Inserisci una descrizione per gror231002

saluti e libertà, dani e salvo aprono,

G.R. Flash ore 9,30

PALESTINA - ANCORA BULLDOZER IN AZIONE, 23 FERITI A RAFAH Ventitre' palestinesi sono rimasti feriti all'alba stamane, in un raid dell'esercito israeliano, compiuto per demolire l'abitazione di un militante di al-Fatah a Rafah, al sud della Striscia di Gaza; nell' azione sono scesi 25 mezzi blindati, accompagnati da numerosi bulldozer. L'abitazione, in un edificio della popolosa citta' quasi al confine con l'Egitto, apparteneva a Mahmoud Al Qaseer, sospettato responsabile di un'operazione suicida al Kissufim Crossing lo scorso aprile nel quale morirono tre israeliani; e al suo interno, ha riferito la radio dell'esercito, e' stata ritrovata una cintura esplosiva del genere usato dai kamikaze. Secondo i palestinesi, il raid ha danneggiato anche altre cinque abitazioni vicine, mentre gli israeliani hanno reso noto che la famiglia di Al Qasser ieri era stata avvisata dall'operazione e dunque consigliata di allontanarsi dal luogo. Questa mattina, i militari israeliani hanno distrutto anche la casa appartenente a un altro attivista di al-Fatah, nel campo rifugiati di Ein Beit Ilma, vicino a Nablus, sospettato di essere responsabile di un attacco suicida a Netanya all'inizio dell'anno.

VENEZUELA: MILITARI SOTTO PROCESSO ISTIGANO A INSURREZIONE = Caracas (Venezuela), 22 ott. - Un appello per l'insurrezione militare e la disobbedienza civile del popolo venezolano e' stato lanciato oggi ad una conferenza stampa e per televisione da 14 militari rivoltosi, attualmente sotto processo per la parte da loro avuta nel tentativo di colpo di stato dell'11 aprile scorso. I militari, fra i quali gli ex alti comandanti ed ufficiali delle forze armate nazionali, si sono esibiti nel loro pronunciamiento nel corso di una conferenza stampa, trasmessa da tutte le emittenti tv private via etere del Venezuela. "Ci dichiariamo in disobbedienza, e convochiamo il popolo venezolano a sostenere questa operazione - ha dichiarato il portavoce dei militari, gen. Enrique Medina Gomez - e chiamiamo la truppa, i sottufficiali, i cadetti e gli ufficiali subalterni, ufficiali ed ammiragli, perche' si uniscano a questa azione".

ZIMBABWE - L'ex portavoce del principale partito di opposizione dello Zimbabwe è stato trovato morto stamani in carcere. Learnmore Jongwe era detenuto perché accusato di avere ucciso la propria giovane moglie. Eletto deputato nelle file del Movimento per il cambiamento democratico (Mdc), guidato da Morgan Tsvangirai, rivale del presidente Robert Mugabe, Jongwe era fino al luglio scorso anche portavoce del suo gruppo politico. Lo Mdc ha già annunciato che chiederà l'effettuazione dell'autopsia sul corpo del proprio ventottenne militante, per accertare le reali cause del decesso.

ITALIA

BIMBO BRUCIATO IN ROULOTTE: ERA FIGLIO DI GIOSTRAI ITALIANI ROMA, 23 OTT - Era figlio di giostrai italiani il bambino, di tre anni, morto ieri sera nel rogo della sua roulotte in un'area di sosta, in via delle Pantane, ad Anguillara, vicino Roma. I carabinieri hanno ascoltato a lungo il padre del piccolo, che viveva con i due figli dopo la separazione dalla moglie, e al momento escludono responsabilita' del genitore nella tragedia, avvenuta all'improvviso mentre la famiglia stava guardando la televisione. Quando e' divampato l'incendio, l'uomo ha cercato di trascinare fuori dall'abitacolo i due bambini ma per il piu' piccolo non c'e' stato nulla da fare. Il bambino, di 5 anni, e' stato ricoverato con ustioni gravi al viso e sul corpo prima all'ospedale di Bracciano e poi trasferito nel reparto Grandi ustioni dell'ospedale S. Eugenio di Roma. Dai primi accertamenti sembra che le fiamme siano divampate in seguito ad un corto circuito anche se i vigili del fuoco sono ancora impegnati nella bonifica dell'area, dove sono parcheggiate 5 roulotte, tutte di una famiglia di giostrai. Il nucleo di gitanti avevano acquistato il campo in via Pantane per trascorrere il periodo invernale tra un tour e l'altro in giro per l'Italia.

SOCIAL FORUM: MARTINI, NON VA SPOSTATO DA FIRENZE Spostare il Social Forum da Firenze? Sarebbe una sconfitta per tutti. Anzi, afferma il Presidente della Regione Toscana Claudio Martini, significherebbe darla vinta all'ombra, e ripeto per ora si parla solo di ombre, di forze estreme. E lui, che piu' di tutti ha voluto il forum europeo a Firenze, aggiunge: Non sta a me dire dove si deve tenere un vertice. Ma faccio notare come sia difficile tornare indietro. Non ci sono le condizioni, la macchina organizzativa e' in pieno regime.

