Critical mass e velocità controllate

INTRO

da http://www.tmcrew.org/eco/bike/que_viva.htm

Le persone che guidano queste macchine mortali non sono mostri. Tutti loro sono stati pedoni e sono andati in giro in bici. La nostra tattica deve evidenziare che è contro il mezzo e non contro il guidatore che ci battiamo. Loro pensano che l'automobile sia essenziale, ma noi rappresentiamo la vita senza di essa. Il nostro rifiuto a rimanere nell'ombra potrebbe spingerli a rivedere le proprie "scelte", ed il nostro esempio potrebbe fornire loro un'alternativa." Attivista di San Francisco Critical Mass

Per cosa sono fatte le strade? "Sono posti dove i bambini e ragazzi/e possono giocare a pallone e ad altro, i genitori possono insegnare ai figli ad andare in bici, dove i vicini si incontrano e parlano? Sono posti per festival, feste degli abitanti della zona, marce, manifestazioni, sport...? In breve le strade sono "spazi pubblici" per la comunità? O sono semplicemente parcheggi e canali per lo scorrimento incessante del traffico automobilistico?


sigla (+ bellezza in bicicletta)

suoni da cm

introduzione lineare, discorsiva su cosa sono le azioni di critical mass. dove, quando, come e perke'...

intermezzo musicale (magari con letto dal manifesto cm- vedi piu' sotto- ):

e' una casualita' nel pieno rispetto dell'entropia, della natura caotica del nostro universo che non puo' essere rinchiusa in corsie o in scatole di metallo. e' di ogni ciclista: della mamma con il seggiolone, del techno-freakettone metropolitano, dello stradista con specialissima e pedalini a sgancio rapido, del bmx-biker acrobatico, dell'anziano in "graziella", del ciclo-poeta-situazionista, del postino con il borsone e anche del giocolieri in monociclo...

si', ma cosa li ha portati? la citta', la civilita' dell'homo mechanicus

dal manifesto per il superamento dell'automobile infoxoa #8

Senza l'automobile per consumare meno. Se ogni automobilista somma le cifre che spende ogni anno per il carburante, le riparazioni meccaniche, le multe, bollo e assicurazione, pulizia e manutenzione ordinaria, arriverà a cifre sbalorditive, consistenti in una percentuale importante del proprio reddito.

l nostro tempo é troppo prezioso per sprecarlo al volante di un'automobile. Un automobilista medio passa anni della propria vita al volante di un'auto in mezzo al traffico, di solito da solo, in tensione per lo stress inevitabile, in allerta nei confronti degli altri automobilisti. Ai danni all'equilibrio psichico per l'innaturale superlavoro al quale viene sottoposto il sistema nervoso, si sommano i danni fisici agli occhi, all'udito, alla colonna vertebrale, ai tendini e alle artico lazioni di ginocchia, gomiti e caviglie.

L'automobile, fattore di guerra. Durante la guerra del Golfo molti occidentali, intervistati dai media, dichiararono di essere favorevoli alla guerra poiché temevano che non avrebbero avuto più a disposizione la benzina quotidiana per la propria automobile. Si fanno guerre sanguinose per controllare le zone di produzione del petrolio al fine di perpetuare un modello di sviluppo industriale che genera a sua volta disastri ambientali e nuove guerre.

musica con: perche' non e' una manifestazione standard, non ha bisogno ne' di percorsi bollati ne' di celerini manganellati "di guardia", e' un semplice appuntamento di ciclisti che casualmente si ritrovano a percorrere tutti la stessa strada, magari lentamente... magari al centro della carreggiata... in una via solitamente trafficata... all'ora di punta...

rumori

teoria dal generale (citta' di questo tempo) al particolare (le esperienze)

la lenta scomparsa della dimensione pedonale: i sobborgo moderno e' antitetico alla citta' che cammina, il tracciato delle strade rafforza l'isolamento, la segregazione geografica (spesso parallela a quella sociale) e l'automobile come mezzo per superarla

da lotus nel suo libro sull'impatto degli autoveicoli, asfhalt nation, jane holtz kay riferisce di uno studio che ha messo a confronto la vita di bambini di dieci anni di una piccola città a misura di pedone nel vermontcon quella dei loro coetanei di un sobborgo residenziale "non camminabile" della california meridionale. ebbene il risultato è che i bambini californiani guardano la televisione quattro volte di più, perchè il loro mondo esterno offre poche mete e avventure

