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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Sommario

ALDO BIANZINO :SI POTREBBE RIAPRIRE IL CASO

ARRESTATO IMPRENDITORE DI CASTELLAMMARE DI STABIA: TAGLIEGGIAVA I DIPENDENTI

MUORE UN OPERAIO SCHIACCIATO DALLA SCAVATRICE

AGGRESSIONE XENOFOBA A ROMA

STUPRO DI GRUPPO A MONTALTO: INIZIATO PROCESSO

CRISI: UOMO SUICIDA SOTTO TRENO, DISOCCUPATO DA ALCUNI MESI

MO: 10 ANNI FA IL MURO TRA ISRAELE E CISGIORDANIA

SIRIA IN 31 LOCALITÀ VIOLATO CESSATE IL FUOCO

EGITTO: FRATELLI MUSULMANI PROTESTANO CONTRO CANDIDATI EX REGIME

SAHARAWI

In primo Piano

IL FMI SI PREOCCUPA PER L'ALLUNGAMENTO DELLA VITA MEDIA PREFERIREBBE VEDERCI MORTI

Le affermazioni sono contenute nel Global Financial Stability Report, che il Fondo monetario internazionale pubblicherà la settimana prossima durante i lavori primaverili a Washington Nel rapporto si afferma che il fatto che le persone vivono piu' a lungo , sebbene sia "molto desiderabile e abbia aumentato il benessere individuale", tuttavia ha fatto aumentare i costi collegati a una maggiore aspettativa di vita che i governi devono sostenere in termini di piani pensionistici e assistenza sanitaria. Le implicazioni finanziarie di una vita più lunga "sono molto ampie" e il rischio è notevole, soprattutto in termini di sostenibilità fiscale (potrebbe fare aumentare il rapporto debito/pil) e solvibilità di istituti finanziari e fondi pensione.

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

MO: 10 ANNI FA IL MURO TRA ISRAELE E CISGIORDANIA

Il controverso muro di separazione tra Israele e Cisgiordania compie 10 anni. Il 14 aprile 2002 l'allora premier israeliano, Ariel Sharon, annunciava urbi et orbi la costruzione di una barriera difensiva¯ tra lo Stato ebraico e i territori palestinesi. Erano gli anni della seconda Intifada (2000-2005) e la funzione dichiarata del muro era di proteggere la popolazione dai terroristi kamikaze provenienti dalla Cisgiordania. Ma il tracciato della barriera fu progettato senza rispettare la Green Line (il confine internazionalmente riconosciuto tra Israele e i territori occupati nella guerra dei Sei giorni). E Israele, pur avendolo modificato varie volte, ha di fatto annesso porzioni di territorio palestinese. L'85% del percorso passa dentro i territori palestinesi¯, denuncia Haggai Matar, giornalista israeliano liberal. Un dato che spiega perchè‚ dieci anni non sono bastati a placare le polemiche sul progetto, nè‚ le proteste dei palestinesi. Proteste di cui il villaggio di Bil'in (meno di duemila abitanti, a 4 km dalla Green Line) è diventato un simbolo: i suoi abitanti manifestano ormai da anni, tutti i venerdì, contro la barriera, di cui chiedono al rimozione. Sostenuti, peraltro, anche da attivisti israeliani e internazionali. Lo scopo principale del muro è confiscare terre palestinesi: l'accusa senza mezzi termini è del regista israeliano Guy Davidi, che insieme al palestinese Emad Burnat, ha realizzato il docufilm '5 Broken Cameras' sull'impatto della costruzione del muro sulla vita di una famiglia di Bil'in. L'antiprima italiana sarà domenica prossima, al Film Middle East Now di Firenze .

SIRIA IN 31 LOCALITÀ VIOLATO CESSATE IL FUOCO

Il regime siriano ha violato oggi il cessate il fuoco in 31 diverse località della Siria, sparando pallottole o proiettili di carro armato contro civili che manifestavano contro il presidente Bashar al Assad.Lo riferiscono i Comitati di coordinamento locali, che pubblicano una lista dettagliata delle 11 vittime finora registrate e delle 31 località dove si è sparato. Tra queste figurano città e centri urbani delle regioni di Daraa, Damasco, Homs, Hama, Aleppo, Idlib e Latakia