SOCIAL FORUM: PER ORGANIZZATORI INACCETTABILE IPOTESI RINVIO ROMA, 23 OTT - Per noi non esiste nessuna ipotesi di rinvio del Social forum di Firenze ne' riteniamo accettabile un eventuale spostamento della manifestazione. Cosi' gli organizzatori del Social forum commentano l'ipotesi che il governo stia lavorando per rinviare il meeting di Firenze riportate oggi dal Corriere della Sera. Secondo Stefano Covac, tra gli organizzatori del Social forum, con un rinvio il governo ammetterebbe l'incapacita' di gestire una manifestazione pacifica. Se una decisione in tal senso fosse presa vorrebbe dire che hanno prevalso le forze che da destra e sinistra sono contrarie alla libera espressione dei movimenti sociali. Esiste dunque - prosegue Covac - un problema politico e uno non meno importante: la macchina organizzativa e' molto avanzata, ci sono impegni per milioni di euro, il governo rinviando o spostando l'appuntamento di Firenze si dovra' assumere ogni responsabilita

TORINO - La cascina marchesa di Torino e' stata rioccupata e sgomberata. Il resoconto della giornata e' stato piu' o meno questo: ore 17: all'interno di una merenda organizzata per dichiarare lo sgombero, un manipolo di sbirri arriva e porta via una decina di persona.... 7 restano sul tetto... altri riescono a scappare -- ASSEDIO!!!--- ore 22.30 : un manipolo di sbirri, dopo aver assicurato all'avvocato degli occupanti che non gli avrebbero torto un capello, salgono sul tetto e, praticamente senza l'ausilio dei vigili del fuoco, trascinano via i ragazzi. Alcuni di loro verranno chiusi all'interno di una cucina e pestati. Una ragazza verra' portata in ospedale con la testa spaccata e contusioni di vario tipo; altri nonostante le contuioni decidono di non staccarsi dal gruppo e non andranno in ospedale ma verranno condotti in questura.... Totale fermati : ALMENO UNA QUINDICINA ore 00.00 : dalla questura non esce nessuno e probabilmente sara' cosi' almeno fino a domani sera... Questo e' piu o meno quello che e' successo: non sappiamo con esattezza quanti siano i contusi, e come li stiano trattando ora. Davanti all'occupazione eravamo una quindicina di persone separate da un cordone di sbirri che ci impediva di vedere cosa stava accadendo, gli unici contatti erano quelli che riuscivamo a tenere con l'avvocato. Davanti alla questura, bhe', gli stessi quindici piu' o meno... nonostante gli svariati appelli.

gr ore 13.00

dagli esteri

Gaza, 09:18 MO, incursione israeliana a Rafah: 23 palestinesi feriti

Ventitré palestinesi sono rimasti feriti nella notte nell'incursione effettuata da una quindicina di blindati israeliani nel campo profughi di Rafah, nel sud della striscia di Gaza. Lo hanno detto fonti della sicurezza palestinese e testimoni precisando che i blindati sono penetrati per 500 metri all'interno del campo insieme a bulldozer e che hanno fatto saltare in aria la casa di un attivista palestinese delle Brigate dei martiri di Al Aqsa, Mohamed el Qasir, morto in una operazione suicida nella striscia di Gaza vari mesi fa.

Altri 13 palestinesi sono rimasti feriti nell'esplosione di proiettili di mortaio. Oltre alla casa dell'attivista di Al Aqsa sono state distrutte dagli israeliani altre cinque case. (red)

Amman, 11:30 Iraq, Baghdad: risoluzione Usa è dichiarazione di guerra

Il progetto americano di risoluzione Onu sul disarmo iracheno rappresenta una vera e propria "dichiarazione di guerra". Lo ha detto oggi ad Amman il ministro della cultura iracheno, Hamed Youssef Hammadi.

BAGHDAD BOLLA COME “DICHIARAZIONE DI GUERRA” LA BOZZA DI RISOLUZIONE ONU PRESENTATA DAGLI USA (BRIEF, POLITICS/ECONOMY)

“Rappresenta una pura aggressione e una dichiarazione di guerra”. Con queste dure parole il ministro della cultura iracheno Hamed Youssef Hammadi ha commentato stamani la bozza di risoluzione sull’invio degli ispettori internazionali per il disarmo che gli Stati Uniti hanno presentato ieri ai membri del Consiglio di sicurezza dell’Onu. L’esponente del regime di Baghdad ha accusato il presidente Usa George W. Bush di volersi servire delle Nazioni Unite per attaccare l’Iraq e di esercitare forti pressioni su Cina, Francia e Russia affinché diano il proprio avvallo a tale progetto bellico. Per ora, comunque, le reazioni di Parigi e Mosca al testo messo a punto dall’amministrazione americana sono molto fredde. Il ministro degli esteri transalpino Dominique de Villepin si è limitato a osservare che “molto lavoro resta da fare” per giungere al varo di una risoluzione, mentre il suo omologo russo Igor Ivanov ha stroncato la nuova proposta statunitense, definendola non conforme ai criteri esposti dal suo governo. (PS)

SLITTA A TEMPO INDETERMINATO APERTURA PROCESSO A MONTESINOS (BRIEF, GENERAL)

