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Ore 19.30

Sommario

Dall'Italia

Scuola: Pronte le prove di "Riforma" della ministra Moratti.

Carcere: Continua la mobilitazione

Paolo Persichetti trasferito nel carcere speciale di Ascoli Piceno.

Bologna: La regione svolta, e in una materia delicata come l'aborto fa entrare in campo i cattolici.

Immigrazione: È salito a 12 il numero dei cadaveri dei clandestini che hanno perso la vita durante il naufragio avvenuto sabato notte al largo del litorale agrigentino, a Capo Rossello.

Dal Mondo

Palestina: Azione kamicaze.

USA vs IRAQ: Mentre l'IRAQ accetta le risoluzioni dell'ONU, Bush e Blair non retrocedono dalla loro intenzione di attaccare.

Brasile dice no all'ALCA

Agricoltura: L'associazione non governita OXFAM ha lanciato una campagna di sensibilizazione sulla situazione dei piccoli e medi produttori di caffè del centro e sud america.


Dall'Italia

Riforma della scuola

Parte la sperimentazione nazionale sulla riforma della scuola, in Senato riprende l’esame delle legge sul nuovo modello di istruzione e ricominciano le proteste. E oggi il ministro Letizia Moratti firmerà il decreto nella stesura definitiva e i direttori regionali sceglieranno le 200 scuole del test nazionale. alle 15 durante il "Question time" trasmesso in diretta televisiva dall'Aula di Montecitorio. La Ministra ha risposto alle interrogazioni relative alle mancate immissioni in ruolo per l'anno 2002-2003 e all'esposizione del crocifisso negli ospedali e nelle scuole. Moratti spinge sul crocefisso, dichiarando che il crocifisso rappresenta il simbolo della civilta' cristiana, della sua radice storica e del suo valore universale, che sono elementi essenziali del patrimonio storico e culturale del nostro Paese.Audio Annagrazia dei cobas scuola.

Carcere

Continuano le mobilitazioni nelle carceri italiane.

Paolo Persichetti

Il deputato Verde Paolo Cento, insieme al diessino Pietro Folena e ai colleghi di Rifondazione Graziella Mascia e Giovanni Russo Spena hanno presentato una interrogazione al ministro della Giustizia sui motivi del trasferimento di Paolo Persichetti, estradato dalla Francia un mese fa, dal carcere romano di Rebibbia a quello di Ascoli Piceno. "Chiediamo al Ministro - sostengono i parlamentari - di chiarire se il trasferimento di Persichetti sia dovuto ad esigenze di carattere processuale oppure a criteri discrezionali del ministero, tenendo conto che il penitenziario di Ascoli contiene all'interno un circuito di sorveglianza speciale. Il detenuto Persichetti, infatti, ne' soggettivamente ne' oggettivamente presenta elementi di rischio e pericolosita' per l'ordinamento penitenziario.

Bologna

La regione svolta, e in una materia delicata come l'aborto fa entrare in campo i cattolici. le associazioni di volontariato, "laiche e religiose", potranno infatti entrare nei consultori dell'emilia-romagna, per aiutare, fra le altre cose, a "far superare le cause che potrebbero indurre la donna all'interruzione della gravidanza". il via libera e' della giunta regionale, e arriva con una delibera sulle linee di indirizzo alle aziende sanitarie per realizzare "programmi personalizzati di intervento per la piena attuazione della legge 194/78", quella che introdusse l'aborto in italia. Un provvedimento di 11 pagine, messo a punto dai funzionari dell'assessorato regionale alla sanita', gia' presentato alla commissione consiliare sanita' (dove pero' non e' ancora stato ne' discusso ne' votato), frutto di un lungo lavoro di mediazione - sempre giocato sul corpo delle donne- fra l'anima centrista della coalizione e la sinistra. Il precedente riguarda zola predosa (bologna), dove, piu' di un anno fa, la giunta municipale autorizzo' l'associazione cattolica "servizio di accoglienza alla vita (sav)" ad essere presente nel consultorio locale, per potersi confrontare con le donne che intendevano abortire (e per cercare di farle desistere). la sinistra bolognese ha duramente protestato e in 12 mesi nessuno si e' rivolto al sav nel consultorio zolese. e' di ieri invece la notizia della schedatura a bologna delle donne che contestavano un'analoga iniziativa della consigliera guazzalochiana daniela bottino. Oggi 4 parlamentari bolognesi hanno presentato una interrogazione al ministro dell' Interno sulla 'schedatura' da parte di vigili urbani del Comune di Bologna

Naufragio in Sicilia, recuperati altri cadaveri

Infatti il dodicesino corpo è stato ripescato poco dopo le 19 dai sommozzatori. Le forze dell'ordine, che avevano sospeso definitivamente le ricerche ieri pomeriggio, sono intervenute dopo una segnalazione di alcuni pescatori. A bordo del barcone affondato c'erano circa 120 clandestini. Di questi, 92 sono stati tratti in salvo ancora vivi. Un violento nubifragio, abbattutosi all'improvviso sulle coste agrigentine, ha provocato la tragedia. Sulla vicenda sono state aperte due inchieste: una della Procura di Agrigento (per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e omicidio colposo plurimo), l'altra della Capitaneria di porto di Porto Empedocle.

