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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Sommario

Italia:

ASSOLUZIONE PER I COMPAGNI IMPUTATI PER LA MANIFESTAZIONE CONTRO PANORAMA E FELTRINELLI

VINTA CAUSA ALLA MAGNETI MARELLI PER AGIBILITà FIOM, da oggi rientrano i Rappresentanti sindacali

LA CASSAZIONE STABILISCE CHE FINO AL 2014 NON CI SARA' CUSTODIA ATTENUATA PER I MINORI FIGLI DETENUTE

Arrestati curdi dalla Procura di Venezia: comunicato

Artigiano si dà fuoco davanti all’Agenzia delle entrate di Bologna

RIFIUTI: RIPRENDE RACCOLTA A PALERMO, INCENDIATI CASSONETTI

UNIVERSITÀ: POLIZIA SGOMBERA EX SCORPIO A URBINO

CLINI CONTESTATO A COSENZA

Cgil, Cisl e Uil sfileranno insieme il 13 aprile a Roma

Esteri

GRECIA, DOMANI OSPEDALI PUBBLICI FERMI PER 4 ORE

Spagna, imponente sciopero domani

Nord Irlanda, molestato dalla polizia volontario di un’associazione benefica

ITALIA

ASSOLUZIONE PER I COMPAGNI IMPUTATI PER LA MANIFESTAZIONE CONTRO PANORAMA E FELTRINELLI

La decima sezione penale del tribunale di Roma ha assolto tutti i compagni e le compagne imputati da tutte le ipotesi di reato avanzate per la manifestazione di 5 anni fa contro Panorama e Feltrinelli per ribadire la pesante condanna da parte del carovita e della precarietà.

VINTA CAUSA ALLA MAGNETI MARELLI PER AGIBILITà FIOM, da oggi rientrano i Rappresentanti sindacali

Le decine di cause che Fiom ha intentato contro la Fiat hanno portato al primo risultato: il tribunale di Bologna ha condannato l'azienda automobilistica per attività antisindacale alla Magneti Marelli, riconoscendo il diritto di avere rappresentanti sindacali (clicca qui per leggere il decreto del giudice). E dalla Fiat è stata annunciata una serrata opposizione alla decisione, ovvero, secondo l'azienda torinese, il decreto manifesta dubbi di costituzionalità sull'articolo 19 dello Statuto dei lavoratori. Già il 23 marzo la corte d'appello di Potenza aveva ordinato di reintegrare tre operai di Melfi che erano stati licenziati nel 2010 per avere fermato un carrello durante uno sciopero interno. E il 27 marzo il ricorso dei metalmeccanici emiliani, presentato ex articolo 28 dello Statuto dei lavoratori, è il primo che è arrivato a sentenza e che ha stabilito che i delegati Fiom che erano stati cacciati a gennaio 2012 dalla Magneti Marelli di Bologna possono rientrare nella saletta sindacale dello stabilimento, anche in caso di ricorso dell'azienda.

Ma la Fiom aveva anche rifiutato di firmare gli accordi sull'estensione al gruppo dell'intero «modello Pomigliano» e così la Fiat aveva negato ai metalmeccanici del sindacato l'agibilità in tutti i propri stabilimenti. In pratica, non c'erano più sindacalisti in fabbrica. Il giudice Carlo Sorgi ha , quindi, stabilito che la condotta della Fiat è stata antisindacale e illegittima. La motivazione principale della sentenza è riassumibile in questo concetto: per ottenere il diritto ad avere rappresentanti sindacali aziendali, non serve che il sindacato firmi un accordo ma basta che partecipi alle trattative, anche nel caso decida infine di non firmare. Più dell'ok a un contratto, quindi, sono contati la forza e il radicamento nell'azienda, e alla Magneti Marelli gli iscritti Fiom sono circa 300, ovvero un terzo del totale dei lavoratori. Inoltre, sempre secondo il giudice, escludere la Cgil, che ha il maggior numero di iscritti in Italia, «costituirebbe un grave vulnus al principio di democrazia nelle relazioni industriali». Da oggi i rappresentanti sindacali possono rientrare in fabbrica. Se così non fosse, la Magneti Marelli commetterebbe un reato, punibile con l'arresto fino a tre mesi. Questo, secondo i legali che hanno presentato il ricorso per conto dei metalmeccanici della Cgil bolognese, è il rischio che corre la società del gruppo Fiat in caso di inottemperanza del decreto. Nel resto d'Italia sono una trentina i ricorsi, identici nelle argomentazioni, depositati e pendenti, di cui una ventina in Piemonte, quattro a Modena (contro Ferrari, Maserati, Lamborghini e New Holland) e altri a Bari, Chieti e Brescia.