È stata rinviata a data da destinarsi l’apertura del processo a Vladimiro Montesinos prevista per questa mattina a Lima. L’ex ‘uomo forte’ del destituito presidente Alberto Fujimori ha infatti presentato un’istanza di ricusazione nei confronti di alcuni esponenti del collegio giudicante, che verrà ora presa in esame da tre magistrati designati dalla Corte Suprema. “Auspico che la questione si risolva al massimo entro le prossime tre settimane – ha commentato il procuratore speciale Luis Vargas Valdivia – in realtà Montesinos sta solo cercando di ostacolare l’azione della giustizia pur di evitare una condanna. Se non gli andrà bene questa volta, opporrà tutti i ricorsi consentiti dalla legge per raggiungere il suo scopo”. Un’accusa che i legali dell’ex ‘capo de facto’ dei Servizi segreti nazionali (Sin) hanno respinto, denunciando “seri dubbi sull’imparzialità dei giudici”. Sta di fatto che, nonostante contro l’ex assessore presidenziale siano stati avviati oltre 60 procedimenti giudiziari - a fronte di quasi un centinaio di capi di imputazione – l’unica condanna comminatagli resta quella a 9 anni e 4 mesi di reclusione per usurpazione di funzioni e reati contro la pubblica amministrazione, emessa nel luglio scorso. Agli arresti dal giugno del 2001, presso la base navale di El Callao (Lima) Montesinos è accusato, tra l’altro, di narcotraffico e violazioni dei diritti umani, in relazione con due massacri perpetrati dal famigerato ‘Grupo Colina’, l’eccidio di 15 civili uccisi a Barrios Altos nel 1991 e la strage di 9 studenti e un professore dell’Università Enrique Guzman y Balle, meglio conosciuta come La Cantuta, perpetrata a Lima nel 1992. Per questi reati è stato incriminato dal Congresso lo stesso Fujimori.

dall'italia

Firenze, 23 ott. - (Adnkronos) - Il presidente della Toscana, Claudio Martini, chiede al governo chiarezza sulle notizie relative al possibile arrivo a Firenze, in occasione del Social forum europeo, di frange violente che informazioni dei servizi stimerebbero in cinquemila persone. Il govenro ha fatto riferimenti abbastanza generici. Laddove il governo avesse notizie piu' precise, tutto il 'tavolo di confronto' delle istituzioni locali e' disposto a valutarle ed a considerarle, ha detto Martini rispondendo ad una domanda dei giornalisti che gli chiedevano un commento circa la ventilata ipotesi dell'arrivo di facinorosi da vari Paesi d'Europa in occasione del meeting No global. Allo stato attuale delle cose, noi lavoriamo per il Social forum europeo dal 6 al 10 novembre a Firenze, ha aggiunto il governatore toscano. Le informazioni sulle frange violente andrebbero valutate, perche' il problema e' anche quello di capire se queste frange sono controllabili o no. La domanda che tutti ci siamo posti e': se il 99% e' un movimento pacifico, puo' o non puo' riunirsi? Se ci sono questioni da affrontare si affrontino, ma non si impedisca alla stragrande maggioranze, che e' pacifica di riunirsi.

12:47 SOCIAL FORUM: MARTINI, TAVOLO DI CONFRONTO POSITIVO = Firenze, 23 ott. - (Adnkronos) - Il 'tavolo di confronto' in sede locale si e' concluso positivamente. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, lasciando la Prefettura di Firenze, dove ha preso parte alla riunione organizzativa presieduta dal prefetto Achille Serra per mettere a punto tutti i dettagli relativi allo svolgimento del Social forum europeo, a Firenze dal 6 al 10 novembre. Abbiamo valutato tutte le questioni che sono di nostra stretta competenza, ha affermato Martini. Alla domanda se nella riunione sia stata discussa anche l'ipotesi d'un rinvio o di uno spostamento del meeting No global, Martini ha risposto ai giornalisti: questa ipotesi non e' stata presa neanche in considerazione. Noi abbiamo lavorato e lavoriamo per lo svolgimento del Social forum a Firenze. Martini ha anche dichiarato che e' stata trovata un'intesa completa tra gli organizzatori, le istituzioni locali e le forze dell'ordine per quanto riguarda lo svolgimento delle manifestazione, delle iniziative culturali e del corteo pacifista del 9 novembre. Un corteo, ha precisato il presidente della Toscana, che non attraversera' la zona monumentale di Firenze, ma che si svolgera' dai viali di Circonvallazione verso lo Stadio. In merito alle minacce ricevute dal sindaco di Firenze, Claudio Martini ha definito l'episodio totalmente inaccettabile e ha espresso la piu' totale solidarieta a Leonardo Domenici. (Pam/Zn/Adnkronos)

Carceri, Castelli: no ad amnistia contro sovraffollamento

Il ministro della Giustizia Roberto Castelli respinge fermamente l'ipotesi di un'amnistia o di un indulto per combattere il sovraffollamento carcerario. Sarebbe, ha detto, "una resa che uno Stato serio non può assolutamente dichiarare". Con l'indulto, è stato fatto notare, si svuoterebbero le carceri di 8.000 detenuti. "Sì, ci sarebbero 8.000 persone - ha detto Castelli - che non hanno scontato la pena cui sono state condannate, che tornerebbero per strada probabilmente per fare danni a gente onesta".

