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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Giappone: Fukushima, nuova perdita di acqua radioattiva

Nuovo incidente nella centrale nucleare di Fukushima, in Giappone. Quantitativi di acqua contaminati con materiale radioattivo potrebbero essere finiti nell'oceano. Lo ha riferito la Tepco, la societa' che gestisce l'impianto teatro del disastro nucleare seguito al terremoto e allo tsunami dello scorso anno. La perdita di acqua radioattiva si e' verificata ieri in una conduttura che collega un impianto di desalinizzazione a un serbatoio di stoccaggio. In tutto, secondo le stime, sarebbero finite nell'oceano 12 tonnellate di acqua contaminata. La perdita e' stata fermata dopo circa 30 minuti.

Francia: cessata fuoriuscita acqua radioattiva da centrale Penly

Nuovo allarme nucleare in Francia, nella centrale atomica di Penly, nel nord-ovest del Paese, dove in tarda mattinata si sono verificati due principi di incendio nel locali del reattore 2, innescandone lo spegnimento automatico di sicurezza. L'incidente, che è presto rientrato, ha subito fatto scattare lo stato di allerta, con i pompieri che sono presto giunti sul posto per assistere le squadre anti-incendio di Edf, il gigante energetico francese, che gestisce l'impianto. In un comunicato pubblicato sul sito internet della centrale, Edf ha parlato in un primo tempo di una "fuoriuscita di fumo", che ha fatto scattare l'allarme alle 12:20. "I sistemi di sicurezza - proseguiva la compagnia - si sono attivati normalmente e il reattore si è spento automaticamente. Successivamente, la stessa compagnia energetica ha pubblicato un secondo comunicato: "Alle 13:15, i pompieri sono intervenuti nell'edificio-reattore dell' unità di produzione numero 2" per sedare le fiamme, che stavano iniziando a propagarsi nell'impianto atomico. "Non ci sono stati feriti e l'evento non ha avuto alcuna conseguenza sull'ambiente". Evangelia Petit, responsabile dell'ufficio stampa dell'Autorità francese per la sicurezza nucleare (Asn), basata a Parigi, ha spiegato che "lo stop automatico del reattore è stato causato dall'arresto di una delle pompe del circuito primario". "Successivamente Edf è entrata con i pompieri nell'edificio per vedere cosa stesse accadendo. Sono state riscontrate delle piccole pozzanghere d'olio che erano in fiamme. Così hanno spento l'incendio". Domani, un'equipe tecnica dell'ASN si recherà sul posto per "ispezionare l'impianto". Sempre oggi, ha riferito Edf, uno dei due reattori di un'altra centrale nucleare, a Saint-Laurent-des-Eaux (centro), si è spento automaticamente nel quadro di una procedura d'urgenza scattata dopo un "problema minore" nel sistema idraulico. Intanto, nel programma elettorale che ha presentato oggi alla stampa, il presidente Nicolas Sarkozy, candidato alle presidenziali del 22 aprile e del 6 maggio, ha ribadito l'intenzione di andare avanti con l'atomo. Mentre il suo principale sfidante, il socialista Francois Hollande, favorito nei sondaggi, promette una riduzione progressiva della parte atomica nella produzione di energia.

SCIOPERO IN BOLIVIA

I sindacati degli operai boliviani hanno indetto per mercoledì prossimo uno sciopero per protestare contro la proposta del governo di aumentare quest’anno del 15% il salario minimo (da una somma pari a circa 89 euro a 102 euro), ritenuta insufficiente.“Respingiamo la proposta e dichiariamo lo sciopero di 24 ore con manifestazioni di piazza” ha detto in una conferenza stampa il leader della ‘Central Obrera Boliviana’ (Cob, principale sindacato nazionale), Juan Carlos Trujillo. Il dirigente ha anche respinto una richiesta per aprire un negoziato giunta dal ministro delle Finanze, Luis Arce: “Parleremo solo con il presidente (Evo Morales) – ha puntualizzato – lo invitiamo a sedersi a un tavolo e a discutere il piano dei lavoratori”.

