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NOTIZIE BREVI TAV: RIESAME, ESCONO DAL CARCERE DUE NO TAV ARRESTATI TAV: RIESAME, ESCONO DAL CARCERE DUE NO TAV ARRESTATI = NUOVA UDIENZA DOPO DECISIONE CASSAZIONE Torino, 17 mag. (Adnkronos) - Escono dal carcere Luca Cientanni e Giorgio Rossetto, i due militanti No Tav arrestati lo scorso 26 gennaio nell'ambito dell'inchiesta sugli scontri dell'estate scorsa in Val di Susa. Lo ha deciso oggi, dopo l'udienza che si è svolta ieri, il Tribunale del riesame di Torino dopo che la Cassazione aveva annullato con rinvio, per nuovo esame, l'ordinanza con la quale il Tribunale aveva confermato la custodia cautelare in carcere per i due attivisti. Per i due sono stati disposti gli arresti domiciliari: Rossetto a Bussoleno (To) e Cientanni a Torino. Revocato l'obbligo di firma invece per Guido Fissore, consigliere comunale No Tav di Villarfocchiardo (To). Attenuate le misure anche per altri quattro attivisti (di cui uno si trovava ai domiciliari mentre gli altri tre avevano l'obbligo di dimora nel Comune di residenza) per i quali il Tribunale del riesame ha stabilito il divieto di dimora in Val di Susa.
Italia, edili: class action contro lo Stato se non paga a breve
- Il grido d’allarme arriva da Paolo Buzzetti presidente dell’Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili): lo Stato paghi immediatamente altrimenti avvieremo una class action.
“Dall’inizio di questa crisi sono state chiuse più di settemila imprese edili. E il settore vede una perdita di posti di lavoro pari a 380mila posti. Abbiamo avuto pazienza per molto tempo. Oggi l’attesa per i pagamenti raggiunge i nove mesi, talvolta l’anno e mezzo. Non accade in nessun altro Paese dell’Europa” continua il presidente Ance. I numeri fanno davvero impressione. Secondo i dati in possesso di Ance il settore edile aspetta dallo Stato pagamenti per 19 miliardi di euro (9 solo per le aziende associate Ance).
FIAT: OPERAI BLOCCANO STAZIONE FERROVIARIA, ALTRI DAVANTI BANKITALIA Oltre trecento operai della ex Fiat di Termini Imerese (Palermo) hanno bloccato questa mattina la stazione ferroviaria della città siciliana alle porte di Palermo. La decisione è stata presa in seguito a una protesta degli stessi lavoratori che dovevano partire alle 7.30 per raggiungere il capoluogo siciliano dove avrebbero dovuto partecipare a un corteo fino alla sede della Banca d'Italia. Ma le Fs non hanno fatto partire il convoglio perchè gli operai in cassa integrazione erano sprovvisti di biglietti. Al momento gli operai sono ancora in stazione e in attesa di partire per Palermo occupano i binari. Mentre un gruppo di circa cento operai, arrivati con i mezzi propri, stanno manifestando davanti a Bankitalia.
VIA ARENULA, CGIL: FLASH MOB PRECARI-CASSINTEGRATI DAVANTI MINISTERO «In questo momento precari ex tirocinanti della Giustizia, cassintegrati e in mobilità in deroga, stanno protestando con un flash mob sotto la sede del Ministero della Giustizia a Via Arenula per chiedere l'attenzione del Ministro Severino che fino ad oggi si è rifiutata di riceverli e ascoltare le loro ragioni». Lo striscione dice: quale giustizia senza lavoro, i cartelli descrivo quello che quotidianamente fanno questi lavoratori senza diritti senza contratto e senza futuro. Questi lavoratori da due anni mandano avanti gli uffici Giudiziari del Lazio senza alcun contratto, 'mascherati da tirocinantì con fondi destinati alla formazione. In pratica questi lavoratori sono inseriti a tutti gli effetti nel ciclo lavorativo, ma il Ministero per loro non sborsa un euro, perché la loro prestazione è finanziata dalla Comunità Europea. Senza questi lavoratori gli uffici della giustizia del Lazio rischiano la paralisi: altro che tribunale delle Imprese! Il Ministro deve incontrare chi fino ad oggi ha permesso la prosecuzioni delle attività negli uffici giudiziari».
ESTERI Blockupy Frankfurt è iniziato oggi con la prima giornata di assedio alla BCE e terminerà il 19 maggio con una grande manifestazione internazionale. La capitale della finanza tedesca è stata blindata: divieti di manifestare e altre misure preventive attuate nei giorni precedenti. Nella città sede della Banca Centrale Europea sono state vietate tutte le iniziative di protesta contro il vertice della Bce, ma l'appello degli attivisti è di continuare a andare a Francoforte. Questa mattina l'accampata insiedata di fronte alla Bce è stata sgomberata. La paura da parte del governo tedesco è che si ripetano gli scontri del 31 Marzo scorso in cui polizia e manfestanti si sono fronteggiati, e i manifestanti sono riusciti a raggiungere le estreme vicinanze della Banca Centrale Europea. Le banche della city tedesca hanno comunque deciso di chiudere questo venerdi, giorno in cui è stato lanciato l'assedio alla Bce e a tutto il quartiere finanziario, per timore delle contestazioni. Le autorità hanno perfino consigliato ai banchieri di girare vestiti in modo casual per non aumentare la possibilità di disordini. La situazione sembra essere dunque piuttosto tesa. Alle nove di questa mattina la polizia tedesca è intervenuta per sgomberare l'accampata nel cuore della città e i manifestanti hanno risposto con una resistenza passiva facendosi trascinare fuori dalla zona vietata. Alcuni hanno provato a resistere lanciando vernice contro i poliziotti.