Secondo il ministro al sovraffollamento carcerario "bisogna dare altre risposte", innanzitutto "la depenalizzazione dei reati non più considerati tali". Ma è prioritario anche affrontare la questione degli extracomunitari, visto che il problema del sovraffollamento "deriva in gran parte da lì". (Red)

Rivolta carceri, Castelli: confermo sospetti sulla sinistra

Il ministro della Giustizia Roberto Castelli non ha abbandonato la convinzione che esponenti della sinistra abbiano fomentato la rivolta nelle carceri. "Io non ho accusato la sinistra - ha precisato il ministro in un'intervista radiofonica - ho dichiarato che sospettavo che alcuni esponenti, alcune frange della sinistra potessero coltivare un disegno irresponsabile; una convinzione che confermo".

ore 17.00

social forum

-Per noi non esiste nessuna ipotesi di rinvio del Social forum di Firenze ne' riteniamo accettabile un eventuale spostamento della manifestazione-. Cosi' gli organizzatori del Social forum commentano l'ipotesi che il governo stia lavorando per rinviare il meeting di Firenze riportate oggi dal <Corriere della Sera>. Secondo Stefano Covac, tra gli organizzatori del Social forum, con un rinvio il governo ammetterebbe l'incapacita' di gestire una manifestazione pacifica. Se una decisione in tal senso fosse presa vorrebbe dire che hanno prevalso le forze che da destra e sinistra sono contrarie alla libera espressione dei movimenti sociali. Esiste dunque - prosegue Covac - un problema politico e uno non meno importante: la macchina organizzativa e' molto avanzata, ci sono impegni per milioni di euro, il governo rinviando o spostando l'appuntamento di Firenze si dovra' assumere ogni responsabilita

Il prefetto di Firenze Achille Serra ha spiegato che i percorsi dei due cortei della manifestazione del 9 novembre sono lontani dai soliti e dai punti più sensibili della città. Lo ha detto a conclusione della riunione in cui sono stati messi a punto luoghi ed orari degli appuntamenti più rilevanti del Social forum europeo, in programma dal 6 al 10 novembre a Firenze.

Serra, rispondendo alle domande dei giornalisti ha anche sottolineato che il social Forum svolgerà in servizio d'ordine al quale io do il benvenuto e che ritengo molto positivo.

Contro la ventilata ipotesi di spostamento del social forum di firenze si pronuncia oggi anche il presidente della regione, martini, che rivolge un appello al ministro dell'interno affinchè, se ha notizie precise di frange violente organizzate, lo dica pubblicamente, e prenda le misure necessarie. Ma non impedisca alla mggior parte della gente di riunirsi solo per le sue illazioni. Martini ha sottolineato che finora "il governo ha fatto riferimenti abbastanza generici. Laddove l'esecutivo avesse notizie più precise - ha sottolineato - tutto il tavolo è disponibile a valutarle e a considerarle, ma allo stato attuale delle cose noi lavoriamo per il Social Forum dal 6 al 10 novembre".

immigrazione

Sono 151 i migranti a bordo di un natante di circa 15 metri intercettato stamani da motovedette della Guardia di Finanza a 11 miglia a sud di Lampedusa dopo la segnalazione trasmessa da un peschereccio e scortato nel porto dell'isola.

Dopo l'approdo, gli extracomunitari, tra i quali anche otto donne e due bambini. Due uomini, ritenuti gli scafisti della traversata, sono stati arrestati con l'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Lampedusa torna dunque a vivere l'emergenza del sovraffollamento del centro di accoglienza: la struttura, fatta per un centinaio di persone, ospitava infatti già da ieri 124 stranieri giunti in tre riprese durante la giornata. L'ultimo gruppo, di 35 persone, era stato bloccato nella tarda serata dai carabinieri a Cala Madonna. Gli immigrati saranno trasferiti ad Agrigento.

morte sul lavoro

Travolto da treno, sciopero nei 4 cantieri Tav

I lavoratori dei quattro cantieri dove si sta costruendo la linea ferroviaria dell'alta velocità hanno scioperato quattro ore oggi a Roma. I lavoratori inoltre si sono riunti in un'assemblea al ponte della Serenissima dove ieri un operaio, Vittorio Cipolla, di 52 anni, è stato travolto e ucciso da un treno. I sindacati e i compagni di lavoro hanno ricordato l'edile, morto davanti agli occhi del figlio.

Nel cantiere, (ora sotto sequestro dall'Ispettorato del lavoro, ndr) i 170 operai si sono radunati in assemblea, alla quale hanno partecipato i segretari generali di Roma e Lazio della Filca Cisl Paolo Rigucci, della Fillea Cgil Sandro Grugnetti e della Feneal Uil Francesco Sannino.

Nei loro interventi i sindacalisti e i lavoratori hanno chiesto il rispetto delle norme di sicurezza nei cantieri della Tav. A questo riguardo i sindacati degli edili hanno inviato una lettera al prefetto di Roma Emilio Del Mese, alla Tav e all'Ispettorato del lavoro con cui hanno chiesto un incontro per affrontare il tema della sicurezza nei cantieri dell'alta velocità

Fiat

23 ottobre 2002 Il gruppo Fiat è impegnato a sostenere finanziariamente il piano di rilancio della Fiat Auto.

