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'''ATTENTATO CONTRO I MILITARI A SANA’A, DECINE DI VITTIME'''

Decine di vittime, quasi 100 secondo i primi bilanci, sono state causate oggi dall’esplosione di un ordigno azionato da un attentatore kamikaze a Sana’a. I morti sono tutti soldati che stavano facendo le prove per una parata militare in programma domani in occasione dell’anniversario dell’unificazione dello Yemen (22 maggio 1990).

“Abbiamo sentito l’esplosione – dicono alla MISNA fonti locali – e in questo momento si sentono le sirene delle ambulanze che stanno trasportando i feriti verso gli ospedali. Secondo prime ricostruzioni riferite dai media locali l’attentatore sarebbe un uomo in uniforme militare che avrebbe fatto esplodere un ordigno mentre centinaia di soldati si stavano preparando per la parata”.

L’attentato di Sanaa è il più grave dall’inizio del mandato del nuovo presidente Abd Rabbo Mansour Hadi che sta tentando di riportare sicurezza soprattutto nelle regioni meridionali del paese dove sono attivi gruppi armati affiliati ad Al Qaida. Proprio ieri, l’agenzia di stampa Saba aveva dato grande enfasi a un incontro tra vertici militari statunitensi e yemeniti per una maggiore cooperazione tra i due paesi contro Al Qaida. L’attacco di Sana’a non è finora stato rivendicato.

'''NUOVA INTESA HAMAS-FATAH PER GOVERNO DI UNITÀ'''

Un accordo per accelerare il processo riconciliazione palestinese è stato raggiunto ieri al Cairo da delegazioni di Fatah e Hamas, i due principali movimenti palestinesi che dal 2007 governano rispettivamente Cisgiordania e Striscia di Gaza.

Secondo l’agenzia di stampa Maan, l’accordo prevede che dal prossimo 27 maggio la Commissione elettorale palestinese cominci a operare a Gaza e che subito dopo il presidente dell’Autorità nazionale palestinese e leader di Fatah, Mahmoud Abbas, avvii negoziati per la formazione, entro dieci giorni, di un governo di unità nazionale.

Il portavoce di Hamas, Fawzi Barhoum, ha confermato a sua volta i termini dell’accordo aggiungendo che il governo così formato avrà un incarico di sei mesi, periodo entro il quale sarà stabilita una data per le elezioni generali.

Tra alti e bassi il processo di riconciliazione palestinese va avanti dal 2011. Lo scorso febbraio a Doha, in Qatar, le due parti avevano raggiunto un accordo per un governo di unità nazionale che però non ha ancora visto la luce. L’intesa raggiunta ieri al Cairo dovrebbero consentire di superare l’impasse.

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'''Scontri in Libano tra sostenitori e contrari Assad, 2 morti'''

Sconfina in Libano il conflitto civile che dal marzo dello scorso anno devasta la Siria. E' di due morti e 18 feriti il bilancio provvisorio di scontri a Beirut tra sostenitori e contrari a Bashar Assad, esplosi dopo la morte, ieri, di un religioso sunnita antisiriano a un posto di blocco nel nord del paese dei Cedri. .

'''245 piazze basche a favore dei diritti dei prigionieri politici'''

Non è bastata la pioggia che è scesa copiosamente in molte delle 245 piazze basche che avevano risposto alla chiamata di Herrira, movimento in difesa dei diritti dei prigionieri politici baschi, a fermare le migliaia di persone che hanno partecipato all’evento “Plazara Goazen!”. Solo a Gasteiz, capitale della regione autonoma, in più di un migliaio hanno scandito slogan e formato il corteo che si è radunato in una delle piazze della città, dove si sono susseguite rappresentazioni a difesa dei diritti dei più di seicento prigionieri politici baschi che sono in carcere (di cui, è da ricordare, soltanto otto si trovano nelle galere della regione autonoma basca a seguito del piano di dispersione dello Stato spagnolo). Durante la cerimonia, si sono susseguiti interventi che invitavano lo Stato spagnolo a rispettare i diritti dei prigionieri, porre fine alla politica di dispersione e di fare passi in avanti per il processo di pace basco. Una scultura, “un tronco senza rami, foglie e radici” legato a tre catene, viene messa al centro della piazza, è la rappresentazione dedicata alla condanna massima: “la cadena perpetua”.
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'''Algeria: si danno fuoco perché esclusi dall'assegnazione di case popolari'''

(ANSAmed) - TUNISI, 21 MAG - Due uomini di circa trent'anni hanno tentato di uccidersi con il fuoco durante un sit in di protesta di esclusiesclusi dall'assegnazione di case popolari nella citta' di Sidi Bel Abbès. Mentre era in corso la protesta davanti alla sede della provincia per chiedere l'esito dei ricorsi degli esclusi, i due si sono cosparsi gli abiti di benzina e hanno tentato di darsi fuoco, ma sono stati bloccati dagli altri manifestanti prima che le fiamme si estendessero al corpo.
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'''Getta i figli dalla finestra e si suicida'''

Un uomo di 41 anni, Marco Turrini, ha gettato dalla finestra del sesto piano il figlio di quattro anni e la figlia di un anno e due mesi.
L'uomo, un agente pubblicitario rimasto senza lavoro, avrebbe cercato nel corso di un litigio di buttare anche la moglie che e' riuscita a divincolarsi e chiedere aiuto. Infine, l'uomo l'ha fatta finita gettandosi dalla finestra. Sia i due bambini sia il padre sono morti sul colpo.