EGITTO: FRATELLI MUSULMANI PROTESTANO CONTRO CANDIDATI EX REGIME

Migliaia di sostenitori dei Fratelli Musulmani e dei movimenti islamici si sono riuniti oggi a piazza Tahrir, nel centro del Cairo, per manifestare contro la candidatura alle presidenziali di ex esponenti del regime di Hosni Mubarak sotto lo slogan «Una sola richiesta - uniti contro i resti del vecchio regime». Secondo il sito web del quotidiano 'Ahram', molti dimostranti sono arrivati stamani al Cairo dalle altre province del Paese su dei bus messi a disposizione dalla Fratellanza. Nel mirino dei manifestanti due candidati alle presidenziali che si terranno a maggio: l'ex vice presidente e capo dell'intelligence Omar Suleiman e l'ex primo ministro Ahmed Shafik, entrambi nel governo presieduto da Mubarak nei giorni caldi della rivoluzione. «Israele è al sicuro con Omar Suleiman», è stato uno degli slogan lanciati dalla folla. La piazza non ha risparmiato critiche neanche all'ex segretario generale della Lega Araba e oggi candidato alla presidenza, Amr Moussa, che sotto Mubarak era stato ministro degli Esteri.

SAHARAWI

la Missione ONU nel Sahara Occidentale (MINURSO) è l'unica missione delle Nazioni Unite che non ha alcuna competenza in materia di rispetto dei Diritti Umani. L'anno scorso tale competenza fu inclusa nel testo di in una Risoluzione, che sfortunamente non fu approvata. Nel Sahara Occidentale continuano le violenze, le incarcerazioni e le torture. Il Consiglio di Sicurezza ha la responsabilità di proteggere il popolo Saharawi e obbligare il Marocco a rendere conto del proprio comportamento. Sabato 14 aprile ci saranno iniziative in varie città del mondo (Madrid, Parigi, Oslo, Berlino, Rabuni, Melbourne, Vienna, Roma) per richiedere al Consiglio di Sicurezza dell'ONU di inserire la tutela dei diritti umani all'interno del mandato della MINURSO, che verrà rinnovato fra poco. L'appuntamento in Italia è a Roma sabato 14 aprile alle ore 14 in Piazza delle Cinque Lune Venite e diffondete, per la tutela dei diritti umani nel Sahara Occidentale, per il diritto all'autodeterminazione del popolo Saharawi!

ITALIA

ALDO BIANZINO :SI POTREBBE RIAPRIRE IL CASO

Sul nuovo numero di Terra, in edicola da venerdì, un’inchiesta racconta di nuovi particolari emersi nella vicenda di Aldo Bianzino, il falegname di Pietralunga che morì nella prigione di Capanne nel 2007. Il giornale rivela che nelle udienze tenutesi per giudicare la guardia carceraria , ritenuto responsabile di omissione di soccorso, falso e omissione di atti d’ufficio e condannato a marzo a un anno e mezzo con pena sospesa, sono emerse almeno rilevanti evidenze che sostengono la tesi dei famigliari, secondo cui il caso andrebbe riaperto.Il primo e più rilevante riguarda l’aneurisma cerebrale di cui Bianzino sarebbe morto. Tutta l’ipotesi dell’archiviazione si basava sull’esistenza di un aneurisma che venne documentato dai consulenti del pm in una minuta documentazione del 2008, . Ma recentemente, durante un’udienza, la dottoressa incaricata ha spiegato ai magistrati che i medici legali non avevano «…riscontrato l’aneurisma, ma abbiamo riscontrato dei vasi con delle caratteristiche alterate, che ben si correlano con l’ipotesi di una rottura Il mensile aggiunge poi due altri fatti rilevanti che ora acquistano una nuova valenza: le rilevazioni mediche accertarono attorno al fegato di Aldo una abbondante fuoriuscita di sangue dovuta – si disse – alla pressione esercitata durante la rianimazione cardiaca. Ma allora Bianzino era già morto e la rianimazione fu eseguita da personale medico professionista.Non vi è inoltre di quell’intervento sul suo corpo durato almeno venti minuti, nemmeno un fotogramma dal circuito televisivo interno del carcere”

AGGRESSIONE XENOFOBA A ROMA

L'uomo è ricoverato nel reparto Maxillo-facciale dell'Ospedale San Giovanni di Roma con le ossa nasali rotte. E' stato denunciato un giovane di 19 anni.

STUPRO DI GRUPPO A MONTALTO: INIZIATO PROCESSO

È iniziato questa mattina, dopo un anno di continui rinvii, il processo a carico degli otto giovani di Montalto di Castro, in provincia di Viterbo, che la notte tra il 31 marzo e il 1 aprile 2007, durante una festa di compleanno, stuprarono in gruppo una studentessa quindicenne di Tarquinia. Davanti al Tribunale dei minori di Roma si è svolto un presidio per esprimere solidarietà alla ragazza.