LA CASSAZIONE STABILISCE CHE FINO AL 2014 NON CI SARA' CUSTODIA ATTENUATA PER I MINORI FIGLI DETENUTE

(TORINO, DOMANI PRESIDIO RADICALI PER NOMINA GARANTE DETENUTI

Sit in radicale domani davanti alla sede del Consiglio regionale per richiedere la nomina del garante regionale delle carceri, istituito con legge regionale n. 29 del 2 dicembre 2009 ma mai nominato.)

Artigiano si dà fuoco davanti all’Agenzia delle entrate di Bologna

Un artigiano edile si è dato fuoco davanti a una sede dell’Agenzia delle entrate a Bologna. Alla base del gesto ci sarebbe la sofferenza per la sua impresa individuale, in crisi nera insieme a tutto il settore dell’artigianato edilizio.

RIFIUTI: RIPRENDE RACCOLTA A PALERMO, INCENDIATI CASSONETTI

UNIVERSITÀ: POLIZIA SGOMBERA EX SCORPIO A URBINO

I locali erano chiusi al pubblico da tanti anni e in attesa di lavori di ristrutturazione. Dentro c'erano una decina di ragazzi con alcune suppellettili (materassi, tavoli) portate dentro da loro. I giovani rivendicavano uno spazio autogestito dove poter organizzare incontri culturali e politici e non solo. In programma per giovedì prossimo c'era anche un concerto live.

CLINI CONTESTATO A COSENZA

I manifestanti, espondendo uno striscione con su scritto Acqua, Val di Susa, Stretto di Messina, no alla politica assassina, aderiscono alla Rete per la difesa del territorio Franco Nistico' che raggruppa varie associazioni ambientaliste e stanno manifestando davanti al canile cosentino di Donnici che oggi viene inaugurato proprio alla presenza di Clini e dell'ex ministro Michela Vittoria Brambilla.

Cgil, Cisl e Uil sfileranno insieme il 13 aprile a Roma

L’annuncio della segretaria generale Susanna Camusso avviene nello stesso giorno in cui anche la Uilm, metalmeccanici, annuncia di aver deciso quattro ore di sciopero generale. Le tensioni sociali sono già evidenti, ha aggiunto Susanna Camusso, per niente stupita dalla decisione della Uilm. Camusso ha ricordato che il pacchetto di sedici ore deciso dalla Cgil verrà modulato a seconda dell’iter parlamentare della riforma del lavoro.

Da Tokyo Monti, invece, ricorda che le aziende non assumono perché non possono licenziare. La gente è convinta che la riforma sia necessaria.E' convinta?

