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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Sulmona: detenuto di 64 anni si suicida impiccandosi nel "Reparto internati" Dall'inizio dell'anno è il terzo suicidio in carcere, mentre altri 4 detenuti sono morti per "cause naturali"

Egiziano, aveva trascorso molti anni dietro le sbarre. Ad agosto aveva ottenuto la libertà dopo aver finito di scontare la sua pena. Uscito dal carcere, ha cercato di rifarsi una vita trasferendosi a Roma ma lo scorso mese di dicembre è tornato nel carcere di Sulmona, questa volta da internato. In seguito al comportamento assunto una volta uscito dal carcere, il giudice lo ha ritenuto socialmente pericoloso, condannandolo all'ulteriore pena della Casa di Lavoro. Erano quasi le 20 di ieri quando gli altri internati hanno lanciato l'allarme richiamando l'attenzione degli agenti di polizia penitenziaria in servizio in quel momento. A nulla sono valsi i tentativi di rianimarlo, tanto che il medico del carcere intervenuto anche lui, non ha potuto far altro che constatarne il decesso.

Zaragoza-La policía desaloja con brutalidad el C.S.O Kike Mur

A las cinco y cuarto de la madrugada, un despliegue policial desmedido y brutal ha comenzado el desalojo del Centro Social Okupado Kike Mur en la antigua cárcel de Torrero en Zaragoza.

Unas once dotaciones de antidisturbios, decenas de policías “secretas” y la policía local de Zaragoza colaborando con el corte de las calles se han coordinado para desalojar el espacio con contundencia. Según informaciones de primera mano, no consta que hubiera orden de desalojo.

En esos momentos, once personas se encontraban en el interior del Centro Social y se han encaramado por el interior de la cárcel hasta el tejado. La policía ha sacado a las últimas personas que han resistido hasta pasadas las diez de la mañana.

Mientras, a lo largo de la mañana una veintena de personas han tratado de concentrarse en el exterior de la cárcel, donde la policía se ha encargado de disolverlos con cargas y golpes. Un joven vecino de Torrero ha sido herido con una brecha en un ojo y se encuentra en estos momentos en el hospital. Otro joven ha sido detenido, sin que se sepa de qué se le acusa.

La Asamblea de Okupas de Zaragoza, que comenzaba hoy mismo unas interesantes Jornadas Anticarcelarias, han anunciado a Ara-Info que todas las actividades se trasladan al local de la Asociación de Vecinos de Venecia-Montes de Torrero, en la calle Granada 43. Os recordamos las actividades previstas: http://okupa.noblezabaturra.org/jornadas-anticarcelarias/ y os animamos a que asistáis.

En estos momentos, como suele ser habitual, unos operarios están tapiando las entradas y accesos a la cárcel de Torrero, con lo que tratan de poner punto y final a la recuperación de un espacio abandonado, que por ahora lo seguirá siendo, ya que no hay un proyecto concreto para darle un uso social.

Todavía no se ha convocado ninguna concentración de protesta, pero suponemos que pronto se informará de reacciones del tejido asociativo, okupa y vecinal zaragozano. En los últimos meses, las fuerzas se seguridad (o de represión, según se mire) han desalojado de forma similar distintos centros sociales okupados de Zaragoza: El Adoquín, La Vieja Escuela, las naves de Vadorrey y, hoy, el Kike Mur. Delegación de Gobierno de Aragón y el Ayuntamiento de la ciudad se reafirman así en su política represiva y despiadad con la okupación de edificios arruinados por su desidia.

SABATO 22 GENNAIO 2011

CSOA EX SNIA - VIA PRENESTINA 173

Ad un anno dalla rivolta di Rosarno, all'indomani dal referendum-ricatto di Mirafiori, ad un mese dall'esplosione delle lotta studentesca

ORE 16:00 ASSEMBLEA PUBBLICA:

PER PRESENTARE LE MOBILITAZIONI DEL 28 GENNAIO 2011 PER LO SCIOPERO DI FIOM, CUB E USB E LO SCIOPERO GENERALE DI COBAS E USI

PER DISCUTERE NELLA PROSPETTIVA DELL'UNITA' DELLE LOTTE SUL LAVORO, NELLE SCUOLE, NELLE UNIVERSITA’, NEI TERRITORI, PER LA DIFESA DEI BENI COMUNI

Sono invitati a partecipare gli studenti, le lavoratrici e i lavoratori immigrati, di seconda generazione e italiani, le organizzazione dei lavoratori, le associazioni e i comitati territoriali e per la difesa dei beni comuni, tutte quelle e quelli che lottano per riprendersi la vita.

