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'''RIBELLI DICHIARANO INDIPENDENZA AZAWAD''' Richiamandosi a una serie di convenzioni internazionali, denunciando decisioni unilaterali prese dalla Francia durante l’epoca coloniale e una serie di discriminazioni di Bamako nei confronti delle popolazioni del nord del Mali, il Movimento nazionale di liberazione dell’Azawad (Mnla) ha dichiarato oggi “l’indipendenza dell’Azawad”. Con una nota apparsa sul suo sito internet e firmata dal segretario generale del movimento, Bilal Ag Acherif, l’Mnla ha detto di “riconoscere le frontiere in vigore con i paesi limitrofi e la loro inviolabilità”; di “aderire completamente alla Carta delle Nazioni Unite”; di “impegnarsi per creare le condizioni per una pace duratura, e per costruire le fondamenta istituzionali dello Stato basato su una Costituzione democratica dell’Azawad indipendente”. Con una precedente comunicazione, l’Mnla aveva anche condannato il rapimento del console algerino a Gao e di altri sei funzionari del consolato che il governo di Algeri ha attribuito a un gruppo armato non meglio identificato. L’Mnla ha anche preso le distanze “da altri gruppi introdottisi nell’Azawad” e condannato “gli atti di vandalismo e le aggressioni contro le popolazioni civili compiuti nelle città liberate”. Secondo testimonianze di civili fuggiti dal nord del Mali, riparati in Niger, una delle situazioni più difficili è quella di Gao. In questa città i ribelli hanno saccheggiato strutture pubbliche, compreso l’ospedale, hanno assaltato chiese e residenze private, prendendo di mira in particolare cristiani e persone di etnia bambara. In alcuni casi sono state commesse violenze. Nella generale situazione di incertezza in cui si trova il Mali, dove da due settimane è al potere una giunta militare che ha esautorato il presidente Amadou Toumani Touré, anche il quadro nell’Azawad – la regione settentrionale del paese – non è chiaro. Resta in particolare da verificare il reale peso dei singoli gruppi all’interno della ribellione di matrice tuareg che, cominciata lo scorso 17 gennaio, in pochi mesi è riuscita con successo a controllare circa metà del paese. Oltre all’Mnla c’è Ansar al Din, di matrice islamica, e ci sono gruppi minori che alcuni osservatori mettono in collegamento con Al Qaida nel Maghreb islamico. '''Grecia, oltre 400.000 bambini poveri e denutriti''' A causa della crisi economica che ha colpito la Grecia, moltissimi bambini sono malnutriti e vivono in condizioni malsane. È questo il quadro che emerge da un rapporto redatto dal Comitato greco dell'Unicef e dall'Università di Atene. Secondo l'indagine - dal titolo "La condizione dell'infanzia in Grecia, 2012" - in questo Paese 439.000 bambini vivono al di sotto della soglia di povertà, in famiglie che rappresentano il 20,1%, ovvero un quinto, del totale dei nuclei familiari ellenici. '''Cina: boom nascite in anno dragone, si costruiscono ospedali''' Saranno 200.000, quattro volte quelli del 2004, i bambini che nasceranno quest'anno a Pechino. Le stime sono della municipalità della capitale cinese che considera l'aumento legato all'anno del dragone, cominciato a febbraio per l'oroscopo cinese, durante il quale normalmente nascono più bambini perchè i nati sotto questo segno sono considerati migliori rispetto agli altri. Per questo, la municipalità ha pianificato di costruire altri tre ospedali e realizzare entro la fine dell'anno una rete di centri di assistenza e sanità per i bambini. Nel 2004 a Pechino sono nati 98.000 bambini, 161.000 nel 2007 (anno del maiale, altro segno considerato favorevole per le nascite) e 171.000 nel 2008. Un portavoce della municipalità ha riferito che la città ha abbastanza posti letto per tutte le donne incinte dell'anno del dragone, ma molte di queste vogliono partorire nelle strutture considerate vip, contrassegnate dalla tripla 'A', il cui numero è inferiore alle richieste. '''Studio Usa: collasso economico globale dal 2030''' Un nuovo studio proveniente dall’istituto di ricerca Jay W. Forrester dice che il mondo potrebbe soffrire di un “collasso economico globale” e di un “precipitoso declino demografico” dal 2030 se la gente continuasse a consumare le risorse del pianeta al ritmo attuale. Il fisico australiano Graham Turner dice che “il mondo è sulla buona strada per il disastro”. I ricercatori dello studio hanno creato un modello di calcolo per prevedere scenari diversi in base agli attuali modelli di crescita della popolazione e rispetto al consumo delle risorse globali. Lo studio ha anche preso in considerazione diversi livelli di produttività agricola, il controllo delle nascite e gli sforzi di protezione ambientale. Dodici milioni di copie della