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Gr serale di venerdi 13 settembre 2002 - Ore 19.30

SOMMARIO

Dal Mondo

IRAQ - Mentre Stati Uniti e Gran Bretagna continuano a muoversi all'interno dell'ONU per preparare una avanzata militare contro l'Iraq i giornali arabi hanno letto il discorso di ieri del presidente USA come una vera e propria dichiarazione di guerra.

PALESTINA - - Tre fratelli palestinesi sono stati uccisi da un'esplosione in una casa nel campo profughi di Jabilia.

E oggi dal Libano ascolteremo una corrispondenza che ci parlerà della delegazione presente nel paese per la ricorrenza del massacro di Sabra e Chatila. Ascolteremo a riguardo Indymedia Italia.

Paesi Baschi - Avanza la Ley de Partido : Deputato di Batasuna verrà infatti indagato per azione dell'ETa dell'87.

Guatemala - Continuano torture e uccisioni che ricordano molto gli anni del terrorismo di stato. Infatti è stato ritrovato il corpo di Manuel García de la Cruz, del Coordinamento nazionale delle vedove del Guatemala.

ARGENTINA - La magistratura argentina ha disposto la carcerazione preventiva per l’ex dittatore Leopoldo Galtieri e quasi trenta ex esponenti della giunta militare che governò il Paese dal 1976 al 1983.

Dall'Italia

CARCERI - Cominciano ad arrivare stime dell'Associazione Papillon sulla protesta nelle carceri, si tratterebbe di almeno 55 carceri anche se secondo altre fonti sarebbero già 90.

TORINO - In occasione della moblitazione internazionale in solidarieta' con Marco Camenisch, questa mattina una cinquantina di anarchici degli squat torinesi hanno manifestato in centro e anche a Roma c'è stata una iniziativa come ascolteremo da una corrispomdemza.

IMMIGRAZIONE - Un gruppo di 35 migranti che si stava dirigendo verso le coste siciliane e' stato localizzato da una nave della Marina militare italiana ed è stato portato in un porto della Tunisia.

NAPOLI - Cento disoccupati hanno protestato organizzando un blocco stradale.

TREVISO -Per la totale mancanza di prove è caduta l'ipotesi d'accusa della procura di Treviso sul centro culturale islamico di Motta di Livenza indagato dopo la caduta delle Twin Towers. Mentre nella città di Treviso, domenica ci sarà una manifestazione in appoggio ai migranti.

Dal Mondo

IRAQ - Tutti i quotidiani arabi, tranne quelli iracheni, hanno dedicato ampio spazio al discorso pronunciato ieri all'Onu dal presidente Usa Bush sull'Iraq. Per la maggior parte di essi, il discorso equivale ad una dichiarazione di guerra anche se si riconosce che Baghdad, se vuole evitare un conflitto, deve rispettare le risoluzioni delle Nazioni Unite. E il segretario di Stato nordamericano Colin Powell avrà oggi una serie di incontri all'Onu con ministri degli Esteri dei paesi membri permanenti del Consiglio di sicurezza, quindi con diritto di veto: Russia, Cina, Gran Bretagna e Francia. L'incontro ha lo scopo di ottenere l'appoggio a una risoluzione che fissi una scadenza per ottenere il disarmo dell'Iraq. Mentre la Gran Bretagna sta lavorando ad una nuova 'dura' risoluzione sull'Iraq da sottoporre al consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Intanto La Francia non esclude di partecipare ad azioni militari contro l'Iraq nel caso che fallisca l'intervento dell'Onu.Questa disponibilità alla linea dura è stata espressa stamattina dal ministro francese della Difesa Michel Alliot-Marie che ha ancora una volta avvertito che la Francia "non parteciperà a tutto quanto si farà fuori del Consiglio di sicurezza".

