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salvo apre e saluta.
G.R. ore 12.00
PALESTINA - USA E GB MINACCIANO RITIRO GUARDIE DA GERICO Due mesi fa, Stati Uniti e Israele hanno chiesto ai palestinesi di imporre maggiori restrizioni ad uno dei detenuti, il segretario generale del Pflp Ahmed Sa'adat, se non verranno accolte queste richieste i guardiani americani e britannici nel carcere di Gerico minacciano il ritiro. La loro presenza e' stato uno degli elementi fondamentali dell'accordo raggiunto in aprile che mise fine all'assedio del quartier generale di Yasser Arafat a Ramallah. Nel carcere di Gerico si trovano fra gli altri membri del Fronte Popolare di Liberazione della Palestina, accusati dell'omicidio del ministro israeliano del Turismo Rehavam Zeevi, e Fuad Shubaki, accusato di aver organizzato l'invio di un carico di armi nei Territori a bordo della nave Karine A.
- Intanto in Palestina col ritorno a scuola di circa un milione di ragazze e ragazzi tra i cinque e i diciassette anni si e' aperto oggi l'anno scolastico in Cisgiordania e nella striscia di Gaza malgrado le difficolta' causate dall' occupazione militare israeliana di parte dei Territori autonomi. Il ritorno alle scuole non si e' percio' reso possibile nelle citta' di Jenin e in parte di Hebron a causa del coprifuoco in vigore imposto dall'esercito israeliano. In altre localita', a quanto risulta, l'afflusso alle scuole e' stato disordinato o difficoltoso, sempre a causa delle difficoltà imposte dall'occupante israeliano. JOHANNESBURG, 31 AGO - E' partita stamane da Alexandra, alle 10:45 ora italiana, la prima marcia di protesta verso Johannesburg, dove si sta tenendo il vertice mondiale sullo sviluppo sostenibile. Il corteo raggruppa numerose ong sudafricane, tra cui il Foro anti-privatizzazione e i senzaterra, i movimenti sociali e i veterani del vertice di Rio. I manifestanti sono abbigliati in modo pittoresco, una cascata di colori in cui predominano bandane e T-shirt rosse. Molti portano striscioni che chiedono acqua, elettricita', e altri bisogni primari di cui sono prive milioni di persone. Numerose le scritte contro il presidente americano George W. Bush e quello contro Israele. La polizia presidia massicciamente Johannesburg ed e' anche dispiegata sul percorso, circa 8 km che dalla baraccopoli portano alla sede del vertice
Indonesia - Giakarta, 31 ago. - L'incendio a bordo di un traghetto a largo della coste orientali dell'Indonesia ha provocato la morte di almeno 13 persone. Il bilancio e' ancora provvisorio mentre sono in corso le operazioni di soccorso e non si hanno ancora notizie di eventuali dispersi. Secondo l'agenzia di stampa indonesiana Antara, l'incendio, che ha avuto probabilemnte origine nella sala macchine, ha provocato una espolosione a bordo ma non e' ancora ben chiaro se il battello, il "KM Kenegan", sia affondato. A bordo c'erano un centinaia di passeggeri e molti potrebbero essersi salvati perche' il traghetto aveva appena lasciato il porto di Baubau, nel sudest di Sulawesi, isola di Buton, diretto all'isola di Kabaena, una tratta di una ottantina di chilometri.