ITALIA

MIgranti bloccano la stazione Termini, chiedono di non essere trattati come numeri

Un centinaio di immigrati hanno protestato questa mattina intorno alle 10.30 a Roma occupando la strada e bloccando il traffico tra via Giolitti e via Marsala, davanti alla stazione Termini. Non hanno ottenuto nessuna risposta se non la brutale reazione della polizia che li ha caricati . Alcuni migranti sono poi stati fermati per essere deportati all'ufficio immigrazione per essere identificati.

chiamare valeria

INCIDENTI LAVORO: GRAVE MURATORE CADUTO DA ALTEZZA 4 METRI

Un muratore magrebino di trent'anni è ricoverato in gravi condizioni all'Ospedale di Baggiovara di Modena dopo una caduta sul lavoro. L'uomo, questa mattina, per cause da accertare è precipitato al suolo da un'altezza di quattro metri all'interno di un cantiere per la ristrutturazione di una casa a Gavello di Mirandola. L'uomo ha ricevuto le prime cure dal 118 ed è stato poi trasportato con l'Elisoccorso all'ospedale modenese.

NO TAV:CONTESTAZIONE A GENOVA CONTRO CASELLI, 71 DENUNCIATI

La Digos di Genova ha denunciato 71 compagni del movimento 'No Tav', che lo scorso febbraio avevano contestato la presentazione del libro del procuratore capo di Torino, Gian Carlo Caselli. Sono tutti accusati di manifestazione non autorizzata, mentre a vario titolo devono rispondere di resistenza e violenza a pubblico ufficiale, travisamento, imbrattamento e danneggiamento di edifici e detenzione illecita di armi. Caselli era giunto nel capoluogo ligure per la presentazione del suo ultimo libro svoltasi a Palazzo Tursi, sede del Comune.

RAPINATRICE UCCISA: L'AMICA GIUSI, CHI UCCIDE NON È MAI EROE

«Non ci si può fare giustizia da soli, e non si può dare una medaglia a chi ammazza qualcuno». Giusi (il cognome non lo dice) è un'amica marchigiana di Rosa Donzelli, la rapinatrice morta due giorni fa durante la rapina alla gioielleria 'Cifolà di Monte Urano. È venuta all'obitorio di Fermo, dove è in corso l'autopsia sulla donna morta, «non pensando mai che avrei ritrovato Rosa qui dentro. Doveroso precisare che Rosa era disarmata .

CARCERI: PSICOFARMACI PER ALMENO 16 MILA

Oltre il 40% dei detenuti in attesa di giudizio nelle case circondariali, pari a circa 12mila individui e oltre il 10% di detenuti condannati nelle case di reclusione pari a ulteriori 3.500-4.000 persone sono soggetti a una sorta di 'contenimento chimicò nelle carceri italiane, a causa del massiccio uso di psico-farmaci. È quanto denuncia un sindacato di Polizia Penitenziaria . «A leggere la lunghissima lista dei farmaci somministrati in carcere - prosegue il sindacato - c'è da rimanere esterrefatti visto che, a parte gli ettolitri di valium, nelle patrie galere si somministra praticamente di tutto, dagli 'antipsicoticì agli 'ipnoticì, dagli 'antidepressivì agli 'oppiaceì, dalle 'benzodiazepinè agli 'stabilizzatori dell'umorè. Si tratta, spesso, di farmaci di non facile reperimento all'esterno, visti gli altissimi rischi di dipendenza e che invece in carcere vengono assunti, su prescrizione del medico dell'istituto e in presenza del personale paramedico e di polizia penitenziaria, quali medicine di 'contenimentò in quanto somministrate non secondo tempi e modalità indicati dalle case farmaceutiche nel bugiardino, ma solo quando viene effettuato il giro della terapia interno alle sezioni». «Di solito si parla di sovraffollamento e non si immagina minimamente che le nostre carceri siano anche una fabbrica di tossico-dipendenti o di intossicati da abuso di farmaci con il costo che ne consegue per la società e questo sarebbe, di per se, un motivo più che valido per deflazionare subito e con immediati provvedimenti di clemenza il sistema penitenziario».

