Continua la rivolata in tunisia e egitto. Migliaia di persone sono in piazza a Sidi Bouzid, dove l'unione generale dei lavoratori tunisini(Ugtt) ha proclamato uno sciopero generale. I manifestanti scandiscono slogan contro la presenza nel governo di ministri legati al vecchio regime di Ben Ali e chiedono una nuova costituzione, lo scioglimento del parlamento e del Rcd (il partito dell'ex presidente) e l' istituzione di un governo di salute nazionale. Tutti gli esercizi commerciali sono chiusi. Da Sidi Bouzid ‚ è partita, lo scorso 17 dicembre, la protesta popolare, dopo il tentativo di suicidio con il fuoco del giovane Mohamed Bouzizi, che morì dopo giorni di agonia.
- Non si placa, in Egitto, l'ondata di proteste popolari sfociate anche ieri in violenti scontri nel centro del Cairo, come di altre città. Il bilancio degli scontri di ieri è di due vittime, un manifestante al Cairo e un poliziotto. Per fronteggiare le decine di migliaia di manifestanti, che si sono resi protagonisti di sassaiole, nella capitale la polizia ha fatto ricorso al lancio di lacrimogeni, sparando proiettili di gomma. Così come negli altri giorni, a «convocare» i manifestanti sono stati appelli lanciati su internet. Secondo alcune fonti, sarebbero mille gli arresti eseguiti in tutto il Paese. Tra essi anche ventisei giornalisti, due dei quali stranieri.In tanto i dirigenti del Fronte Democratico annunciano che «Sarà domani il vero giorno della collera in tutto il paese».
Tra ieri e oggi ancora 3 morti sul lavoro. salvatore cordaro, 41 anni, padre di due figli, è morto mentre lavorava in una cava di pietra sull'etna. michele capitani, 62 anni, è morto ieri pomeriggio a pinerolo cadendo da un montacarichi durante l'allestimento del palco del teatro sociale per la presentazione di una tappa del tour de france, inutile il tentativo dei medici di asportargli la milza e un rene. carmelo costanzo, 46 anni, è stato schiacciato da una macchina operatrice mentre, questa notte, stava lavorando sui binari della linea jonica delle f.s. presso policoro (matera)
Per il quarto anno consecutivo si ridurra il reddito disponibile per le famiglie. «Il reddito disponibile delle famiglie anche nel corso del 2011 si ridurrà e sarà così per il quarto anno consecutivo». Lo rileva il Rapporto di Previsione di Prometeia, nella parte riferita all'Italia. Nel rapporto si evidenzia anche che, per quanto riguarda la crescita economica complessiva del Paese, «il 2011 si prospetta nella media in leggero rallentamento rispetto al 2010»