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AGENDA 3 GIUGNO 2003
Manifestazione lesbica Messico 2003
Venerdi 21 marzo 2003 alle 16, dal Monumento alla rivoluzione fino a Zocalo (piazza centrale di Messico), solo per donne, senza propaganda di partiti politici, senza camioncini.
Documento : 25 anni dopo linizio del movimento lesbico-femminista in Messico, noi le lesbiche femministe, continuiamo a cercare degli spazi autonomi in accordo con la nostra etica e il nostro desiderio di costruire una società critica alle regole delleterosessismo, del neoliberismo e dei fondamentalismi.
- Forti di 25 anni di esperienza, noi le lesbiche, abbiamo bisogno di strategie di visibilità. Questa manifestazione lesbica costituisce per noi unimportante espressione di questa visibilità, per tentare di finirla con gli stereotipi e i pregiudizi contro le lesbiche. E un modo per fare coming out, uscire dalla solitudine e dalla marginalità nella quale vivono molte lesbiche, una possibilità di trovare dei riferimenti che ci permettano di abbandonare il senso di colpa e di riconciliarci fieramente con la nostra identità. Questi atti di visibilità massiccia del nostro orgoglio lesbico, oltre ad unirci, di farci toccare con dita la solidarietà e la collettività, ci rende presenti come soggetti sociali e politici nei nostri ambiti, nelle nostre città e nel nostro paese, e nello stesso tempo ci riafferma come una componente importante della società civile.. Uscite da pratiche organizzative diverse, noi, lesbiche, costruiamo e invitiamo a costruire un lavoro comune in un obiettivo di visibilità e di espressione della nostra forza. Benché solo alcune di noi si mostrano in pieno giorno, noi siamo molte nascoste. La manifestazione vuole attirare quelle che dubitano, le timorose, le indecise, le intermittenti, le solitarie, le incredule, e chiaramente, le convinte. Questa è unespressione di quello che le lesbiche possono fare della loro ribellione. La manifestazione pubblica ci posiziona come delle attrici politiche che esigono dei rapporti sociali differenti, che esprimono una visione critica di fronte alla dittatura imposta dalleterosessismo, i fondamentalismi religiosi, il neoliberismo, la globalizzazione, il capitalismo e il consumismo.
Nel mondo, le manifestazioni lesbiche sono degli atti chiari di visibilità. Nel nostro paese, la cultura lesbica ha bisogno di spazi pubblici di espressione. Le lesbiche sono dappertutto, siamo differenti e diverse, ma prima di tutto, siamo in ribellione di fronte allimmagine della donna assoggettata alleterosessualità.
Critichiamo la commercializzazione e la privatizzazione delle manifestazioni dellorgoglio lesbico-gay-trans-bi (LGTB). La tendenza mercantile ha offuscato il contenuto politico delle nostre manifestazioni e del nostro movimento, facendo passare in secondo piano la critica del sistema eterosessuale obbligatorio, della logica binaria e del funzionamento del capitalismo neoliberale. Non rinunciamo al nostro diritto a fare parte del movimento LGTB e ad arricchire le sue manifestazioni, ma manteniamo la nostra autonomia per rinforzare la nostra visibilità e la nostra esistenza in quanto lesbiche, e la nostra sorellanza femminista. La mancanza di coordinamento e di fiducia ci rende più invisibili in quanto lesbiche. Costruiamo uno spazio aperto, differente, diverso ed inclusivo, dove la cosa più importante sia il gusto delle lesbiche ( gioco di parole intraducibile: el sabor de las tortillas, che significa sia il sapore delle tortillas sia il sapore delle lesbiche). Che questa manifestazione lesbica, la prima ad avere luogo nella regione, sia un contributo ed unispirazione in tutti i paesi latino-americani perché si organizzino altre manifestazioni lesbiche, per il piacere di rovesciare il pensiero unico, di avere una partecipazione politica, di vivere e damare
car@ compagn@ e amic@ come saprete l'Ambulatorio Medico Popolare di Via dei Transiti 28 ha aperto i battenti nel 1994 e da allora si occupa di diritto alla salute, in particolare dando la possibilità a chi non ne ha diritto di poter farsi visitare da un medico gratuitamente o di ottenere farmaci necessari senza lasciare il portafoglio in farmacia. La nostra caldaia, che da quei tempi lontani ha riscaldato (non molto bene per la verità) i nostri inverni e quelli dei quasi tremila pazienti che sono passati di qua, ha deciso di lasciarci. Dobbiamo proprio sostituirla, entro l'autunno. Come potete capire l'esborso sarà notevole, abbiamo quindi deciso di lanciare una campagna di sottoscrizione straordinaria. Siccome sappiamo che non vi piace cacciare i soldi così, aggratis, abbiamo pensato, in cambio, di rallegrarvi l'estate con beveraggi, cocktail e mangerie varie: così voi vi rinfrescate adesso e noi/voi ci scalderemo poi.