CRISI: UOMO SUICIDA SOTTO TRENO, DISOCCUPATO DA ALCUNI MESI

Aveva perso il lavoro da alcuni mesi un uomo di 42 anni che questa mattina si è suicidato gettandosi sotto un treno nei pressi della stazione di Il Neto, nel comune di Sesto Fiorentino. Era un dirigente d'azienda che aveva lavorato per alcune società toscane. Dopo aver perso il lavoro, secondo quanto si è appreso, soffriva di depressione.Diamo questa notizia con rammarico per la morte di una persona e perchè non ha capito che l'unica cosa da fare è lottare . si allunga la sequenza dei suicidi per motivi economici tanto che si e' costituita un associazione dei famigliari degli imprenditori che si sono tolti la vita travolti dalla crisi ,ma quando a morire sono i disocuppati o i licenziati o i lavoratori in cassa integrazione chi si preoccupa?

ARRESTATO IMPRENDITORE DI CASTELLAMMARE DI STABIA: TAGLIEGGIAVA I DIPENDENTI

Il titolare di una ditta di ristorazione, con appalti anche nelle mense scolastiche, è stato arrestato dai carabinieri di Avellino per aver corrisposto ai suoi dipendenti somme molto inferiori a quanto dichiarato in busta paga, sotto minaccia di licenziamento. Notevoli i risparmi sul costo del lavoro che permettevano all’uomo, proprietario della ditta Parmentola, di partecipare alle gare d’appalto con offerte al ribasso che mettevano fuori gioco le altre ditte. In passato due dipendenti che si erano ribellati ai soprusi erano stati licenziati.

MUORE UN OPERAIO SCHIACCIATO DALLA SCAVATRICE

Un operaio di 47 anni è morto ieri sera a Modugno, in provincia di Bari, schiacciato dalla pala meccanica di una scavatrice mentre lavorava per la ditta di impianti elettrici Siret sulla strada statale. Inutili i tentativi di rianimazione dei sanitari del 118. Sul posto sono interventi i carabinieri e i tecnici della ASL di Bari. La pala meccanica è stata posta sotto sequestro. Questa morte non fa che confermare tristemente i dati sulla mancanza delle elementari norme di sicurezza nella provincia. A seguito dei controlli effettuati dai carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro dal dicembre 2011 a febbraio 2012 ,l’85% delle aziende della zona sono risultate non in regola con la normativa vigente in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.

Fazenda Resiste ASSEMBLEA PUBBLICA SABATO 14 ORE 10 A PIAZZA ORMEA Per continuare l'esperienza di occupazione a Boccea .


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

GIRO DI VITE REPRESSIVO IN GRECIA SULLE OCCUPAZIONI

Il sostituto procuratore della Corte suprema greca ha inviato un ordine scritto a tutte le procure del paese affinché intervengano direttamente nei casi di occupazione di università, ministeri e altri edifici pubblici e avviare un procedimento penale, se gli occupanti si rifiutano di lasciarli. Inoltre si dovrà valutare se siano perseguibili i rettori e i responsabili degli edifici pubblici nel caso non si siano attivati per respingere le occupazioni, dal momento che queste interrompono o impediscono il regolare svolgimento del servizio. I procuratori in questi casi devono intervenire d’ufficio e individuare rapidamente i responsabili o i partecipanti alle occupazioni, che sono del resto generalmente già noti a polizia e magistratura. Nei casi più gravi, quando gli occupanti si rifiutano di sgomberare e/o hanno provocato danni agli edifici, si deve procedere in flagranza di reato. Il procuratore interviene inoltre sulle responsabilità penali dei gestori degli edifici. Si dice espressamente nel documento che "la lunga tolleranza delle occupazioni da parte dei rappresentanti dei dipartimenti responsabili e la non-cooperazione per impedirle devono essere valutati in sede penale, dal momento che i responsabili hanno l’obbligo di garantire il libero funzionamento dei servizi nell’interesse dei cittadini”. Infine, per quanto riguarda l'asilo accademico (ossia il divieto, fino all’anno scorso, di ingresso della polizia nelle aree universitarie), il procuratore ha dichiarato: "Va notato che il paragrafo 3 dell'articolo 3 della legge 4009/2011 ha abrogato le disposizioni previste in materia di asilo accademico, e con il paragrafo 2 di tale articolo è stato deciso che per i reati commessi all'interno dei locali universitari si applica la legge comune. A maggior ragione quindi per le occupazioni di edifici universitari e pubblici in generale”.

