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Chiuderà definitivamente l'Alcoa di Portovesme, in Sardegna. E il tutto avverà entro sei mesi. Lo stabilimento sardo è un sito importante della produzione della multinazionale. Qui si concentra tutta la produzione di alluminio in Italia. L'annuncio choc, che interesserà circa 1.500 lavoratori di tutta Europa (un terzo in Italia), è arrivato ieri dopo lunghi anni di cassa integrazione e di proteste: il nostro Paese, spiega l'azienda, non è competitivo sul mercato energetico e la combinazione con i costi crescenti delle materie prime e il crollo dei prezzi dell'alluminio è risultato fatale. Le cose in realtà stanno diversamente. Alcoa ha avuto per anni energia a prezzi scontati fino a quando l'Ue non ha aperto un procedimento di infrazione verso il governo italiano, ritenendo le forniture ribassatè un aiuto di Stato mascherati. La multinazionale taglia la capacità totale di produzione di alluminio primario del 12%, ovvero di 531.000 tonnellate. L'effetto a catena porterà alla chiusura entro la prima metà del 2012 del sito di Portovesme (150.000 tonnellate di produzione annua) e alla fermata parziale e temporanea di altri due stabilimenti in Spagna, a La Coruna e Aviles. A rischio complessivamente circa 1.500 dipendenti, di cui un terzo solo nell'Isola. E la stessa sorte della fabbrica sarda era toccata la scorsa settimana alle fonderie in Tennessee e in Texas.

pagina del GR dell'MFLA per i nostri contributi da remoto!!!

GR del 10 gennaio 2012

I FEMMINICI, ovvero la guerra degli uomini contro le donne, dall'inizio dell'anno

10 GEN

MILANO - Un uomo è accusato di violenza sessuale aggravata sulle figlie, commessa anche quando le bambine erano minorenni.

MODENA - un uomo da oltre 30 anni perseguitava una donna

9 GEN

BOLZANO - Un uomo di 21 anni perseguitava una ragazza di 20 anni

PERUGIA - Un uomo da 2 anni perseguitava la ex fidanzata, con un sequestro e minacce varie

8 GEN

STATI UNITI - Un uomo, paramedico di un'ambulanza, lega e violenta una paziente sul mezzo diretto all'ospedale

MOLFETTA - Un uomo di 31 anni perseguitava da tempo una donna e l'ha anche aggredita e tentato di violentarla

7 GEN

ROVIGO - Un uomo ha approfittato della ressa del mercato per palpeggiare alcune donne, ma una signora l'ha bloccato

ANCONA, 7 GEN - un uomo ha stuprato e rapinato una donna cinquantenne

L'AQUILA, 7 GEN - un uomo minacciava quotidianamente e arrecava molestie alla ex convivente

5 GEN

TRENTO - un uomo è accusato di avere rapito, violentato e sfregiato la moglie, quattro anni fa

TERNI - 3 uomini hanno picchiato stuprato una donna prostituta

EMPOLI - un uomo ha aggredito in pieno centro una giovane donna

FIRENZE - un uomo picchiava la moglie e la costringeva a rapporti sessuali contro la sua volontà

BRESCIA - Un uomo 39enne peseguitava da 2 anni la ex moglie

NAPOLI - un uomo ha minacciato la ex moglie durante uno spettacolo di beneficenza

PALERMO - Un uomo, commerciante di 34 anni, perseguitava da 2 anni una donna, con minacce, ingiurie, molestie e percosse

4 GEN

ALESSANDRIA - Due giovani uomini, studenti diciassettenni, costringono una ragazzina a contatti fisici non voluti, poi la minacciano di farlo sapere e la ricattano economicamente

OSTIA - vari uomini sequestrano, picchiano e stuprano una donna

RICCIONE - un uomo preseguitava l'ex fidanzata, impedendole una normale vita sociale, rendendole difficili aver contatti con altri, anche tramite facebook

3 GEN

OSTELLATO (FERRARA) - Un uomo ha ucciso una donna accoltellandola all'addome

VIBO VALENTIA - un uomo da oltre sei anni picchiava la moglie e la costringeva ad avere rapporti sessuali.