la sostituzione delle aree centrali con il centro commerciale ====>> fine dell'utilizzo dello spazio pubblico come luogo di liberta' di espressione

l'urbanistica come ingegneria del traffico ===>> intenzionalita' della fine della citta' del camminare

la mancanza di corporeita' della vita quotidiana l'automobile e' diventata protesica di un corpo concettualmente ( e non fisicamente ) menomato la singolarita' del corpo non amplificato l'assurdità del tapis rullant: un congegno che non porta da nessun parte in luoghi in cui oggi non c'è alcun luogo i cui andare

la corporeità dell'andare in bicicletta e il diverso modo di misurare le distanze: lunghezze e non tempo; salite-discese; liscio e rugoso di mendeliana memoria diveentano pave e strada liscia

musica

critica e massa critica

Riflettendo su queste domande, fermandoci un attimo a pensare ci accorgiamo che oramai la cosiddetta "società dell'automobile" ha preso il sopravvento sulle nostre vite in un modo che potrebbe sembrare senza possibilità di tornare indietro. Ed infatti indietro non bisogna tornare, si potrebbero invece fare dei passi avanti che cambiando profondamente i nostri "stili di vita" potrebbero cambiare profondamente l'aspetto e la qualità della vita nelle nostre città. Se aspettiamo che questi avanzamenti ci vengano calati dall'alto o imposti per legge possiamo stare tranquilli che non succederà... la forza delle multinazionali del petrolio e dell'automobile è dominante e spadroneggia chiaramente se analizziamo le scelte che governanti ed amministratori effettuano ogni giorno sulle nostre teste. Questi possono solo aiutare queste industrie ad arricchirsi imponendo per legge il rinnovo delle auto o dei motorini circolanti, applicando "ecoincentivi", ossia il passaggio da vecchi a nuovi mezzi "ecologici", alimentati a benzina "verde".

Il solo parlare di automobili o motori ECOLOGICI o di benzina VERDE dovrebbe suonarci come uno schiaffo in faccia alla nostra intelligenza perchè automobili e petrolio sono solo sinonimo di inquinamento, distruzione della qualità della vita nelle città e quella interminabile fila di lamiere rombanti e stressanti con le quali dobbiamo confrontarci volenti o meno ogni giorno.

E' tempo invece che di fronte a questa situazione divenuta insostenibile ci si ponga in prima persona come soggetti attivi alla risoluzione del problema.

Il nostro pianeta già ha detto che questo tipo di sviluppo non lo sopporta e che le emissioni di gas che stanno riscaldando l'atmosfera e creano l'effetto serra non sono tollerabili e vanno azzerate fin da subito, pena l'innalzamento dei mari a causa dello scioglimento di parte dei ghiacciai perenni e del verificarsi di eventi meteorologici devastanti.

Il capitalismo invece nella sua logica di conquistare nuovi mercati vuole esportare la "motorizzazione di massa" in paesi come Cina e India, ripetendo il lucroso affare del petrolio e dell'automobile, ma anche il disastro ambientale e sociale già prodotto nei paesi del Nord del Pianeta. Per impedire questo bisogna darsi da fare in prima persona, bisogna sudare... bisogna pedalare!!!

Il movimento dei ciclisti sta crescendo velocemente in tutto il mondo, non solo Mountain Bike o bici da corsa per lo sport, ma anche per il trasporto, per andare in giro. Partendo da San Francisco il movimento di CRITICAL MASS si è diffuso in molte parti del Pianeta, con le sue "corse" collettive i partecipanti hanno accresciuto la loro consapevolezza riguardo ad inquinamento acustico, inquinamento ambientale, la perdita delle strade e delle città a causa del sempre maggiore numero di auto. La discriminazione verso le forme di trasporto alternativo deve finire. Viviamo nel pieno di una evidentissima crisi ambientale prodotta anche da noi con il nostro contributo all'utilizzo di energie non rinnovabili ed inquinanti. E' inutile sperare che sia la tecnologia a salvarci dalla tecnologia. Dobbiamo adottare degli stili di vita compatibili con la Terra, impareremo che abbiamo più da guadagnare che da perdere.

Non più solo per sport, con queste premesse, pedalare può essere una delle strade salutari, divertenti e socializzanti per il futuro.