ESTERI

GRECIA, DOMANI OSPEDALI PUBBLICI FERMI PER 4 ORE

Domani, giovedì 29 marzo, gli ospedali pubblici e i centri sanitari di tutta la Grecia funzioneranno soltanto con il personale d'emergenza data dell'astensione dal lavoro di quattro ore (dalle 11:30 alle 15:30) dei medici e dei lavoratori del settore che aderiscono ad una mobilitazione indetta dall'Adedy, uno dei due maggiori sindacati del Paese cui aderiscono i lavoratori del settore pubblico. «La politica seguita dal governo nel settore della salute pubblica - si legge in un comunicato dell'Adedy - porta alla distruzione non soltanto dei servizi sanitari di pronto intervento, ma anche degli ospedali, con conseguenze catastrofiche nella qualità dei servizi offerti ai cittadini». Sempre per domani a mezzogiorno è in programma un raduno dei lavoratori del settore nel centro di Atene da dove partirà una marcia di protesta che si concluderà davanti al ministero della Sanità.

Oggi ,invece, ad Atene si è svolto uno sciopero di quattro ore, dalle 11:00 fino alle 15:00, proclamato dai lavoratori dei mezzi di trasporto.Sono rimasti fermi i treni della metropolitana, quelli suburbani e i tram della capitale. «La direzione dell'azienda - si legge in un comunicato dell'organo sindacale dei lavoratori del settore - vuole abolire il quadro istituzionale che protegge i lavoratori dei trasporti urbani per creare in questo modo malcontento per i lavoratori e il loro lavoro. Per questo motivo - continua il comunicato - i lavoratori del settore hanno proclamato per oggi, come misura di preavviso, un'astensione dal lavoro di quattro ore per chiedere la firma del contratto collettivo di lavoro».

Spagna, imponente sciopero domani

Domani contro la riforma del lavoro, la penisola iberica si mobilita con una sciopero generale che coinvolgerà tutto lo Stato spagnolo, nel sesto dalla dittatura franchista. Mobilitazioni sono previste anche nelle zone autonome che sottolineano, nei Paesi Baschi specialmente, come lo stato centrale sia la loro “rovina” anche economica. Lo sciopero è stato indetto dal Cnt, l’unione dei lavoratori anarchici della Spagna ai quali si sono aggiunti i lavoratori baschi e galiziani e i due principali sindacati spagnoli l’Ugt e le Ccoo. I numeri rispetto alla partecipazione sono altisonanti, e ciò nella remota speranza che il popolo riesca ad arrivare all’abolizione della riforma del lavoro. Intanto le notizie economiche sulla Spagna parlano di un Pil sempre più a picco, lo ha confermeto anche la Banca centrale, e di cifre che riportano ancora una disoccupazione abbondantemente sopra il 20 per cento.

Tra i punti più caldi della riforma del lavoro i licenziamenti più facili. Nel suo nono punto, infatti, si parla di “miglioramento della mobilità e facilità nella modifica delle condizioni di lavoro”: si semplificano i procedimenti per la riduzione dell’orario di lavoro e della sospensione del contratto come meccanismo di “adattamento temporaneo in situazioni di diminuzione della domanda” come riporta il testo del provvedimento. Il lavoratore potrebbe essere licenziato se “sussistano accertate cause economiche, organizzative, tecniche o produttive” dimostrate in perdita per tre trimestri consecutivi. L’indennizzo al licenziato si attesta dai venti giorni di lavoro (per ogni anno precedente) con il limite di 12 mesi.

Nord Irlanda, molestato dalla polizia volontario di un’associazione benefica

A Newry, Irlanda del Nord , le forze di polizia hanno fermato e perquisito pubblicamente (pratica chiamata ‘stop & searches’) un volontario impegnato nella raccolta fondi a favore del Pips (Public initiative for the Prevention of Suicide & Self – harm). Le molestie non si sono fermate al controllo, le forze di polizia hanno cercando di rubare il tesserino al volontario (che ha raccolto la considerevole somma di 700 sterline) mettendo in dubbio l’autenticità dell’iniziativa.

Il fatto, accaduto la scorsa settimana, è stato testimoniato da un gruppo di tassisti che ha assistito alla scena. Stephen Murne, del movimento repubblicano Eirigi, ha spiegato come le azioni della Psni a Newry abbiano “raggiunto un nuovo minimo”. Continuando: “Queste ultime molestie non sono una sorpresa. Solo nel giorno di San Patrizio, sono stato contattato da vari residenti di Parkhead Crescent, che mi hanno riportato di essere stati fermati e perquisiti, tra cui una madre che aveva con sé due bambini piccoli”.