'''Sisma Emilia: sfollati saliti a 4mila'''

E' salito a 4.000 il conto degli sfollati per il terremoto che all'alba di ieri ha colpito l'Emilia. I dati sono stati aggiornati dalla Protezione civile dell'Emilia-Romagna che entro oggi conta di allestire altri 1.500 moduli assistenziali nel Modenese, una delle province piu' colpite insieme a quella di Ferrara.A Crevalcore, nel Bolognese, e' stato allestito un centro di accoglienza occupato in gran parte da extracomunitari.

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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ATTENTATO CONTRO I MILITARI A SANA’A, DECINE DI VITTIME

Decine di vittime, quasi 100 secondo i primi bilanci, sono state causate oggi dall’esplosione di un ordigno azionato da un attentatore kamikaze a Sana’a. I morti sono tutti soldati che stavano facendo le prove per una parata militare in programma domani in occasione dell’anniversario dell’unificazione dello Yemen (22 maggio 1990).

“Abbiamo sentito l’esplosione – dicono alla MISNA fonti locali – e in questo momento si sentono le sirene delle ambulanze che stanno trasportando i feriti verso gli ospedali. Secondo prime ricostruzioni riferite dai media locali l’attentatore sarebbe un uomo in uniforme militare che avrebbe fatto esplodere un ordigno mentre centinaia di soldati si stavano preparando per la parata”.

L’attentato di Sanaa è il più grave dall’inizio del mandato del nuovo presidente Abd Rabbo Mansour Hadi che sta tentando di riportare sicurezza soprattutto nelle regioni meridionali del paese dove sono attivi gruppi armati affiliati ad Al Qaida. Proprio ieri, l’agenzia di stampa Saba aveva dato grande enfasi a un incontro tra vertici militari statunitensi e yemeniti per una maggiore cooperazione tra i due paesi contro Al Qaida. L’attacco di Sana’a non è finora stato rivendicato.

NUOVA INTESA HAMAS-FATAH PER GOVERNO DI UNITÀ

Un accordo per accelerare il processo riconciliazione palestinese è stato raggiunto ieri al Cairo da delegazioni di Fatah e Hamas, i due principali movimenti palestinesi che dal 2007 governano rispettivamente Cisgiordania e Striscia di Gaza.

Secondo l’agenzia di stampa Maan, l’accordo prevede che dal prossimo 27 maggio la Commissione elettorale palestinese cominci a operare a Gaza e che subito dopo il presidente dell’Autorità nazionale palestinese e leader di Fatah, Mahmoud Abbas, avvii negoziati per la formazione, entro dieci giorni, di un governo di unità nazionale.

Il portavoce di Hamas, Fawzi Barhoum, ha confermato a sua volta i termini dell’accordo aggiungendo che il governo così formato avrà un incarico di sei mesi, periodo entro il quale sarà stabilita una data per le elezioni generali.

Tra alti e bassi il processo di riconciliazione palestinese va avanti dal 2011. Lo scorso febbraio a Doha, in Qatar, le due parti avevano raggiunto un accordo per un governo di unità nazionale che però non ha ancora visto la luce. L’intesa raggiunta ieri al Cairo dovrebbero consentire di superare l’impasse.

Da Infopal: ancora violenze contro giovani palestinesi

  • Ieri pomeriggio un ragazzo palestinese di 22 anni è stato ferito da soldati della forza d’occupazione israeliana a sud di Gaza. I militari hanno aperto il fuoco senza alcun motivo. Un altro palestinese, questa volta a Gerusalemme, è stato ferito dai soldati israeliani. Successivamente è stato condotto verso una località ignota. Fonti militari israeliane sostengono che il giovane avesse avuto l’intenzione di accoltellare un soldato.

E’ gravissimo un 18enne ferito dai soldati d’occupazione nei pressi dell’insediamento illegale di Etzion, tra Hebron e Betlemme. Anche in questo caso fonti militari israeliane hanno affermato che il giovane intendesse accoltellare un soldato israeliano e che, invece, cadendo al suolo, si sarebbe ferito da solo per errore. Restano molti dubbi sull’accaduto, alcuni testimoni oculari sostengono invece che anche lui è stato colpito da proiettili; il ragazzo è ricoverato in ospedale in gravi condizioni. Dopo l’accaduto soldati israeliani hanno invaso la sua abitazione e fermato i genitori per sottoporli ad interrogatorio. Alcune immagini, non sappiamo se fotografie o video, mostrano peraltro due soldati che calpestano la mano sanguinante del ragazzo mentre si trova a terra, inerme e ferito. Ad ‘Asira al-Qabaliyya e a ‘Iraq Burin,villaggi a sud di Nablus, altri quattro palestinesi sono stati feriti nel fine settimana, durante gli scontri scoppiati con i militari d’occupazione, quando questi sono intervenuti a protezione dei coloni israeliani che, provocatoriamente, invadevano le aree palestinesi. Ancora a Burin, i coloni israeliani di Yitzhar hanno sradicato 24 alberi d’ulivo di proprietà palestinese.