relazione sono state prodotte e distribuite in 37 lingue diverse. “C’è un campanello d’allarme molto chiaro” dice Turner: “Non siamo su una traiettoria sostenibile”. '''Giappone: Fukushima, nuova perdita di acqua radioattiva''' Nuovo incidente nella centrale nucleare di Fukushima, in Giappone. Quantitativi di acqua contaminati con materiale radioattivo potrebbero essere finiti nell'oceano. Lo ha riferito la Tepco, la societa' che gestisce l'impianto teatro del disastro nucleare seguito al terremoto e allo tsunami dello scorso anno. La perdita di acqua radioattiva si e' verificata ieri in una conduttura che collega un impianto di desalinizzazione a un serbatoio di stoccaggio. In tutto, secondo le stime, sarebbero finite nell'oceano 12 tonnellate di acqua contaminata. La perdita e' stata fermata dopo circa 30 minuti. '''Francia: cessata fuoriuscita acqua radioattiva da centrale Penly Nuovo allarme nucleare in Francia, nella centrale atomica di Penly, nel nord-ovest del Paese, dove in tarda mattinata si sono verificati due principi di incendio nel locali del reattore 2, innescandone lo spegnimento automatico di sicurezza. L'incidente, che è presto rientrato, ha subito fatto scattare lo stato di allerta, con i pompieri che sono presto giunti sul posto per assistere le squadre anti-incendio di Edf, il gigante energetico francese, che gestisce l'impianto. In un comunicato pubblicato sul sito internet della centrale, Edf ha parlato in un primo tempo di una "fuoriuscita di fumo", che ha fatto scattare l'allarme alle 12:20. "I sistemi di sicurezza - proseguiva la compagnia - si sono attivati normalmente e il reattore si è spento automaticamente. Successivamente, la stessa compagnia energetica ha pubblicato un secondo comunicato: "Alle 13:15, i pompieri sono intervenuti nell'edificio-reattore dell' unità di produzione numero 2" per sedare le fiamme, che stavano iniziando a propagarsi nell'impianto atomico. "Non ci sono stati feriti e l'evento non ha avuto alcuna conseguenza sull'ambiente". Evangelia Petit, responsabile dell'ufficio stampa dell'Autorità francese per la sicurezza nucleare (Asn), basata a Parigi, ha spiegato che "lo stop automatico del reattore è stato causato dall'arresto di una delle pompe del circuito primario". "Successivamente Edf è entrata con i pompieri nell'edificio per vedere cosa stesse accadendo. Sono state riscontrate delle piccole pozzanghere d'olio che erano in fiamme. Così hanno spento l'incendio". Domani, un'equipe tecnica dell'ASN si recherà sul posto per "ispezionare l'impianto". Sempre oggi, ha riferito Edf, uno dei due reattori di un'altra centrale nucleare, a Saint-Laurent-des-Eaux (centro), si è spento automaticamente nel quadro di una procedura d'urgenza scattata dopo un "problema minore" nel sistema idraulico. Intanto, nel programma elettorale che ha presentato oggi alla stampa, il presidente Nicolas Sarkozy, candidato alle presidenziali del 22 aprile e del 6 maggio, ha ribadito l'intenzione di andare avanti con l'atomo. Mentre il suo principale sfidante, il socialista Francois Hollande, favorito nei sondaggi, promette una riduzione progressiva della parte atomica nella produzione di energia. |
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'''L'Aquila, tre anni fa il terremoto. Fiaccolata nella notte per ricordare vittime''' Un silenzio interroto da 309 rintocchi di campana, accompagnati dalla lettura dei nomi delle vittime. Si è conclusa così in piazza Duomo la fiaccolata di questa note in ricordo delle 309 persone che il 6 aprile del 2009, alle 3:32, distrusse L'Aquila e altri 56 paesi abruzzesi. Alla manifestazione, sotto la pioggia, hanno preso parte circa 10.000 persone. Presente anche il ministro per la Coesione territoriale Fabrizio Barca, che oggi incontrerà i sindaci del territorio a Rocca di Mezzo. Ad aprire il corteo, organizzato dai comitati cittadini in collaborazione col Comune, alcuni striscioni degli studenti universitari - con le foto degli otto giovani morti nella Casa dello studente e la scritta 'E' triste leggere negli occhi di mamma e papa' la certezza che neanche stasera tornerò a casa' - e dell'Assemblea '29 giugno di Viareggio' ('Verita' - giustizia, sicurezza per Viareggio'). |
Gr 19:30
Sommario
In primo Piano
Editoriale
NOTIZIE BREVI
ESTERI
ITALIA
Gr 13:00
In primo Piano
NOTIZIE BREVI
ESTERI
RIBELLI DICHIARANO INDIPENDENZA AZAWAD
Richiamandosi a una serie di convenzioni internazionali, denunciando decisioni unilaterali prese dalla Francia durante l’epoca coloniale e una serie di discriminazioni di Bamako nei confronti delle popolazioni del nord del Mali, il Movimento nazionale di liberazione dell’Azawad (Mnla) ha dichiarato oggi “l’indipendenza dell’Azawad”.