Lo hanno assicurato - precisa un comunicato diffuso dal Lingotto - i vertici dell'azienda nell'incontro con il presidente della Regione, Enzo Ghigo, il presidente della Provincia, Mercedes Bresso, e il sindaco Sergio Chiamparino.

La Fiat aggiunge che "l'incontro, richiesto dalle istituzioni locali, è stato occasione per una dettagliata presentazione del piano di ristrutturazione e rilancio di Fiat Auto". Nel comunicato l'azienda ricorda che "il piano prevede, in estrema sintesi, il rinnovo della gamma prodotti, importanti investimenti in ricerca e sviluppo, il rafforzamento della rete di vendita e un programma di riduzione dei costi che prevede anche il ridimensionamento della capacità produttiva con l'utilizzo della cassa integrazione straordinari".

Esteri

urns en Israël évoque un plan de règlement du conflit israélo-palestinien

L'émissaire américain William Burns est arrivé en Israël mercredi pour évoquer un plan de règlement du conflit israélo-palestinien, mais l'Etat juif a d'emblée exprimé ses réserves sur ce projet au surlendemain d'un attentat suicide sanglant palestinien.M. Burns devait rencontrer dans la journée le chef de la diplomatie Shimon Peres pour lui présenter un document américain susceptible de promouvoir un plan de paix du quartette (Etats-Unis, Russie, Union européenne, ONU) sur la création en trois étapes d'un Etat palestinien en 2005.Le secrétaire d'Etat adjoint pour le Proche-Orient, qui a entamé le 18 octobre une tournée au Proche-Orient, rencontrera jeudi le ministre israélien de la Défense Binyamin Ben Eliezer, une délégation palestinienne et en fin d'après-midi le Premier ministre Ariel Sharon.Il ne verra cependant pas le dirigeant palestinien Yasser Arafat, selon un officiel de l'ambassade des Etats-Unis. Washington reproche à M. Arafat de ne pas déployer assez d'efforts pour empêcher les attentats anti-israéliens et a appelé à sa mise à l'écart. M. Burns avait réaffirmé la veille à Beyrouth la "détermination du président (George W.) Bush à rendre réelle la vision de deux Etats, la Palestine et Israël vivant côte à côte".Le document de travail américain a été remis la semaine dernière à Washington à M. Sharon. Ce dernier avait ensuite affirmé vouloir l'étudier tout en affirmant ne pas se sentir lié par ce texte."Nous examinons chaque point de ce plan et ferons part de nos remarques qui pourront être formulées d'ici à décembre", a déclaré à la radio M. Peres."Il y a des points dans ce plan que nous ne pouvons accepter tels quels. Les Américains savent que nous ne quitterons pas les territoires (autonomes réoccupés) aussi longtemps qu'il n'y aura pas quelqu'un pour les gérer", a-t-il souligné.Il a évoqué la nécessité pour l'Autorité palestinienne de mettre fin à la violence et d'engager des réformes démocratiques."M. Sharon veut être certain qu'il sera impossible de progresser d'une étape à l'autre de ce plan sans que les engagements des parties soient préalablement totalement respectés. Il faudra vérifier leur application et non les échéances fixées", a affirmé un proche du Premier ministre cité par le quotidien Haaretz.L'émissaire américain s'est déjà rendu en Egypte, en Arabie saoudite, au Liban, en Jordanie et en Syrie. Il doit encore se rendre dans plusieurs autres pays de la région.En Cisjordanie, l'armée israélienne a arrêté avant l'aube neuf Palestiniens recherchés et détruit près de Naplouse la maison d'un Palestinien membre du Fatah, auteur d'un attentat en mars près de Tel-Aviv, où il avait tué par balles deux Israéliens et blessé 50 avant d'être abattu.La nuit précédente, des militaires avaient déjà dynamité près de Naplouse les maisons de deux autres Palestiniens auteurs d'attaques anti-israéliennes.L'armée a pris ces mesures après un attentat suicide à la voiture piégée perpétré lundi contre un autobus civil dans le nord d'Israél, qui a fait 13 tués, outre les deux kamikazes. Quarante personnes ont été blessées.Le chef d'état-major israélien, le général Moshé Yaalon, a déclaré que ces deux kamikazes avaient profité d'une levée du couvre-feu dans la ville autonome de Jénine en Cisjordanie, pour perpétrer 48 heures plus tard cet attentat, revendiqué par les Brigades Al-Qods, le bras armé du Jihad islamique.Le général Yaalon, dont les propos mardi devant la Commission parlementaire des Affaires étrangères et de la Défense ont été rapportés par le journal Yédiot Aharonot, a fait état de dizaines d'alertes sur des attentats palestiniens et indiqué que ses forces avaient déjoué pas moins de sept tentatives d'attaques suicide ces dix derniers jours.