Nuovo record del tasso di disoccupazione in Grecia che è arrivato al 21.8 per cento nel mese di gennaio scorso in aumento di 0.6 punti percentuali rispetto al mese precedente. Lo riferisce il sito internet del quotidiano greco Kathimerini che cita i dati forniti oggi dall’istituto ellenico di statistica Elstat.

Il giornale rileva come il tasso di disoccupazione in Grecia sia quasi raddoppiato dal 2010, quando l’impatto della crisi ha cominciato a farsi sentire e il governo di Atene si rivolse all’Unione europea e al Fondo Monetario Internazionale (Fmi) chiedendo prestiti di emergenza. Per quanto riguarda i 17 Paesi nell’eurozona il tasso di disoccupazione nel mese di gennaio si è leggermente aggravato di 0.1 punti percentuali.

COLONI ISRAELIANI AGGREDISCONO CONTADINI PALESTINESI

Nablus –Ieri mattina un gruppo di coloni israeliani ha aggredito fisicamentre tre contadini palestinesi ad ‘Aqarba, a sud-est di Nablus. Hamza Dariya, dal Comitato di difesa di villaggio, ha raccontato che i contadini stavano tornando a casa, a Khirbet Yannoun, quando sono stati aggrediti da coloni israeliani con bastoni e pietre. Ieri una donna palestinese era stata presa a bastonate da altri coloni israeliani ad al-Khalil (Hebron). Quando sono giunti sul posto veicoli militari israeliane e ambulanze, centinaia di coloni sono accorsi per impedire di soccorrere i contadini feriti.

AGGRESSIONE DI COLONI ANCHE A GERUSALEMME

Al-Quds (Gerusalemme) –Erano oltre cento i coloni israeliani che all’alba di ieri hanno invaso l’area sacra, nel tentativo di entrare e pregare all’interno della moschea di Al-Aqsa. Il tutto è avvenuto sotto la totale protezione dei militari d’occupazione di Israele. La Fondazione al-Aqsa per il patrimonio storico religioso ha riferito che i coloni hanno tentato di accedere al luogo di preghiera per eseguire rituali talmudici, poi c’è stata l’aggressione fisica contro Khaled Abu Najma, guardiano della moschea che ha riportato contusioni. Sebbene da lì a poco la presenza dei militari era stata aumentata, non c’è stato nessun intervento per sottrarre Abu Najma dall’aggresione dei coloni israeliani.

GUINEA BISSAU: TENTATIVO DI COLPO DI STATO ALLA VIGILIA DELLE ELEZIONI PRESIDENZIALI DEL 29 APRILE

Intorno alle 22 di ieri sera una decina di militari ha fatto irruzione nella sede della radio e televisione guineana, prendendo il controllo dell’edificio e sospendendo le trasmissioni; altri nel frattempo circondavano le rappresentanze diplomatiche, come ha riferito l’ambasciatore portoghese a un’agenzia di stampa, e occupavano la sede del Partito africano per l’indipendenza della Guinea Bissau e Capoverde (PAIGC) , attualmente al governo, isolando la vicina strada che porta alla residenza del Primo Ministro, Carlos Gomes Junior. Proprio nella zona della residenza del premier, si sarebbero registrate le violenze più gravi: i militari avrebbero attaccato l’edificio con razzi e armi pesanti. Alcune fonti riferiscono che nell’attacco sarebbe rimasto ucciso lo stesso primo ministro. Non è chiaro se nelle violenze della notte sia morto o sia rimasto gravemente ferito anche il presidente ad interim, nominato dopo la morte a Gennaio del capo di Stato Malam Bacai Sanha, che ha portato alla convocazione di elezioni anticipate. Ex-colonia portoghese, la Guinea Bissau è stata teatro di numerosi colpi di stato e tentativi di Golpe nella sua storia successiva all’indipendenza dal Portogallo ottenuta nel 1974. Tuttavia, negli ultimi anni il paese è stato segnato soprattutto dal narcotraffico. Divenuta uno snodo centrale nel transito della cocaina che dall’America Latina viene spedita in Europa, la Guinea Bissau negli ultimi anni è stata spesso definita un “narcostato” a causa delle gravissime infiltrazioni (fino ai vertici più alti del paese e delle istituzioni) delle organizzazioni criminali internazionali legate al narcotraffico.

Nigeria: attaccati siti del gruppo Eni

Il Movimento per l'emancipazione del delta del Niger (Mend) ha annunciato in un comunicato che suoi combattenti "hanno attaccato e distrutto nella notte alle 2.10 un pozzo e un condotto su linee appartenenti alla società Agip, del gruppo italiano Eni". Il gruppo armato ha dichiarato "che seguiranno altri attacchi".

