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Da Infopal: ancora violenze contro giovani palestinesi
- Ieri pomeriggio un ragazzo palestinese di 22 anni è stato ferito da soldati della forza d’occupazione israeliana a sud di Gaza. I militari hanno aperto il fuoco senza alcun motivo. Un altro palestinese, questa volta a Gerusalemme, è stato ferito dai soldati israeliani. Successivamente è stato condotto verso una località ignota. Fonti militari israeliane sostengono che il giovane avesse avuto l’intenzione di accoltellare un soldato.
E’ gravissimo un 18enne ferito dai soldati d’occupazione nei pressi dell’insediamento illegale di Etzion, tra Hebron e Betlemme. Anche in questo caso fonti militari israeliane hanno affermato che il giovane intendesse accoltellare un soldato israeliano e che, invece, cadendo al suolo, si sarebbe ferito da solo per errore. Restano molti dubbi sull’accaduto, alcuni testimoni oculari sostengono invece che anche lui è stato colpito da proiettili; il ragazzo è ricoverato in ospedale in gravi condizioni. Dopo l’accaduto soldati israeliani hanno invaso la sua abitazione e fermato i genitori per sottoporli ad interrogatorio. Alcune immagini, non sappiamo se fotografie o video, mostrano peraltro due soldati che calpestano la mano sanguinante del ragazzo mentre si trova a terra, inerme e ferito. Ad ‘Asira al-Qabaliyya e a ‘Iraq Burin,villaggi a sud di Nablus, altri quattro palestinesi sono stati feriti nel fine settimana, durante gli scontri scoppiati con i militari d’occupazione, quando questi sono intervenuti a protezione dei coloni israeliani che, provocatoriamente, invadevano le aree palestinesi. Ancora a Burin, i coloni israeliani di Yitzhar hanno sradicato 24 alberi d’ulivo di proprietà palestinese.
UCRAINA: annullato dalla polizia il Gay pride di Kiev
- A 30 minuti dall’inizio del primo gay Pride ucraino la polizia ha chiesto ieri di annullare la manifestazione sostenendo che 500 ultras di estrema destra stavano dirigendosi verso il concentramento. Due attivisti sono comunque stati duramente picchiati e altri colpiti da lacrimogeni quando già i manifestanti stavano allontanandosi dal luogo del concentramento.
Max Tucker, rappresentante di Amnesty International ha dichiarato che “E’ stato chiaro sin dall'inizio che la polizia di Kiev non voleva che il Pride si svolgesse. La riluttanza a impegnarsi a garantire misure di sicurezza adeguate per proteggere i partecipanti ha lasciato gli organizzatori da soli a preoccuparsi della loro incolumità”. Un altro funzionario della polizia di Kiev aveva già comunicato agli organizzatori del Pride che non era pronto a mettere a disposizione agenti per la protezione della comunità Lgbt. In Ucraina fra l’altro un comitato parlamentare sta sostenendo un progetto di legge per limitare la distribuzione e l’accesso a informazioni che “promuovono l’omosessualità”, e che comprende una serie di misure riguardanti la protezione della morale pubblica, la stampa, i media e lo stesso codice penale, e che in realtà tendono a limitare la libertà di espressione delle persone Lgbt con la minaccia di sanzioni penali. Amnesty International ha chiesto al parlamento ucraino di respingere la legge, perché altrimenti saremmo di fronte: ”A una flagrante violazione degli obblighi internazionali dell'Ucraina relativi alla protezione del diritto alla libertà d'espressione e al divieto di discriminazione"
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