questo movimento. Marinella Alotto: «Quello che è successo è triste. Ma dà più forza alle nostre convinzioni». E ancora: «Quando si lotta, sono cose che possono succedere»! Simone, dalla sua, ringrazia il movimento per la vicinanza, fa sapere di star meglio e commenta: «Non era certo la prima volte che prendevo manganellate ma mai così forte come quella notte»!

Studenti medi in Onda contro la riforma Gelmini Studenti medi in piazza in diverse città del nostro paese, questa mattina, contro la riforma Gelmini nelle scuole superiori. Mobilitazione tornata in Onda già in seguito al passaggio del decreto in consiglio dei ministri, due settimana fa, con un corteo spontaneo a Torino e due occupazioni delle scuole a Bologna. Gli studenti e le studentesse si stanno anche nell'odierna fase interfacciando con l'opposizione alla riforma Gelmini, nello specifico (ma non solo) al riordino degli indirizzi.

Una giornata di mobilitazione significativa quella di quest'oggi, con numeri sicuramente diversi dall'autunno scorso, ma in una fase dentro la quale gli studenti medi restano espressione di opposizione determinata e diffusa alla riforma Gelmini!

Le cronache dalle città Torino. Un migliaio gli studenti torinesi in corteo partiti da piazza Arbarello, sotto una pioggia battente. Lancio di uova sotto il Miur e la sede della Provincia, scritte e volantinaggio contro il caro-trasporti della Gtt. Sentito il nesso con quanto è avvenuto e sta avvenendo in Val Susa: gli interventi hanno sottolineato la solidarietà degli studenti con il movimento No Tav e rimandato alla fiaccolata di questa sera a Bussoleno. Bologna. Dopo due settimane intensissime gli studenti e le studentesse delle scuole superiori di Bologna hanno trovato il naturale sbocco delle occupazioni nelle scuole nel corteo di questa mattina: una manifestazione straripante, con migliaia di persone in piazza contro la riforma Gelmini!Pisa. E importante mobilitazione anche nella città toscana, con gli studenti che hanno attraversato le vie cittadine con una protesta arrivata fin sotto il provveditorato (riuscendo ad entrare, nonostante la polizia...) e sotto la sede di Confindustria (con annesso lancio di uova). Brescia'. 500 studenti e studentesse in piazza, sotto una pioggia fittissima che però non ha bloccato una mobilitazione arrivata in corteo fin sotto Palazzo della Loggia, sede del consiglio comunale. Milano. Azione negli uffici del provveditorato da parte degli studenti medi, che sono riusciti ad entrare nonostante la presenza della polizia all'interno, protestando contro la riforma e la chiusura delle classi come effetto dei tagli operati da governo e comune.

Siparietto


Gr 13:00

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ITALIA

Industria, fatturato -18,7% nel 2009

Industria, fatturato -18,7% nel 2009

ROMA - Nella media del 2009 il fatturato dell'industria italiana è crollato del 18,7% rispetto al 2008. Lo rende noto l'Istat. Scesi a picco anche gli ordinativi che hanno segnato un -22,4% rispetto allo scorso anno. L'Istat precisa che si tratta del peggiore calo dal 2000. Sul dato estremamente negativo hanno inciso maggiormente i primi nove mesi del 2009, mentre negli ultimi mesi si è registrato un miglioramento. Infatti nel confronto tra l'ultimo trimestre 2009 con quello precedente le variazioni congiunturali sono state pari a +1,4% per il fatturato e a +5,1% per gli ordinativi.

In particolare a dicembre il fatturato è aumentato dell'1,9% rispetto a novembre dello 0,8% rispetto a dicembre 2008, ma è calato del 2,5% (corretto per gli effetti di calendario) rispetto allo stesso mese del 2008. Gli ordinativi a dicembre sono cresciuti del 4,7% su base mensile, e del 10,1% su base annua (dato grezzo, non corretto per gli effetti di calendario). Spiccano i dati del settore autoveicoli. Infatti a dicembre il fatturato degli autoveicoli è aumentato infatti del 23,2% su base annua; ottimi risultati anche per gli ordinativi, cresciuti del 31,5% tendenziale.

Tornando all'analisi dell'intero 2009, il fatturato totale dell'industria è calato del 17,4% sul mercato interno e del 21,6% su quello estero. Analogo andamento per gli ordinativi totali: quelli nazionali sono calati del 21,7% e quelli esteri del 23,7% rispetto all'intero 2008.

Fabriano, operai bloccano traffico a Fabriano Protesta contro il ritardo nell'accordo che deve salvare l'Antonio Merloni

FABRIANO (ANCONA) - Gli operai dell'Antonio Merloni hanno bloccato il traffico in entrata e uscita da Fabriano e poi la linea ferroviaria Orte-Falconara, per protestare contro il ritardo nella firma dell'Accordo di programma che deve salvare l'azienda. Dopo poco il blocco ferroviario è stato rimosso anche perché è in atto lo sciopero nazionale dei lavoratori del trasporto pubblico locale e i treni in transito sono pochi.

Uno spezzone del corteo si è diretto verso Albacina, la frazione in cui le forze di polizia hanno istituito una deviazione del traffico, mentre a Fabriano città la circolazione resta completamente paralizzata per i vari picchetti animati dalle tute blu.

Le tute blu, circa 300, distribuiscono volantini. In testa al corteo, oltre alle bandiere di Fiom, Fim e Uil, alcuni striscioni con scritto "Un territorio senza lavoro è senza futuro", "Senza soluzioni nessuno alle votazioni".

Un gruppo di una cinquantina di lavoratori ha attraversato il passaggio a livello di Piaggia d'Olmo, all'uscita sud dalla città, e staziona sui binari, per impedire il transito dei treni. Un'ulteriore forma di protesta a sostegno del salvataggio dell'azienda, decisa dopo che .

"Siamo qua di nuovo sulla strada perché non è più tempo di tergiversare" dice il volantino distribuito ad automobilisti e passanti dalle tute blu dell'A. Merloni. "Scusandoci del disagio creato, pensiamo che qualsiasi momento possa essere opportuno per far sentire la voce di famiglie di lavoratori in cassa integrazione che faranno di tutto per difendere il loro lavoro".

Siparietto


Gr 9:30

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gror120219 (last edited 2010-02-19 18:15:06 by anonymous)