Dal Mondo

Palestina

Un kamikaze palestinese si e' fatto esplodere ad una fermata dell'autobus all'entrata della citta' araba di Umm El-Fahm nel nord di Israele. Lo riporta la radio pubblica isaeliana, affermando che ci sono numerosi feriti. L'attentatore ha fatto esplodere l'esplosivo che aveva con se' mentre la polizia gli si stava avvicinando. Secondo le prime informazioni, l'uomo ha attivato un corpetto esplosivo mentre si trovava all' ingresso di Um el-Fahem, non lontano da una fermata di autobus. A quanto pare ha azionato l'ordigno dopo aver notato che una automobile della polizia si stava avvicinando nella sua direzione. L'esplosione ha provocato un certo numero di feriti, ha riferito alla televisione commerciale un ufficiale della polizia israeliana. La arteria Hadera-Afula (su cui si affaccia Um el-Fahem) e' stata chiusa al traffico dalla polizia, per consentire una rapida evacuazione dei feriti. Il Governo israeliano di Ariel Sharon ha detto che l'attentato suicida avvenuto oggi nei pressi della citta' di Umm El-Fahm e' il risultato della totale inazione dell'Autorita' palestinese.

Mentre ieri Il ministro degli esteri Shimon Peres ha respinto, durante una missione a New York, una iniziativa palestinese per realizzare nei Territori un cessate il fuoco in due fasi: nella prima sarebbero esclusi i civili dalle violenze, e nella seconda cesserebbero tutte le ostilita'. Lo riferisce oggi il quotidiano Yediot Ahronot secondo cui la proposta palestinese era stata illustrata dal ministro per la cooperazione internazionale Nabil Shaath. Peres ha obiettato, secondo il giornale, che non e' ammissibile che fra una fase e l'altra continuino gli spargimenti di sangue. Il quotidiano Haaretz riferisce da parte sua che settimane fa Peres ha chiesto all'intelligence militare di esprimere un parere sul progetto di 'hudna', una sospensione di ostilita' prevista dalla tradizione musulmana che a certe condizioni potrebbe essere accettabile anche per gli integralisti di Hamas. Il parere dell'intelligence, secondo Haaretz, e' stato negativo. Secondo gli ufficiali consultati da Peres e' preferibile sostenere invece la iniziativa maturata nelle ultime settimane nella base di al-Fatah per una graduale riduzione degli attentati.

Intanto il ministro per la Nazionale Palestinese (ANP), Nabil Shaat, ha bocciato il piano di pace per il Medio Oriente messo a punto dal cosiddetto Quartetto di Madrid, l'organismo di mediazione del quale fanno parte i rappresentanti di Stati Uniti, Russia, Onu e Unione Europea. In una dichiarazione al giornale 'Al Ayam', considerato vicino all'ANP, Shaat ha detto che il piano, annunciato ieri, consentira' soltanto ad Israele di determinare la rotta del processo di pace.

USA vs IRAQ

Le autorita' irachene hanno accetato che il Parlamento di Baghdad metta a punto una legislazione che proibisca le armi di distruzione di massa. L'assicurazione arriva dalla Commissione Onu per la verifica, le ispezioni e la vigilanza sul disarmo iracheno. L'obiettivo era uno dei temi chiave contenuti nella risoLuzione numero 715 approvata dal Consiglio di Sicurezza dell'Onu nel 1991 e finora era rimasto lettera morta a Baghdad. La Commissione Onu ha aggiunto che il Parlamento iracheno definira' la legge secondo le indicazioni che le fornira' "prossimamente" l'equipe di ispettori delle Nazioni Unite, guidata da Hans Blix. La decisione e' stata presa nel corso dell'incontro avvenuto ieri sera, nella sede dell'Onu, tra una delegazione del governo iracheno e lo stesso Blix. Intanto però Israele Bush e blair si preparano alla guerra numerose squadre mediche vengono da oggi vaccinate in Israele contro il vaiolo nel contesto dei preparativi per affrontare eventuali attacchi non convenzionali iracheni. Alcune settimane fa il governo israeliano aveva deciso di vaccinare contro il vaiolo complessivamente 15 mila persone. Per primi sono stati vaccinati militari e agenti di polizia impegnati nelle retrovie nei soccorsi a vittime di attacchi non convenzionali. Entro la prossima settimana, stima il quotidiano Haaretz, saranno stati vaccinati 10 mila uomini.