ROMA - un uomo, la notte di Capodanno, ha fatto oltre 100 telefonate alla ex fidanzata

1 GEN

BEVAGNA - un uomo segrega e stupra la ex

RIMINI, 1 GEN - un uomo di 45 anni perseguitava e minacciava la ex

ITALIA

pillola del giorno dopo: obiettiamo gli obiettori

Farsi prescrivere e acquistare la pillola del giorno dopo in meno di 72 ore: una sorta di mission impossible che molte donne e coppie, a Roma e in tutta Italia, sono costrette ad affrontare. Perché, tra rifiuti vaghi e più esplicite obiezioni di coscienza, è concreto il rischio che trascorrano i 3 giorni dal rapporto sessuale entro i quali la pillola ha effetto. L'ultima piccola odissea è quella affrontata da una ragazza romana di 30 anni che ha raccontato ciò che le è capitato. La sua storia è diventata una doppia interrogazione parlamentari. L'interrogazione descrive il viaggio della donna iniziato lo scorso 22 novembre quando, temendo una possibile gravidanza, decide di rivolgersi al suo medico di famiglia per prendere informazioni e richiedere la prescrizione della pillola del giorno dopo. E qui arriva il primo rifiuto. "Sono obiettore di coscienza", le spiega il dottore che le nega la prescrizione. La ragazza decide di muoversi, puntando verso il pronto soccorso a lei più vicino, quello dell'ospedale Spallanzani. E anche qui, porte sbarrate: "Siamo abilitati solo al trattamento delle malattie infettive, si rivolga altrove". Dallo Spallanzani, la donna va al pronto soccorso del San Camillo. Lì aspetta due ore. Poi, finalmente, riesce a parlare con un ginecologo. Ma nemmeno stavolta è fortunata: "Ci sono casi più urgenti", le risponde il medico. Intanto il tempo passa, e la ragazza è costretta a rivolgersi al consultorio di via della Magliana. "Mi spiace, nessuna prescrizione - le spiegano - Lei non è di questa zona". Al secondo tentativo, nel consultorio di via Brugnato, la ragazza riesce ad avere la ricetta per la pillola. Qui inizia una seconda odissea: quella per riuscire ad acquistarla. Una farmacia vicino alla Portuense non ha le pillole, in un'altra, zona Marconi, si rifiutano di venderle perché obiettori di coscienza. "Solo alla fine del suo lungo pellegrinaggio alla ragazza viene fornito il farmaco da un farmacista di via Ostiense".

INCIDENTI SUL LAVORO: 2 OPERAI IN CONDIZIONI MOLTO GRAVI

DOMODOSSOLA - E' ricoverato in gravi condizioni all'ospedale di Novara un operaio di 60 anni urtato da un treno passeggeri mentre lavorava sulla linea ferroviaria del Sempione, fra le stazioni di Varzo e Domodossola. L'uomo, che lavorava per conto della Gefer, stava sostituendo le traversine tranciate dal treno deragliato una settimana fa prima.

LECCE - Un operaio di 56 anni è rimasto gravemente ferito in un incidente sul lavoro avvenuto in un cantiere edile. L'operaio è caduto da un'impalcatura dove stava lavorando per la costruzione di una casa.

ALCOA, DOPO L'ABBUFFATA VIA DALL'EUROPA

Chiuderà definitivamente l'Alcoa di Portovesme, in Sardegna. E il tutto avverà entro sei mesi. Lo stabilimento sardo è un sito importante della produzione della multinazionale. Qui si concentra tutta la produzione di alluminio in Italia. L'annuncio choc, che interesserà circa 1.500 lavoratori di tutta Europa (un terzo in Italia), è arrivato ieri dopo lunghi anni di cassa integrazione e di proteste: il nostro Paese, spiega l'azienda, non è competitivo sul mercato energetico e la combinazione con i costi crescenti delle materie prime e il crollo dei prezzi dell'alluminio è risultato fatale. Le cose in realtà stanno diversamente. Alcoa ha avuto per anni energia a prezzi scontati fino a quando l'Ue non ha aperto un procedimento di infrazione verso il governo italiano, ritenendo le forniture ribassatè un aiuto di Stato mascherati. La multinazionale taglia la capacità totale di produzione di alluminio primario del 12%, ovvero di 531.000 tonnellate. L'effetto a catena porterà alla chiusura entro la prima metà del 2012 del sito di Portovesme (150.000 tonnellate di produzione annua) e alla fermata parziale e temporanea di altri due stabilimenti in Spagna, a La Coruna e Aviles. A rischio complessivamente circa 1.500 dipendenti, di cui un terzo solo nell'Isola. E la stessa sorte della fabbrica sarda era toccata la scorsa settimana alle fonderie in Tennessee e in Texas. Esteri