MILANO OCCUPAZIONE ASSESSORATO ALLA CASA

Al termine di una lunga trattativa, durata circa 4 ore, il gruppo di militanti del centro sociale il Cantiere ha lasciato gli uffici dell'assessorato alla Casa del Comune di Milano che hanno occupato per tutto il pomeriggio per protestare contro lo sgombero stamane di 4 famiglie che occupavano abusivamente alloggi delle case popolari di via Pastronchi, in zona San Siro. I ragazzi, che si erano presentati con alcuni rappresentanti delle famiglie allontanate, sono riusciti ad ottenere che i 4 nuclei familiari, con 11 minori, vengano ospitati in albergo fino a giovedì prossimo. A quel punto si valuterà la loro situazione. A gestire la mediazione è stato un consigliere comunale di Sel che ha fatto da spola tra i manifestanti e l'assessore Lucia Castellano, che non ha voluto incontrarli. Raggiunto l'accordo, il gruppo ha lasciato gli uffici dell'assessorato in via Larga.

IMMIGRAZIONE: TRE PERSONE FUGGONO DA CIE BOLOGNA

Tre migranti trattenuti al Cie di Bologna sono riusciti a fuggire durante un tentativo di 'evasionè in massa dalla struttura di via Mattei. È accaduto all'ora di pranzo, fra le 12.30 e le 13, quando un gruppo di reclusi si trovava nell'area all'aperto. Scalando e superando la recinzione, tre sono riusciti a eludere i controlli e a far perdere le loro tracce: si tratterebbe di due tunisini e un algerino. Un'altra decina di persone che hanno tentato di fare lo stesso sono invece stati bloccati dalle forze dell'ordine. A quanto si apprende dalla Questura, non ci sono stati feriti nè tra gli stranieri, nè tra il personale di vigilanza al Cie.

L'Aquila, tre anni fa il terremoto. Fiaccolata nella notte per ricordare vittime

Un silenzio interroto da 309 rintocchi di campana, accompagnati dalla lettura dei nomi delle vittime. Si è conclusa così in piazza Duomo la fiaccolata di questa note in ricordo delle 309 persone che il 6 aprile del 2009, alle 3:32, distrusse L'Aquila e altri 56 paesi abruzzesi.

Alla manifestazione, sotto la pioggia, hanno preso parte circa 10.000 persone. Presente anche il ministro per la Coesione territoriale Fabrizio Barca, che oggi incontrerà i sindaci del territorio a Rocca di Mezzo.

Ad aprire il corteo, organizzato dai comitati cittadini in collaborazione col Comune, alcuni striscioni degli studenti universitari - con le foto degli otto giovani morti nella Casa dello studente e la scritta 'E' triste leggere negli occhi di mamma e papa' la certezza che neanche stasera tornerò a casa' - e dell'Assemblea '29 giugno di Viareggio' ('Verita' - giustizia, sicurezza per Viareggio').