L'offerta di Saddam Hussein di far rientrare gli ispettori delle Nazioni Unite non convince Tony Blair. Mentre l'opinione pubblica inglese si è espressa chiaramente contro l'intervento militare in IRAQ, e menre gran parte degli alleati europei si sono espressi con prudenza riguardo una nuova possibile guerra Blair preferisce seguire incondizionatamente l'alleato americano. Il mondo britannico dell'arte e dello spettacolo si è mobilitato contro un attacco militare in Iraq: una lettera firmata da piu' di 100 attori, cantanti e scrittori di grande fama e' stata oggi recapitata a Downing Street. Il documento si intitola 'Don't attack Iraq', e' indirizzato al primo ministro Tony Blair ed e' stato portato oggi alla residenza del premier da una piccola delegazione capeggiata dall'attrice Jemma Redgrave (nipote di Vanessa). Un attacco contro l'Iraq, sostengono le celebrita' nella lettera, e' ingiustificabile e potrebbe avere terribili conseguenze. I firmatari - tra i quali ci sono Harold Pinter, il regista Ken Loach, il musicista Brian Eno- chiedono alla popolazione di unirsi alla manifestazione contro un intervento militare in Iraq organizzato a Londra per sabato 28 settembre.

Anche negli Stati Uniti iniziative contro la guerra:Ispezioni, non guerra: con questo slogan, due manifestanti hanno oggi interrotto all'inizio il briefing che il segretario alla difesa americano Donald Rumsfeld si preparava a fare sull'Iraq a una commissione della Camera degli Stati Uniti. I manifestanti, due ragazze, che avevano scritte anti-guerra sulla maglietta e che tenevano uno striscione, sono stati allontatanati dall'aula. Rumsfeld, prima di ricominciare a parlare, ne ha stigmatizzato il comportamento.

Agricoltura

L'associazione non governita OXFAM ha lanciato una campagna di sensibilizazione sulla situazione dei piccoli e medi produttori di caffè del centro e sud america. il prezzo della materia prima e' infatti crollato e milioni di agricoltori di paesi del Terzo Mondo sono colpiti dalla crisi e dalla fame. In 45 paesi dell'America latina, dell'Asia e dell'Africa, 25 milioni di contadini e le loro famiglie sono le impotenti vittime del crollo del corso del caffe', sceso al piu' basso livello degli ultimi 30 anni principalmente a causa di un'offerta superiore dell'8% alla domanda, afferma Oxfam. I produttori ricevono in media 24 centesimi di dollaro per una libbra di caffe' (circa 450 grammi) contro i 3,6 dollari pagati dai consumatori dei paesi ricchi per la stessa quantita'. Il divario non sembra pero' turbare i quattro grandi giganti mondiali del caffe' - Sara Lee, Procter e Gamble, Kraft e Nestle' - che comprano circa la meta' dei raccolti mondiali e registrano importanti utili: essi sanno che al centro del loro commercio c'e' una sofferenza umana spaventosa ma non fanno praticamente niente per modificare le cose. E' ora di metterli di fronte alle loro responsabilita' e di cambiare, e' scritto nel comunicato. Un primo passo potrebbe essere compiuto la settimana prossima a Londra in occasione della riunione, dal 24 al 27 settembre, dell'Organizzazione Internazionale del Caffe'. Tra le misure proposte dal Oxfam per risanare il mercato vi e' la distruzione delle riserve di caffe' in eccesso e la messa al bando dagli scambi del caffe' di scarsa qualita'.

Brasile dice no all'ALCA

La quasi totalità dei partecipanti al referendum sull’Alca (Area di libero commercio delle Americhe) in Brasile ha detto ‘no’ alla firma del trattato. È quanto emerge dai risultati parziali delle consultazioni, svoltesi nella prima settimana di settembre. Su 10.149.542 di schede scrutinate fino a questo momento, il 98,33 per cento (pari a 9.979.964 preferenze) si è espresso per il ‘no’ alla firma del trattato. Il 95,94 per cento dei partecipanti al plebiscito (9.737.190 schede) si è dichiarato contrario alla partecipazione ai negoziati da parte del Brasile. Infine il 98,59 per cento (pari a 10.006.740 preferenze espresse) ha ribadito la propria opposizione alla consegna della base di Alcántara agli Stati Uniti. Con questo referendum - organizzato dalle pastorali sociali della Conferenza episcopale brasiliana (Cnbb), in collaborazione con diverse entità tra cui organizzazioni non governative e movimenti popolari - i brasiliani hanno potuto esprimere la propria opinione sul progetto economico fortemente voluto dal presidente statunitense George W. Bush. Se andasse in porto, questo piano garantirebbe agli Usa il controllo di un territorio che va dall’Artico all’Antartico e il libero accesso nell’intero emisfero per i suoi prodotti, servizi, tecnologie e capitali.

==GR ORE 9.30==

Palestina

Soldati israeliani hanno ucciso un palestinese che viaggiava insieme a un'altra persona a bordo di un'auto vicino a Tamoun, a est di Jenin, in Cisgiordania. I due si sarebbero rifiutati di fermarsi a un posto di blocco. Nell'auto i militari hanno trovato un fucile AK-47. Il passeggero e' rimasto ferito dai colpi d'arma da fuoco e ricoverato in un ospedale israeliano.