BLOCKUPY FRANKFURT ENTRA NEL VIVO CON LA GIORNATA DELLE AZIONI. Entra nel vivo Blockupy Frankfurt. Quattro giorni di mobilitazioni, azioni, manifestazioni e blocchi nel cuore finanziario d’Europa dove si trova la sede della Banca Centrale Europea. Contro le politiche neo liberiste, i governi delle banche, i tagli e la distruzione dello stato sociale nei paesi del vecchio continente migliaia di manifestanti stanno arrivando a Francoforte. La città è completamente militarizzata, la polizia prova a reprimere e impedire qualsiasi assembramento nelle piazze e nelle strade. Nonostante questo già ieri sera in centinaia hanno partecipato ad una street parade contro la Bce.
Oggi è la giornata delle azioni: attraverso la tecnica delle cinque dita cinque tronconi di corteo dovrebbero partire in questi istanti da varie zone della città per confluire verso il municipio. Obiettivo: provare ad occuparlo. Analogamente il tentativo oggi sarà quello di rioccupare i giardini del piazzale davanti alla sede della Bce per ridare vita all’acampada in vista del corteo di sabato.
L’attesa rivolta alla giornata di domani, che sarà caratterizzata dai tentativi di bloccare le strade e le piazza intorno alla Banca Centrale Europea per impedire lo svolgimento dei lavori della stessa Banca Centrale. Sabato infine, manifestazione internazionale per le strade di Francoforte. Il corteo era stato inizialmente vietato salvo poi ricevere il via libera dalle istituzioni.
corrispondenza da radio onda d'urto
Spagna: 35000 firme per fermare il decreto che nega assistenza sanitaria ai migranti senza permesso di soggiorno - Amnesty Internacional ha presentato ieri 35.000 firme ai capigruppo del Congresso dei Deputati per frenare la riforma sanitaria che nega il tesserino sanitario ai migranti definiti irregolari, perché rappresenta un passo indietro di almeno dieci anni in materia di diritti umani. Chiediamo ai gruppi parlamentari di non convertire in legge il decreto, ma di trasformarlo in disegno di legge per consentire un dibattito sereno, ha dichiarato il direttore di AI in Spagna, Esteban Beltron, nel presentare le firme.
Approvato nelle scorse settimane nell'ambito delle misure per la riduzione del deficit adottato dal governo presieduto da Mariano Rajoy, che conta sulla maggioranza assoluta in Parlamento, il decreto ha suscitato aspre critiche non solo da parte delle associazioni degli immigrati, ma anche da parte dei governi di alcune regioni, come i Paesi Baschi e la Catalogna, che hanno annunciato la determinazione a non applicare la normativa, che dovrebbe entrare in vigore dal prossimo 1 settembre. Amnesty denuncia però che alcune Comunita' autonome, come quella di Madrid e della Cantabria, hanno già cominciato a negare la tessera sanitaria ai migranti privi di permesso di soggiorno”. Bangladesh, sciopero nazionale Non si ferma lo sciopero generale che nello stato asiatico del Bangladesh paralizza le principali arterie della capitale Dhaka. La tensione, dopo un mese di mobilitazioni, è alle stelle per l’attacco incendiario che nei giorni scorsi ha portato all’arresto di 33 esponenti di spicco dell’opposizione. In risposta alla retata della polizia, il principale partito di opposizione, il Bangladesh National Party (Bnp), ha incitato tutto il Paese a scendere in piazza, per protestare contro quelli che ritiene ”arresti politici, strategici per il governo che vuole fermare la protesta del popolo, dopo aver fatto scomparire i suoi leader”, ha dichiarato Nazrul Islam Khan, portavoce del Bnp. Il Bnp e gli altri diciotto partiti che compongono la coalizione delle opposizioni hanno fissato un ultimatum per il 10 giugno prossimo al governo per indire le prossime elezioni. TURCHIA: TRE MILITARI UCCISI IN SCONTRI CON CURDI PKK Tre soldati turchi sono stati uccisi questa mattina in scontri con i miliziani curdi del Pkk nella provincia di Hatay, hanno reso noto le autorità locali. Gli scontri a fuoco si sono verificati nei monti Amanos, nel sud della Turchia. Secondo l'ufficio del governatore di Hatay, una operazione su larga scala è stata lanciata dall'esercito turco per individuare e «neutralizzare» i miliziani del Pkk (Partito Comunista del Kurdistan), una organizzazione armata separatista dichiarata «terrorista» da Ankara. ITALIA Siparietto Appunti e note redazionali Servizi audio della giornata