Projet de résolution sur l'Irak: désaccord persistant à l'ONU

Le projet américain de résolution de l'ONU sur l'Irak, qui impose des conditions draconiennes et un calendrier très strict aux inspections en désarmement, a été accueilli froidement mardi à Paris et Moscou, alors que Washington s'est dit déterminé à aller de l'avant.Alors que Washington commence à montrer des signes d'impatience face à l'absence d'un accord au Conseil de sécurité, le président irakien Saddam Hussein a examiné mardi avec le ministre de l'Industrialisation militaire, Abdel Tawab Moulla Howeich, le général Mouzahem Saab Al-Hassan, commandant par intérim de la défense anti-aérienne les mesures à adopter pour faire face à une éventuelle frappe américaine, selon l'agence officielle INA.Une deuxième réunion mardi des cinq membres permanents du Conseil de sécurité des Nations Unies sur le texte américain de résolution sur le désarmement de l'Irak s'est terminée en début de soirée sans qu'aucune décision ne soit annoncée. Il s'agissait de la troisième réunion en 48 heures des ambassadeurs des cinq membres permanents du Conseil de sécurité (Chine, France, Grande-Bretagne, Russie et Etats-Unis).Ces contacts "visent à éviter un veto", a déclaré mardi soir à New York l'ambassadeur des Etats-Unis à l'ONU, John Negroponte, qui s'adressait aux journalistes à l'issue de la réunion.Les Etats-Unis ont reconnu qu'ils s'attendaient à des discussions "compliquées" et à des "empoignades" sur le texte qu'ils ont soumis lundi aux quatre autres membres permanents du Conseil de sécurité à l'ONU."Ces discussions vont de l'avant" mais "ce sera un processus compliqué parce que le texte est long, et il y aura aussi probablement des empoignades", a déclaré le porte-parole du département d'Etat, Richard Boucher.La Maison Blanche a néanmoins averti que les Nations Unies "n'avaient pas tout leur temps" pour approuver une nouvelle résolution.Le ministre russe des Affaires étrangères Igor Ivanov a affirmé que le texte américain ne correspondait pas "pour l'instant" à ce que souhaite la Russie.De son côté, le ministre français des Affaires étrangères, Dominique de Villepin, a déclaré à Luxembourg que "des progrès sont encore nécessaires et qu'il reste beaucoup de travail à faire" avant d'aboutir à un accord.Le projet préconise que les inspecteurs en désarmement aient un accès complet et immédiat à tous les sites qu'ils décident de visiter, quels que soient les accords qui avaient pu être précédemment passés entre l'Irak et les Nations Unies à leur sujet.Bagdad aurait sept jours pour accepter officiellement la nouvelle résolution, une fois adoptée. Il disposerait ensuite de 30 jours pour fournir une liste de tous ses programmes d'armements.La Commission de contrôle, d'inspection et de vérification des Nations Unies (COCOVINU) et l'Agence internationale de l'énergie atomique (AEIA) auraient ensuite 45 jours pour commencer leurs inspections.La résolution "ordonne" aux directeurs exécutifs de ces deux organismes "de faire immédiatement rapport au Conseil de sécurité de toute violation de l'Irak à l'une des obligations". Le Conseil se réunirait alors immédiatement "afin d'étudier la situation et la nécessité de se conformer complètement à toutes les résolutions du Conseil afin de rétablir la paix et la sécurité internationale".

Procès d'Hambourg: El Motassadek a versé de l'argent à un kamikaze

Le Marocain Mounir El Motassadek, première personne au monde à être jugée dans le cadre des attentats du 11 septembre 2001 aux Etats-Unis, a reconnu mercredi avoir versé l'équivalent de plus de plus de 2.500 euros à l'un des kamikazes.L'accusé âgé de 28 ans, qui comparaît depuis mardi pour "complicité de meurtre dans au moins 3.045 cas", a affirmé avoir transféré au début de l'année 2001 5.000 marks (2.556 euros) à l'Emirati Marwan Al-Shehhi, qu'il avait fréquenté à Hambourg, la base arrière des attentats.Il a expliqué avoir reçu un fax du Yéménite Ramzi ben Al-Shaiba, actuellement détenu aux Etats-Unis, lui demandant de verser cette somme, avec la mention "Marwan a besoin d'argent".Pour l'accusation, le Marocain a "collaboré aux projets des auteurs des attentats", gérant un compte destiné à financer en partie la préparation des attentats-suicides, notamment des cours de pilotage d'avion en Floride (sud-est des Etats-Unis). Il aurait eu une procuration sur un compte bancaire au nom d'Al-Shehhi.La justice allemande a sollicité avant le début du procès les autorités américaines pour permettre à Al-Shaiba, arrêté au Pakistan le jour du premier anniversaire des attentats du 11 septembre 2001, d'être extrait temporairement de sa cellule.El Motassadek encourt une condamnation à la prison à perpétuité, ce qui dans la pratique en Allemagne revient à une peine maximale de 15 ans de prison.Que savait El Motassadek des projets de la "cellule de Hambourg"? Mardi, il a affirmé n'en avoir rien su, tout en reconnaissant pour la première fois avoir effectué un séjour dans un camp d'entraînement de l'organisation Al Qaïda en Afghanistan en 2000.En clôturant la première journée de ce premier procès au monde d'un complice présumé des auteurs des attentats, le juge Albrecht Mentz a lancé mardi un avertissement à l'accusé : "Vous devriez réfléchir si vous consentez à faire quelques pas de plus (dans vos aveux à la Cour)".Et de préciser qu'il considérait comme une "extraordinaire" coïncidence qu'El Motassadek et certains de ses plus proches amis décident chacun individuellement, pour des raisons religieuses, d'aller s'entraîner dans des camps afghans.Parmi ces amis, figuraient notamment les futurs pirates de l'air l'Egyptien Mohammed Atta et l'Emirati Marwan al-Shehhi. Trois autres amis ont également été dans les camps d'Afghanistan entre la fin 1999 et le premier semestre 2000, a reconnu l'accusé.Selon le Parquet, la formation militaire reçue en Afghanistan faisait partie de la préparation des attentats.