Il ministro degli esteri Shimon Peres ha respinto ieri, durante una missione a New York, una iniziativa palestinese per realizzare nei Territori un cessate il fuoco in due fasi: nella prima sarebbero esclusi i civili dalle violenze, e nella seconda cesserebbero tutte le ostilita'. Lo riferisce oggi il quotidiano Yediot Ahronot secondo cui la proposta palestinese era stata illustrata dal ministro per la cooperazione internazionale Nabil Shaath. Peres ha obiettato, secondo il giornale, che non e' ammissibile che fra una fase e l'altra continuino gli spargimenti di sangue. Il quotidiano Haaretz riferisce da parte sua che settimane fa Peres ha chiesto all'intelligence militare di esprimere un parere sul progetto di 'hudna', una sospensione di ostilita' prevista dalla tradizione musulmana che a certe condizioni potrebbe essere accettabile anche per gli integralisti di Hamas. Il parere dell'intelligence, secondo Haaretz, e' stato negativo. Secondo gli ufficiali consultati da Peres e' preferibile sostenere invece la iniziativa maturata nelle ultime settimane nella base di al-Fatah per una graduale riduzione degli attentati.

USA vs IRAQ

Le autorita' irachene hanno accetato che il Parlamento di Baghdad metta a punto una legislazione che proibisca le armi di distruzione di massa. L'assicurazione arriva dalla Commissione Onu per la verifica, le ispezioni e la vigilanza sul disarmo iracheno. L'obiettivo era uno dei temi chiave contenuti nella risoLuzione numero 715 approvata dal Consiglio di Sicurezza dell'Onu nel 1991 e finora era rimasto lettera morta a Baghdad. La Commissione Onu ha aggiunto che il Parlamento iracheno definira' la legge secondo le indicazioni che le fornira' "prossimamente" l'equipe di ispettori delle Nazioni Unite, guidata da Hans Blix. La decisione e' stata presa nel corso dell'incontro avvenuto ieri sera, nella sede dell'Onu, tra una delegazione del governo iracheno, guidata dal generale Hussan Mohamed Amin, capo della Direzione Nazionale di Verifica sull'Iraq, e lo stesso Blix; le due parti hanno preso appuntamento fra dieci giorni a Vienna per organizzare il ritorno degli ispettori dell'ONU in Iraq dopo quasi quattro anni di interruzione del loro lavoro.

Riforma della scuola

Parte la sperimentazione nazionale sulla riforma della scuola, in Senato riprende l’esame delle legge sul nuovo modello di istruzione e ricominciano le proteste. E oggi il ministro Letizia Moratti firmerà il decreto nella stesura definitiva e i direttori regionali sceglieranno le 200 scuole del test nazionale. Saranno possibili compensazioni tra scuole statali e non, fermo restando il numero complessivo degli istituti coinvolti. Per ogni bambino di due anni e mezzo ammesso a frequentare la materna verrà abbassato di una o due unità il tetto massimo di iscritti per sezione. Per i piccini sotto i tre anni le scuole materne potranno avvalersi di personale preso in prestito dai nidi della zona ma anche ricorrere a contratti di prestazione d’opera. Gli insegnanti coinvolti nella sperimentazione avranno dei rappresentanti nei comitati regionali e nazionali di monitoraggio del test. Positivo il giudizio di Uil scuola e Snals. Resta critica la Cisl scuola. Cgil scuola e Gilda hanno chiesto il ritiro del decreto.

Guatemala

I leader dei principali gruppi di ex combattenti delle Pattuglie di autodifesa civile (Pac) hanno esortato gli ex ‘paras’ del Guatemala a scendere in piazza contro il governo per reclamare l’indennità promessa per il ‘servizio prestato alla patria’ durante la guerra civile (1960-‘96). Le Pac comparvero inizialmente nel dipartimento di Alta Verapaz, agli inizi degli anni ‘80 per appoggiare l’esercito regolare contro i guerriglieri. L’ex dittatore e attuale presidente del Congresso, Efraín Ríos Montt le legalizzò dopo aver perso il potere in seguito a un golpe sferrato contro Romero Lucas García. Ufficialmente smantellate a seguito degli accordi di pace del 1996, alle Pac sono attribuite gravissime violazioni dei diritti umani. Le loro azioni, dirette contro la popolazione civile, hanno provocato centinaia di morti, torturati e dispersi. Gli ex combattenti attendevano per domenica scorsa, anniversario dell’indipendenza del Paese centroamericano, l’annuncio del presidente Alfonso Portillo sui compensi accordati loro dall’esecutivo. Portillo ha confermato che i ‘risarcimenti’ ci saranno ma senza specificare di quale natura. Da parte loro, le ex Pac esigono una somma pari a 2.500 dollari ciascuno. “Occuperemo le sedi delle istituzioni locali e bloccheremo le principali strade della regione”, ha annunciato Elias Barros, leader degli ex paramilitari dell’altipiano di San Marcos. “Concediamo al massimo ancora un’altra settimana al governo – ha aggiunto – ma se non ci sarà una risposta nessuno ci potrà fermare”. Dello stesso tenore i proclami dei capi delle ex Pac di Mazatenango, Cobán e Colomba Costa Cuca che si riuniranno a partire da oggi per decidere quali mosse adottare nel corso nei prossimi giorni. Domani a Quetzaltenango è già prevista una mobilitazione di ex Pac provenienti da Huitán, Génova e El Palmar. Erano stati gli ex combattenti del Petén a mobilitarsi per primi a metà giugno per esigere un compenso economico per aver combattuto contro la guerriglia.