E dall'altra parte il vicepremier iracheno Tareq Aziz respinge la richiesta di ritorno incondizionato degli ispettori per il disarmo sul territorio del proprio Paese. Il dirigente di Baghdad, che all’epoca della Guerra del Golfo era ministro degli esteri, in una intervista rilasciata a una emittente televisiva araba ha affermato che in passato il suo governo ha avuto una brutta esperienza con questi ispettori (nel tempo si è scoperto che alcuni di loro erano in realtà agenti dei servizi segreti statunitensi). “E’ forse saggio ripetere un’esperienza che è fallita e non ha impedito un’aggressione?”, ha aggiunto. Nel 1998, infatti, poco dopo che gli ispettori internazionali avevano lasciato l’Iraq le forze aeree di Usa e Gran Bretagna scatenarono pesanti bombardamenti su Baghdad e numerosi obiettivi sul territorio nazionale.

Inoltre l'Iraq oggi ha sostenuto che attacchera' Israele se esso dovesse partecipare ad una eventuale offensiva Usa contro il Paese arabo. La minaccia viene dal ministro del commercio iracheno Mohammad Mehdi Saleh in dichiarazioni pubblicate oggi dal quotidiano al-Khaleej (Il Golfo) edito negli Emirati Arabi Uniti. L'Iraq, ha detto Saleh, in caso di ingerenza (dello Stato ebraico) in una guerra, assestera' un colpo terribile a Israele che non se lo scordera' piu' . Il ministro, in riferimento al discorso pronunciato ieri dal presidente Usa George W. Bush all'Onu, ha accusato gli Usa di sponsorizzare il terrorismo e di addestrare sul proprio territorio terroristi allo scopo di rovesciare il regime di Baghdad.

PALESTINA - - Tre fratelli palestinesi sono stati uccisi da un'esplosione in una casa nel campo profughi di Jabilia. . Tra le vittime c'e' Hani al-Sharif, esponente della Jihad islamica. La deflagrazione ha devastato l'abitazione che appartiene a un altro fratello, e ha ferito altri quattro familiari. Un altro fratello, Iyad, e' rimasto gravemente ferito.

E adesso andiamo ad ascoltare Libano una corrispondenza registrata qualche minuto fa con una mediattivista di Indymedia Italia che ci parlerà della delegazione presente nel paese per la ricorrenza del massacro di Sabra e Chatila.

PAESI BASCHI - La Ley del Partido creata per contrastare il partito indipendentista basco Batasuna continua ad avanzare sotto varie forme. Infatti il tribunale supremo spagnolo si è dichiarato oggi competente per aprire un'inchiesta contro Josè Antonio Urrutikoechea, parlamentare di Batasuna nell'assemblea regionale basca, perché sospettato di aver preso parte ad una azione dell'Eta contro una caserma della Guardia Civil, nel 1987. Il tribunale ha deciso di attribuirsi l'inchiesta giacchè Jose Ternera è membro del Parlamento basco ma è accusato di delitti commessi fuori dal territorio del Paese Basco: l'azione avvenne infatti a Saragozza. Intanto il ministro spagnolo della Giustizia, Jose' Maria Michavila, manterra' oggi e domani una serie di incontri bilaterali a margine del vertice informale dell'Unione Europea a Copenhagen, per informare sul processo di messa al bando legale di Batasuna. Fonti ufficiali spagnole indicano che Michavila avra' incontri con i suoi omologhi di Germania, Regno Unito, Francia, Portogallo, Danimarca e Belgio, e con il procuratore generale americano John Ashcroft, per tenerli al corrente dello sviluppo della questione. E il rappresentante del governo centrale nel Paese Basco, Enrique Villar, ha chiesto oggi al Tribunale Superiore di Giustizia del Paese basco, massima istanza giudiziaria nella regione, di proibire la manifestazione covocata per domani a San Sebastian per protestare contro la messa al bando di Batasuna. Villar chiede che la manifestazione, sulla cui autorizzazione non si e' ancora pronunciato il ministero degli Interni del govero basco, sia proibita in via cautelativa, tenendo conto del rischio per la sicurezza pubblica.