ROMA: Presentato il Dossier emigrazione 2002 della Caritas

In una sala stracolma - il teatro Orione, presso p. Re di Roma - è stato presentato alla stampa, all'associazionismo e al volontariato il voluminoso dossier (circa 500 pagine) che è da anni la documentazione più completa e precisa esistente in Italia sul fenomeno immigrazione. Gli autori non hanno risparmiato le critiche al governo, presente con il sottosegretario Mantovano (AN), accusato di avere un'impostazione ideologica - l'immigrazione come problema, mentre si tratta di una risorsa importante per l'Italia - e di non tenere conto della realtà dei dati oggettivi, che sfatano molti luoghi comuni, come la "sindrome dell'invasione". E' intervenuta anche una giornalista albanese che lavora in Italia.

proposta sommario

Italia

Torino sgombero cascina Audio pronto Perugio echocchocolate (audio da fare) Fiat piano dell'azienda social forum proposta di rinvio (audio da fare) morte sul lavoro (provare afare audio) occupazione filosofia (audio da fare)

esteri palestina piano di pace americano (sta traducendo paola) iraq risoluzione (traduco francese) processo mossaqued (traduce monica) svizzera sgombero molino

GR ORE 19.30

ESTERI

Palestina

L'emissario americano William Burns è arrivato oggi in israele per invocare un piano di regolamento del conflitto israelo-palestinese, ma lo stato israeliano ha immediatamente espresso le sue riserve su questo progetto, all'indomani dell'attacco suicida palestinese. Burns incontrerà in giornata il capo della diplomazia Peres per presentargli un piano im pace del quartetto sulla creazione in tre tappe di uno stato palestinese nel 2005. Il segretario di stato aggiunto per il medio oriente, che ha iniziato il 14 ottobre un giro di visite per il medio oriente, incontrerà giovedi il ministro israeliano alla difesa Ben Eliezer, una delegazione palestinese, e infine nel tardo pomeriggio il primo ministro Sharon. Non vedrà invece il dirigente palestinese Yasser Arafat, poichè Washington ritiene che Arafat non faccia abbastanza sforzi per impedire gli attentati, e quindi ha chiesto che venga escluso. Burns ha afferanmto alla vigilia la determinazione di Washingotn a rendere relale la visione di due stati , la palestina e israele, conviventi fianco a fianco. il documento di lavoro americano era stato consegnato la settimana scorsa a Sharon, nel corso della sua visita in america. Ma sharon ha affermato la sua disponibilità a leggerlo, senza però sentirsi vincolato a questo, prendendo tempo fino a dicembre per esprimere le sue opinioni, ma ha già avvertito che ci sono punti che non saranno accettati, come il ritiro dai territori occupati. E proprio nei teritori occupati sono continuate oggi le rappresaglie dell'esercito israeliano, che ha arrestato all'alba nove palestinesi, e distrutto la casa di un palestinese accusato di essere l'autore di un attentato. Intanto il Parlamneto palestinese ha presentato la nuova lista dei ministri del governo. Pochi volti nuovi e nessuna figura di prestigio nel governo dell'Anp che il presidente palestinese Yasser Arafat presentera' la prossima settimana davanti al Consiglio legislativo autonomo (Clp, parlamento). La lista di ministri, 19 in tutto come stabilisce lo Statuto dell'Anp, anticipata oggi dal quotidiano 'Al-Ayyam' (edito a Ramallah, Cisgiordania), non include la signora Hanan Ashrawi, storica portavoce palestinese, e il noto professore universitario Ali Jirbawi, entrambi dati per sicuri nel nuovo esecutivo fino a due giorni fa. Arafat ha scelto, ancora una volta, la strada dei piccoli cambiamenti, escludendo un rinnovamento totale del governo palestinese cosi' come gli avevano chiesto a settembre i deputati del Clp. Nel nuovo governo i volti noti sono molti, a partire da quello di Yasser Abed Rabbo che appena qualche giorno fa aveva annunciato di voler rimanere fuori dall'esecutivo. Invece continuera' ad essere il ministro dell'informazione e cultura. Rimarranno al loro posto anche Nabil Shaath, ministro per la cooperazione internazionale accusato da piu' parti di corruzione, e il ministro per le comunita' locali e negoziatore capo, Saeb Erekat. Entrambi sono stretti collaboratori di Arafat. Una scontata conferma e' stata quella del ministro delle finanze Salam Fayyad, un ex funzionario del Fondo monetario internazionale, che sta tentato di mettere ordine nella confusa contabilita' dell'Anp sottraendo peraltro ad Arafat, almeno formalmente, il controllo della 'cassa' (Fayyad piace molto agli Usa). Esce invece dal governo Jamil Tarifi, ministro degli affari legali, bersaglio degli attacchi piu' accesi del Clp. La novita' politica piu' rilevante e' stata la sostituzione del ministro dell'interno Abdel Razek Yahya, nominato appena cinque mesi fa, che godeva del sostegno di Washington e degli israeliani. Yahye, aveva avviato la riorganizzazione dei servizi di sicurezza dell'Anp, in accordo con Arafat e in linea con le richieste americane e israeliane. Tuttavia aveva ripetutamente chiesto anche la fine dell'Intifada e la cessazione degli attacchi contro gli israeliani, persino dei lanci di pietre contro i soldati. Un appello che non era piaciuto non solo agli integralisti islamici ma anche ad Al-Fatah la fazione palestinese di maggioranza guidata da Arafat. Il posto di Yahye verra' occupato da Hani Al-Hassan, 68 anni, un dirigente di Al- Fatah moderato, filo-occidentale, legato da sempre ad Arafat. Non sono previste sorprese la prossima settimana. Il nuovo governo ricevera' la fiducia di un Clp soddisfatto a meta.

