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RASSEGNA STAMPA INTERNAZIONALE

GRAN BRETAGNA

THE GUARDIAN - titolo su una colossale manovra di speculazione. "i farmaci a basso costo prodotti in africa vengono intercettati da una rete di affaristi che li rivendono a prezzi aumentati realizzando grandi profitti". Infine il mistero del "milione mancante". Si tratta del milione di persone misteriosamente "scomparso" dal censimento inglese. Forse, dicono i funzionari inglesi, sono in un modo o nell'altro imboscati ad Ibiza. Il Consiglio di Sicurezza delle nazioni Unite continua ad essere spaccato sul tenore di un'eventuale nuova risoluzione sull'Iraq. Una fonte del ministero degli esteri di Parigi, contattata dal quotidiano britannico, conferma che Parigi sarebbe infatti disposta, pur mantenendo lo schema in due fasi con una prima risoluzione che non menzioni l'uso della forza, a prevedere una qualche elemento di "automaticità" che porti in caso di mancata osservanza di Saddam ad una seconda risoluzione che autorizzi l'azione militare. La stessa fonte anticipa i due obbiettivi francesi: "La Francia - dice - Ha due obbiettivi: il ritorno degli ispettori in tempi brevi e l'unità del consiglio di sicurezza". nella bozza di risoluzione che i francesi avrebbero messo a punto si farebbe cenno al fatto che l'inosservanza irachena e la mancata collaborazione con gli ispettori renderebbe necessario una nuovo incontro del Consiglio di Sicurezza. E in questa sede di "potrebbe considerare le misure per garantire che l'Iraq adempia ai suoi obblighi".

THE INDEPENDENT - "Graqn Bretagna e Usa bloccano il ritorno degli ispettori. Si approfondisce la divisione come le Nazioni Unite". E sul confronto tra Usa, Gb e Saddam Hussein, un commento di Robert Fisk propone un'analogia controcorrente: "La Nato ha usato lo stesso vecchio trucco con Milosevic". In sostanza, dice Fisk, si continueranno ad alzare le richieste nei confronti dell'Iraq finché Baghdad sarà costretta da dire no. E al primo "no", scatterà la guerra. In evidenza anche il caso dell'omicida di Washington: "cinque persone uccise in 16 ore"

THE TIMES - "Gran Bretagna e Usa sicure della vittoria militare". Apre sulla questione irachena il Times che sottolinea come intanto ieri inglesi e americani "abbiano vinto la loro battaglia per impedire agli ispettori di tornare in Iraq senza una nuova risoluzione". Altro tema in evidenza, lo scandalo dei "voti" (gli a-level). La faccenda diventa politica. La responsabile educazione per i conservatori, Damian Green, accusa il ministro Estelle Moriss. Ha deliberatamente e "crudelmente" illuso e poi lasciato nei guai migliaia di ragazzi. Un voto nazionalista potrebbe distruggere il processo di pace in Bosnia

EL MUNDO - Apertura di El Mundo dedicata alla questione basca. Attacchi dei partiti firmatari del Patto Antiterrorista (popolari e socialisti), alla proposta indipendentista del presidente della regione basca, il "lehendakari" Juan José Ibarretxe. "Pp e Psoe lanciano dure critiche a Ibarretxe durante un vertice" fra le forze che hanno siglato il patto. Al termine della riunione, il segretario generale del Pp, Javier Arenas, ha sostenuto che "è importante non concedere alcun margine politico a coloro che mirano alla rottura" dello Stato e della Costituzione. Quanto al portavoce dell'opposizione socialista, Jesus Caldera, ha segnalato che Ibarretxe "confonde le priorità", che sono "libertà e convivenza". Inchiesta sulla "Alamo di Leiza". Parla uno degli agenti della "guardia civil" che ha contribuito a espugnare una delle "roccaforti" di Batasuna, costruita nel 1903 nella cittadina a venti chilometri da Pamplona.

EL PAIS - "Popolari e Socialisti uniti per impedire che Ibarretxe 'infranga le regole del gioco'" democratico nella politica basca. Nel corso del vertice fra i firmatari della piattaforma antiterrorismo, "il governo e il Psoe non hanno prodotto alcuna dichiarazione congiunta, ma hanno reso nota la decisione di applicare il Patto non solo all'Eta, ma anche alle minacce della 'politica di rottura' del Partito Nazionalista basco". Il quotidiano progressista spagnolo concede ampio spazio alla politica estera, con un articolo sulla terza udienza preliminare al processo di Marwan Barghouti. "Il leader di Fatah chiama (i palestinesi) alla rivolta". L'appello del capo di Tanzim, è stato lanciato nel corso della sua comparizione di fronte alla corte distrettuale di Tel Aviv, che ha rinviato al 21 novembre la prossima tappa del procedimento giudiziario, che vede Barghouti accusato di aver "finanziato, pianificato e realizzato attentati contro Israele". La guerra aperta tra Italia e Germania intorno al progetto Galileo, il sistema di orientamento satellitare europeo, ha spazientito la Commissione di Bruxelles, tanto da spingere il suo presidente Romani Prodi a scrivere al presidente del consiglio Silvio Berlusconi e al Cancelliere Gerhard Schroeder. Motivo del contendere: entrambi i Paesi volgiono essere i principali finanziatori del progetto.

