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= Giornale radi serale =

== SOMMARIO ==

'''ITALIA '''

Discussione alla camera ddl bossi-fini

''' MONDO '''

Ancora occupazioni in Palestina

Elezioni in Algeria

Irak

?????
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E per gridare ‘no’ ad un’eventuale guerra tra India e Pakistan alcune organizzazioni pacifiste hanno organizzato un pubblico raduno per il primo giugno prossimo a New Delhi (in India). Dopo gli interventi dei portavoce di quattro dei principali gruppi organizzatori ed un pubblico dibattito, i dimostranti - stimati nell’ordine delle migliaia - prenderanno parte ad un sit-in di due ore, sventolando cartelli e striscioni contro la guerra. La manifestazione sarà animata da musicisti e teatranti di strada. Sarà poi diffuso un documento in inglese, hindu e urdu con cui si tornerà ad invocare pace e giustizia tra India e Pakistan. Le quattro principali organizzazioni che hanno ideato la manifestazione sono il ‘Forum della popolazione di India-Pakistan per la pace e la democrazia’ (Pipfpd), l’‘Iniziativa delle donne per la pace nell’Asia meridionale’ (Wipsa), la ‘Coalizione per il disarmo nucleare e la pace’ (Cndp) e ‘Aman Ekta Manch’. [http://www.misna.org/ MISNA] E per gridare ‘no’ ad un’eventuale guerra tra India e Pakistan alcune organizzazioni pacifiste hanno organizzato un pubblico raduno per il primo giugno prossimo a New Delhi (in India). Dopo gli interventi dei portavoce di quattro dei principali gruppi organizzatori ed un pubblico dibattito, i dimostranti - stimati nell’ordine delle migliaia - prenderanno parte ad un sit-in di due ore, sventolando cartelli e striscioni contro la guerra. La manifestazione sarà animata da musicisti e teatranti di strada. Sarà poi diffuso un documento in inglese, hindu e urdu con cui si tornerà ad invocare pace e giustizia tra India e Pakistan. Le quattro principali organizzazioni che hanno ideato la manifestazione sono il ‘Forum della popolazione di India-Pakistan per la pace e la democrazia’ (Pipfpd), l’‘Iniziativa delle donne per la pace nell’Asia meridionale’ (Wipsa), la ‘Coalizione per il disarmo nucleare e la pace’ (Cndp) e ‘Aman Ekta Manch’. [http://www.misna.org/ MISNA]
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COLOMBIA - Il neo eletto capo di Stato colombiano, Alvaro Uribe Vélez, incontrerà il prossimo 20 giugno a New York il presidente Usa George Bush con cui discuterà i temi prioritari dell’agenda bilaterale come la lotta al narcotraffico e il processo di pace. Nei giorni successivi Uribe sarà anche a colloquio col Segretario generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, con l’obiettivo di ottenere la mediazione Onu nel riavvio dei colloqui con la guerriglia, interrotti dal governo lo scorso 20 febbraio. Da parte sua, analizzando la vittoria del candidato liberale dissidente alle elezioni di domenica scorsa, il New York Times ha rilevato che Uribe farà bene a prendere al più presto le distanze dai gruppi paramilitari, se vorrà evitare che questi “diventino sempre più audaci”. La testata ha quindi ricordato che durante il suo mandato come governatore del dipartimento di Antioquia, Uribe ha dato il suo sostegno ai cosiddetti gruppi di “autodifesa rurale” costituitisi con la supervisione dei vertici militari della regione. La distanza tra tali formazioni armate e gruppi come le Auc (Autodifese civili della Colombia) è stata sempre minima, se non inesistente. COLOMBIA - Il neo eletto capo di Stato colombiano, Alvaro Uribe Vélez, incontrerà il prossimo 20 giugno a New York il presidente Usa George Bush con cui discuterà i temi prioritari dell’agenda bilaterale come la lotta al narcotraffico e il processo di pace. Nei giorni successivi Uribe sarà anche a colloquio col Segretario generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, con l’obiettivo di ottenere la mediazione Onu nel riavvio dei colloqui con la guerriglia, interrotti dal governo lo scorso 20 febbraio. Da parte sua, analizzando la vittoria del candidato liberale dissidente alle elezioni di domenica scorsa, il New York Times ha rilevato che Uribe farà bene a prendere al più presto le distanze dai gruppi paramilitari, se vorrà evitare che questi “diventino sempre più audaci”. La testata ha quindi ricordato che durante il suo mandato come governatore del dipartimento di Antioquia, Uribe ha dato il suo sostegno ai cosiddetti gruppi di “autodifesa rurale” costituitisi con la supervisione dei vertici militari della regione. La distanza tra tali formazioni armate e gruppi come le Auc (Autodifese civili della Colombia) è stata sempre minima, se non inesistente.