+ esempi di azioni

estratti (da rodari, rumiz o altri...)

rodari: Una volta il semaforo di piazza Duomo fece una stranezza. Tutte le sue luci, ad un tratto si tinsero di blu e la gente non sapeva piu' come regolarsi. - Attraversiamo o non attraversiamo? Stiamo o non stiamo? Da tutti i suoi occhi il semaforo diffondeva l'insolito segnale, di un blu che cosi' blu il cielo della città non era stato mai. In attesa di capirci qualcosa gli automobilisti strombettavano, i motociclisti facevano ruggire lo scappamento e i pedoni piu' grassi gridavano: - Lei non sa chi sono io! Gli spiritosi lanciavano frizzi: - Il verde se lo sara' mangiato il commendatore, per farci una villetta in campagna. - Il rosso lo hanno adoperato per tingere i pesci ai Giardini. - Col giallo sapete che ci fanno? Allungano l'olio dl'oliva.

Finalmente arrivo' un vigile e si mise lui in mezzo all'incrocio a districare il traffico. Un altro vigile cerco' la cassetta dei comandi e tolse la corrente. Prima di spegnersi il semaforo blu fece in tempo a pensare: "Poveretti! Io avevo dato il segnale di via libera' per il cielo. Se mi avessero capito, ora tutti saprebbero volare. Ma forse gli e' mancato il coraggio".


EPIGRAMMI

critical mass...

e' una coincidenza un improvviso incontro di ciclisti in/micro/polverati nel mezzo delle masse automobilistiche cittadine.

non ha ne' leader ne' padroni, non e' di nessuna marca e non e' protetta da alcun tipo di copyright.

perche' piu' di una manifestazione e' la dimostrazione pratica e reale di come un'altra citta' sia possibile, bella e divertente.

+bici, +kaos, +liberta'.

un fantasma su due ruote si aggira per l'italia...



MA E' UNA STORIA ANCORA PIU' VEKKIA...

"...e quest'estate durante le vancanze sono andato a fare il giro d' Olanda in bicicletta". "Amsterdam e' una citta' strana. Molte case hanno finestre enormni come vetrine e vanno tutti in bici". Ki di noi non ha mai sentito una frase di questo tipo? Beh, forse e' bene ricordare ke proprio il caso di Amsterdam puo' dimostrare ke la rivendicazione dei propri bisogni e le azioni provocatorie e colorate (e in questo caso bianke) possono davvero portare a dei risultati. Negli anni '60 la capitale olandese era invasa dal traffico a motore come tanta altre metropoli europee. ma qualcosa stava per cambiare. Il movimento dei provos (kiaramente vuoldire provocatori) comincia a "disturbare" la citta' con i suoi happening, performance fatasiose dove si denunciavano vari aspetti della societa' industriale e della vita olandese (famoso fu l'antimatrimonio in occasione del matrimonio dell aprincipessa olandese Beatrice con un ex membro della gioventu' hitleriana). Pacifismo, antiproibizionismo, libera' creativita' e ostilita' alla civilita' delle fabbrike e dell'auto erano i punti fondamentali delle battaglie dei provos. le azioni dei Provos erano definite nei "programmi bianki". il piu' noto e' proprio quello della "bicicletta bianca", soluzione al "traffico terrorista di una minoranza motorizzata" ( espressione ke oggi ci farebbe amramente sorridere) . le biclette bianke sarebbero state distribuite per la citta grqatuitamente e senza lukketti per consentire un trasporto di tipo ecologico e comunitario. Dietro una proposta del genere non solo la difesa dei propri polmoni, a anke la possibilita' di una gestione migliore della citta' ( spese minori per la manutenzione delle strade, minoire esigenza di vigili urbani e di apparato di controllo). furono proprio i provos a comprare le prime cinquanta biciclette bianke, sequestrate dalla polizia per "incitazione al furto". la riusposta fu il furto delle bici della polizia stessa. la repressione, intanto, redne i provos conosciuti; ottengono consenso da parte della cittadinza e diventano assessori nel consiglio comunale di a'dam. da li' il centro verra' kiuso alle auto private...il resto e' quello ke vediamo oggi quando ammiriamo, magari pedalando anke noi, l'atmosfera tranquilla sui canali olandesi.