ORE 19:00 PROIEZIONE DEL FILM

“107 SECONDI – OPERAI DEL SUD”

A SEGUIRE CENA SOCIALE BENEFIT PER IL SUPPORTO LEGALE PER GLI ARRESTATI E INDAGATI DEL 14 DIECEMBRE

La nostra passione Contro la vostra repressione

Mario libero

Tutte Liberi

Il click day del decreto flussi: un crudele gioco a premi che sorteggia regolari e clandestini

Le leggi sull’immigrazione e ancor più i dispositivi del pacchetto sicurezza 2009 stanno cercando sempre più di trasformare gli uomini e le donne migranti in potenziali criminali. Oggi in Italia i/le migranti sono costretti ad inseguire permessi di soggiorno a punti, a termine, legati al ricatto di un contratto di lavoro sempre più difficile da ottenere in tempi di crisi e ad una residenza regolare in un contesto di caro affitti ed emergenza abitativa diffusa. Rimpatri forzati, famiglie spezzate e la costante minaccia di entrare in una condizione di clandestinità da cui è poi impossibile uscire.

Sanatorie truffa come quella denunciata dalle battaglie dei migranti a Brescia e poi a Milano e decreti flussi che sono una beffa organizzata dallo Stato ben consapevole che la stragrande maggioranza di chi fa domanda di ingresso è già presente sul territorio nazionale, gettano i/le migranti nella mani di sciacalli pronti a speculare sulla miseria e a chiedere cifre esorbitanti per un finto contratti di lavoro o di locazione.

Il 31 gennaio prossimo andrà in scena l’ennesima farsa del click day: dalle 7.30 del mattino centinaia di migliaia di migranti in tutta Italia staranno incollati al computer pronti a cliccare l’invio della loro domanda prima degli altri perché solo i primi arrivati riusciranno forse ad essere regolarizzati.

Invitiamo tutti/e i/le migranti e gli antirazzisti/e a partecipare ad un momento di incontro, discussione ed informazione che possa costruire legami di solidarietà e lotta contro il progetto di criminalizzazione e paura che ci vorrebbero imporre…

Domenica 23 gennaio 2011 Ore 18.30 presso l’occupazione abitativa di Via del Porto Fluviale, 12 metro B - Piramide a seguire musica e aperitivo

a cura del Gruppo Inchiesta r.a.p. – Rete di Attivazione del Pensiero Sportello migranti Volturno Tutti i martedì dalle 17.00 alle 19.00 Ex Cinema Volturno – via Volturno 37 http://rap.noblogs.org/ rap@inventati.org

Costruiamo una rete di attivazione e lotta Diffondi informazione Crea consapevolezza Nessun uomo o donna può essere illegale!

Il click day del decreto flussi: un crudele gioco a premi che sorteggia regolari e clandestini

Le leggi sull’immigrazione e ancor più i dispositivi del pacchetto sicurezza 2009 stanno cercando sempre più di trasformare gli uomini e le donne migranti in potenziali criminali. Oggi in Italia i/le migranti sono costretti ad inseguire permessi di soggiorno a punti, a termine, legati al ricatto di un contratto di lavoro sempre più difficile da ottenere in tempi di crisi e ad una residenza regolare in un contesto di caro affitti ed emergenza abitativa diffusa. Rimpatri forzati, famiglie spezzate e la costante minaccia di entrare in una condizione di clandestinità da cui è poi impossibile uscire.

Sanatorie truffa come quella denunciata dalle battaglie dei migranti a Brescia e poi a Milano e decreti flussi che sono una beffa organizzata dallo Stato ben consapevole che la stragrande maggioranza di chi fa domanda di ingresso è già presente sul territorio nazionale, gettano i/le migranti nella mani di sciacalli pronti a speculare sulla miseria e a chiedere cifre esorbitanti per un finto contratti di lavoro o di locazione.