CORTEO CONTRO INCENERITORE DI ALBANO il 15 dicembre del 2010 il TAR del Lazio ha emesso una sentenza che bloccava l’impianto per incompatibilità ambientale, dando ragione alle popolazioni e alla resistenza contro questo EcoMostro. Il 22 marzo scorso, abbiamo appreso che il Consiglio di Stato ha invalidato la precedente sentenza del TAR, sbloccando formalmente il cantiere e sostenendo che le popolazioni non sono legittimate a difendere i territori perché l’unica volontà che conta è quella delle istituzioni regionali che vogliono costruire l’impianto!! Quindi per il Consiglio di Stato l’unico parere che vale è quello dei politici che per far arricchire i loro amici imprenditori di turno, (in questo caso il monopolista dei rifiuti del Lazio Manlio Cerroni che sarà proprietario dell’impianto) sono disposti a calpestare i territori, le loro risorse e le popolazioni che li abitano! Per noi invece l’unico grado di giudizio che conta è quello popolare e si misura sul terreno della lotta! Non resteremo a guardare e non accetteremo questa devastante prepotenza. Lo faremo per noi e per i nostri figli e nipoti. Non resteremo a guardare mentre proveranno a posare le prima pietra del cantiere. Non glielo permetteremo, bloccheremo i lavori, bloccheremo il cantiere. Questa non è una battaglia che siamo disposti a perdere. Scendiamo nelle piazze, prendiamoci le strade! 14 APRILE ore 15.30 CORTEO CONTRO L’INCENERITORE ALBANO LAZIALE, partenza da P.zza Mazzini Coordinamento contro l’inceneritore di Albano

DOMANI ALLE 10 IN VIA DEGLI SPECCHI APPUNTAMENTO SOTTO LA TARGA PER MARIO SALVI

NO TAV TOUR PARTE MERCOLEDI' 11 APRILE A PIAZZALE TIBURTINO


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

RIBELLI DICHIARANO INDIPENDENZA AZAWAD

Richiamandosi a una serie di convenzioni internazionali, denunciando decisioni unilaterali prese dalla Francia durante l’epoca coloniale e una serie di discriminazioni di Bamako nei confronti delle popolazioni del nord del Mali, il Movimento nazionale di liberazione dell’Azawad (Mnla) ha dichiarato oggi “l’indipendenza dell’Azawad”.

Con una nota apparsa sul suo sito internet e firmata dal segretario generale del movimento, Bilal Ag Acherif, l’Mnla ha detto di “riconoscere le frontiere in vigore con i paesi limitrofi e la loro inviolabilità”; di “aderire completamente alla Carta delle Nazioni Unite”; di “impegnarsi per creare le condizioni per una pace duratura, e per costruire le fondamenta istituzionali dello Stato basato su una Costituzione democratica dell’Azawad indipendente”.

Con una precedente comunicazione, l’Mnla aveva anche condannato il rapimento del console algerino a Gao e di altri sei funzionari del consolato che il governo di Algeri ha attribuito a un gruppo armato non meglio identificato. L’Mnla ha anche preso le distanze “da altri gruppi introdottisi nell’Azawad” e condannato “gli atti di vandalismo e le aggressioni contro le popolazioni civili compiuti nelle città liberate”.

Secondo testimonianze di civili fuggiti dal nord del Mali, riparati in Niger, una delle situazioni più difficili è quella di Gao. In questa città i ribelli hanno saccheggiato strutture pubbliche, compreso l’ospedale, hanno assaltato chiese e residenze private, prendendo di mira in particolare cristiani e persone di etnia bambara. In alcuni casi sono state commesse violenze.

Nella generale situazione di incertezza in cui si trova il Mali, dove da due settimane è al potere una giunta militare che ha esautorato il presidente Amadou Toumani Touré, anche il quadro nell’Azawad – la regione settentrionale del paese – non è chiaro. Resta in particolare da verificare il reale peso dei singoli gruppi all’interno della ribellione di matrice tuareg che, cominciata lo scorso 17 gennaio, in pochi mesi è riuscita con successo a controllare circa metà del paese. Oltre all’Mnla c’è Ansar al Din, di matrice islamica, e ci sono gruppi minori che alcuni osservatori mettono in collegamento con Al Qaida nel Maghreb islamico.