COMUNICAZIONI:

CENA SCARCERANDA AL FORTE

sono in corso iniziative,dibattiti e musica al pigneto, in ricordo di Sole e Baleno.

SOLE e BALENO...UN RICORDO SENZA PACE Quattordici anni fa, Edoardo Massari, BALENO, muore impiccato in una cella del carcere Le Vallette di Torino dove era detenuto. Ad alcuni mesi di distanza, Maria Soledad Rosas, SOLE, muore allo stesso modo nei locali della comunità Sottoiponti di Benevagienna dove era tenuta agli arresti domiciliari. Insieme a loro venne arrestato ed incarcerato Silvano Pelissero: uscì di galera solo dopo quattro anni, in seguito all'invalidazione dell'accusa di associazione sovversiva con finalità eversive di cui i tre anarchici erano stati imputati. Su tutta la vicenda, sulla morte di Sole e Baleno, sulla lotta contro il TAV in Val di Susa, che cominciava a muovere i suoi passi, lo sciacallaggio giornalistico e mediatico fece da spalla alla violenza dello Stato e dei suoi apparati giudiziari.

BALENO E SOLE SONO STATI SUICIDATI PER DIFENDERE IL TAV, I SUOI PADRONI E I SUOI SERVITORI (POLITICI, INDUSTRIALI, GIUDICI, POLIZIOTTI, GIORNALISTI). SONO STATI COLPITI NON PER ERRORE. SONO STATI COLPITI PER LIQUIDARE, ASSIEME ALLA PRATICA DEL SABOTAGGIO, LA POSSIBILITÀ CHE ESSO CONTIENE: LA RIVOLTA DI UNA VALLE E, PIÙ IN GENERALE, L’IRRIDUCIBILITÀ UMANA AL POTERE E AL DENARO.

#MERCOLEDI' 28 MARZO 2012#

SOLE E BALENO, LA RIVOLTA CONTINUA. ORA E SEMPRE NO TAV


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

SUD SUDAN: MINISTRO, NUOVI RAID SUDANESI SU STATO UNITÀ

L'aviazione sudanese ha condotto nella notte un raid nello Stato di Unità, in territorio del Sud Sudan, ma nessun combattimento a terra è stato segnalato. Lo ha detto il ministro dell'Informazione , aggiungendo di non avere ancora un bilancio degli scontri, che ieri e lunedì hanno opposto i due eserciti, e dei bombardamenti sudanesi. «Stamani i combattimenti a terra sono cessati ma gli aerei sudanesi hanno di nuovo bombardato verso l'una di notte. Il bombardamento è stato a 35 km da Bentiu», capitale dello Stato di Unità, «Ci sono ancora tensioni e i nostri soldati si preparano a un eventuale nuovo assalto» terrestre delle forze sudanesi, ha precisatoil ministro, dicendo di attendersi anche nuovi raid aerei. L'esercito sudanese aveva assicurato ieri sera che nella zona dei combattimenti era tornata la calma e che le sue forze «controllavano totalmente» la zona petrolifera di Heglig, contesa tra i due Paesi, che le forze sud-sudanesi avevano detto di aver conquistato lunedì.

INDIA: PUNJAB, PROTESTE CONTRO ESECUZIONE CONDANNA A MORTE

Diverse proteste hanno interessato oggi lo Stato nord settentrionale del Punjab dove sabato è prevista l'esecuzione della condanna a morte di Balwant Singh Rajoana, accusato dell'omicidio di un politico. Secondo quanto riferiscono i media locali, le dimostrazioni organizzate da alcuni gruppi della setta religiosa dei sikh hanno bloccato la città di Patiala dove è detenuto il condannato. Circa 60 mila poliziotti e 15 battaglioni di forze paramilitari sono stati dispiegati per il timore di disordini. Ieri un tribunale locale aveva respinto una richiesta di sospensione dell'ordine di esecuzione. L'impiccagione, che avverrà dopo otto anni di pausa nelle esecuzioni capitali, è prevista alle 9 del mattino (6.30 in Italia) nel cortile della prigione di Patiala.