Con una nota apparsa sul suo sito internet e firmata dal segretario generale del movimento, Bilal Ag Acherif, l’Mnla ha detto di “riconoscere le frontiere in vigore con i paesi limitrofi e la loro inviolabilità”; di “aderire completamente alla Carta delle Nazioni Unite”; di “impegnarsi per creare le condizioni per una pace duratura, e per costruire le fondamenta istituzionali dello Stato basato su una Costituzione democratica dell’Azawad indipendente”.
Con una precedente comunicazione, l’Mnla aveva anche condannato il rapimento del console algerino a Gao e di altri sei funzionari del consolato che il governo di Algeri ha attribuito a un gruppo armato non meglio identificato. L’Mnla ha anche preso le distanze “da altri gruppi introdottisi nell’Azawad” e condannato “gli atti di vandalismo e le aggressioni contro le popolazioni civili compiuti nelle città liberate”.
Secondo testimonianze di civili fuggiti dal nord del Mali, riparati in Niger, una delle situazioni più difficili è quella di Gao. In questa città i ribelli hanno saccheggiato strutture pubbliche, compreso l’ospedale, hanno assaltato chiese e residenze private, prendendo di mira in particolare cristiani e persone di etnia bambara. In alcuni casi sono state commesse violenze.
Nella generale situazione di incertezza in cui si trova il Mali, dove da due settimane è al potere una giunta militare che ha esautorato il presidente Amadou Toumani Touré, anche il quadro nell’Azawad – la regione settentrionale del paese – non è chiaro. Resta in particolare da verificare il reale peso dei singoli gruppi all’interno della ribellione di matrice tuareg che, cominciata lo scorso 17 gennaio, in pochi mesi è riuscita con successo a controllare circa metà del paese. Oltre all’Mnla c’è Ansar al Din, di matrice islamica, e ci sono gruppi minori che alcuni osservatori mettono in collegamento con Al Qaida nel Maghreb islamico.
Grecia, oltre 400.000 bambini poveri e denutriti
A causa della crisi economica che ha colpito la Grecia, moltissimi bambini sono malnutriti e vivono in condizioni malsane. È questo il quadro che emerge da un rapporto redatto dal Comitato greco dell'Unicef e dall'Università di Atene.
Secondo l'indagine - dal titolo "La condizione dell'infanzia in Grecia, 2012" - in questo Paese 439.000 bambini vivono al di sotto della soglia di povertà, in famiglie che rappresentano il 20,1%, ovvero un quinto, del totale dei nuclei familiari ellenici.
Cina: boom nascite in anno dragone, si costruiscono ospedali
Saranno 200.000, quattro volte quelli del 2004, i bambini che nasceranno quest'anno a Pechino. Le stime sono della municipalità della capitale cinese che considera l'aumento legato all'anno del dragone, cominciato a febbraio per l'oroscopo cinese, durante il quale normalmente nascono più bambini perchè i nati sotto questo segno sono considerati migliori rispetto agli altri.
Per questo, la municipalità ha pianificato di costruire altri tre ospedali e realizzare entro la fine dell'anno una rete di centri di assistenza e sanità per i bambini. Nel 2004 a Pechino sono nati 98.000 bambini, 161.000 nel 2007 (anno del maiale, altro segno considerato favorevole per le nascite) e 171.000 nel 2008.
Un portavoce della municipalità ha riferito che la città ha abbastanza posti letto per tutte le donne incinte dell'anno del dragone, ma molte di queste vogliono partorire nelle strutture considerate vip, contrassegnate dalla tripla 'A', il cui numero è inferiore alle richieste.
Studio Usa: collasso economico globale dal 2030
Un nuovo studio proveniente dall’istituto di ricerca Jay W. Forrester dice che il mondo potrebbe soffrire di un “collasso economico globale” e di un “precipitoso declino demografico” dal 2030 se la gente continuasse a consumare le risorse del pianeta al ritmo attuale. Il fisico australiano Graham Turner dice che “il mondo è sulla buona strada per il disastro”.