California

Manifestanti hanno distribuito marjuana ai malati davanti al municipio di Santa Cruz per protestare contro un raid della polizia federale , avvenuto all'inizio del mese, nei confrionti di una cooperativa locale che produce canapa a fini terapeutici. La manifestazione, che è durata 45 minuti, era volta sostenere il lavoro di un'associazione di donne che promuove l'uso della canapa per fini medici. Questo uso è consentito dalle leggi della california, ma proibito a livello federale. Sono state proprio le autorità federali ad effettuare il bliz, sradicando un centinaio di piante di canapa e arrestando i responsabili della cooperativa. La vicenda ripropone il contrasto tra il governo centrale e quello locale, in materia di droghe leggere e pesanti, per le quali il governo centrale non fa distinzione.

ERITREA

- Per il governo, gli 11 sono colpevoli di reati contro la sovranita', la sicurezza e la pace della nazione e si sono resi responsabili di tradimento durante la guerra del 1998-2000 con l'Etiopia. A giudizio di Amnesty International, invece, si tratta di prigionieri di coscienza arrestati unicamente per la loro opposizione pacifica al governo. Sempre il 18 settembre 2001, il governo aveva fatto chiudere i quotidiani di proprieta' privata e nei giorni seguenti aveva ordinato l'arresto di 10 noti giornalisti, autori di una protesta nei confronti del ministro dell'Informazione sulla vicenda degli 11 oppositori e sulla chiusura dei quotidiani. Nel marzo di quest'anno, i 10 giornalisti hanno iniziato uno sciopero della fame; in seguito sono stati trasferiti dalla I stazione di polizia e da allora non sono stati piu' visti. Amnesty International li considera prigionieri di coscienza: Come difensori dei diritti umani, hanno accettato il rischio di subire la repressione del governo pubblicando articoli sui diritti umani e la democrazia e rivendicando il diritto alla liberta' di espressione e di stampa, ha dichiarato l'organizzazione. Nei mesi successivi a questi arresti e durante il 2002, Amnesty International ha ricevuto informazioni su decine di altre detenzioni, che si ritiene siano ancora in corso, ai danni di funzionari statali, giornalisti, ex combattenti della liberazione e notabili che hanno tentato di mediare tra il governo e i suoi oppositori. In centinaia hanno lasciato il paese, compresi molti giovani che hanno rifiutato di svolgere il servizio militare. Nessuno di questi detenuti e' stato portato dinanzi a un giudice o incriminato formalmente.

Ore 11.00

Brasile dice no all'ALCA

La quasi totalità dei partecipanti al referendum sull’Alca (Area di libero commercio delle Americhe) in Brasile ha detto ‘no’ alla firma del trattato. È quanto emerge dai risultati parziali delle consultazioni, svoltesi nella prima settimana di settembre. Su 10.149.542 di schede scrutinate fino a questo momento, il 98,33 per cento (pari a 9.979.964 preferenze) si è espresso per il ‘no’ alla firma del trattato. Il 95,94 per cento dei partecipanti al plebiscito (9.737.190 schede) si è dichiarato contrario alla partecipazione ai negoziati da parte del Brasile. Infine il 98,59 per cento (pari a 10.006.740 preferenze espresse) ha ribadito la propria opposizione alla consegna della base di Alcántara agli Stati Uniti. Con questo referendum - organizzato dalle pastorali sociali della Conferenza episcopale brasiliana (Cnbb), in collaborazione con diverse entità tra cui organizzazioni non governative e movimenti popolari - i brasiliani hanno potuto esprimere la propria opinione sul progetto economico fortemente voluto dal presidente statunitense George W. Bush. Se andasse in porto, questo piano garantirebbe agli Usa il controllo di un territorio che va dall’Artico all’Antartico e il libero accesso nell’intero emisfero per i suoi prodotti, servizi, tecnologie e capitali.

Riforma Moratti

Si svolgera' oggi alle 15 il "Question time" trasmesso in diretta televisiva dall'Aula di Montecitorio. Il ministro dell'Istruzione Letizia Moratti rispondera' alle interrogazioni relative alle mancate immissioni in ruolo per l'anno 2002-2003 e all'esposizione del crocifisso negli ospedali e nelle scuole.

USA vs IRAQ

Numerose squadre mediche vengono da oggi vaccinate in Israele contro il vaiolo nel contesto dei preparativi per affrontare eventuali attacchi non convenzionali iracheni. Lo riferisce la stampa. Alcune settimane fa il governo israeliano aveva deciso di vaccinare contro il vaiolo complessivamente 15 mila persone. Per primi sono stati vaccinati militari e agenti di polizia impegnati nelle retrovie nei soccorsi a vittime di attacchi non convenzionali. Entro la prossima settimana, stima il quotidiano Haaretz, saranno stati vaccinati 10 mila uomini. Adesso e' venuto il turno delle equipes mediche negli ospedali. In seguito saranno vaccinati anche centinaia di vigili del fuoco. Il quotidiano 'Yediot Ahronot' rivela intanto che e' gia' stato stabilito il codice di allarme per gli israeliani in caso di attacchi iracheni. Di fronte a un pericolo imminente i mezzi di comunicazione trasmetteranno il codice: 'Muraglia di ferro', che significhera' che da quel momento gli israeliani devono cercare il riparo piu' vicino e dotarsi di maschere antigas.