Iraq

Il progetto americano di risoluzione dell'onu sull'iraq, che impone condizioni draconiane e un calendario troppo stretto per le ispezioni, è stato accolto freddamente da Francia e Russia. Bush comincia a mostrare segni di impazienza, e afferma che andrà avanti in ogni caso, anche da solo. Ieri si era tenuta una nuova riunione dei cinque membri permanenti del consiglio di sicurezza delle nazioni unite, terminata però senza nessuna decisione. E' la terza riunione in 48 ore che si conclude con un nulla di fatto. Le riunioni mirano ad evitare che si giunga al voto con al possibilità di un veto, che mostrerebbe un'assemblea spaccata, ed ostile agli stati uniti. Secondo il portavoce del dipartimento di stato, è però probabile che si arrivi ad un fallimento delle consultazioni. Se l'america afferma che non è disposta ad attendere oltre, francia e russia sottolineano come cmq gli usa non abbiano tenuto in alcun conto quanto da loro proposto. La sensazione è che gli stati uniti mirino a far approvare una risoluzione che da un lato sia impossibile da rispettare per bagdad, in modo tale da avere immediatamente mani libere per un'aggressione militare, e per questo chiedono e impongono che non debba passare una seconda risoluzione che autorizzi l'uso della forza.

ITALIA

Fiat

Il gruppo Fiat è impegnato a sostenere finanziariamente il piano di rilancio della Fiat Auto.

Lo hanno assicurato - precisa un comunicato diffuso dal Lingotto - i vertici dell'azienda nell'incontro con il presidente della Regione, Enzo Ghigo, il presidente della Provincia, Mercedes Bresso, e il sindaco Sergio Chiamparino.

La Fiat aggiunge che "l'incontro, richiesto dalle istituzioni locali, è stato occasione per una dettagliata presentazione del piano di ristrutturazione e rilancio di Fiat Auto". Nel comunicato l'azienda ricorda che "il piano prevede, in estrema sintesi, il rinnovo della gamma prodotti, importanti investimenti in ricerca e sviluppo, il rafforzamento della rete di vendita e un programma di riduzione dei costi che prevede anche il ridimensionamento della capacità produttiva con l'utilizzo della cassa integrazione straordinari".

Governo ROSTITUZIONE: DOMANI LE NUOVE REGOLE DEL GOVERNO = (ASCA) - Roma, 23 ott - Sara' la riunione dei ministri di domani a stabilire le nuove regole sulla prostituzione in Italia. Una normativa che mutera' la legge Merlin del 1958 che, per la prima volta, ha proibito l'esercizio della prostituzione nel nostro paese. Secondo le anticipazioni di stampa saranno quattro i pilastri sui quali la nuova legge si basera' e riguarderanno i luoghi aperti, le case, i clienti e l'inasprimento delle pene contro il racket delle schiave del sesso. In sostanza sara' vietato prostituirsi sulle strade e in tutti i luoghi pubblici o aperti con una multa diretta alla prostituta trovata sul marciapiede (dai 200 ai 3 mila euro). Misure piu' aspre per le 'operatrici del sesso' che, se incorreranno per la seconda volta nelle maglie della giustizia, potranno essere anche arrestate con pene che vanno dai 200 ai mille euro. Una delle novita' che forse fara' piu' discutere e la possibilita' di esercitare la prostituzione in casa attraverso l'attivazione di cooperative. Chi assistera' queste forme di associazione, purche' lo faccia non a fini di lucro, non commettera' reato mentre lo sara' il trasmettere malattie attraverso rapporti sessuali. Da qui l'obbligo di sottoporsi una volta al mese a controlli medici accurati. Multe in vista anche per i clienti sorpresi con una prostituta in un luogo aperto. Si va dai 200 euro ai 2 mila con l'aggiunta del sequestro dell'auto. Infine, pugno duro contro il racket e contro chi sfrutta la prostituzione minorile. Un alegge che ancora una volta punisce più le donne che i loro clienti, poichè per essi è prevista solo una pena pecuniaria

empire poker - poker online poker texas holdem | online poker - texas holdem poker empire poker | poker - texas holdem empire poker poker |

gror231002 (last edited 2008-06-26 10:06:39 by anonymous)