GUATEMALA - Manuel García de la Cruz, del Coordinamento nazionale delle vedove del Guatemala (Conavigua), è stato assassinato da ignoti a Joyabaj, nel dipartimento di El Quiché. Lo denunciano oggi fonti della società civile, esprimendo il proprio dolore per il barbaro assassinio dell'operatore, molto attivo nel campo delle esumazioni di cadaveri dELLE vittime del terrorismo di stato che per 36 ha insanguinato il Paese centroamericano. 'Il corpo di García presentava evidenti segni di tortura ' riferiscono le stesse fonti in un comunicato riportato dall'agenzia 'Frei Tito per l'America Latina' (Adital) ' gli sono state tagliate le orecchie, la lingua, cavati gli occhi ed è stato infine decapitato, secondo una macabra prassi, tristemente nota durante il conflitto interno'. Uccidendo García, gli aggressori hanno voluto colpire una delle organizzazioni simbolo della lotta per la verità e la giustizia per le donne maya, vittime della repressione. E l'omicidio di García è solo l'ultimo di una lunga serie di episodi di violenza contro i difensori dei diritti umani perpetrati negli ultimi mesi in tutto il Paese.

ARGENTINA - La magistratura argentina ha disposto la carcerazione preventiva per l’ex dittatore Leopoldo Galtieri e quasi trenta ex esponenti della giunta militare che governò il Paese dal 1976 al 1983. Il giudice federale Claudio Bonadio ha stabilito che esistono i presupposti per trascinare in giudizio gli ex ufficiali, tra i quali figura anche il generale Carlos Guillermo Suárez Mason, tutti coinvolti nella scomparsa di 20 militanti del gruppo guerrigliero ‘montoneros’, avvenuta nel 1980. Le accuse a loro carico sono di sequestro, tortura e omicidio. Galtieri era già stato condannato a 12 anni di reclusione per le proprie responsabilità nella fallimentare campagna militare volta a strappare alla Gran Bretagna il controllo delle isole Malvinas/Falkland. L’allora presidente Carlos Menem, però, decise di strapparlo dal carcere, firmando un provvedimento di indulto.

MESSICO - Circa 140 cittadini centroamericani, in un camion frigorifero, sono stati trovati in Chiapas, mentre erano sul punto di rischiare la morte per ipotermia. LA Polizia federale preventiva (Pfp), ha precisato che almeno 24 donne e 14 bambini presentavano già principi di congelamento agli arti. La maggior parte dei nigranti proveniva dal Guatemala mentre gli altri erano salvadoregni e onduregni. Il guidatore del veicolo aveva promesso ai latinoamericani di trasportarli fino a Cardenas, nello Stato di Tabasco, da dove sarebbero poi stati portati alla frontiera settentrionale messicana. Per il lavoro l'autista del furgone aveva ricevuto un compenso di 3mila quetzales (circa 380 dollari Usa). Ora il destino di questa gente è nelle mani dell'Istituto nazionale di migrazione (Inm) che, con ogni probabilità, deciderà di allontanarli dal Paese quanto prima. Sono migliaia gli i centroamericani che ogni anno vengono espulsi dal Messico.

ZIMBABWE - - La polizia dello Zimbabwe ha arrestato oggi 12 proprietari terrieri che si erano rifiutati di obbedire all'ordine di abbandonare le loro fattorie, confiscate nell'ambito della riforma agraria varata dal governo per favorire i contadini neri poveri. Si tratta dei primi proprietari ad essere arrestati da quando, la settimana scorsa, di ritorno dal vertice sulla Terra di Johannesburg dove aveva duramente polemizzato con il premier britannico Tony Blair, il presidente Robert Mugabe aveva avvertito che non avrebbe tollerato il rifiuto da parte dei coloni bianchi di abbandonare libere le fattorie. L'ultimatum lanciato da Mugabe riguarda 2.900 proprietari che avevano gia'ricevuto un'ingiunzione a abbandonare le loro case e terre l'8 agosto scorso a mezzanotte. Il 60 per cento di loro non aveva obbedito all'ordine e 300 erano stati arrestati e lasciati in carcere per alcuni giorni. A fine agosto un tribunale, investito della questione, aveva stabilito che il provvedimento nei confronti di 54 di loro era illegale.

