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FEMINICIDI
Foggia - Un uomo ha strangolato con una sciarpa la moglie e poi con un coltello si è tolto la vita.
Lecce - Italiano, accusato di violenza sessuale nei confronti di tre collaboratrici familiari straniere
Albenga – Moglie picchiata e sbattuta fuori casa con la figlia piccola dal marito
Biassono - Italiano, accusato di aver maltrattato, perseguitato e minacciato la madre
Avellino: donna trovata morta sotto terra e cumuli rifiuti, sono in corso le indagini
ESTERI
New York: Fuori il tribunale per il processo Strauss Kahn le lavoratrici delle pulizie a sostegno della donna
"Vergogna!", "Vergogna!". Così decine e decine di lavoratrici, cameriere, immigrate, oggi all'apertura del processo hanno gridato con forza contro Dominique Strauss-Kahn. Questa dimostrazione segue di pochi giorni quella fatta in Francia da donne, lavoratrici che hanno detto: "siamo tutte lavoratrici delle pulizie!".
E' un buon e giusto inizio del processo! Un processo che non deve mai svolgersi "tranquillamente". Perchè se così fosse la sentenza è nota: Strauss-Kahn ne uscirebbe innocente e il processo si trasformerebbe in un violento tentativo di infangare la lavoratrice dell'albergo. A noi non interessa la giustizia dello stato ma il riconoscimento della violenza che gli uomini agiscono sulle donne ogni giorno, in tutti i luoghi del mondo.
Usa, due detenuti in isolamento da 40 anni. Amnesty International dice: "Ora basta"
Herman Wallace di 69 anni e Albert Woodfoz di 64 vivono 23 ore su 24 in celle di due metri per tre. Dopo così tanti anni non c'è mai stato un riesame della loro situazione carceraria. Accusati di rapina e dell'omicidio di un agente penitenziario, i legati hanno più volte avanzato dubbi sulle prove a loro carico. Le autorità della Louisiana, dove i due sono reclusi, sono state citate a giudizio Amnesty International ha chiesto alle autorità della Louisiana (Usa) di porre immediatamente fine all'isolamento cui sono sottoposti due detenuti da quasi 40 anni. Salvo periodi molti brevi, l'isolamento è andato avanti ininterrottamente da allora.
Non c'è mai stato nessun riesame. "Il trattamento cui sono sottoposti Wallace e Woodfox da quattro decenni è crudele e disumano e viola gli obblighi di diritto internazionale degli Usà - ha dichiarato Guadalupe Marengo, vicedirettrice del Programma Americhe di Amnesty International 1 - non siamo a conoscenza di altri casi di durata così lunga di una condizione tanto disumana e degradante negli Usa. Nel corso di questi decenni - ha aggiunto - non c'è stato alcun significativo riesame dello status dei due detenuti. L'unica ragione fornita per continuare a tenerli in isolamento è la natura della ragione originaria. altre quattro ore alla settimana, possono uscire dalle celle per lavarsi o camminare da soli lungo il corridoio. I due detenuti hanno un limitato accesso a libri, quotidiani e televisione. Non è mai stato consentito loro di lavorare o studiare. Le relazioni sociali sono limitate a periodiche visite dei parenti e a poche telefonate. Secondo i loro avvocati, entrambi soffrono di gravi problemi di salute, causati o acuiti dagli anni d'isolamento. Questo carcere secondo lo stato statunitense sarebbe la punizione giusta, questa è una punizione disumana Anche per questo continuiamo a odiare il carcere, vogliamo liberarci del carcere e di ogni istituzione totale, e soprattutto non vogliamo mai più che di carcere si muoia e nemmeno che di carcere si viva Brasile Amazzonia, al via i lavori per la diga di Belo Monte. Le tribù scendono in guerra Raoni Metyktire, capo della tribù Kayapó, è scoppiato apertamente in lacrime ieri, quando la costruzione della diga e della centrale idroelettrica di Belo Monte, in Amazzonia, ha ottenuto anche il vialibera dell’agenzia brasiliana per l’ambiente. Ora i lavori possono iniziare. Sarà il terzo più grande impianto del mondo per la produzione di energia idroelettrica. Il territorio abitato dalle popolazioni indigene verrà profondamente sconvolto, e sconvolto risulterà anche il loro modo di vivere, profondamente legato alla natura e a ciò che