G.R. ore 13.00

IRAQ: UE, SOLANA OGGI A WASHINGTON INCONTRA CHENEY E RICE AL CENTRO DEI COLLOQUI LA SITUAZIONE IN IRAQ E MEDIO ORIENTE - BRUXELLES, 18 SET - L'Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune (Pesc) dell'Ue, Javier Solana, e' da oggi negli Stati Uniti per una visita di due giorni nel corso della quale incontrera' il vicepresidente Richard Cheney ed il consigliere per la sicurezza nazionale, Condoleeza Rice. Lo ha reso noto lo stesso Solana, affermando che gli incontri con i due rappresentanti del governo americano avranno luogo oggi, mentre nella giornata di domani il 'mister Pesc' dell'Ue incontrera' i rappresentanti del Congresso. Al centro degli incontri ci sara' la situazione in Iraq ed in Medio Oriente e saranno affrontate anche le relazioni tra l'Unione europea e gli Stati Uniti.

12:22 ULSTER: SCOPERTE DUE AUTOBOMBE Londra, 18 set. (Adnkronos) - La polizia ha scoperto due autobombe in un'autovettura vicino Newry, in Irlanda del Nord, e arrestato due dissidenti repubblicani. E' stata una scoperta molto significativa, cosi' il capo della polizia, Hugh Orde, ha definito l'azione delle forze di sicurezza che ha portato all'arresto di due persone, fermate in un posto di blocco, e al ritrovamento di due ordigni esplosivi rinvenuti in una seconda autovettura. Crediamo che questa fosse una operazione di dissidenti repubblicani.

Sulle richieste avanzate dai detenuti, che vanno dall'abolizione del 41 bis, all'amnistia e all'indulto, ad una procedura piu' rapida dei tribunali di sorveglianza nell'esaminare le loro richieste, al miglioramento delle condizioni di sovraffollamento, Tinebra ha ricordato che l'amministrazione penitenziaria non puo' intervenire direttamente, perche' devono passare per l'attivazione del potere legislativo. Il Dipartimento Amministrazione Penitenziari, ha aggiunto il suo direttore, puo' solo operare una piu' equa suddivisione del totale dei detenuti nelle varie carceri italiane, cosa che stiamo gia' facendo. Nel gennaio del 2001 -ha concluso Tinebra- e' stato stilato un elenco di 23 carceri da chiudere con la prospettiva di costruirne altri nella stessa zona. Il problema sono i tempi che le leggi ci impongono

IMMIGRAZIONE - Agrigento, 18 set. - E' salito a sette il numero dei cadaveri di MIGRANTI morti nel naufragio di sabato notte affiorati questa mattina nel tratto di mare antistante il lido Rossello,. Ne sono stati recuperati gia' cinque. Sono tutti uomini, tra i quali un ragazzino sui 15 anni. Sono in corso le operazione di recupero degli altri due cadaveri, da parte della motovedette della polizia, guardia di finanza e capitaneria di porto. A dare l'allarme e' stato Gino Cretella. 46 anni, di Porto Empedocle, che questa mattina era uscito con la propria barca per pescare nel tratto di mare dove e' avvenuto il naufragio. Il lido "Rossello" in quel momento era affollato di bagnati. Sale cosi' a 22 il bilancio delle vittime del naufragio. I superstiti sono 92.

MARGHERITA: TREU, SCIOPERO CGIL? DOBBIAMO RIFLETTERE Pezzotta ha ragione. Dobbiamo valutare attentamente la nostra adesione allo sciopero generale del 18 ottobre. E' una decisione molto delicata, che la Margherita dovra' ponderare serenamente e con senso di responsabilita. E' il commento di Tiziano Treu, ex ministro del Lavoro e parlamentare della Margherita, intervenuto ad Avellino al convegno promosso dalla Cisl irpina, con il segretario generale della confederazione Savino Pezzotta e il vice-ministro del welfare, Pasquale Viespoli. Il governo Berlusconi - per Treu - non mantiene le promesse e, soprattutto nel Mezzogiorno, sta affossando le politiche che il governo dell'Ulivo aveva avviato. E' una oggettiva valutazione dello stato dell'arte. Altra cosa e' il Patto per il lavoro, che dovrebbe restare valido. Per la Margherita, questa distinzione non e' di poco conto.