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PERU' - La sezione peruviana di Amnesty International ha lanciato una campagna di raccolta firme per sollecitare l’estradizione dell’ex presidente Alberto Fujimori, rifugiatosi in Giappone nel novembre del 2000. La direttrice di Amnesty nel Paese andino, Teresa Carpio, ha precisato che l’iniziativa intende fare pressione sul governo di Lima affinché acceleri le procedure per formalizzare la richiesta alle autorità nipponiche. Allo stesso tempo, Amnesty conta di spingere l’esecutivo di Tokyo a far rimpatriare Fujimori, destituito per ‘incapacità morale’ a governare, o a sottoporlo ad un processo in Giappone. La campagna sarà presentata a livello mondiale entro una settimana. A rallentare finora l’iter di estradizione è stata principalmente la mancanza di un trattato formale che regoli la materia tra i due Paesi. Va ricordato che su Fujimori, a cui Tokyo ha riconosciuto la cittadinanza nipponica, pendono numerose accuse per malversazione di fondi pubblici, peculato, associazione a delinquere, falsità materiale e ideologica, nonché abbandono di incarico e mancato compimento dei propri doveri, essendo l’ex capo di Stato fuggito in Giappone prima di annunciare la propria rinuncia alla carica istituzionale che ricopriva. Fujimori è stato inoltre incriminato dalla magistratura peruviana per coinvolgimento nell’eccidio di 15 civili uccisi a Barrios Altos nel 1991 e nella strage di 9 studenti e un professore dell’Università Enrique Guzman y Balle, meglio conosciuta come La Cantuta, perpetrata a Lima nel 1992. [http://www.misna.org/ MISNA] PERU' - La sezione peruviana di Amnesty International ha lanciato una campagna di raccolta firme per sollecitare l’estradizione dell’ex presidente Alberto Fujimori, rifugiatosi in Giappone nel novembre del 2000. La direttrice di Amnesty nel Paese andino, Teresa Carpio, ha precisato che l’iniziativa intende fare pressione sul governo di Lima affinché acceleri le procedure per formalizzare la richiesta alle autorità nipponiche. Allo stesso tempo, Amnesty conta di spingere l’esecutivo di Tokyo a far rimpatriare Fujimori, destituito per ‘incapacità morale’ a governare, o a sottoporlo ad un processo in Giappone. La campagna sarà presentata a livello mondiale entro una settimana. A rallentare finora l’iter di estradizione è stata principalmente la mancanza di un trattato formale che regoli la materia tra i due Paesi. Va ricordato che su Fujimori, a cui Tokyo ha riconosciuto la cittadinanza nipponica, pendono numerose accuse per malversazione di fondi pubblici, peculato, associazione a delinquere, falsità materiale e ideologica, nonché abbandono di incarico e mancato compimento dei propri doveri, essendo l’ex capo di Stato fuggito in Giappone prima di annunciare la propria rinuncia alla carica istituzionale che ricopriva. Fujimori è stato inoltre incriminato dalla magistratura peruviana per coinvolgimento nell’eccidio di 15 civili uccisi a Barrios Altos nel 1991 e nella strage di 9 studenti e un professore dell’Università Enrique Guzman y Balle, meglio conosciuta come La Cantuta, perpetrata a Lima nel 1992. [http://www.misna.org/ MISNA]
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ETIOPIA - Solo l’Italia è responsabile per i danni riportati dalla stele di Axum, monumento che si trova davanti alla sede FAO di Roma. È l’accusa lanciata dal governo del premier etiopico Meles Zenawi e diffusa dall’agenzia nazionale del Paese africano, Ena. Quanto accaduto al monumento – scrive l’organo ufficiale di Addis Abeba - è da ascrivere ai ritardi italiani registrati negli ultimi decenni per riportare nella terra del "legittimo proprietario" l’antico simbolo della città sacra del Tigray e capitale del più antico regno dell’Africa. Nella notte tra lunedì e martedì un fulmine si è abbattuto sulla stele - situata nel centro di Roma nei pressi della sede della Fao - spezzandone la parte superiore e rendendo pericolante una larga superficie rimasta attaccata al corpo principale. Portata