questi i primi appuntamenti:
Gli AMPeritivi del giovedì a giugno saranno il 5 e il 19 , sempre dalle 18,30 alle 20,30 nello spazio occupato in via dei transiti 28
SABATO 7 giugno, nell'ambito del circo precario, saremo nei giardini di via dei transiti a partire dalle 16 con un banchetto di materiale informativo sull'ambulatorio, sui nuovi ticket sanitari e sui referendum. Naturalmente accompagnati da thè alla menta, bibite fresche, vinello frizzante e cosine da mangiare
Giugno/Luglio: abbiamo in programma un paio di cene solidali e alcune serate danzanti. Dove? quando? aggiornamenti e ulteriori info nelle prossime comunicazioni
vi aspettiamo saluti e baci a tutt* ambulatorio medico popolare
ZAPRUDER N.1 - PRESENTAZIONE
È uscito il primo numero della rivista quadrimestrale "Zapruder. Storie in movimento. Rivista di storia della conflittualità sociale" (maggio-agosto 2003). Frutto di un percorso che ha coinvolto centinaia di giovani storiche e storici, la nuova rivista intende confrontarsi con ambiti di ricerca e approcci metodologici differenti. Accanto all?attenzione verso le lotte e le classi sociali, il femminismo, la "stagione dei movimenti", i conflitti generazionali, le avanguardie culturali e le subculture, "Zapruder" e il progetto Storie in movimento [www.storieinmovimento.org] vorrebbero analizzare altri soggetti e fenomeni: i movimenti ereticali e - più in generale - eterodossi, le cosiddette devianze e marginalità sociali, ma anche i populismi, gli spontaneismi, le dissidenze e i movimenti dei ceti medi o le dicotomie fascismo/antifascismo, razzismo/antirazzismo, Nord/Sud. Il tutto in chiave interdisciplinare e riconoscendo come patrimonio da mettere a frutto in ogni senso - anche criticamente, se sarà il caso - filoni di pensiero e riflessione che hanno contribuito a rinnovare negli ultimi decenni il fare storia: la storia di genere, la storia sociale, la storia orale, la pratica della con-ricerca, la microstoria.
"Zapruder" si presenta al pubblico con un formato inedito: una rivista con piani di lettura e livelli di approfondimento differenti, elegante ma informale, con una grafica decisamente audace. Il prezzo di copertina, reso possibile dalla tiratura elevata, è decisamente "politico": il volume (168 pp. a due colori in carta patinata con copertina a 4 colori) costa appena 8,50 euro; l'abbonamento a tre numeri parte da 18 euro (per studenti e non occupati soci di Storie in movimento). Il progetto è interamente autofinanziato. "Zapruder" sopravvivrà, dunque, solo se avrà lettori. La rivista, edita da Odradek, sarà reperibile nelle principali librerie (in particolare nelle Feltrinelli) e in qualche edicola selezionata a partire dalla metà di maggio. Oltre alla sottoscrizione dell'abbonamento, ogni aiuto (dal tam-tam elettronico alle recensioni, dalla disponibilità a presentare la rivista nella propria istituzione alla richiesta di copie da diffondere in occasione di convegni o iniziative) è gradito. In calce al messaggio riproduciamo l'indice e le condizioni di abbonamento.