FRANCIA

LIBERATION - "Un ascensore per la censura". Fa discutere, e molto, il "Progetto di censura" allo studio del ministero degli interni. L'ultimo caso, le intimazioni a non pubblicare due libri da parte del ministero retto da Sarkozy. Si tratta di due romanzi considerati "pericolosi per i giovani" e incriminati per delle scene di "pedofilia". Altro titolo da segnalare sulla politica francese: "Chirac significativamente atono sull'Europa". Ovvero: "dov'è finita la politica europea della Francia?".

LE FIGARO - "Sicurezza, il progetto Sarkozy": Le Figaro "rivela il contenuto del testo presentato al consiglio di Stato". Il ministro degli interni ha in mente l'introduzione di "dieci nuove forme di reato e di un intero arsenale di sanzioni". Quanto alla manifestazione dei lavoratori del servizio pubblico, Le Figaro titola: "Edf (la società pubblica dell'elettricità): il governo si impegna, lo statuto non sarà modificata". L'Electricité de France, quindi , non verrà privatizzata.

STATI UNITI

WASHINGTON POST - Apre sul cecchino che ha ucciso 5 persone nei dintorni di Washington il quotidiano della capitale che sottolinea: "Le vittime scelte a caso. Identico il destino per tutti". Quanto al tema iracheno, il Washington Post segnala: "Le nazioni Unite potrebbero rinviare le ispezioni in Iraq".Probabile il successo delle "pressioni dell'amministrazione Bush" che insiste: nessuna ispezione prima di una nuova risoluzione.

NEW YORK TIMES - "I legislatori pronti a dare autorità a Bush per l'Iraq". Il Senato apre il dibattito sull'Iraq ed entro la giornata di oggi il presidente dovrebbe avere l'atteso via libero. Ma Il New York Times segnala anche un'altra notizia di grande interesse per quanto riguarda la politica estera degli Usa. "Un Nuovo ruolo per gli Usa in Colombia". Le forze "speciali americane addestreranno delle speciali squadre antisommossa" in Colombia per "proteggere un fondamentale oleodotto". Una scelta politica che sottolinea come gli Usa stiano cercando in ogni modo di "ridurre la loro dipendenza dal petrolio del medioriente".

GERMANIA

DIE WELT - In primo piano la festa nazionale per il 12esimo anniversario della riunificazione: "La Porta di Brandeburgo riscoperta". Come punto centrale della festa di ieri, i teli che ricoprivano la Porta sono caduti. Ma l'anniversario della riunificazione è stato anche l'occasione per alcuni segnali di riconciliazione tra Usa e Germania". Per la politica estera, la posizione del congresso americano sulla questione dell'Iraq: "I deputati americani d'accordo con Bush su un intervento militare in Iraq anche senza un mandato dell'Onu". La politica interna sulle decisioni della coalizione di governo: "I rosso-verdi ritengono possibile un aumento delle tasse per il finanziamento delle cure a tempo pieno per i bambini".

FRANKFURTER ALLGEMEINE - Apertura sulle vicende della Costa d'Avorio: >Ora anche la Costa d'Avorio si immerge nel mare dell'instabilità politica. Dalla rivolta del 19 settembre, il Paese ha perso la fama di essere un paradiso della pace nel complesso scenario africano". Subito sotto, uno sguardo alle elezioni brasiliane: "Gli imprenditori brasiliani si augurano la vittoria elettorale di Lula da Silva per il suo pragmatismo".

SUEDDEUTSCHE ZEITUNG - Apertura sulla politica interventista di Bush: "Bush vuole attaccare Saddam Hussein a tutti i costi. Con il mandato dell'Onu o senza, per lui è la stessa cosa. Il Congresso Usa è con lui su questa decisione". La festa della riunificazione è la seconda notizia: "La Porta restaurata. Bush si congratula con il presidente ".

MEDIO ORIENTE

HA'ARETZ - in un'intervista, il capo dei progetti missilistici iraniani Ahmed Wahid ha detto che i programmi di armamento di Teheran puntano a realizzare un ordigno in grado di colpire Israele per ritorsione contro un eventuale attacco. Wahid ha detto che l'Iran, al contrario di Israele, non possiede armi atomiche, ma ha deciso di sviluppare il missile "Shihab", con una gittata di 1.300 chilometri, in risposta ai missili israeliani "Jericho". Secondo Wahid, fra i programmi futuri dell'Iran c'è anche la collocazione in orbita di un satellite spia, di realizzazione interamente nazionale perché nessun paese straniero è disposto a vendere a Teheran la tecnologia necessaria. Si intensificano gli scambi diplomatici fra Stati Uniti e Israele, nella prospettiva di un'operazione militare contro il regime di Saddam Hussein. Una delegazione ad alto livello della Difesa israeliana è arrivata aWashington nella giornata di ieri, per una serie di incontri alla Casa Bianca sulla crisi irachena. L'invito a Washington di una rappresentanza israeliana - come il quotidiano Haaretz - sta a indicare la predisposizione statunitense a una nuova fase di rapporti con Israele, dopo la fine dell'occupazione del quartier generale di Yasser Arafat a Ramallah, la Muqata. Discussioni a livello informale sull'intervento in Iraq sono proseguite nel corso degli ultimi mesi, ma l'amministrazione Bush avrebbe deciso di "aumentare il profilo" di questi contatti.

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