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'''Nevada, 14° stato Usa contro la discriminazione anti-transgender''' Con la firma del governatore Brian Sandoval, il Nevada è diventato il quattordicesimo stato americano che proibisce la discriminazione sul lavoro contro le persone transgender. Sebbene solo quattro dei 26 legislatori repubblicani dello stato abbiano votato a favore della legge, sostenuta dai democratici, il governatore Sandoval - anch'egli repubblicano - ha rotto i ponti con il suo partito apponendo la firma definitiva. Da adesso nel Nevada discriminare lavorativamente le persone in base all'identità o espressione di genere è un reato. '''Iran: la dissidente Haleh Sahabi morta al funerale del padre ''' Haleh Sahabi (a destra) in un'immagine di repertorio (EPA/ABEDIN TAHERKENAREH) Le rivolte arabe non hanno toccato l’Iran, scosso da tempo da altre tensioni interne di cui i tanti attivisti per i diritti umani stanno da tempo pagando il prezzo. Oggi, 1° giugno, l’attivista iraniana Haleh Sahabi è morta al funerale del padre 81enne Ezatollah Sahabi, mancato lunedì 30 maggio in un ospedale di Teheran. Haleh Sahabi era un membro del gruppo “Madri per la pace” e del movimento per i diritti delle donne. Era stata arrestata durante una manifestazione di fronte al parlamento in occasione della cerimonia di insediamento del presidente Ahmadinejad e per questo motivo era stata condannata a due anni di carcere. La magistratura aveva permesso alla 55enne Haleh Sahabi di uscire dalla prigione di Evin per partecipare al funerale del padre nella località di Lavasan a nord-ovest dalla capitale Teheran. Su invito dell’opposizione, duemila persone sono intervenute al funerale del noto dissidente ed ex deputato che aveva preso parte al governo ad interim immediatamente successivo alla rivoluzione del 1979 e aveva dato le dimissioni in segno di protesta dopo la presa degli ostaggi nell’ambasciata americana di Teheran il 4 novembre 1979. Secondo una prima ricostruzione e la testimonianza del figlio Yahya Shamekhi, riportata dall’emittente britannica BBC, la donna – che era in testa al corteo con un mazzo di fiori in mano - si sarebbe arrabbiata quando le forze di sicurezza hanno cercato di interrompere la cerimonia e sarebbe morta di un attacco cardiaco, complici lo stress e la temperatura elevata. Secondo la BBC, il figlio ha dichiarato che “le forze di sicurezza hanno preso il cadavere del nonno e lo hanno portato via, mia madre è svenuta e il medico ci ha detto che è morta di infarto in ospedale”. Secondo alcuni siti riformisti la donna sarebbe invece morta per i colpi inferti dagli agenti. Le autorità della Repubblica Islamica negano che le cose siano andate così, e il capo della sicurezza di Teheran, Alireza Janeh, ha dichiarato che non ci sarebbero stati tafferugli. Non sarebbe la prima volta che i funerali di un dissidente sono interrotti dall’intervento delle forze di sicurezza. Tre mesi fa era successo durante la cerimonia funebre per Mir Esmaeil Mousavi, padre di Mir-Hossein Mousavi, uno dei leader del movimento verde. In quell’occasione due membri della famiglia erano stati arrestati. Inoltre, anche i funerali del grande Ayatollah Montazeri erano stati occasione di tensione tra l’opposizione e le forze dell’ordine. E proprio il nipote del grande Ayatollah, scomparso all’età di 87 anni nel dicembre 2009, è stato arrestato stamattina – insieme a un’altra decina di persone - a Teheran nel corso dei funerali dell’intellettuale dissidente Ezatollah Sahabi. |
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FEMMINICIDI
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Nevada, 14° stato Usa contro la discriminazione anti-transgender
Con la firma del governatore Brian Sandoval, il Nevada è diventato il quattordicesimo stato americano che proibisce la discriminazione sul lavoro contro le persone transgender. Sebbene solo quattro dei 26 legislatori repubblicani dello stato abbiano votato a favore della legge, sostenuta dai democratici, il governatore Sandoval - anch'egli repubblicano - ha rotto i ponti con il suo partito apponendo la firma definitiva. Da adesso nel Nevada discriminare lavorativamente le persone in base all'identità o espressione di genere è un reato.
Iran: la dissidente Haleh Sahabi morta al funerale del padre
Haleh Sahabi (a destra) in un'immagine di repertorio (EPA/ABEDIN TAHERKENAREH) Le rivolte arabe non hanno toccato l’Iran, scosso da tempo da altre tensioni interne di cui i tanti attivisti per i diritti umani stanno da tempo pagando il prezzo. Oggi, 1° giugno, l’attivista iraniana Haleh Sahabi è morta al funerale del padre 81enne Ezatollah Sahabi, mancato lunedì 30 maggio in un ospedale di Teheran. Haleh Sahabi era un membro del gruppo “Madri per la pace” e del movimento per i diritti delle donne. Era stata arrestata durante una manifestazione di fronte al parlamento in occasione della cerimonia di insediamento del presidente Ahmadinejad e per questo motivo era stata condannata a due anni di carcere.
La magistratura aveva permesso alla 55enne Haleh Sahabi di uscire dalla prigione di Evin per partecipare al funerale del padre nella località di Lavasan a nord-ovest dalla capitale Teheran. Su invito dell’opposizione, duemila persone sono intervenute al funerale del noto dissidente ed ex deputato che aveva preso parte al governo ad interim immediatamente successivo alla rivoluzione del 1979 e aveva dato le dimissioni in segno di protesta dopo la presa degli ostaggi nell’ambasciata americana di Teheran il 4 novembre 1979. Secondo una prima ricostruzione e la testimonianza del figlio Yahya Shamekhi, riportata dall’emittente britannica BBC, la donna – che era in testa al corteo con un mazzo di fiori in mano - si sarebbe arrabbiata quando le forze di sicurezza hanno cercato di interrompere la cerimonia e sarebbe morta di un attacco cardiaco, complici lo stress e la temperatura elevata. Secondo la BBC, il figlio ha dichiarato che “le forze di sicurezza hanno preso il cadavere del nonno e lo hanno portato via, mia madre è svenuta e il medico ci ha detto che è morta di infarto in ospedale”. Secondo alcuni siti riformisti la donna sarebbe invece morta per i colpi inferti dagli agenti. Le autorità della Repubblica Islamica negano che le cose siano andate così, e il capo della sicurezza di Teheran, Alireza Janeh, ha dichiarato che non ci sarebbero stati tafferugli.
Non sarebbe la prima volta che i funerali di un dissidente sono interrotti dall’intervento delle forze di sicurezza. Tre mesi fa era successo durante la cerimonia funebre per Mir Esmaeil Mousavi, padre di Mir-Hossein Mousavi, uno dei leader del movimento verde. In quell’occasione due membri della famiglia erano stati arrestati. Inoltre, anche i funerali del grande Ayatollah Montazeri erano stati occasione di tensione tra l’opposizione e le forze dell’ordine. E proprio il nipote del grande Ayatollah, scomparso all’età di 87 anni nel dicembre 2009, è stato arrestato stamattina – insieme a un’altra decina di persone - a Teheran nel corso dei funerali dell’intellettuale dissidente Ezatollah Sahabi.
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