PROTESTE IN PERÙ CONTRO GASDOTTO

È di almeno un morto, un giovane di 24 anni, e una ventina di feriti il bilancio degli scontri tra polizia e manifestanti registrati ieri a Sechura, nella regione di Piura (800 km a nord-ovest di Lima), dove centinaia di abitanti hanno bloccato il transito lungo un ponte per protestare contro un progetto di sfruttamento del gas nella costa nord del Perù.Il direttore della polizia ha riferito alla stampa che gli agenti sono intervenuti utilizzando le armi d’ordinanza quando la folla ha cominciato a lanciare sassi all’indirizzo dei veicoli che tentavano di attraversare il ponte per poi spostarsi fino al commissariato, attaccato e danneggiato. Non sono ancora chiare, tuttavia, le circostanze che hanno portato all’uccisione del giovane.Il movimento della società civile ‘Fronte di difesa della Baia di Sechura’ chiede l’annullamento dell’udienza pubblica in cui, in assenza dei suoi esponenti, è stato presentato formalmente lo studio di impatto ambientale del progetto ‘Punta Lagunas’ – dell’azienda petrolifera ‘Savia Perú’ – che prevede l’installazione di tre condotte di un gasdotto sottomarino per il trasporto di gas naturale secco. Il ‘Fronte’ teme che il progetto minaccerà l’attività ittica artigianale e gli allevamenti in mare aperto.

CRISI: GRECIA, TRASPORTI PUBBLICI FERMI PER 4 ORE AD ATENE

Oggi ad Atene si è svolto uno sciopero di quattro ore, dalle 11:00 fino alle 15:00, proclamato dai lavoratori dei mezzi di trasporto.Sono rimasti fermi i treni della metropolitana, quelli suburbani e i tram della capitale. «La direzione dell'azienda - si legge in un comunicato dell'organo sindacale dei lavoratori del settore - vuole abolire il quadro istituzionale che protegge i lavoratori dei trasporti urbani per creare in questo modo malcontento per i lavoratori e il loro lavoro. Per questo motivo - continua il comunicato - i lavoratori del settore hanno proclamato per oggi, come misura di preavviso, un'astensione dal lavoro di quattro ore per chiedere la firma del contratto collettivo di lavoro».

CRISI: SONDAGGIO, I GRECI ATTRATTI DALLA VITA IN PROVINCIA

Oltre 1,5 milioni di greci stanno seriamente pensando di trasferirsi dalle città ai più piccoli centri della provincia questi i risultati di un sondaggio commissionato dal ministero dello Sviluppo agricolo diffusi ieri. Il sondaggio su un campione di 1.286 intervistati ad Atene e Salonicco, ha rivelato che sette greci su 10 (il 68,2%) stanno meditando di lasciare la città per ricominciare una nuova vita in provincia, mentre uno su cinque (19,3%) ha già fatto le prime mosse per il trasferimento. Tre quarti degli intervistati che hanno espresso il desiderio di trasferirsi a vivere in provincia hanno meno di 44 anni. Circa la metà hanno dichiarato di essere interessati a dedicarsi all'agricoltura - con la maggior parte di essi che ha intenzione di coltivare olive o produrre olio d'oliva - mentre il 18,3% vorrebbe lavorare nei settori del turismo o della cultura. La coltivazione non è l'unico interesse dimostrato da coloro che guardano ai settori agricolo e alimentare. Alcuni hanno detto che vorrebbero lavorare nel settore della trasformazione o distribuzione dei prodotti agricoli. Due terzi di coloro che hanno detto che vorrebbero intraprendere una nuova vita in provincia hanno fatto studi superiori e un quarto di essi vanta un diploma post-laurea. La maggioranza degli intervistati (70%) ha affermato che accetterebbe volentieri un salario più basso in cambio di una migliore qualità della vita