Scontri in Libano tra sostenitori e contrari Assad, 2 morti

Sconfina in Libano il conflitto civile che dal marzo dello scorso anno devasta la Siria. E' di due morti e 18 feriti il bilancio provvisorio di scontri a Beirut tra sostenitori e contrari a Bashar Assad, esplosi dopo la morte, ieri, di un religioso sunnita antisiriano a un posto di blocco nel nord del paese dei Cedri. .

245 piazze basche a favore dei diritti dei prigionieri politici

Non è bastata la pioggia che è scesa copiosamente in molte delle 245 piazze basche che avevano risposto alla chiamata di Herrira, movimento in difesa dei diritti dei prigionieri politici baschi, a fermare le migliaia di persone che hanno partecipato all’evento “Plazara Goazen!”. Solo a Gasteiz, capitale della regione autonoma, in più di un migliaio hanno scandito slogan e formato il corteo che si è radunato in una delle piazze della città, dove si sono susseguite rappresentazioni a difesa dei diritti dei più di seicento prigionieri politici baschi che sono in carcere (di cui, è da ricordare, soltanto otto si trovano nelle galere della regione autonoma basca a seguito del piano di dispersione dello Stato spagnolo). Durante la cerimonia, si sono susseguiti interventi che invitavano lo Stato spagnolo a rispettare i diritti dei prigionieri, porre fine alla politica di dispersione e di fare passi in avanti per il processo di pace basco. Una scultura, “un tronco senza rami, foglie e radici” legato a tre catene, viene messa al centro della piazza, è la rappresentazione dedicata alla condanna massima: “la cadena perpetua”.

UCRAINA: annullato dalla polizia il Gay pride di Kiev

  • A 30 minuti dall’inizio del primo gay Pride ucraino la polizia ha chiesto ieri di annullare la manifestazione sostenendo che 500 ultras di estrema destra stavano dirigendosi verso il concentramento. Due attivisti sono comunque stati duramente picchiati e altri colpiti da lacrimogeni quando già i manifestanti stavano allontanandosi dal luogo del concentramento.

Max Tucker, rappresentante di Amnesty International ha dichiarato che “E’ stato chiaro sin dall'inizio che la polizia di Kiev non voleva che il Pride si svolgesse. La riluttanza a impegnarsi a garantire misure di sicurezza adeguate per proteggere i partecipanti ha lasciato gli organizzatori da soli a preoccuparsi della loro incolumità”. Un altro funzionario della polizia di Kiev aveva già comunicato agli organizzatori del Pride che non era pronto a mettere a disposizione agenti per la protezione della comunità Lgbt. In Ucraina fra l’altro un comitato parlamentare sta sostenendo un progetto di legge per limitare la distribuzione e l’accesso a informazioni che “promuovono l’omosessualità”, e che comprende una serie di misure riguardanti la protezione della morale pubblica, la stampa, i media e lo stesso codice penale, e che in realtà tendono a limitare la libertà di espressione delle persone Lgbt con la minaccia di sanzioni penali. Amnesty International ha chiesto al parlamento ucraino di respingere la legge, perché altrimenti saremmo di fronte: ”A una flagrante violazione degli obblighi internazionali dell'Ucraina relativi alla protezione del diritto alla libertà d'espressione e al divieto di discriminazione"

  • ITALIA

Getta i figli dalla finestra e si suicida

Un uomo di 41 anni, Marco Turrini, ha gettato dalla finestra del sesto piano il figlio di quattro anni e la figlia di un anno e due mesi. L'uomo, un agente pubblicitario rimasto senza lavoro, avrebbe cercato nel corso di un litigio di buttare anche la moglie che e' riuscita a divincolarsi e chiedere aiuto. Infine, l'uomo l'ha fatta finita gettandosi dalla finestra. Sia i due bambini sia il padre sono morti sul colpo.

Sisma Emilia: sfollati saliti a 4mila

E' salito a 4.000 il conto degli sfollati per il terremoto che all'alba di ieri ha colpito l'Emilia. I dati sono stati aggiornati dalla Protezione civile dell'Emilia-Romagna che entro oggi conta di allestire altri 1.500 moduli assistenziali nel Modenese, una delle province piu' colpite insieme a quella di Ferrara.A Crevalcore, nel Bolognese, e' stato allestito un centro di accoglienza occupato in gran parte da extracomunitari.

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