Il 31 gennaio prossimo andrà in scena l’ennesima farsa del click day: dalle 7.30 del mattino centinaia di migliaia di migranti in tutta Italia staranno incollati al computer pronti a cliccare l’invio della loro domanda prima degli altri perché solo i primi arrivati riusciranno forse ad essere regolarizzati.

Invitiamo tutti/e i/le migranti e gli antirazzisti/e a partecipare ad un momento di incontro, discussione ed informazione che possa costruire legami di solidarietà e lotta contro il progetto di criminalizzazione e paura che ci vorrebbero imporre…

Domenica 23 gennaio 2011 Ore 18.30 presso l’occupazione abitativa di Via del Porto Fluviale, 12 metro B - Piramide a seguire musica e aperitivo

a cura del Gruppo Inchiesta r.a.p. – Rete di Attivazione del Pensiero Sportello migranti Volturno Tutti i martedì dalle 17.00 alle 19.00 Ex Cinema Volturno – via Volturno 37 http://rap.noblogs.org/ rap@inventati.org

Costruiamo una rete di attivazione e lotta Diffondi informazione Crea consapevolezza Nessun uomo o donna può essere illegale!

Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

audio metropolitan

NAPOLI; OPERATORI SOCIALI OCCUPANO MASCHIO ANGIOINO SLOGAN 'WELFARE NON È UN LUSSÒ, 'CONTRO TAGLI A SPESA SOCIALÈ (ANSA) - NAPOLI, 20 GEN - Protesta degli operatori sociali a Napoli: occupati gli spazi del Maschio Angioino. Al momento sono circa cinquanta: la denuncia degli operatori è rivolta ai tagli nel settore, in seguito al blocco del Piano Sociale di Zona. Non è la prima volta che vengono messe in atto proteste del genere: giorni fa occuparono la sede dell'assessorato al Bilancio del Comune di Napoli. Affissi anche mega striscioni con slogan 'il welfare non è un lussò. E poi anche sulla facciata principale, 'contro i tagli alla spesa sociale e precarietà«

audio nuova occupazione a napoli

GRECIA: nuovi SCIOPERI dei TRASPORTI, dei FARMACISTI dei MEDICI E degli AVVOCATI, IN PIAZZA I PRECARI, 10 FEBBRAIO si feremeranno anche i DIPENDENTI PUBBLICI Continua in Grecia lo sciopero dei trasporti pubblici che va avanti con varie modalità dallo scorso dicembre, mentre si astengono dal lavoro da ieri farmacisti e avvocati cui si sono aggiunti oggi medici e dentisti e sono scesi in piazza i precari. I trasporti pubblici, autobus tram e metro, continuano la protesta contro le riforme del settore e i tetti ai salari con astensioni totali o parziali che dallo scorso dicembre rendono difficile la vita delle città. Oggi è previsto uno stop di quattro ore degli autobus. Da ieri e per tutta la giornata odierna sono fermi i treni interurbani. Farmacie chiuse per tre giorni da ieri fino a domani contro la liberalizzazione delle professioni approvata dal governo. Si astengono dal lavoro per lo stesso motivo anche gli avvocati di tutto il paese, ad eccezione di Atene. In sciopero oggi 24 ore anche medici e dentisti per chiedere il ritiro del disegno di legge sulle riforme della sanità pubblica. Uno sciopero di quattro ore è stato dichiarato oggi fino a mezzogiorno dai sindacati del settore pubblico (Adedy) e privato (Gsee), mentre circa tremila precari protestano da stamane davanti alla Corte suprema che deve decidere su un ricorso contro alcuni licenziamenti. Adedy ha annunciato uno sciopero generale del settore pubblico contro il piano di austerità per il 10 febbraio cui si ritiene aderiranno anche Gsee e il sindacato comunista Pame nella nona protesta congiunta di questo tipo.