BIBILIO- E LINKOGRAFIA

Bibliografia

Alcuni libri

Luigi Bairo: "Bella bici" editrice Stampa alternativa, euro 4,13 è un manuale di tecnica con appunti di viaggio e consigli vari

Didier Tronchet: “Piccolo trattato di ciclosofia - il mondo visto dal sellino" editrice Pratiche Editrice, euro 11,36 racconta le storie dell’autore, giornalista e umorista parigino, in giro con la sua bici per le strade della capitale francese

Travis Hugh Culley: "Il messaggero - L'arte di andare in bicicletta & il caos della metropoli " editrice Garzanti, euro 15,00 è la storia dell’autore, bike-messenger a Chicago, e del suo rapporto con il mondo sommerso dei ciclisti urbani

Paolo Rumiz, Francesco Altan: "Tre uomini in bicicletta" editrice Feltrinelli, euro 9,00

Emilio Rigatti: “La strada per Istanbul” editrice Ediciclo, euro 14,00 Questi ultimi due libri sono il resoconto del viaggio in bicicletta che i tre amici hanno fatto da Trieste a Istanbul Links utili

ac Carlo Favot "365 giorni in bici" Ediciclo 12,50 € Un'agenda per tutto l'anno con consigli tecnici e non, per ciclisti di ogni tipo


LINKOGRAFIA

http://www.criticalmass.it/ è il sito della critical mass italiana, una manifestazione nata dieci anni fa a San Francisco e adesso diffusa in tutto il mondo. Lo scopo di critical mass è contestare il predominio delle auto nelle città e richiedere spazi più vivibili per tutti

http://www.bicig8.org è il sito di un gruppo di cicloattivisti che ha iniziato la sua attività organizzando un viaggio in bici da Milano fino al G8 di Genova del 2001

.

Rifiutare l’automobile non e’ soltanto una scelta ecologica, ma un atto liberatorio: da un lato si sceglie di non essere complici delle multinazionali del petrolio, che sfruttano ciecamente le risorse non rinnovabili della Terra in nome del profitto, e che spesso si macchiano di crimini anche contro le popolazioni locali (ad esempio la REPSOL in Patagonia o la SHELL), dall’altro si fa un primo passo verso un vero e proprio affrancamento da sensi unici e coercizioni varie, da un modus vivendi meccanizzato e prodotto in serie, verso una riaffermazione di liberta’ individuale non piu’ riducibile a un numero di targa...

http://web.tiscali.it/no-redirect-tiscali/bellabici/ è il sito di Luigi Bairo, l’autore di “Bella bici”. Interessante l’intervista fatta a Gianni Milano, maestro elementare che insegnava anche in bicicletta… leggete al link http://web.tiscali.it/no-redirect-tiscali/bellabici/lapiccolatribu.htm

http://www.hypertextile.bizland.com/ARTEINBICI/ sito dedicato all’arte in bicicletta

http://www.senzafretta.org/ gruppo sportivo un po’ particolare… (sono il contrario dell'agonismo: pedalare, ma anke correre ed altro solo per piacere e rispettando i propri tempi!!)

link in lingua straniera - >inglese -

http://www.biketowork.com/

resources for bicycle commuters.Un vero e proprio portale che raccoglie esperienze e consigli di chi ha deciso di utilizzare la bici come mezzo di trasporto principale, per andare a lavorare, a scuola etc.

# Car Busters magazine - http://www.carbusters.ecn.cz/ E' una rivista prodotta da un collettivo internazionale di attivisti con base a Praga. Si interessa di criticare la società dell'automobile e cerca di esplorare altrernative positive possibili. Oltre all'informazione teorica riporta azioni dirette e convocazioni, vignette e fumetti contro l'auto e l'industria del petrolio. (e' multilanguage: c'e' anke la versione in italiano!)

http://h.webring.com/hub?ring=criticalmass sito che ospita news e links di masse critike e ciclici di tutto il mondo (in piu' lingue, ma non multilanguage, prevalentemente in inglese)

.


'LINKS (MATERIALE DA "SPULCIARE")'

http://italy.indymedia.org//news/2003/10/404786.php

http://www.bilancidigiustizia.it/eventi/incontro_annuale/pedali4.htm (mooolto da spulciare)

radiolina/criticalmass (last edited 2008-06-26 10:05:47 by anonymous)