in Italia dall'esercito fascista nel 1937 per celebrare i 15 anni della ‘marcia su Roma’, il monumento sarebbe già dovuto essere in Etiopia per essere rialzato nel cuore del Parco archeologico di Axum (nel nord del Paese), proprio di fronte alla chiesa di Maryam Sion - la basilica più importante del cristianesimo etiopico – e a fianco di quella riserva di acqua conosciuta come il Bacino della Regina di Saba. La sua restituzione era prevista nell’accordo firmato tra l'Italia e le Nazioni Unite il 15 settembre 1947. [http://www.misna.org/ MISNA] ETIOPIA - Solo l’Italia è responsabile per i danni riportati dalla stele di Axum, monumento che si trova davanti alla sede FAO di Roma. È l’accusa lanciata dal governo del premier etiopico Meles Zenawi e diffusa dall’agenzia nazionale del Paese africano, Ena. Quanto accaduto al monumento – scrive l’organo ufficiale di Addis Abeba - è da ascrivere ai ritardi italiani registrati negli ultimi decenni per riportare nella terra del "legittimo proprietario" l’antico simbolo della città sacra del Tigray e capitale del più antico regno dell’Africa. Nella notte tra lunedì e martedì un fulmine si è abbattuto sulla stele - situata nel centro di Roma nei pressi della sede della Fao - spezzandone la parte superiore e rendendo pericolante una larga superficie rimasta attaccata al corpo principale. Portata in Italia dall'esercito fascista nel 1937 per celebrare i 15 anni della ‘marcia su Roma’, il monumento sarebbe già dovuto essere in Etiopia per essere rialzato nel cuore del Parco archeologico di Axum (nel nord del Paese), proprio di fronte alla chiesa di Maryam Sion - la basilica più importante del cristianesimo etiopico – e a fianco di quella riserva di acqua conosciuta come il Bacino della Regina di Saba. La sua restituzione era prevista nell’accordo firmato tra l'Italia e le Nazioni Unite il 15 settembre 1947. [http://www.misna.org/ MISNA]
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Già definito il nodo del contratto di soggiorno che lega la permanenza in Italia alla scadenza del rapporto di lavoro, srabbe anche previsto un aumento delle sanzioni per gli stranieri senza permesso e un intervento ancora più repressivo nei confronti delle imbarcazioni che trasporanto migranti che potranno essere fermate e sottoposte a ispezione dalle navi della Marina e della Polizia. E' stata anche cancellata la figura dello sponsor e l’obbligatorietà della definizione delle quote di ingresso. Insomma tutte decisioni in senso peggiorativo per i migranti.
* Notizia modificata per l'originale vai a [http://www.rainews24.it/ Rainews]
Questa mattina sono stati votati alcuni articoli sull'espulsione dei migranti, uno dei piatti forti del governo di centrodestra . Accantonata la questione sulla sorte dei minori stranieri che sono nati in Italia: l'esame e' stato rinviato. E' stato sospeso,inoltre, il voto sull'articolo 6 (sul 'contratto di soggiorno') per un emendamento accantonato. Alle 12.30 si riunira' la Conferenza dei capigruppo per decidere i tempi dell'iter in aula del testo.
* Notizia modificata per l'originale vai a [http://www.agenziaitalia.it/index.html AGI]
Già definito il nodo del contratto di soggiorno che lega la permanenza in Italia alla scadenza del rapporto di lavoro, srabbe anche previsto un aumento delle sanzioni per gli stranieri senza permesso e un intervento ancora più repressivo nei confronti delle imbarcazioni che trasporanto migranti che potranno essere fermate e sottoposte a ispezione dalle navi della Marina e della Polizia. E' stata anche cancellata la figura dello sponsor e l’obbligatorietà della definizione delle quote di ingresso. Insomma tutte decisioni in senso peggiorativo per i migranti. * Notizia modificata per l'originale vai a [http://www.rainews24.it/ Rainews]
Questa mattina sono stati votati alcuni articoli sull'espulsione dei migranti, uno dei piatti forti del governo di centrodestra . Accantonata la questione sulla sorte dei minori stranieri che sono nati in Italia: l'esame e' stato rinviato. E' stato sospeso,inoltre, il voto sull'articolo 6 (sul 'contratto di soggiorno') per un emendamento accantonato. Alle 12.30 si riunira' la Conferenza dei capigruppo per decidere i tempi dell'iter in aula del testo. * Notizia modificata per l'originale vai a [http://www.agenziaitalia.it/index.html AGI].