Colombia

Farc: piano di dialogo con il governo

Il leader delle Farc, Rodrigo Londoño Echeverry, alias “Timoleón Jiménez” o “Timochenko“, subentrato a capo della guerriglia più longeva del mondo dopo l’uccisione a novembre di Guillermo León Sáenz, alias “Alfonso Cano”, ha chiesto al presidente colombiano, Juan Manuel Santos, di riprendere il dialogo interrotto nel 2002, durante la presidenza di Andrés Pastrana. “A noi interessa discutere delle privatizzazioni selvagge, senza regole, della libertà assoluta di commercio e di investimento, della degradazione ambientale, della democrazia di mercato, della dottrina militare” ha spiegato il nuovo capo guerrigliero in un comunicato diffuso via internet, riaprendo la strada alla dialogo dietro specifiche condizioni per il quale tanto si era speso anche Cano. Un intervento che era già nell’aria, visto che due settimane fa le Farc hanno annunciato la liberazione unilaterale di sei degli undici prigionieri ancora nelle loro mani, tutti poliziotti e militari.

USA

Obama:vendere armi al Sudan promuove la pace

Il presidente americano Barack Obama ha inserito il Sud Sudan nella lista di paesi che posseggono i requisiti per poter acquistare armi dagli Stati Uniti. Nella dichiarazione firmata dal presidente si sottolinea come “la fornitura di armi e servizi di difesa alla Repubblica del Sud Sudan, contribuirà a rafforzare la sicurezza degli Stati Uniti e a promuovere la pace”. Diplomatici statunitensi interrogati dal quotidiano ‘Sudan Tribune’ hanno detto che la decisione non si tradurrà in una vendita immediata al governo di Juba, impegnato da mesi in uno scambio di accuse con le autorità di Khartoum, riguardo il sostegno a gruppi armati nelle zone di confine tra i due paesi.

nigeria: almeno 10 morti nel corteo contro il carobenzina

Potrebbero essere più di 10 le vittime provocate dagli scontri tra dimostranti e poliziotti avvenuti ieri durante i cortei contro l’aumento dei prezzi della benzina: lo dice Mwakpa Omwakpa, portavoce della Croce Rossa, mentre la Nigeria si prepara a un secondo giorno di sciopero e proteste di piazza. Secondo Omwakpa, “le vittime accertate per ora sono meno di 10 ma è possibile che ulteriori verifiche rendano il bilancio delle violenze più grave”. Oggi alcuni giornali riferiscono di 12 morti durante i cortei di Lagos, Benin City e Kano, la città del Nord dove ieri sera è entrato in vigore un regime di coprifuoco. Secondo “The Vanguard” e “This Day”, tra i quotidiani più diffusi, a Lagos un poliziotto è stato arrestato con l’accusa di aver ucciso a colpi di pistola un giovane che stava giocando a calcio in un piazzale a pochi passi dai manifestanti.

Siria

Continua la stragge tra i manifestanti contro il potere di Bachir Al Assad. Oggi 10 personne sono state uscise e quaranta ferite dalle forze di sicurezza a Deir Ezzor. Secondo l'osservatorio siriano dei diritti umani, si tratta di un vero masscro e la maggiore parte dei uscisi sono dei giovanni che manifestavanno pacificamente.

Iran

Il president irianano Mahmoud Ahmadinejad é arrivato domenica in Venezuela, prima tapa di un viaggio di 5 giorni in America Latina.

E stato ricevuto con gli onori militari a Caracas. Dopo un'incontro lunedi con il presidente venezueliano Hugo Chavez, Ahmadinejad andra in Nicaragua, a Cuba e in Ecuador. L'obiettivo del viaggio è di rinforzare le relazioni con questi paesi in un momento in cui le potenze occidentali accentuano le pressioni su l'iran per farlo rinunciare al suo programa nuclearo.

Il presidente iraniano è accompagnato da un'importante dekegazione, i ministri degli affari esteri,, dell'energia e del'industria.

Il viaggio dovrebbe anche rinforzare un asso anti USA. In fatti, ostili agli USA, il nicaragua, l'cuador e il venezuala si sono nei ultimi anni avvicinati del Iran. In 13 anni al potere, Chavz è andato 13 volte a Teheran.

mfla8gr (last edited 2012-05-08 17:30:59 by anonymous)