Eni conferma l'attacco ad una delle installazioni del gruppo in Nigeria da parte dei guerriglieri del Mend. Si tratta della linea Clough Creek-Tebidaba. Al momento sono in corso le operazioni per stabilire l'entità del danno.

Tunisia: 'fare luce su violenze polizia'

Una commissione d'inchiesta indipendente che faccia luce sulla violenta repressione da parte della polizia della manifestazione antigovernativa di lunedi' scorso a Tunisi. L'hanno chiesta i rappresentanti della societa' civile tunisina e di organizzazioni di tutela dei Diritti umani e sindacali che ritengono insufficienti, se non addirittura pretestuose, le argomentazioni del ministro dell'Interno, Ali Laarayedh, che ha giustificato la durezza dell'intervento delle forze di sicurezza.

India e Pakistan, confini aperti dopo cinque anni

Per la prima volta dal 2007, India e Pakistan hanno aperto, al fine di favorire il traffico commerciale tra le due nazioni, uno valico commerciale.

Il “posto di controllo integrato”di Attari, vicino a Wagah, l’unica strada che attraversa i due Paesi che si sono affrontati anche militarmente in passato e che sono divisi dalla disputa sul territorio conteso del Kashmir.

E’ il primo dei tredici posti di frontiera aperti previsti a seguito di anni di negoziati tra i due paesi. All’apertura del valico di Attari, quest’oggi, sono attesi un numero di camion dal Pakistan tra i 150 e gli 800 al giorno, agevolando notevolmente le relazioni commerciali su entrambi i lati del confine.

ITALIA

DETENUTO SUICIDA MUORE DOPO QUATTRO GIORNI DI COMA

L’uomo, rinchiuso nel carcere di Modena, si era impiccato al letto a castello utilizzando un maglione. Trasportato in ospedale, dopo un tentativo di massaggio cardiaco, era però entrato in coma senza riprendersi più.

Industria, produzione a -6,8% in un anno.

A febbraio 2012 l'indice destagionalizzato della produzione industriale è diminuito dello 0,7% rispetto a gennaio. Nella media del trimestre dicembre-febbraio l'indice è diminuito dell'1,0% rispetto al trimestre immediatamente precedente. Corretto per gli effetti di calendario, a febbraio 2012 l'indice è diminuito in termini tendenziali del 6,8% (i giorni lavorativi sono stati 21 contro i 20 di febbraio 2011). Nella media dei primi due mesi dell'anno la produzione è scesa del 5,7% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. I dati sono stati diffusi dall'Istat.

Gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano, a febbraio 2012, una crescita tendenziale per il solo comparto dell'energia (+3,3%). Diminuiscono in modo significativo i beni intermedi (-10,6%) e i beni di consumo (-9,6%) mentre segnano un calo più contenuto i beni strumentali (-1,5%) - prosegue l'Istat -. Nel confronto tendenziale, il settore caratterizzato dalla crescita più accentuata è quello della fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (+11,0%); crescono anche i settori della fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (+5,0%) e la fabbricazione di macchinari e attrezzature n.c.a (+1,6%). Il settore che, in termini tendenziali, registra in febbraio la più ampia variazione negativa è quello della fabbricazione di prodotti chimici (-13,9%).

I Notav tagliano ancora le reti al non-cantiere (nuovi appuntamenti)

Nonostante il tempo sempre incerto e la lunga giornata di mercoledi, ieri sera centinaia di no tav si sono ritrovati di nuovo in assemblea alle 18 a giaglione. Davanti al sopruso degli espropri e alla devastazione che le truppe d’occupazione e i loro “tecnici” hanno già iniziato a compiere in clarea si è ribadita soltanto la fermezza di andare avanti e resistere.

Decine di alberi, di castagni storici della clarea sono stati tagliati o addirittura sradicati ieri pomeriggio, un gesto probabilmente più di intimidazione e “guerra psicologica” contro di noi, che funzionale al cantiere: ma lo scempio di questi alberi, è stato giustamente ricordato, non è che l’immagine di ciò che potrebbe capitare ovunque nella valle se noi non riusciamo a fermare il TAV: quindi bisogna solo lottare e vincere, è imperativo.

Dopo l’assemblea, intorno alle 20, è partita una passeggiata diretta di nuovo in val clarea per monitorare la situazione e ricordare ai devastatori di professione che occupano i terreni che il movimento non ha alcuna intenzione di lasciargli devastare questa terra indisturbati.

Siparietto


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gror120413 (last edited 2012-04-13 17:16:38 by anonymous)