I ricercatori dello studio hanno creato un modello di calcolo per prevedere scenari diversi in base agli attuali modelli di crescita della popolazione e rispetto al consumo delle risorse globali. Lo studio ha anche preso in considerazione diversi livelli di produttività agricola, il controllo delle nascite e gli sforzi di protezione ambientale. Dodici milioni di copie della relazione sono state prodotte e distribuite in 37 lingue diverse. “C’è un campanello d’allarme molto chiaro” dice Turner: “Non siamo su una traiettoria sostenibile”.
Giappone: Fukushima, nuova perdita di acqua radioattiva
Nuovo incidente nella centrale nucleare di Fukushima, in Giappone. Quantitativi di acqua contaminati con materiale radioattivo potrebbero essere finiti nell'oceano. Lo ha riferito la Tepco, la societa' che gestisce l'impianto teatro del disastro nucleare seguito al terremoto e allo tsunami dello scorso anno. La perdita di acqua radioattiva si e' verificata ieri in una conduttura che collega un impianto di desalinizzazione a un serbatoio di stoccaggio. In tutto, secondo le stime, sarebbero finite nell'oceano 12 tonnellate di acqua contaminata. La perdita e' stata fermata dopo circa 30 minuti.
Francia: cessata fuoriuscita acqua radioattiva da centrale Penly Nuovo allarme nucleare in Francia, nella centrale atomica di Penly, nel nord-ovest del Paese, dove in tarda mattinata si sono verificati due principi di incendio nel locali del reattore 2, innescandone lo spegnimento automatico di sicurezza. L'incidente, che è presto rientrato, ha subito fatto scattare lo stato di allerta, con i pompieri che sono presto giunti sul posto per assistere le squadre anti-incendio di Edf, il gigante energetico francese, che gestisce l'impianto. In un comunicato pubblicato sul sito internet della centrale, Edf ha parlato in un primo tempo di una "fuoriuscita di fumo", che ha fatto scattare l'allarme alle 12:20. "I sistemi di sicurezza - proseguiva la compagnia - si sono attivati normalmente e il reattore si è spento automaticamente. Successivamente, la stessa compagnia energetica ha pubblicato un secondo comunicato: "Alle 13:15, i pompieri sono intervenuti nell'edificio-reattore dell' unità di produzione numero 2" per sedare le fiamme, che stavano iniziando a propagarsi nell'impianto atomico. "Non ci sono stati feriti e l'evento non ha avuto alcuna conseguenza sull'ambiente". Evangelia Petit, responsabile dell'ufficio stampa dell'Autorità francese per la sicurezza nucleare (Asn), basata a Parigi, ha spiegato che "lo stop automatico del reattore è stato causato dall'arresto di una delle pompe del circuito primario". "Successivamente Edf è entrata con i pompieri nell'edificio per vedere cosa stesse accadendo. Sono state riscontrate delle piccole pozzanghere d'olio che erano in fiamme. Così hanno spento l'incendio". Domani, un'equipe tecnica dell'ASN si recherà sul posto per "ispezionare l'impianto". Sempre oggi, ha riferito Edf, uno dei due reattori di un'altra centrale nucleare, a Saint-Laurent-des-Eaux (centro), si è spento automaticamente nel quadro di una procedura d'urgenza scattata dopo un "problema minore" nel sistema idraulico. Intanto, nel programma elettorale che ha presentato oggi alla stampa, il presidente Nicolas Sarkozy, candidato alle presidenziali del 22 aprile e del 6 maggio, ha ribadito l'intenzione di andare avanti con l'atomo. Mentre il suo principale sfidante, il socialista Francois Hollande, favorito nei sondaggi, promette una riduzione progressiva della parte atomica nella produzione di energia. Un silenzio interroto da 309 rintocchi di campana, accompagnati dalla lettura dei nomi delle vittime. Si è conclusa così in piazza Duomo la fiaccolata di questa note in ricordo delle 309 persone che il 6 aprile del 2009, alle 3:32, distrusse L'Aquila e altri 56 paesi abruzzesi. Alla manifestazione, sotto la pioggia, hanno preso parte circa 10.000 persone. Presente anche il ministro per la Coesione territoriale Fabrizio Barca, che oggi incontrerà i sindaci del territorio a Rocca di Mezzo. Ad aprire il corteo, organizzato dai comitati cittadini in collaborazione col Comune, alcuni striscioni degli studenti universitari - con le foto degli otto giovani morti nella Casa dello studente e la scritta 'E' triste leggere negli occhi di mamma e papa' la certezza che neanche stasera tornerò a casa' - e dell'Assemblea '29 giugno di Viareggio' ('Verita' - giustizia, sicurezza per Viareggio').