Dall'Italia

CARCERI - Cominciano ad arrivare stime dell'Associazione Papillon sulla protesta nelle carceri che martedi scorso ha raggiunto un momento importante. Pur in assenza di cifre ufficiali da parte del Ministero di Giustizia, le corrispondenze che arrivano dalle carceri e le notizie riportate dalla stampa, soprattutto da quella locale, consentono di affermare che dalle iniziali 46 si è passati ad almeno 55 carceri e non passa giorno senza che altri si uniscano alla protesta - Trieste, Fuorni (Salerno), Bari, Foggia, Vigevano, Velletri, Alessandria, Baldenich (Belluno) ecc. Fino ad oggi non vi è notizia di un qualsiasi incidente da nessuna delle carceri interessate dalla protesta. Con decine di lettere e comunicati pubblicati dalla stampa Nazionale e locale tutte le carceri in lotta dichiarano di riconoscersi nella piattaforma e nei metodi assolutamente pacifici proposti da Papillon, Queste le considerazioni del comunicato dell'Associazione stessa che inoltre richiama alla partecipazione al sit-in e alla manifestazione sotto il carcere di Regina Coeli di domani. Secondo le news presenti sul sito di vita non profit sarebbero arrivate a 90 le carceri in cui i detenuti protestano da lunedi' scorso.

E forse la Toscana approverà, come prima Regione in Italia, una legge che tutela il diritto alla salute dei detenuti nelle carceri. Lo ha annunciato oggi l'assessore regionale al diritto alla salute, nel corso di un convegno. La legge idovrebbe interessare circa 4mila detenuti presenti nelle carceri toscane (al 31 dicembre 2001 i detenuti erano 3.969, il 25% dei quali tossicodipendenti).

TORINO - In occasione della moblitazione internazionale in solidarieta' con Marco Camenisch, questa mattina una cinquantina di anarchici degli squat torinesi hanno manifestato in centro. E' stata occupato l'uffico telegrammi della Posta Centrale, e per piu' di trenta minuti gli sportelli sono stati bloccati da una coda di solidali intenti a spedire telegrammi di saluto a Marco. La polizia politica e' intervenuta in forze, chiamata dal direttore delle poste, ma, impreparata, non ha cercato la provocazione. Striscioni e manifesti sono stati appesi davanti all'entrata delle poste, in un quartiere ostaggio delle banche. L'iniziativa e' durata circa due ore. La conclusione con un volantinaggio per le vie del centro. E anche a Roma c'è stata una iniziativa mentre un gruppo di manifestanti in favore di Camenisch si spostava da davanti l'ambasciata svizzera verso l'Università. Lo ascoltiamo nella corrispondenza.

IMMIGRAZIONE - Un gruppo di 35 migranti che si stava dirigendo verso le coste siciliane e' stato localizzato dalla nave Cassiopea della Marina militare italiana in servizio di pattugliamento nel Canale di Sicilia. L' imbarcazione e' stata localizzata a circa 50 miglia a sud dell'isola di Lampedusa. Il comandante dell' unita' italiana ha informato le autorita' tunisine circa la probabile provenienza del natante e due motovedette della Marina tunisina hanno raggiunto la piccola imbarcazione che si avvicinava verso la costa siciliana. Dopo avere effettuato i dovuti controlli i migranti sono stati trasbordati sulle due unita' e ricondotti in un porto della Tunisia.