Grecia, oltre 400.000 bambini poveri e denutriti

A causa della crisi economica che ha colpito la Grecia, moltissimi bambini sono malnutriti e vivono in condizioni malsane. È questo il quadro che emerge da un rapporto redatto dal Comitato greco dell'Unicef e dall'Università di Atene.

Secondo l'indagine - dal titolo "La condizione dell'infanzia in Grecia, 2012" - in questo Paese 439.000 bambini vivono al di sotto della soglia di povertà, in famiglie che rappresentano il 20,1%, ovvero un quinto, del totale dei nuclei familiari ellenici.

Cina: boom nascite in anno dragone, si costruiscono ospedali

Saranno 200.000, quattro volte quelli del 2004, i bambini che nasceranno quest'anno a Pechino. Le stime sono della municipalità della capitale cinese che considera l'aumento legato all'anno del dragone, cominciato a febbraio per l'oroscopo cinese, durante il quale normalmente nascono più bambini perchè i nati sotto questo segno sono considerati migliori rispetto agli altri.

Per questo, la municipalità ha pianificato di costruire altri tre ospedali e realizzare entro la fine dell'anno una rete di centri di assistenza e sanità per i bambini. Nel 2004 a Pechino sono nati 98.000 bambini, 161.000 nel 2007 (anno del maiale, altro segno considerato favorevole per le nascite) e 171.000 nel 2008.

Un portavoce della municipalità ha riferito che la città ha abbastanza posti letto per tutte le donne incinte dell'anno del dragone, ma molte di queste vogliono partorire nelle strutture considerate vip, contrassegnate dalla tripla 'A', il cui numero è inferiore alle richieste.

Studio Usa: collasso economico globale dal 2030

Un nuovo studio proveniente dall’istituto di ricerca Jay W. Forrester dice che il mondo potrebbe soffrire di un “collasso economico globale” e di un “precipitoso declino demografico” dal 2030 se la gente continuasse a consumare le risorse del pianeta al ritmo attuale. Il fisico australiano Graham Turner dice che “il mondo è sulla buona strada per il disastro”.

I ricercatori dello studio hanno creato un modello di calcolo per prevedere scenari diversi in base agli attuali modelli di crescita della popolazione e rispetto al consumo delle risorse globali. Lo studio ha anche preso in considerazione diversi livelli di produttività agricola, il controllo delle nascite e gli sforzi di protezione ambientale. Dodici milioni di copie della relazione sono state prodotte e distribuite in 37 lingue diverse. “C’è un campanello d’allarme molto chiaro” dice Turner: “Non siamo su una traiettoria sostenibile”.

Giappone: Fukushima, nuova perdita di acqua radioattiva

Nuovo incidente nella centrale nucleare di Fukushima, in Giappone. Quantitativi di acqua contaminati con materiale radioattivo potrebbero essere finiti nell'oceano. Lo ha riferito la Tepco, la societa' che gestisce l'impianto teatro del disastro nucleare seguito al terremoto e allo tsunami dello scorso anno. La perdita di acqua radioattiva si e' verificata ieri in una conduttura che collega un impianto di desalinizzazione a un serbatoio di stoccaggio. In tutto, secondo le stime, sarebbero finite nell'oceano 12 tonnellate di acqua contaminata. La perdita e' stata fermata dopo circa 30 minuti.