Pagina aperta alle 13.37 da Paula. l pomeriggio ci lavorerà Massimo. Paula ha inserito notizie della mattinata da rivedere. Carissim@ inserite vostri suggerimenti, articoli, indicando in questa parte della pagina chi e cosa avete inserito.


Giornale radi serale

SOMMARIO

ITALIA

Discussione alla camera ddl bossi-fini

MONDO

Ancora occupazioni in Palestina

Elezioni in Algeria

Irak

?????

Rassegna Gr Flash mattutini di R.O.R. - giovedi 30 maggio

PALESTINA - Le truppe israeliane sono entrate oggi nel villaggio di Farun, a sud di Tulkarem, e hanno arrestato sei abitanti sospettati di non meglio precisate attività antisraeliane. Lo ha annunciato stamane un portavoce militare, confermando che in precedenza truppe e blindati sono entrati per alcune ore nel settore autonomo di Hebron dove hanno arrestato quattro palestinesi ricercati da Israele. Tra questi ci sarebbero due esponenti di Hamas e della jihad Islamica. Le truppe sono poi uscite da Hebron. E soldati di guardia a un posto di blocco all'altezza di Qalandiya, all'uscita da Gerusalemme est per Ramallah, hanno sparato proiettili di gomma e lanciato candelotti lacrimogeni contro centinaia di palestinesi che protestavano perché veniva loro impedito di entrare nel territorio autonomo palestinese. Intanto il presidente Yasser Arafat ha ratificato la "legge fondamentale", nucleo della futura costituzione palestinese. Un gesto, sostengono i parlamentari, che è un primo passo verso la fine dell'accentramento dei poteri nelle sue mani. Ma anche un passo nel processo di riforme avviato il 15 maggio, al termine del suo lungo assedio a Ramallah e sotto forti pressioni interne e internazionali. Il testo, presentato per la prima volta nel 1996, costituirà il nucleo della Costituzione che sarà stilata solo dopo la nascita dello stato palestinese. Ma già prevede la separazioni dei poteri esecutivo, legislativo e giudiziario. Per quanto riguarda invece Israele, il ritorno del partito ultraortodosso israeliano Shas nel governo del premier Ariel Sharon sembra ormai prossimo. Secondo quanto riferiscono oggi i media locali, la formazione politica ha accettato di firmare una lettera concordata con rappresentanti del premier nella quale si impegna a votare alla Knesset a favore del piano economico di emergenza del governo, pur riservandosi il diritto di criticarlo nella fase del dibattito parlamentare. [http://www.repubblica.it/news La Repubblica]

IRAQ - L'Iraq ha invitato il segretario generale dell'Onu, Kofi Annan, a intervenire per ottenere la cessazione dei raid di aerei da combattimento nordamericani e britannici nel nord e nel sud del paese. In un messaggio inviato ieri ad Annan, il ministro degli esteri iracheno Naji Sabri afferma che "le zone di esclusione aerea imposte nel nord e nel sud dell'Iraq dall'amministrazione del male americana e dal suo alleato britannico costituiscono un'aggressione e un atto di terrorismo". Nel messaggio, pubblicato dall'agenzia ufficiale Ina, Sabri aggiunge che "la comunità internazionale è chiamata a adottare le misure adeguate per porre termine" ai raid Usa-Gb. E ricordiamo che da ieri la Camera dei Deputati sta discutendo una mozione che impegna il Governo a chiedere la revoca dell'embargo all'Iraq. Ieri, per la revoca all'embargo c'era stato un presidio davanti a Parlamento organizzato da "Un Ponte per...". Per ora non abbiamo ricevuto notizia di un nuovo presidio per oggi. [http://www.italy.indymedia.org Indymedia]