ITALIA

ALCOA VERTICE AL MISE CONCEDE TREGUA

RIFIUTI: RIPRENDE RACCOLTA A PALERMO, INCENDIATI CASSONETTI

UNIVERSITÀ: POLIZIA SGOMBERA EX SCORPIO A URBINO

I locali erano chiusi al pubblico da tanti anni e in attesa di lavori di ristrutturazione. Dentro c'erano una decina di ragazzi con alcune suppellettili (materassi, tavoli) portate dentro da loro. I giovani rivendicavano uno spazio autogestito dove poter organizzare incontri culturali e politici e non solo. In programma per giovedì prossimo c'era anche un concerto live.

ACQUA: CLINI CONTESTATO A COSENZA, PASSI DA PAROLE A FATTI MANIFESTANTI SOLIDARIZZANO ANCHE CON NO TAV

COSENZA, 27 MAR - Una cinquantina di persone stanno manifestando a Cosenza contro l'atteggiamento del ministro dell' Ambiente Corrado Clini in materia di acqua pubblica e sulla Tav.

I manifestanti, che espongono uno striscione con su scritto Acqua, Val di Susa, Stretto di Messina, no alla politica assassina, aderiscono alla Rete per la difesa del territorio Franco Nistico' che raggruppa varie associazioni ambientaliste e stanno manifestando davanti al canile cosentino di Donnici che oggi viene inaugurato proprio alla presenza di Clini e dell'ex ministro Michela Vittoria Brambilla.

Clini - ha detto uno dei manifestanti - non sta facendo niente per dare seguito al referendum del giugno scorso sull'acqua e sulla diminuzione delle tariffe. Nel corso di un incontro svoltosi al ministero a Roma nel febbraio scorso con il Forum movimento acqua aveva detto che si sarebbe attivato ed invece niente. anche a milano contestato caselli a palazzo marino

SOLE e BALENO...UN RICORDO SENZA PACE Quattordici anni fa, Edoardo Massari, BALENO, muore impiccato in una cella del carcere Le Vallette di Torino dove era detenuto. Ad alcuni mesi di distanza, Maria Soledad Rosas, SOLE, muore allo stesso modo nei locali della comunità Sottoiponti di Benevagienna dove era tenuta agli arresti domiciliari. Insieme a loro venne arrestato ed incarcerato Silvano Pelissero: uscì di galera solo dopo quattro anni, in seguito all'invalidazione dell'accusa di associazione sovversiva con finalità eversive di cui i tre anarchici erano stati imputati. Su tutta la vicenda, sulla morte di Sole e Baleno, sulla lotta contro il TAV in Val di Susa, che cominciava a muovere i suoi passi, lo sciacallaggio giornalistico e mediatico fece da spalla alla violenza dello Stato e dei suoi apparati giudiziari.

BALENO E SOLE SONO STATI SUICIDATI PER DIFENDERE IL TAV, I SUOI PADRONI E I SUOI SERVITORI (POLITICI, INDUSTRIALI, GIUDICI, POLIZIOTTI, GIORNALISTI). SONO STATI COLPITI NON PER ERRORE. SONO STATI COLPITI PER LIQUIDARE, ASSIEME ALLA PRATICA DEL SABOTAGGIO, LA POSSIBILITÀ CHE ESSO CONTIENE: LA RIVOLTA DI UNA VALLE E, PIÙ IN GENERALE, L’IRRIDUCIBILITÀ UMANA AL POTERE E AL DENARO.