Francia: cessata fuoriuscita acqua radioattiva da centrale Penly

Nuovo allarme nucleare in Francia, nella centrale atomica di Penly, nel nord-ovest del Paese, dove in tarda mattinata si sono verificati due principi di incendio nel locali del reattore 2, innescandone lo spegnimento automatico di sicurezza. L'incidente, che è presto rientrato, ha subito fatto scattare lo stato di allerta, con i pompieri che sono presto giunti sul posto per assistere le squadre anti-incendio di Edf, il gigante energetico francese, che gestisce l'impianto. In un comunicato pubblicato sul sito internet della centrale, Edf ha parlato in un primo tempo di una "fuoriuscita di fumo", che ha fatto scattare l'allarme alle 12:20. "I sistemi di sicurezza - proseguiva la compagnia - si sono attivati normalmente e il reattore si è spento automaticamente. Successivamente, la stessa compagnia energetica ha pubblicato un secondo comunicato: "Alle 13:15, i pompieri sono intervenuti nell'edificio-reattore dell' unità di produzione numero 2" per sedare le fiamme, che stavano iniziando a propagarsi nell'impianto atomico. "Non ci sono stati feriti e l'evento non ha avuto alcuna conseguenza sull'ambiente". Evangelia Petit, responsabile dell'ufficio stampa dell'Autorità francese per la sicurezza nucleare (Asn), basata a Parigi, ha spiegato che "lo stop automatico del reattore è stato causato dall'arresto di una delle pompe del circuito primario". "Successivamente Edf è entrata con i pompieri nell'edificio per vedere cosa stesse accadendo. Sono state riscontrate delle piccole pozzanghere d'olio che erano in fiamme. Così hanno spento l'incendio". Domani, un'equipe tecnica dell'ASN si recherà sul posto per "ispezionare l'impianto". Sempre oggi, ha riferito Edf, uno dei due reattori di un'altra centrale nucleare, a Saint-Laurent-des-Eaux (centro), si è spento automaticamente nel quadro di una procedura d'urgenza scattata dopo un "problema minore" nel sistema idraulico. Intanto, nel programma elettorale che ha presentato oggi alla stampa, il presidente Nicolas Sarkozy, candidato alle presidenziali del 22 aprile e del 6 maggio, ha ribadito l'intenzione di andare avanti con l'atomo. Mentre il suo principale sfidante, il socialista Francois Hollande, favorito nei sondaggi, promette una riduzione progressiva della parte atomica nella produzione di energia.

ITALIA

L'Aquila, tre anni fa il terremoto. Fiaccolata nella notte per ricordare vittime

Un silenzio interroto da 309 rintocchi di campana, accompagnati dalla lettura dei nomi delle vittime. Si è conclusa così in piazza Duomo la fiaccolata di questa note in ricordo delle 309 persone che il 6 aprile del 2009, alle 3:32, distrusse L'Aquila e altri 56 paesi abruzzesi.

Alla manifestazione, sotto la pioggia, hanno preso parte circa 10.000 persone. Presente anche il ministro per la Coesione territoriale Fabrizio Barca, che oggi incontrerà i sindaci del territorio a Rocca di Mezzo.

Ad aprire il corteo, organizzato dai comitati cittadini in collaborazione col Comune, alcuni striscioni degli studenti universitari - con le foto degli otto giovani morti nella Casa dello studente e la scritta 'E' triste leggere negli occhi di mamma e papa' la certezza che neanche stasera tornerò a casa' - e dell'Assemblea '29 giugno di Viareggio' ('Verita' - giustizia, sicurezza per Viareggio').

SARZANA 04 aprile 2012 Per gelosia dilania il volto della ex

La Spezia – “O mia o di nessun altro” le ha gridato un istante prima di colpirla con violenza al volto con una bottiglia rotta che teneva tra le mani. Inutile il tentativo della donna di coprirsi il viso con le mani: i pezzi di vetro taglienti le hanno dilaniato la faccia provocandole orribili ferite.

Con il sangue che le usciva copioso dalle guance, la poveretta è giunta all’ospedale San Bartolomeo di Sarzana. I medici del pronto soccorso le hanno dovuto applicare molti punti di sutura per ricucire lo squarcio profondo che le ha deturpato il volto.

Italiano, tenta di uccidere la badante della moglie e si suicida Posted on aprile 4, 2012 by maralibera

Pescara: tenta di uccidere una donna con 2 colpi di fucile

Pescara, 4 apr 2012 – Un uomo ha tentato di uccidere la badante di sua moglie, gravemente malata, nella serata di martedì, a Pescara, nella zona dell’ospedale, e poi si è ucciso. L’uomo avrebbe usato un fucile. A fornire la prima ricostruzione dei fatti e’ la polizia, che si sta occupando delle indagini.