INDIA - PAKISTAN - Il governo degli Stati Uniti starebbe preparando l'evacuazione di cira 64mila nordamericani da India e Pakistan a causa della crescente tensione tra le due potenze nucleari asiatiche sul conteso stato del Kashmir. Lo scrive il giornale Usa Today. Una squadra del governo Usa si trova in India per preparare un piano di evacuazione di 1.100 soldati nordamericani che si trovano in tre basi in Pakistan e di 63mila civili che vivono in entrambi i paesi, riporta il giornale. Funzionari del Dipartimento di stato stanno lavorando con altri funzionari del comando militare Usa del Pacifico per un trasferimento via aerea di civili americani, scrive Usa Today citando una fonte del Pentagono anonima che ha accesso al progetto. Il Dipartimento di stato non ha finora commentato la notizia. [http://www.repubblica.it/news La Repubblica] E per gridare ‘no’ ad un’eventuale guerra tra India e Pakistan alcune organizzazioni pacifiste hanno organizzato un pubblico raduno per il primo giugno prossimo a New Delhi (in India). Dopo gli interventi dei portavoce di quattro dei principali gruppi organizzatori ed un pubblico dibattito, i dimostranti - stimati nell’ordine delle migliaia - prenderanno parte ad un sit-in di due ore, sventolando cartelli e striscioni contro la guerra. La manifestazione sarà animata da musicisti e teatranti di strada. Sarà poi diffuso un documento in inglese, hindu e urdu con cui si tornerà ad invocare pace e giustizia tra India e Pakistan. Le quattro principali organizzazioni che hanno ideato la manifestazione sono il ‘Forum della popolazione di India-Pakistan per la pace e la democrazia’ (Pipfpd), l’‘Iniziativa delle donne per la pace nell’Asia meridionale’ (Wipsa), la ‘Coalizione per il disarmo nucleare e la pace’ (Cndp) e ‘Aman Ekta Manch’. [http://www.misna.org/ MISNA]

IRAN - Venti migranti che cercavano di passare per le montagne il confine tra l'Iran e la Turchia sono morti assiderati nei pressi della cittadina di Caldiran nella provincia di Van. Lo annuncia l'agenzia di stampa Anadolu precisando che le autorità locali temono che i morti possano essere di più. Nell'area dove è avvenuto il fatto la neve è alta da 2 a 3 metri. Molti migranti provenienti dai paesi dell'estremo Oriente cercano di passare attraverso il confine iraniano in Turchia, da dove poi sperano di raggiungere l'Europa occidentale. [http://www.repubblica.it/news La Repubblica]

ALGERIA - Sono iniziate stamani alle 8, ora locale, le operazioni di voto per le elezioni legislative in Algeria. Sullo sfondo, l'ennesima notizia di un massacro: 23 persone sono state uccise da un gruppo armato la notte scorsa in una zona a 200 chilometri a ovest di Algeri. Gli algerini sono chiamati a eleggere i 389 deputati del nuovo parlamento che rimarrà in carica per cinque anni. In lizza ci sono quasi diecimila candidati, espressione di 23 partiti e 120 liste indipendenti. L'impressione degli osservatori è di un diffuso scetticismo tra gli elettori, che riterrebbero questo un voto inutile, destinato a non cambiare le cose. [http://www.repubblica.it/news La Repubblica]

COLOMBIA - Il neo eletto capo di Stato colombiano, Alvaro Uribe Vélez, incontrerà il prossimo 20 giugno a New York il presidente Usa George Bush con cui discuterà i temi prioritari dell’agenda bilaterale come la lotta al narcotraffico e il processo di pace. Nei giorni successivi Uribe sarà anche a colloquio col Segretario generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, con l’obiettivo di ottenere la mediazione Onu nel riavvio dei colloqui con la guerriglia, interrotti dal governo lo scorso 20 febbraio. Da parte sua, analizzando la vittoria del candidato liberale dissidente alle elezioni di domenica scorsa, il New York Times ha rilevato che Uribe farà bene a prendere al più presto le distanze dai gruppi paramilitari, se vorrà evitare che questi “diventino sempre più audaci”. La testata ha quindi ricordato che durante il suo mandato come governatore del dipartimento di Antioquia, Uribe ha dato il suo sostegno ai cosiddetti gruppi di “autodifesa rurale” costituitisi con la supervisione dei vertici militari della regione. La distanza tra tali formazioni armate e gruppi come le Auc (Autodifese civili della Colombia) è stata sempre minima, se non inesistente. [http://www.misna.org/ MISNA]