TUNISIA: ANCORA MANIFESTAZIONI NEL CENTRO di TUNISI La sede di Monastir del Rcd, il partito dell'ex presidente Ben Ali, a Monastir, è stata incendiata nel corso di una manifestazione promossa da avvocati della città che chiedevano lo scioglimento del partito. Il fatto è accaduto ieri pomeriggio quando dal gruppo dei manifestanti, che indossavano la toga professionale, sono uscite alcune persone che hanno appiccato l'incendio. Secondo un testimone oculare la polizia, che seguiva la manifestazione, non è intervenuta.Nel giorno del primo consiglio dei ministri del nuovo governo, una nuova manifestazione è in corso in pieno a centro a Tunisi. Alcune centinaia di persone si sono raccolta come ieri in viale Bourghiba, scandendo slogan a favore del cambiamento. intanto Il ministro francese del Bilancio è stato informato di «movimenti sospetti» su alcuni capitali in Francia del clan dell'ex presidente tunisino Ben Ali. Lo ha riferito lo stesso ministro al canale televisivo LCI, senza tuttavia voler precisare se ci sia stata una vera e propria fuga di capitali.Dopo la caduta di Ben Ali, Tracfin ha chiesto a tutti gli istituti finanziari francesi di segnalare «senza ritardi» ogni movimento di fondi sospetto, come «il ritiro di grosse somme, l'acquisto di metalli preziosi, l'invio di fondi all'estero».

anora violenza israeliana in palestina Jenin - InfoPal. Un cittadino palestinese è stato ucciso poche ore fa dai soldati israeliani di stanza in una postazione militare nei pressi di Jenin (Cisgiordania). Secondo fonti israeliane, la vittima si stava avvicinando all'insediamento di Mevo Dotan, a sud di Jenin, quando è stato freddato all'istante dai militari. Gaza - InfoPal. Il ministro delle Politiche agricole della Striscia di Gaza ha comunicato l'avvenuto sequestro di quattro pescatori palestinesi. L'episodio è avvenuto in mare, ieri sera, all'altezza di Khan Younes, a sud del territorio assediato. La Marina israeliana ha abbordato la piccola imbarcazione sulla quale i palestinesi stavano pescando, conducendoli in una destinazione sconosciuta. Le vittime sono tre fratelli della famiglia Abu al-Khair ('Ahed, Nidal e Ahmed Sa'id Mohammed) e Munir Sa'id al-'Amoudi. Nel confermarne l'identità, il ministero ha ricordato l'escalation degli attacchi ai danni dei pescatori di Gaza, perseguitati in mare e già penalizzati da rigidi limiti di pesca (non oltre quattro km dalla costa), imposti da Israele. Le realtà competenti, le organizzazioni per i diritti umani e la Croce rossa internazionale (Icrc) sono stati invitati ad intervenire a protezione della categoria, e a fare pressioni perché Israele ripristini la distanza in mare adeguata all'attività ittica, tra le attività maggiormente a rischio nella Striscia di Gaza. Nel territorio palestinese assediato, sono 3.500 coloro che svolgono questo mestiere con circa 700 pescherecci, mentre sono 70 mila i cittadini che ne traggono sostentamento. Gaza - InfoPal. Ieri pomeriggio le forze d'occupazione israeliane hanno aperto il fuoco contro un gruppo di lavoratori palestinesi a nord della Striscia di Gaza. L'episodio è accaduto nei pressi del "cimitero dei martiri", ad est di Jabalia (Gaza nord); un operaio è rimasto ferito al piede ed è stato immediatamente ricoverato all'ospedale Kamal 'Adwan. Nelle ore successive all'attacco contro i lavoratori, i militari hanno continuano a sparare su bersagli palestinesi in direzione centrale di Gaza, mentre l'aviazione sorvolava i cieli dell'intero territorio assediato. In serata, la resistenza delle brigate Abu 'Ali Moustafa, braccio armato del Fronte popolare di liberazione della Palestina (Fplp) ha lanciato alcuni razzi in direzione nord, oltre il confine della Striscia di Gaza. Nel rivendicare l'attacco come una naturale risposta alle aggressioni israeliane, la resistenza palestinese ha sostenuto di aver ferito alcuni coloni che viaggiavano sulle tre automobili colpite, all'altezza di Kissufim, a nord di Khan Younes.

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gror200113 (last edited 2011-01-20 18:39:35 by anonymous)