L’uomo, Antonio Di Martile, 72 anni, avrebbe sparato due colpi di fucile alla badante e poi avrebbe raggiunto uno scantinato e si sarebbe sparato al volto morendo sul colpo. Il fucile usato era detenuto regolarmente. Alla base del fatto di sangue una lite con la badante, una delle tante tra la coppia di anziani e la straniera. Uccisa con una coltellata al cuore. Fermato l’ex convivente! Posted on aprile 4, 2012 by maralibera

Era la vittima numero #27.

Uccisa con una stilettata al cuore. Fermato l’ex convivente della donna

MILANO, 3 Aprile – Dopo due mesi di indagini sabato è stato fermato l’ex convivente di Antonia Bianco uccisa con una stilettata al cuore. Carmine Buono è accusato di omicidio volontario ed è ora detenuto nel carcere della Cagnola a Lodi. Per oggi è atteso l’interrogatorio di convalida del fermo. San Giuliano Milanese, 29 febbraio 2012 – All’inizio la sua morte è stata catalogata come un malore, ma poi è stata notata quella piccola ferita, quasi invisibile, sotto il braccio, una stilettata che ha aperto improvvisamente un nuovo scenario su quel decesso. È giallo sulla morte di Antonia Bianco, 43 anni milanese, morta al Policlinico San Donato in seguito a una lite con l’ex convivente, un 55enne di San Giuliano Milanese. La Procura della Repubblica di Milano ha aperto un fascicolo per lesioni, al momento a carico d’ignoti. I fatti risalgono al 13 febbraio scorso quando la donna si trovava a casa del suo ex, in via Turati a San Giuliano. Tra i due è scoppiato un litigio, probabilmente per ragioni di gelosia. Antonia Bianco avrebbe rinfacciato all’uomo di averla abbandonata, lasciandola sola con la figlia nata dalla loro relazione, e di essersi messo con un’altra donna. La discussione ha assunto toni accesi, tanto che tra i vicini di casa qualcuno ha deciso di chiamare i carabinieri.

All’arrivo dei militari la donna è stata trovata semicosciente e sono quindi scattati i soccorsi. Antonia Bianco è stata portata al Policlinico di San Donato dove però è morta poco dopo il ricovero. Nell’immediato sul corpo non sono stati riscontrati segni evidenti di violenza. Un particolare, questo, che ha fatto pensare a un decesso naturale. Qualcosa però non ha convinto i carabinieri e nemmeno i familiari della donna che non si sono accontentati della prima ricostruzione dei fatti e hanno sollecitato ulteriori indagini. È stata quindi disposta l’autopsia che avrebbere rivelato la presenza, sotto l’ascella, di una lesione compatibile con la lama sottile di un punteruolo.

Italiano, spara alla sorella e si suicida. Lei è gravemente ferita! Posted on aprile 4, 2012 by maralibera

Ferisce gravemente sorella e si uccide a Brindisi L’aggressore accudiva la donna che e’ portatrice handicap

(ANSA) – BRINDISI, 3 APR – Un uomo di 61 anni di Brindisi si e’ ucciso con un colpo d’arma da fuoco dopo avere tentato di uccidere sua sorella con la stessa arma ferendola gravemente al petto. La donna, che ha 54 anni ed e’ portatrice di handicap, e’ ricoverata in gravi condizioni all’ospedale Perrino di Brindisi.E’ stata soccorsa da personale del 118 avvertito da vicini di casa che hanno udito gli spari. Il fatto e’ accaduto questa mattina in una casa del centro storico brindisino dove vive la donna.

Siparietto


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gror120406 (last edited 2012-04-06 17:38:18 by anonymous)