PERU' - La sezione peruviana di Amnesty International ha lanciato una campagna di raccolta firme per sollecitare l’estradizione dell’ex presidente Alberto Fujimori, rifugiatosi in Giappone nel novembre del 2000. La direttrice di Amnesty nel Paese andino, Teresa Carpio, ha precisato che l’iniziativa intende fare pressione sul governo di Lima affinché acceleri le procedure per formalizzare la richiesta alle autorità nipponiche. Allo stesso tempo, Amnesty conta di spingere l’esecutivo di Tokyo a far rimpatriare Fujimori, destituito per ‘incapacità morale’ a governare, o a sottoporlo ad un processo in Giappone. La campagna sarà presentata a livello mondiale entro una settimana. A rallentare finora l’iter di estradizione è stata principalmente la mancanza di un trattato formale che regoli la materia tra i due Paesi. Va ricordato che su Fujimori, a cui Tokyo ha riconosciuto la cittadinanza nipponica, pendono numerose accuse per malversazione di fondi pubblici, peculato, associazione a delinquere, falsità materiale e ideologica, nonché abbandono di incarico e mancato compimento dei propri doveri, essendo l’ex capo di Stato fuggito in Giappone prima di annunciare la propria rinuncia alla carica istituzionale che ricopriva. Fujimori è stato inoltre incriminato dalla magistratura peruviana per coinvolgimento nell’eccidio di 15 civili uccisi a Barrios Altos nel 1991 e nella strage di 9 studenti e un professore dell’Università Enrique Guzman y Balle, meglio conosciuta come La Cantuta, perpetrata a Lima nel 1992. [http://www.misna.org/ MISNA]

AUSTRALIA - Un attivista contro la guerra in Afghanistan che aveva fatto 18mila telefonate nel giro di pochi giorni e' stato condannato oggi da un tribunale di Melbourne, in Australia, a 60 ore di servizio comunitario per il reato di intralcio dell'operazione di servizi telefonici. Paul Russell aveva acquistato 22 telefoni cellulari e li aveva usati per fare le 18mila telefonate, sovraccaricando i centralini di diversi uffici del partito conservatore in tutta l'Australia, prima delle elezioni federali dello scorso novembre in cui il governo conservatore e' stato rieletto. La pubblica accusa ha detto che per effetto di tale operazione di 'spamming', i centralinisti ricevevano una raffica di chiamate che li costringevano a staccare il resto del centralino, chiudendo la comunicazione alle altre persone che chiamavano. Molte delle telefonate erano mute, mentre in altre Russell chiedeva al governo di fermare la guerra in Afghanistan. Nell'emettere la sentenza il giudice Julian Fitzgerald ha detto che Russell ha esercitato il suo diritto alla liberta' di parola, ma ha impedito a molte altre persone di esercitare il loro. [http://www.ansa.it ANSA]

ETIOPIA - Solo l’Italia è responsabile per i danni riportati dalla stele di Axum, monumento che si trova davanti alla sede FAO di Roma. È l’accusa lanciata dal governo del premier etiopico Meles Zenawi e diffusa dall’agenzia nazionale del Paese africano, Ena. Quanto accaduto al monumento – scrive l’organo ufficiale di Addis Abeba - è da ascrivere ai ritardi italiani registrati negli ultimi decenni per riportare nella terra del "legittimo proprietario" l’antico simbolo della città sacra del Tigray e capitale del più antico regno dell’Africa. Nella notte tra lunedì e martedì un fulmine si è abbattuto sulla stele - situata nel centro di Roma nei pressi della sede della Fao - spezzandone la parte superiore e rendendo pericolante una larga superficie rimasta attaccata al corpo principale. Portata in Italia dall'esercito fascista nel 1937 per celebrare i 15 anni della ‘marcia su Roma’, il monumento sarebbe già dovuto essere in Etiopia per essere rialzato nel cuore del Parco archeologico di Axum (nel nord del Paese), proprio di fronte alla chiesa di Maryam Sion - la basilica più importante del cristianesimo etiopico – e a fianco di quella riserva di acqua conosciuta come il Bacino della Regina di Saba. La sua restituzione era prevista nell’accordo firmato tra l'Italia e le Nazioni Unite il 15 settembre 1947. [http://www.misna.org/ MISNA]

