Home page Ror interattiva

Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Tolosa, quattro uccisi e tre sono bambini in una sparatoria davanti a scuola ebraica

Momenti di terrore questa mattina, quando un killer ha sparato davanti a una scuola ebraica a Tolosa, in Francia. A perdere la vita, poco prima di entrare in classe, quattro persone, un docente di 30 anni e tre bambini di 3, 6 e 10 anni. Fra loro un professore di religione con i suoi due figli di tre e sei anni . Diverse le persone ferite e fra loro una bambina, la figlia del direttore della scuola, le cui condizioni sono gravi. Erano appena passate le otto del mattino quando l'uomo ha fatto irruzione davanti all'istituto privato Ozar Hatora. Ha agito all'orario di apertura, nel momento della giornata in cui l'area è piena di ragazzi, non lontano dalla fermata dello scuolabus. Prima ha "sparato contro tutto quello che aveva di fronte", poi ha anche "inseguito alcuni bambini all'interno della scuola", ha detto il procuratore Michel Valet. Dopo l'agguato è fuggito a bordo di uno scooter.

La polizia ha riferito che il killer aveva due armi, una delle due è la stessa di quella utilizzata dall'autore dei misteriosi agguati 1 dei giorni scorsi ai danni di parà di stanza in città e a Montauban, che hanno provocato tre morti e un ferito. Si tratta di un calibro 11-43. Anche il fatto che l'uomo sia fuggito in scooter, fa pensare che gli episodi siano collegati.

SCONTRI A DAMASCO DOPO UNA SERIE DI ATTENTATI

Scontri fra forze governative e combattenti dell’opposizione sono avvenuti nella notte tra ieri e oggi a Al Mezzeh, un quartiere residenziale di Damasco, in Siria. Lo riferiscono diverse fonti secondo cui la polizia ha chiuso l’accesso a un’area del quartiere. Non ci sono ancora bilanci.

Gli scontri seguono un fine settimana segnato da attentati compiuti a Damasco e Aleppo, le due principali città siriane. Sabato, a Damasco due ordigni sono stati fatti esplodere contro altrettanti edifici governativi con un bilancio finale di 27 vittime e alcune decine di feriti. Secondo l’agenzia di stampa ‘Sana’ tra le vittime ci sono sia militari che civili. La stessa fonte sostiene che due attentatori suicidi sono stati uccisi nel campo palestinese di Yarmouk prima che potessero azionare i dispositivi che trasportavano.

Ieri è stata invece Aleppo ad essere colpita con un’autobomba fatta esplodere nel quartiere di Al Suleimaniya: in questo caso le vittime sono state tre.

Episodi di violenza, scontri, repressione del dissenso hanno continuato a segnare il quadro generale siriano. Da una parte le forze governative stanno portando avanti con successo la riconquista di importanti città occupate dall’opposizione, come Idlib e Homs. Dall’altra parte si continua a combattere a Deir Ezzor e a Daraa. In mezzo c’è un’opposizione che non riesce a fare fronte comune, divisa tra interventisti, favorevoli a un intervento militare straniero, e fautori della non violenza; ma anche tra gruppi che hanno agende politiche molto diverse, come Fratelli musulmani e opposizione laica.

SEMPRE MENO FARFALLE MONARCA NEI BOSCHI DEL MESSICO

Il numero delle farfalle Monarca che svernano in Messico è sceso quasi del 30% quest’anno, secondo un rapporto del Wwf (World Wildlife Fund), un fenomeno preoccupante che alcuni esperti attribuiscono alla siccità che ha colpito alcune regioni degli Stati Uniti e del Canada dove si riproducono e cominciano la loro lunga migrazione, a milioni, verso sud. Un altro fattore è rappresentato dal degrado ambientale nei territori montuosi del centro del Messico che ospitano questi particolari insetti, capaci di spostarsi per 5000 km, dove è intensa la deforestazione dei boschi di abeti, pini e cipressi.

La preoccupazione è cresciuta due anni fa, quando la presenza delle farfalle Monarca si è ridotta fino al 75% nei boschi in cui trascorrono l’inverno, il dato più basso da quando si è iniziato a registrarle in modo sistematico, nel 1993. L’anno scorso si è osservata una ripresa e il loro numero si è duplicato rispetto al picco negativo del 2010. “E’ stato dimostrato che queste fluttuazioni sono dovute principalmente ai cambiamenti climatici. Nel 2011 siccità e piogge anomale nelle zone di riproduzione del nord potrebbero aver causato alti tassi di mortalità e colpito le piante di cui si alimentano” ha detto Omar Vidal, direttore in Messico del Wwf.

Più pessimista si è mostrato Lincoln P. Brower, esperto di farfalle Monarca e docente di zoologia all’Università della Florida, secondo cui “i dati attuali indicano una chiara tendenza al ribasso” e l’argomento dei cambiamenti climatici “sminuisce il fatto che continua a verificarsi un grave degrado dell’ecosistema dei boschi di oyamel”, maestosi abeti alti fino a 30 metri che accolgono fitti sciami.

Santuario e riparo invernale, la Riserva della biosfera delle farfalle Monarca – ai confini tra gli stati di Michoacán e México – continua a pagare i devastanti effetti della deforestazione illegale: secondo dati citati da Vidal, lo scorso anno è stato abbattuto mezzo ettaro di foreste.

ITALIA

Siparietto


Appunti e note redazionali

Servizi audio della giornata


Torna a inizio pagina