NAPOLI - Nuove tensioni sul fronte del lavoro a Napoli. Cento disoccupati partiti da Napoli hanno protestato organizzando un blocco stradale sull'autostrada Napoli-Roma all'altezza dell'uscita di Caserta sud. I senza-lavoro hanno raggiunto poi Benevento dove era in corso una manifestazione contro il governo. Quindici disoccupati sono riusciti a salire stamattina sui tetti degli uffici comunali di Volla e minacciano di lanciarsi nel vuoto. I senza-lavoro chiedevano un colloquio con il governatore Bassolino, responsabile secondo loro del disagio sociale di molti napoletani che non hanno un lavoro.

TREVISO - Cade l'ipotesi d'accusa della procura di Treviso sul centro culturale islamico di Motta di Livenza, che prima della caduta delle Torri Gemelle era stato indicato dai servizi segreti come una possibile base d'appoggio per il denominato terrorismo di matrice islamica. Il pm Giovanni Valmassoi, infatti, come riferiscono oggi i giornali locali, ha chiesto l'archiviazione dell'inchiesta, rimasta sempre a carico di ignoti, in cui si ipotizzavano i reati di associazione per delinquere finalizzata al reclutamento e al finanziamento di mercenari. Quindi dopo approfonditi accertamenti, la magistratura non ha trovato alcun elemento di prova.

E sempre nella città di Treviso, città che ospita uno dei sindaci più razzisti dell'Italia per non dire della Padania, domenica ci sarà una manifestazione in appoggio ai migranti. Infatti in contrapposizione con il 'Padania day' a Venezia, dove saranno presenti stati maggiori, iscritti e simpatizzanti della Lega nord, a Treviso sfileranno associazioni del volontariato e area no-global, Rifondazione comunista e Verdi, i centri sociali Pedro di Padova e Rivolta di Marghera, i Social Forum di Torino, Genova e Castelfranco, e associazioni di migranti e antirazziste.

Ore 10.00

Palestina

Un attacco dell'esercito israeliano con almeno 50 mezzi corazzati ed elicotteri e' stato sferrato in piena notte contro la cittadina di Rafah ed il vicino campo profughi palestinese Brazil, nella regione meridionale della striscia di Gaza, a ridosso della frontiera con l'Egitto. Il lancio di almeno un missile da un elicottero viene segnalato da fonti della sicurezza palestinese. Si e' accesa una sparatoria quando, rispondendo al richiamo lanciato dagli altoparlanti di una moschea, alcuni palestinesi hanno preso le armi per contrastare l'invasione. Un palestinese di 26 anni h rimasto ucciso, altri sei, forse sette .Lo hanno denunciato testimoni oculari e fonti dei servizi di sicurezza dell'Autorita' Nazionale Palestinese, confermando che che l'elicottero d'assalto israeliano ha lanciato come minimo un missile sull'accampamento. E' terminata all'alba una grande incursione israeliana. La radio militare israeliana ha aggiunto che otto militari sono rimasti feriti nella collisione accidentale fra un carro armato e un altro mezzo blindato israeliano.

USA vs IRAQ

Potrebbe volerci qualche tempo, forse due settimane, perché il Consiglio di Sicurezza dell'Onu vari una risoluzione che chieda all'Iraq di riaprire le porte alle ispezioni internazionali e di disarmare e fissi un termine perché ciò avvenga, come hanno chiesto gli Stati Uniti, con l'intervento all'Assemblea generale delle Nazioni Unite del presidente George W. Bush.

L'ipotesi che l'adozione della risoluzione possa rivelarsi laboriosa, nonostante gli echi generalmente positivi del discorso di Bush, circola al Palazzo di Vetro, al termine di una giornata di lavori dell'Assemblea che ha visto succedersi numerosi interventi.