IRAQ: MARTINO, CHIEDETE ALLA FARNESINA- l'Iraq? Chiedete al ministro degli Esteri.... Il ministro della Difesa Antonio Martino rilancia la 'palla' nel campo della Farnesina, rispondendo cosi' sulla fase di incertezza dopo le ultime mosse di Saddam Hussein. E' un problema di politica estera, spiega. Un tema che interessa molto da vicino anche la Difesa, pero'... Si', ma quella viene dopo..., ribatte Martino.

IRAQ: AZIZ CHIEDE INCONTRO A CHIRAC IL PRIMA POSSIBILE = Parigi, 18 set. (Adnkronos/Dpa)- Il vicepremier iracheno, Tareq Aziz, ha chiesto di poter incontrare il prima possibile il Presidente francese, Jacques Chirac. Lo rende noto il quotidiano Le Figaro citando una fonte vicina ai tre deputati dell'Assemblea nazionale francese appena tornati da una missione a Baghdad. I tre parlamentari del centro destra porteranno entro breve la richiesta di Aziz all'Eliseo

SRINAGAR (KASHMIR), 18 SET - La partecipazione alla prima tornata di elezioni provinciali nel Kashmir e' del 47,28 per cento, secondo i dati ufficiali citati oggi dal responsabile della commissione elettorale, Pramod Jain. Nelle elezioni del 1996, negli stessi cinque distretti che sono andati alle urne lunedi' scorso, la partecipazione era stata del 61,1%. Per quel voto tuttavia erano state lanciate pesanti accuse di massicce frodi e di pressioni delle forze armate perche' i cittadini si recassero alle urne. Come nel 1996, anche per questo scrutino la guerriglia separatista musulmana ha lanciato un appello al boicottaggio delle elezioni che sono cominciate lunedi' scorso. Alcuni gruppi hanno minacciato di morte chi si fosse recato alle urne. Al suo ritorno a New Delhi da un viaggio di una settimana negli Stati Uniti, il premier indiano Atal Behari Vajpayee si e' felicitato della partecipazione allo scrutino, definendolo soddisfacente nella sua prima fase.E' una cosa grande, che va nel senso delle nostre aspettative, ha detto ai giornalisti. Vajpayee ha detto di aspettarsi una partecipazione ancora piu' elevata per la seconda fase delle elezioni, prevista per martedi' prossimo a Srinagar e a Jammu, le capitali d'estate e dell'inverno del Kashmir. Nel Kashmir, unico stato dell'India a maggioranza musulmana, e' in corso da oltre dieci anni una sanguinosa guerriglia secessionista sostenuta dal Pakistan. India e Pakistan si fronteggiano ai confini dopo un'ulteriore impennata della tensione alcuni mesi fa.

Gerusalemme, 18 set. (Adnkronos) - Il corpo carbonizzato di un anziano israeliano e' stato trovato all'alba di oggi in una discarica alla periferia del villaggio palestinese di Al Azaria. Dopo la scoperta del corpo, la polizia di frontiera ha posto il villaggio sotto coprifuoco e iniziato la ricerca dei responsabili. L'uomo, si legge sul sito di Ha'aretz, e' stato ucciso con un colpo di arma da fuoco alla testa. Si tratta di David Buhbut, 67 anni, dell'insediamento di Ma'aleh Adunim. Ieri mattina si era recato ad Al Azaria per acquistare materiali di costruzione. Il villaggio si trova nell'area B, sotto il controllo israeliano per la sicurezza.

INTANTO Il gruppo libanese di Hezbollah ha comunicato di aver aperto il fuoco con le batterie contraeree al passaggio dei caccia isrealiani nello spazio aereo libanese. Gli aerei con la 'stella di David' hanno sorvolato la citta di Bint Jbeil; nessun jet e' stato colpito dalla "resistenza islamica", formazione sciita filo-iraniana. Nonostante le proteste della missione Onu nel sud del Libano, l'aviazione israeliana continua regolarmente a far sfrecciare i suoi caccia nei cieli libanesi.

M.O.: PALESTINESI BOCCIANO PIANO PACE QUARTETTO MADRID

ore 17.00

DAL MONDO

Palestina

Un kamikaze palestinese si e' fatto esplodere ad una fermata dell'autobus all'entrata della citta' araba di Umm El-Fahm nel nord di Israele. Lo riporta la radio pubblica isaeliana, affermando che ci sono numerosi feriti. L'attentatore ha fatto esplodere l'esplosivo che aveva con se' mentre la polizia gli si stava avvicinando. Secondo le prime informazioni, l'uomo ha attivato un corpetto esplosivo mentre si trovava all' ingresso di Um el-Fahem, non lontano da una fermata di autobus. A quanto pare ha azionato l'ordigno dopo aver notato che una automobile della polizia si stava avvicinando nella sua direzione. L'esplosione ha provocato un certo numero di feriti, ha riferito alla televisione commerciale un ufficiale della polizia israeliana. La arteria Hadera-Afula (su cui si affaccia Um el-Fahem) e' stata chiusa al traffico dalla polizia, per consentire una rapida evacuazione dei feriti. Il Governo israeliano di Ariel Sharon ha detto che l'attentato suicida avvenuto oggi nei pressi della citta' di Umm El-Fahm e' il risultato della totale inazione dell'Autorita' palestinese.