Perché "Zapruder"? Il signor Abraham Zapruder è colui che il 22 novembre 1963 filmò l?uccisione di John Kennedy a Dallas. Si è scelto Zapruder non tanto perché tale nome sia rappresentativo di un fenomeno di conflittualità sociale, quanto perché, al pubblico italiano, dice e non dice, ha un suono vagamente ironico, non è didascalico, incuriosisce ed è una sorta di telecamera sulla storia. La zeta che caratterizza la nostra testata è invece un omaggio al film "Z" di Costantin Costa-Gavras. la zeta - con il significato di "è vivo" - era la lettera che i giovani greci scrivevano sui muri dopo l?assassinio del loro leader Gregorios Lambrakis, avvenuta a Salonicco il 22 maggio 1963. Dal nome del titolo alla grafica della testata, dai contenuti al prezzo di copertina (Otto e mezzo!), il cinema e, più in generale, il supporto audiovisivo - inteso a 360 gradi come fonte, veicolo di uso pubblico della storia, nonché saggio storiografico - è dunque molto presente. Il rapporto tra storia e cinematografia è un ambito di lavoro e sperimentazione che riteniamo di fondamentale importanza. A tal proposito, la redazione multimediale del progetto Storie in movimento, che affianca quella di "Zapruder", sta lavorando ad alcuni progetti che si muovono in questa direzione.
Il tema dello "zoom" del primo numero è "Piazze e conflittualità". Il perché è presto detto. Ci avevano abituati a pensare che, nell'"era digitale", la contiguità di corpi che si muovono in un determinato spazio pubblico fosse destinata a marginalizzarsi, se non a scomparire. Invece la piazza, luogo per eccellenza della socializzazione e della fisicità, ha riconquistato la scena sociale e politica, si è anzi connaturata come uno dei tratti caratterizzanti dei "nuovi" e "vecchi" movimenti: dagli "antiliberisti" ai "girotondini", dalle manifestazioni sindacali a quelle contro la guerra. Iniziamo dunque il nostro percorso di ricerca interrogandoci sulla centralità della piazza nell'agire sociale. Lo facciamo perché la piazza, intesa in senso lato, è stata in quasi tutte le epoche - e in numerosi quanto differenti contesti - una delle cornici ideali delle manifestazioni di conflittualità sociale: lo spazio per trovarsi e prendere la parola ma anche, in determinati momenti, agente periodizzante (cfr. ad es. la storia del fascismo da piazza San Sepolcro a piazzale Loreto), spazio fisico della costruzione identitaria e luogo della memoria.
Per scrivere alla redazione, l'indirizzo è zapruder@storieinmovimento.org. Per le questioni organizzative (inclusi gli abbonamenti - richiesta del modulo telematico, ecc. - e la diffusione della rivista) o per le informazioni sul progetto Storie in movimento scrivere invece a info@storieinmovimento.org.
Ringraziamo fin d'ora quante/i vorranno aiutarci in quest'impresa con recensioni, consigli, critiche, passaparola...
INDICE
Zapruder Storie in movimento Rivista di storia della conflittualità sociale n. 01 maggio-agosto 2003 ---
Presentazione ed editoriale
* La redazione, Dalla A alla Z. Altre storie e storie altre * Eros Francescangeli e Paola Ghione, La storia in piazza
Zoom - Piazze e conflittualità (articoli e Dietro le quinte)
* Cecilia Ricci, In ordinem redigere. Polizia e ordine pubblico nella Roma imperiale * Roberto Bianchi, Il ritorno della piazza. Per una storia dell'uso politico degli spazi pubblici tra Otto e Novecento * Marco Grispigni, Figli della stessa rabbia. Lo scontro di piazza nell'Italia repubblicana * Carla Pagliero, La scena del conflitto. Il teatro in piazza del Living Theatre
Le immagini
* Tano D'Amico, Piazza bella piazza. Uno sguardo tra storia e memoria * Matteo Dominioni, L'ultima cena. Una fucilazione italiana di giovani abissini
Schegge
* Carlo Taviani, Animi ostinati. Una rivolta popolare d'antico regime (Trento 1525) * Silvia Casilio, "Chiedere o prendere? Prendere!". Note sulle pratiche di lotta e sui conflitti sociali nell'Italia dell'austerity