essa offre. Il Brasile, evidentemente, non ha imparato la lezione della Cina, dove la diga delle Tre Gore sul fiume Yangtze – l’impianto idroelettrico più grande del mondo – ha creato, per ammissione del Governo, problemi ambientali e sociali più gravi del previsto. Si sospetta addirittura che abbia modificato il clima locale, innescando una grave siccità. A Belo Monte le imprese contano di iniziare i lavori entro questo mese: ma saranno mai portati a termine? Perchè la tribù Kayapó è sul sentiero di guerra. E non è più sola. La diga di Belo Monte sbarrerà il fiume Xingu, un affluente del Rio delle Amazzoni. Il Brasile conta di ricavarne il 6% del suo fabbisogno di elettricità e ne fa un’imprescindibile questione di sviluppo. Verranno allagati 500 chilometri quadrati di foresta e il fiume, per un tratto di 150 chilometri, sarà trasformato in un acquitrino stagnante. Circa 40.000 persone dovranno far fagotto; cambierà la vita delle tribù che vivono di pesca. Proprio per questo i nativi sono determinati a impedire la costruzione della diga. Ne parla diffusamente Amazon Watch, dando conto della riunione – definita storica – di 320 rappresentanti delle 18 tribù che vivono nel bacino dello Xingu e anche più lontano. La tribù Kayapó è già riuscita a bloccare, circa vent’anni fa, un progetto per l’energia idroelettrica nella zona. Il fiume Xingu appartiene a loro, dicono, ed impediranno che venga distrutto. Spari e tensione sulle Alture del Golan Migliaia di palestinesi hanno manifestano oggi nel campo profughi di Ain al Hilwe, in Libano del sud, per protestare contro l’uccisione di 23 dimostranti – secondo i dati diffusi dalla televisione siriana – colpiti ieri dal fuoco dei tiratori scelti israeliani a pochi metri dai reticolati che corrono lungo le linee di armistizio tra Siria e lo Stato ebraico, sulle Alture del Golan occupate. Raduni si sono svolti in altri campi profughi, anche nei Territori palestinesi occupati. Una calma carica di tensione invece ha regnato proprio sul Golan. Decine di dimostranti siriani e palestinesi si sono radunati di fronte al villaggio druso di Majdal Shams (sul versante israeliano) ma non hanno tentato di superare il reticolato, così come avevano fatto lo scorso 15 maggio cogliendo di sorpresa i militari israeliani. Secondo Tel Aviv le cifre fornite dalla televisione siriana sarebbero «molto esagerate». Damasco, aggiunge Israele, avrebbe innescato la tensione sul Golan alla scopo di distogliere la attenzione internazionale dalle proteste popolare in corso nel proprio territorio. GIAPPONE: La Chernobyl liquida. Fukushima, aggiornati al rialzo i dati sulle emissioni radioattive Sono arrivati nuovi dati da fonti ufficiali sulla radioattività uscita da Fukushima. Quelli vecchi riguardavano l’aria, questi invece l’acqua. Fatte le somme, si arriva a una cifra compresa fra i 930.000 e i 2.160.000 terabecquerel. Per Chernobyl l’Urss calcolò 1.800.000 terabecquerel complessivi. L’aggiornamento infatti tiene conto solo dell’acqua presente nei sotterranei della centrale nucleare: in più c’è l’acqua radioattiva versata deliberatamente in mare per far spazio, quella che vi è finita attraverso varie crepe e quella che si è infiltrata nel sottosuolo. E’ stato un manager della Tepco, la società che gestisce Fukushima, a stimare in 720.000 terabecquerel la radioattività contenuta nell’acqua che si è accumulata a Fukushima. La radioattività ha costretto a far sfollare 80.000 persone. Del resto, ormai lo dice anche la Tepco: alla fine, Fukushima potrà essere peggio di Chernobyl. Questi calcoli sono stati effettuati verso il 10 aprile, e hanno portato a classificare l’incidente di Fukushima al grado 7 – il più alto – della scala internazionale Ines. Secondo l’Iaea, l’agenzia dell’Onu per l’energia nucleare, elementi radioattivi hanno continuato a depositarsi sul suolo giapponese fin verso il 17 maggio. Unendo le cifre (seppur parziali) della Tepco per l’acqua a quelle (altrettanto parziali) dell’Agenzia nucleare per l’aria, le emissioni assommano a 1.090.000 terabecquerel. L’acqua si è accumulata nei sotterranei di Fukushima dopo essere stata versata