Scuola

Moratti spinge sul crocefisso: Il crocifisso rappresenta il simbolo della civilta' cristiana, della sua radice storica e del suo valore universale, che sono elementi essenziali del patrimonio storico e culturale del nostro Paese. Ecco perche' e' doveroso assicurare che il crocifisso venga esposto nelle aule scolastiche, a testimonianza della profonda radice cristiana del nostro Paese e di tutta l'Europa. Lo ha sottolineato il ministro dell'Istruzione Letizia Moratti rispondendo in Aula alla Camera ad un'interrogazione parlamentare

USA vs IRAQ

Ispezioni, non guerra: con questo slogan, due manifestanti hanno oggi interrotto all'inizio il briefing che il segretario alla difesa americano Donald Rumsfeld si preparava a fare sull'Iraq a una commissione della Camera degli Stati Uniti. I manifestanti, due ragazze, che avevano scritte anti-guerra sulla maglietta e che tenevano uno striscione, sono stati allontatanati dall'aula. Rumsfeld, prima di ricominciare a parlare, ne ha stigmatizzato il comportamento. L'offerta di Saddam Hussein di far rientrare gli ispettori delle Nazioni Unite non convince Tony Blair. Mentre l'opinione pubblica inglese si è espressa chiaramente contro l'intervento militare in IRAQ, e menre gran parte degli alleati europei si sono espressi con prudenza riguardo una nuova possibile guerra Blair preferisce seguire incondizionatamente l'alleato americano. Il mondo britannico dell'arte e dello spettacolo si è mobilitato contro un attacco militare in Iraq: una lettera firmata da piu' di 100 attori, cantanti e scrittori di grande fama e' stata oggi recapitata a Downing Street. Il documento si intitola 'Don't attack Iraq', e' indirizzato al primo ministro Tony Blair ed e' stato portato oggi alla residenza del premier da una piccola delegazione capeggiata dall'attrice Jemma Redgrave (nipote di Vanessa). Un attacco contro l'Iraq, sostengono le celebrita' nella lettera, e' ingiustificabile e potrebbe avere terribili conseguenze. I firmatari - tra i quali ci sono Harold Pinter, il regista Ken Loach, il musicista Brian Eno, la scrittrice Jeanette Winterson e il cantante dei Blur Damon Albarn - chiedono alla popolazione di unirsi alla manifestazione contro un intervento militare in Iraq organizzato a Londra per sabato 28 settembre.

Agricoltura

L'associazione non governita OXFAM ha lanciato una campagna di sensibilizazione sulla situazione dei piccoli e medi produttori di caffè del centro e sud america. il prezzo della materia prima e' infatti crollato e milioni di agricoltori di paesi del Terzo Mondo sono colpiti dalla crisi e dalla fame. In 45 paesi dell'America latina, dell'Asia e dell'Africa, 25 milioni di contadini e le loro famiglie sono le impotenti vittime del crollo del corso del caffe', sceso al piu' basso livello degli ultimi 30 anni principalmente a causa di un'offerta superiore dell'8% alla domanda, afferma Oxfam. I produttori ricevono in media 24 centesimi di dollaro per una libbra di caffe' (circa 450 grammi) contro i 3,6 dollari pagati dai consumatori dei paesi ricchi per la stessa quantita'. Il divario non sembra pero' turbare i quattro grandi giganti mondiali del caffe' - Sara Lee, Procter e Gamble, Kraft e Nestle' - che comprano circa la meta' dei raccolti mondiali e registrano importanti utili: essi sanno che al centro del loro commercio c'e' una sofferenza umana spaventosa ma non fanno praticamente niente per modificare le cose. E' ora di metterli di fronte alle loro responsabilita' e di cambiare, e' scritto nel comunicato. Un primo passo potrebbe essere compiuto la settimana prossima a Londra in occasione della riunione, dal 24 al 27 settembre, dell'Organizzazione Internazionale del Caffe'. Tra le misure proposte dal Oxfam per risanare il mercato vi e' la distruzione delle riserve di caffe' in eccesso e la messa al bando dagli scambi del caffe' di scarsa qualita'.

Persichetti

Il deputato Verde Paolo Cento, insieme al diessino Pietro Folena e ai colleghi di Rifondazione Graziella Mascia e Giovanni Russo Spena ha presentato una interrogazione al ministro della Giustizia sui motivi del trasferimento di Paolo Persichetti, estradato dalla Francia un mese fa, dal carcere romano di Rebibbia a quello di Ascoli Piceno. "Chiediamo al Ministro - sostengono i parlamentari - di chiarire se il trasferimento di Persichetti sia dovuto ad esigenze di carattere processuale oppure a criteri discrezionali del ministero, tenendo conto che il penitenziario di Ascoli contiene all'interno un circuito di sorveglianza speciale. Il detenuto Persichetti, infatti, ne' soggettivamente ne' oggettivamente presenta elementi di rischio e pericolosita' per l'ordinamento penitenziario.

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gror180902 (last edited 2008-06-26 10:01:12 by anonymous)