In cantiere
* Fiammetta Balestracci, La falce di Weimar. Rivoluzione, consigli e corporativismo nelle campagne prussiane (1918-1920) * Enrica Cavina, Per un atlante delle stragi nazifasciste in Emilia Romagna. Un database on line * Maria Teresa Gavazza, Un laboratorio della memoria. L'esperienza di Quargnento in provincia di Alessandria
La ricerca che non c'è
* Simone Ricci, Quando tace la voce del padrone. Storia d'industria e inaccessibilità degli archivi d'impresa nel reggiano
Altre narrazioni
* Nanni Balestrini, Antifascismi e "bienni rossi" a confronto. A proposito del radiodramma Parma 1922 (a cura di Margherita Becchetti) * Renato Sarti, Il teatro della memoria. Intervista sullo spettacolo Mai Morti (a cura di Toni Rovatti)
Archivi
* Paolo Mencarelli, L'archivio e centro studi "Il Sessantotto" di Firenze * Cristiana Pipitone, La memoria di un sindacato. L'archivio storico della Cgil
La storia al lavoro
* Gianpasquale Santomassimo, Fascisti su Marte. L'immagine del fascismo nella science-fiction
Interventi
* Appunti di viaggio. Cenni sul dibattito del/sul progetto Storie in movimento (a cura di Carmelo Adagio, Liliana Ellena e Marco Lorenzin)
Recensioni
Giulia Cane e Claudio Venza (Giacomo Verde, S'era tutti sovversivi); Mario Coglitore (Arrigo Petacco, L'archivio segreto di Mussolini); Paola Di Cori (Maria Schiavo, Movimento a più voci); Luciano Franceschetti (Karlheinz Deschner, Storia criminale del Cristianesimo); William Gambetta (Giancarlo Burani, Storie di quartiere); Diego Giachetti (Marco Philopat, La Banda Bellini); Brunello Mantelli (Vincenzo Pinto, I sionisti); Franco Milanesi (Corrado Mornese, Eresia dolciniana e resistenza montanara); Damiano Palano (Ranajit Guha e Gayatri Chakravorty Spivak, Subaltern Studies); Antonello Ricci (Luigi Monardo Faccini, Un poliziotto perbene); Giulietta Stefani (Nicola Labanca, Oltremare)
CONDIZIONI DI ABBONAMENTO
Il prezzo di copertina di "Zapruder" (volume formato 18x25, 160-180 pp. circa) è di euro 8,50 (arretrati: 10 euro in Italia, 15 all'estero). Mentre le condizioni generali di abbonamento (3 numeri, indipendentemente da quando si attiva la sottoscrizione) sono le seguenti: Abbonamento ordinario: 22 euro Abbonamento all'estero: 32 euro Abbonamento sostenitore: 35 euro Abbonamento studenti e non occupati: 20 euro Abbonamento enti e istituzioni: 24 euro
Per quanti volessero associarsi a Storie in movimento, le condizioni (abbonamento a "Zapruder" + quota d'iscrizione 2003 di 10 euro) sono invece le seguenti: Ordinario soci e quota associativa 2003: 30 (20+10) euro All'estero soci e quota associativa 2003: 40 (30+10) euro Sostenitore soci e quota associativa 2003: 42 (32+10) euro Studenti e non occupati soci e quota associativa 2003: 28 (18+10) euro
Modalità di pagamento: 1) tramite bonifico bancario sul conto Bancoposta n. 36662534 (ABI 07601, CAB 03000) intestato a Ennio Bilancini. 2) tramite versamento sul conto corrente postale n. 36662534, intestato ad Ennio Bilancini.
In entrambi i casi, occorre specificare nella causale: "Abbonamento Zapruder" oppure "Abbonamento Zapruder + quota Sim 2003" ed indicare il proprio indirizzo. Occorre infine, per nostra praticità, comunicare l'avvenuto pagamento a info@storieinmovimento.org.
ZAPRUDER Storie in movimento Rivista di storia della conflittualità sociale zapruder@storieinmovimento.org
Redazione Zapruder: Sandro Bellassai, Mario Coglitore, Eros Francescangeli (coordinatore), William Gambetta, Elena Petricola, Simona Urso, Paola Zappaterra
Redazione multimediale: Liliana Ellena, Luca Fanelli, Paola Ghione (coordinatrice), Marco Lorenzin, Mauro Morbidelli, Carla Pagliero, Emiliano Perra
Comitato di coordinamento di Storie in movimento: Ennio Bilancini, Fabrizio Billi (Responsabile organizzativo), Eros Francescangeli, Paola Ghione, Carlo Modesti Pauer, Carla Pagliero, Damiano Palano, Paola Zappaterra
www.storieinmovimento.org