sui e nei reattori (crepati e in meltdown totale) per raffreddarli. Per questo è diventata spaventosamente radioattiva. Non manca molto perchè trabocchi. La Tepco dice che potrà avvenire a fine giugno. Nevada, 14° stato Usa contro la discriminazione anti-transgender Con la firma del governatore Brian Sandoval, il Nevada è diventato il quattordicesimo stato americano che proibisce la discriminazione sul lavoro contro le persone transgender. Sebbene solo quattro dei 26 legislatori repubblicani dello stato abbiano votato a favore della legge, sostenuta dai democratici, il governatore Sandoval - anch'egli repubblicano - ha rotto i ponti con il suo partito apponendo la firma definitiva. Da adesso nel Nevada discriminare lavorativamente le persone in base all'identità o espressione di genere è un reato. Iran: la dissidente Haleh Sahabi morta al funerale del padre Le rivolte arabe non hanno toccato l’Iran, scosso da tempo da altre tensioni interne di cui i tanti attivisti per i diritti umani stanno da tempo pagando il prezzo. Oggi, 1° giugno, l’attivista iraniana Haleh Sahabi è morta al funerale del padre 81enne Ezatollah Sahabi, mancato lunedì 30 maggio in un ospedale di Teheran.Haleh Sahabi era un membro del gruppo “Madri per la pace” e del movimento per i diritti delle donne. Era stata arrestata durante una manifestazione di fronte al parlamento in occasione della cerimonia di insediamento del presidente Ahmadinejad e per questo motivo era stata condannata a due anni di carcere. La magistratura aveva permesso alla 55enne Haleh Sahabi di uscire dalla prigione di Evin per partecipare al funerale del padre nella località di Lavasan a nord-ovest dalla capitale Teheran.Su invito dell’opposizione, duemila persone sono intervenute al funerale del noto dissidente ed ex deputato che aveva preso parte al governo ad interim immediatamente successivo alla rivoluzione del 1979 e aveva dato le dimissioni in segno di protesta dopo la presa degli ostaggi nell’ambasciata americana di Teheran il 4 novembre 1979. Secondo una prima ricostruzione e la testimonianza del figlio Yahya Shamekhi, riportata dall’emittente britannica BBC, la donna – che era in testa al corteo con un mazzo di fiori in mano - si sarebbe arrabbiata quando le forze di sicurezza hanno cercato di interrompere la cerimonia e sarebbe morta di un attacco cardiaco, complici lo stress e la temperatura elevata. ITALIA CORREGGIO DONNE MEDEA: La Delibera del Comune di Correggio ha cooptato il Movimento per la Vita e la Caritas per lavorare alla rimozione delle cause di tipo socio economico che porterebbero all’interruzione volontaria di gravidanza, e come possibili destinatarie del progetto le donne entro il 3° mese di gravidanza che si rivolgono al consultorio familiare con richiesta di IVG… quindi, sottolineiamolo, non donne che, legittimamente, ancora non hanno preso una decisione circa la gravidanza o non sanno cosa fare e non hanno le informazioni necessarie per poter decidere serenamente, ma donne che hanno già scelto e per le quali, davvero, si prevede, da quel momento, una vera e propria gogna. Infatti, a prescindere dalla scelta fatta, vale a dire non voler avere a che fare con Il Movimento per la Vita o con la Caritas, i soggetti citati lavoreranno comunque in sinergia con il consultorio per progettare insieme ogni intervento utile a risolvere eventuali problemi socio economici che impediscano il proseguo della gravidanza. DOMANI ORE 10 PRESIDIO A TORINO SOTTO LA SEDE DEL TAR IN CORSO STATI UNITI 45! NO AL MOVIMENTO PER LA VITA NEI CONSULTORI PUBBLICI! ROMA, 7 GIU - L'Italia potrebbe idealmente venire percorsa per oltre 1.100 chilometri da rifiuti: come un'intera autostrada che va da Reggio Calabria a Milano in cui si mettono in fila 82.181 camion carichi di spazzatura. Questa l'immagine, scattata sulla base dei sequestri nelle inchieste per traffico illecito (circa 2 milioni di tonnellate), con cui Legambiente racconta la penisola delle Ecomafie nel nuovo rapporto 2011 presentato oggi a Roma. Secondo l'annuale report dell'associazione il 2010 e' un anno da
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