Secondo il Daily Telegraph primi scaglioni di truppe britanniche cominceranno a dispiegarsi in Kuwait entro due settimane, ma la notizia del quotidiano britannico e' stata definita dal ministero della difesa britannico altamente speculativa. Il quotidiano cita fonti della difesa scrivendo che il dispiegamento comincera' subito dopo il dibattito parlamentare in programma il 24 settembre sul sostegno ad un'azione americana contro l'Iraq. Ogni decisione di inviare truppe nel Golfo dipendera' - ha replicato subito il ministero della difesa - dalle risposte che le Nazioni unite daranno alla richiesta che dal podio dell'Assemblea generale ha fatto il presidente americano George W. Bush. Il giornale continua asserendo che qualsiasi attacco contro Baghdad potra' aver luogo all'inizio del nuovo anno perche' ci vorranno almeno tre mesi per l'arrivo dei tanks britannici in Kuwait. (ANSA-REUTERS) LD

Il Pakistan resterebbe a guardare, nell'eventualita' di un attacco militare statunitense contro l'Iraq: lo ha dichiarato oggi il presidente pakistano Pervez Musharraf, in una conferenza stampa tenuta al palazzo delle Nazioni Unite. "Il Pakistan non intende essere coinvolto - ha spiegato Musharraf - per il semplice fatto che l'Iraq non ha una frontiera in comune con il Pakistan".

UE

Numerosi prodotti agricoli e tessili, metalli, giochi ed apparecchiature elettroniche, oltre a libri e giornali, sono entrati nella lista preliminare di prodotti americani che potrebbero essere colpiti dai superdazi Ue nel quadro della controversia con gli Usa sui vantaggi fiscali concessi agli esportatori statunitensi dall'amministrazione Bush. Oggi la lista completa sara' pubblicata dalla Commissione Europea: i prodotti a stelle e strisce a rischio di dazi addizionali fino al 100% coprono una gran parte dei settori di esportazione degli Usa. Come si ricordera', lo scorso 30 agosto la Wto (World Trade Organization) ha autorizzato l'Ue a prendere misure compensative per un controvalore di circa 4 miliardi di dollari contro il taglio fiscale operato dagli Usa a favore dei loro esportatori, tra cui Boeing, Microsoft e General Electric. La Commissione Europea ha esteso la lista gia' messa a punto nel 2000 ed e' intenzionata, a partire dal 9 ottobre, a dare 60 giorni di tempo agli operatori europei ed industriali per commentare o proporre modifiche alla lista. A Bruxelles si fa notare che si tratta di una misura amministrativa che puo' contribuire ad esercitare una pressione sull'amministrazione Bush affinche' modifichi la legislazione in materia di sussidi alle esportazioni. Qualche cosa in tal senso si e' gia' mosso se dagli Usa si fa sapere che una modifica alla legge sulle Fsc, condannata dalla Wto, potrebbe essere presa in considerazione il prossimo anno. Per il momento gli Usa comunque attendono la decisione dell'Ue sulla lista dei prodotti che saranno colpiti dai superdazi: in particolare, Washington ritiene che saranno proprio le imprese americane colpite dai superdazi Ue a chiedere una rapida modifica della legge ed ad appoggiare la proposta di riforma presenta6ta lo scorso luglio.

Ore 13.00

Batasuna

Il ministro spagnolo della Giustizia, Jose' Maria Michavila, manterra' oggi e domani una serie di incontri bilaterali a margine del vertice informale dell'Unione Europea a Copenhagen, per informare sul processo di messa al bando legale del partito separatista basco Batasuna -accusato di essere il braccio politico dell'Eta- attualmente in corso. Fonti ufficiali spagnole indicano che Michavila avra' incontri con i suoi omologhi di Germania, Regno Unito, Francia, Portogallo, Danimarca e Belgio, e con il procuratore generale americano John Ashcroft, per tenerli al corrente dello sviluppo della questione. Il rappresentante del governo centarle nel Paese Basco, Enrique Villar, ha chiesto oggi al Tribunale Superiore di Giustizia del Paese basco, massima istanza giudiziaria nella regione, di proibire la manifestazione covocata per domani a San Sebastian per protestare contro la messa al bando di Batasuna, partito considerato il braccio politico dell'Eta. Villar chiede che la manifestazione, sulla cui autorizzazione non si e' ancora pronunciato il ministero degli Interni del govero basco, sia proibita in via cautelativa, tenendo conto del rischio per la sicurezza pubblica. Il ministro degli Interni Angel Acebesm ha auspicato oggi che la manifestazione sia proibita, giacche' non ci sono scuse per permettere una concentrazione di appoggio al terrorismo, perche' appoggiare Batasuna significa appoggiare il terrorismo stesso.