Dall'Italia

LAVORO - La Fiom di Torino condivide la proposta della Uilm di estendere lo sciopero della Fiat a tutte le aziende metalmeccaniche della provincia per salvaguardare il futuro del lavoro. Lo ha detto Giorgio Airaudo, segretario della Fiom torinese, che ha aperto l'assemblea nazionale dei delgati Fiat, in corso al teatro Alfieri di Torino. Dobbiamo conquistare - ha osservato Airaudo - una contrattazione che in Fiat da tempo manca. La questione Fiat e' di portata nazionale e solo in questa dimensione puo' essere affrontata perche' il suo futuro coinvolge milioni di lavoratori. Questa crisi richiede che si faccia chiarezza innanzitutto sulle reali intenzioni della proprieta', bisogna affrontare il nodo dell'innovazione tecnologica. Airaudo ha aggiunto che e' necessario respingere i licenziamenti, a partire da quelli silenziosi, cioe' le non conferme dei contratti a termine, comprese quelle annunciate per Cassino, cosi' come le procedure di mobilita' che sono a tutti gli effetti licenziamenti. [ [http://www.ansa.it ANSA]]

LAVORO - Il governo ha convocato per domani pomeriggio i sindacati e le associazioni imprenditoriali per riprendere il confronto sulla riforma del mercato del lavoro. L'appuntamento, si apprende da fonti sindacali, e' fissato per le 16,30 a Palazzo Chigi. Il telegramma di convocazione e' pervenuto alle parti sociali nella tarda serata di ieri. [http://www.agenziaitalia.it/index.html AGI]

IMMIGRAZIONE - Sono riprese alla Camera alle 9 di questa mattina, le votazioni per la legge sull'immigrazione, il famigerato ddl Bossi-Fini. Ieri, la maggioranza ha approvato l'articolo che rende obbligatorie le impronte digitali per i migranti che chiederanno, o rinnoveranno, il permesso di soggiorno in Italia. Respinti, invece, tutti gli emendamenti proposti dall'opposizione. Rimane aperta la questione della regolarizzazione che divide, al suo interno, la maggioranza. L'Udc insiste perché sia estesa ai lavoratori in nero. La Lega non ci sta, e ipotizza il voto di fiducia. Un altro nodo da sciogliere è l'emendamento del centrista Tabacci che prevede la regolarizzazione, o sanatoria, di tutti i migranti senza permesso di soggiorno che già lavorano in Italia, e non solo delle colf. Anche per questo il Presidente della Camera, Casini, ha deciso, nonostante il contingentamento, di concedere tempi di esame più lunghi per il provvedimento il cui voto finale dovrebbe slittare a martedì prossimo. Già definito il nodo del contratto di soggiorno che lega la permanenza in Italia alla scadenza del rapporto di lavoro, srabbe anche previsto un aumento delle sanzioni per gli stranieri senza permesso e un intervento ancora più repressivo nei confronti delle imbarcazioni che trasporanto migranti che potranno essere fermate e sottoposte a ispezione dalle navi della Marina e della Polizia. E' stata anche cancellata la figura dello sponsor e l’obbligatorietà della definizione delle quote di ingresso. Insomma tutte decisioni in senso peggiorativo per i migranti. * Notizia modificata per l'originale vai a [http://www.rainews24.it/ Rainews] Questa mattina sono stati votati alcuni articoli sull'espulsione dei migranti, uno dei piatti forti del governo di centrodestra . Accantonata la questione sulla sorte dei minori stranieri che sono nati in Italia: l'esame e' stato rinviato. E' stato sospeso,inoltre, il voto sull'articolo 6 (sul 'contratto di soggiorno') per un emendamento accantonato. Alle 12.30 si riunira' la Conferenza dei capigruppo per decidere i tempi dell'iter in aula del testo. * Notizia modificata per l'originale vai a [http://www.agenziaitalia.it/index.html AGI]. Ricordiamo che oggi pomeriggio alcune organizzazioni di migranti hanno indetto una manifestazione contro quella che sarà la futura legge razzista. sull'immigrazione. L'appuntamento è alle 17.00 a Piazza della Repubblica.

gror300502 (last edited 2008-06-26 09:59:31 by anonymous)