Danimarca - Vertice Elsinore. Ripresi i lavori: si parla di Iraq, Medio Oriente e Corte Penale Int.. 31 agosto Sono ripresi questa mattina a Elsinore i lavori del vertice diplomatico informale Ue. I Quindici - per l'Italia Silvio Berlusconi - devono parlare nella seconda e ultima giornata del vertice in particolare della situazione in Medio Oriente, della crisi irachena e della richiesta di immunità per i propri soldati davanti alla nuova Corte Penale Internazionale chiesta da Washington. Gli Usa hanno chiesto ai partner europei di garantire con accordi bilaterali che non estraderanno cittadini americani incriminati dalla CPI. Accordi di questo tipo sono stati firmati per ora da Israele, Romania, Timor est e Tagikistan. Fra i Quindici Italia e Regno Unito sono favorevoli alla firma di accordi di questo tipo con Washington. "Siamo orientati ad andare alla firma di questo accordo", ha detto ieri sera Silvio Berlusconi al suo arrivo al vertice di Elsinore. Sulla crisi irachena, altro grande tema del dibattito odierno fra i Quindici, Berlusconi ha detto che a suo avviso, gli Stati Uniti non sono orientati ad un intervento solitario nei confronti di Saddam Hussein. Per l'Italia, secondo il premier, rimane invece da praticare la strada delle ispezioni dell' Onu attraverso "forti pressioni" sull' Iraq. Su questa linea si muove anche la maggior parte dei partner Ue. Le ispezioni delle Nazioni Unite - ha aggiunto Berlusconi - devono garantire che non ci sia più "nessun dubbio sull' esistenza in Iraq di un sistema di armi di distruzione di massa". Piano europeo sul Medio Oriente Sul Medio Oriente i Quindici devono esaminare oggi a Elsinore un progetto di 'piano' proposto dalla presidenza danese dell'Ue per accompagnare il percorso verso la creazione di uno Stato palestinese in frontiere definitive per il 2005.
A questo proposito, la sezione italiana di Amnesty international ha accolto con grande preoccupazione le dichiarazioni attribuite ieri al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, secondo cui l'Italia sarebbe orientata a firmare un accordo bilaterale con gli Stati Uniti. Il capo del governo italiano aveva detto ieri a Elsinore, durante il primo vertice informale sotto presidenza danese, che l'Italia potrebbe essere il primo Paese a siglare un'intesa bilaterale con Washington per impedire che i soldati americani in azione all'estero siano estradati in caso di incriminazione da parte della Corte penale internazionale (Cpi). In un comunicato oggi Marco Bertotto, presidente dalla sezione italiana di Amnesty, scrive che si tratta di un incredibile passo indietro, che capovolge completamente il rilevante ruolo assunto negli ultimi dieci anni dalle istituzioni e dalla societa' civile del nostro Paese nella costruzione di un incredibile ed efficace strumento di giustizia internazionale. IRAQ: CALA IL CONSENSO NEGLI USA PER INTERVENTO MILITARE = SONDAGGIO CNN, SOSTEGNO SCESO AL 51% DAL 70% IN DICEMBRE Washington, 31 ago. (Adnkronos)- Cala negli Stati Uniti il sostegno ad un eventuale intervento militare in Iraq. Secondo un sondaggio Cnn/Time, una ristretta maggioranza di americani, il 51 per cento, approva l'ipotesi di un attacco, contro il 70 per cento registrato in dicembre. La maggioranza del campione, il 69 per cento, ritiene che un intervento sarebbe moralmente giustificato, ma una parte degli intervistati teme le conseguenze della guerra. Fra i timori espressi, quello di una guerra lunga e costosa (49 per cento), o anche di un ritiro americano senza aver conseguito la vittoria (15 per cento). Vi e' inoltre preoccupazione per una crescita dei prezzi del petrolio (88 per cento), l'aumento del terrorismo negli Stati Uniti (77 per cento) e dell'instabilita' in Medio Oriente (74 per cento). Il 55 per cento teme una recessione, e il 65 per cento ritiene che Saddam Hussein usera' armi chimiche contro le truppe americane
VIETNAM: 100MILA FAMIGLIE EVACUATE PER LA PIENA DEL MEKONG Hanoi, 31 ago. - Oltre 100mila famiglie vietnamite hanno dovuto abbandonare le loro case per sfuggire alla piena del delta del Mekong che ha gia' causato 16 morti. Lo rendono noto i giornali vietnamiti, sottolineando che la provincia piu' colpita e' quella di An Giang, alla frontiera con la Cambogia. Le autorita' stanno inviando squadre di barche per facilitare l'evacuazione e numerose province hanno aperto centri per la cura dei bambini, mentre i genitori sono impegnati nel tentativo di salvare le loro case. Nella provincia di An Giang ne sono stati aperti 185.
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