Roma

E' in corso lo sciopero di 24 ore dei macchinisti del trasporto pubblico locale indetto dal sindacato autonomo Comu. Si astengono dal lavoro gli addetti delle metropolitane e delle ferrovie locali in concessione, dalla mezzanotte alle 24 di stasera. Lo sciopero non riguarda invece autobus e tram. Saranno garantite due fasce orarie nella giornata, nella mattina e nel pomeriggio; si tratta di fasce differenti da città a città, dovendo riguardare le fasce orarie di maggior affluenza degli utenti. Secondo Walter Volpi, coordinatore nazionale settore autoferro del Comu, lo sciopero sta riscuotendo "la massima adesione: a Milano ha aderito la quasi totalità dei macchinisti, metropolitane sono ferme; cento per cento di adesione a Napoli, oltre il 70% a Bari". Si tratta di dati provvisori, dice Volpi, che verranno aggiornati nel pomeriggio.

Immigrazione

Un gruppo di 35 migranti che si stava dirigendo verso le coste siciliane e' stato localizzato dalla nave Cassiopea della Marina militare italiana in servizio di pattugliamento nel Canale di Sicilia. L' imbarcazione e' stata localizzata a circa 50 miglia a sud dell'isola di Lampedusa. Il comandante dell' unita' italiana ha informato le autorita' tunisine circa la probabile provenienza del natante e due motovedette della Marina tunisina hanno raggiunto la piccola imbarcazione che si avvicinava verso la costa siciliana. Dopo avere effettuato i dovuti controlli i migranti sono stati trasbordati sulle due unita' e ricondotti in un porto della Tunisia.

USA vs IRAQ

L'Iraq attacchera' Israele se esso dovesse partecipare ad una eventuale offensiva Usa contro il Paese arabo. La minaccia viene dal ministro del commercio iracheno Mohammad Mehdi Saleh in dichiarazioni pubblicate oggi dal quotidiano al-Khaleej (Il Golfo) edito negli Emirati Arabi Uniti. L'Iraq, ha detto Saleh, in caso di ingerenza (dello Stato ebraico) in una guerra, assestera' un colpo terribile a Israele che non se lo scordera' piu' . Il ministro, in riferimento al discorso pronunciato ieri dal presidente Usa George W. Bush all'Onu, ha accusato gli Usa di sponsorizzare il terrorismo e di addestrare sul proprio territorio terroristi allo scopo di rovesciare il regime di Baghdad. Gli Stati Uniti - ha detto ancora Saleh - cercano di fare dell'Iraq un nuovo Afghanistan, ma il presidente Saddam Hussein non sara' mai un nuovo Hamid Karzai, il capo di Stato afghano. Il ministro iracheno ha quindi esortato l'amministrazione Usa a studiare bene la storia dell'Iraq prima di sferrare un attacco contro Baghdad perche' l'Iraq non si arrendera' mai e il popolo iracheno e' pronto a morire sacrificandosi per difendere la propria patria. Se gli Stati Uniti lanceranno un'aggressione contro l'Iraq - ha aggiunto Saleh - tutti i popoli arabi, dall'Oceano (Atlantico) sino al Golfo ne saranno colpiti mentre la spina d'Israele, nella regione che Washington sta cercando di frammentare, diverra' piu' forte. Gli Usa - ha concluso il ministro iracheno - stanno cercando di imporre la loro egemonia per depredare le ricchezze dell'Iraq e cambiare il suo regime che gli si ribella. (ANSA). MRR*COR

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