#MERCOLEDI' 28 MARZO 2012#

Per ricordare BALENO e SOLE, appuntamento alle 16,30 all'isola pedonale del Pigneto. Dal pomeriggio a sera, lungo le vie del quartiere: una giornata di battiti e passioni, che tengono in vita le stesse tensioni. SOLE E BALENO, LA RIVOLTA CONTINUA. ORA E SEMPRE NO TAV

VOCI PER ROMA CITTA' APERTA GIOVEDÌ 29 MARZO DALLE ORE 16 IN PIAZZA DEL CAMPIDOGLIO LA METROPOLI DEI DIRITTI NEGATI SI NARRA E PRENDE PAROLA

Da alcune settimane a Roma sembra essere calata una preoccupante coltre poliziesca e securitaria. Il pestaggio e gli arresti sotto il CIPE, lo sgombero della tendopoli di via Marcello Boglione, il tentativo di sgombero dell’occupazione di via Casal Boccone, lo sgombero prima della palazzina poi della tendopoli di via Campobasso al Pigneto sono soltanto la punta di un gigantesco iceberg fatto di divieti alla libertà di espressione e manifestazione del dissenso, di controllo e militarizzazione del territorio. Proprio nel momento in cui la prolungata e forte crisi economica imporrebbe la predisposizione di adeguate misure di carattere sociale ed un radicale ripensamento del modello di sviluppo della nostra città, si cerca, sempre più spesso “manu militari” di nascondere le contraddizioni ed i problemi sociali sotto il tappeto, reprimendo e chiudendo gli spazi di agibilità civile e democratica. Rispondere a ciò che sta accadendo non è compito soltanto delle realtà più direttamente colpite; è compito di tutti e tutte noi. Non solo per solidarietà, ma perché la posta in gioco è molto più alta alta e riguarda chiunque vive ed attraversa questa città meticcia ed aperta che mai si è fatta ridurre e mai si farà ridurre al freddo del silenzio. Per questo Giovedì prossimo sulla piazza del Campidoglio, intendiamo dare vita ad una nuova giornata di libertà di parola, di microfono aperto attraverso cui raccontare le nostre storie di precarietà e quotidiana lotta per un presente ed un futuro diverso. Chiediamo a rappresentanti delle istituzioni, associazioni, comitati e movimenti, singoli cittadini, di affiancare le loro voci a le nostre per intrecciare far emergere la trama ed il racconto di un'altra città presente e possibile.

Abitanti dell'ex tendopoli dello spreco di via Boglione, dell'occupazione di Casal Boccone, delle occupazioni e delle realtà dei movimenti per il diritto all'abitare, del Presidio Permanente di via Campobasso

Roma, 27 marzo 2012 info: Martone Sfigato!

visto che non ci raccomanda nessuno...ci riprendiamo tutto!

Michel Martone,Vice ministro del Lavoro, il “giovane” del governo tecnico, che si è permesso di affermare che laurearsi a 28 anni è da sfigati, lo stesso che, per conoscenze di famiglia, è stato, fra le altre cose, consulente di Brunetta e collaboratore di Sacconi, è chiamato a intervenire al seminario “crescita, lavoro e formazione”, all’ interno della facoltà di Scienze dalla Formazione di roma3. Vogliamo portare a Martone e agli altri invitati a questo incontro ilpunto di vista di chi è realmente protagonista del mondo dellaformazione, di chi vive nel quotidiano di tutti i giorno i disagi di unascuola ed un’università pubblica sempre più al collasso, di chi èconsapevole del proprio presente e futuro di precarietà. APPUNTAMENTO A TUTTE E TUTTI DEGLI ATENEI ROMANI MERCOLEDÌ 28 ALLE ORE 14:00 IN VIA MILAZZO N 11,FACOLTÀ DI SCIENZE DELLE COMUNICAZIONI ROMA3.

CENA SCARCERANDA STASERA AL FORTE

Siparietto


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gror120328 (last edited 2012-03-28 17:43:13 by anonymous)