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RASSEGNA STAMPA INTERNAZIONALE

SPAGNA

EL PAIS - Il quotidiano apre con i risultati parziali delle elezioni brasiliane (come del resto fanno anche gli altri quotidiani spagnoli). Al fondatore dell'Opus Dei, Escrivà viene dedicato un editoriale intitolato appropriatamente 'San Josemaria', nel quale si critica l'eccessiva attenzione data dai mezzi di comunicazione statali all'evento. Spazio anche all'incontro che sosterranno oggi il presidente della Comunità Autonoma basca, Juan José Ibarretxe, ed i rappresentanti del partito Socialista di Euskadi, intenzionati a dire 'no' alla proposta di una quasi indipendenza per i Paesi Baschi lanciata recentemente da Ibarretxe.

EL MUNDO - Oltre che di Lula, in primo piano, il quotidiano si occupa anche del messaggio di Osama bin Laden trasmesso da al-Jazeera, in cui lo sceicco minaccia di nuovo l'occidente. Poi, l'intervista a Candido Mendez, leader del sindacato Ugt, sulla proposta di dialogo lanciata dal governo di José Maria Aznar per quanto riguarda gli emendamenti della riforma dei sussidi di disoccupazione, il cosiddetto 'decretazo': "Speriamo che si tratti di qualcosa di più di un semplice maquillage", ha commentato Mendez.

GERMANIA

SUDDEUTSCHE ZEITUNG - Un 'superministro' in prima pagina. Secondo il quotidiano, "Clement considera un incarico a Berlino". Il cancelliere Schroeder vorrebbe cioè Wolfgang Clement, presidente del 'Land' del Nord Reno-Westfalia, come 'super-ministro' per l'economia e il lavoro nel suo nuovo gabinetto. L'interessato, per ora, parla di semplici "speculazioni". Trova spazio in 'prima' anche l'episodio dell'incendio della petroliera francese 'Limburg' che ha scatenato "speculazioni" su un possibile ritorno del terrorismo internazionale.

FRANKFURT ALLGEMEINE ZEITUNG - Apertura sull'economia. Viene presentato il nuovo sistema di prezzi delle ferrovie tedesche, che comporta sensibili riduzioni per chi prenota con anticipo il viaggio. Ancora economia: "continuano le cattive notizie - scrive il quotidiano - dopo le assicurazioni, anche le banche sono sotto pressione".

DIE WELT - E' l'unico a dedicare il titolo di prima pagina alla scomparsa del principe Klaus, consorte di Beatrice, regina d'Olanda. Il quotidiano riporta anche la nuova minaccia di Osama bin Laden, che con un nastro registrato inviato alla tv Al Jazeera ha annunciato nuovi attacchi. Anche su Die Welt, speculazioni sull'ascesa politica del presidente del Nord Reno-Westfalia, che potrebbe presto arrivare a Berlino: "Schroeder vuole Clement come superministro".

GRAN BRETAGNA

INDEPENDENT - Titolo principale della prima pagina dedicato agli interni, con il programma dei Tory delucidato alla conferenza annuale dal leader Duncan Smith: privatizzazioni nella sanità, assegni familiari per l'accesso all'istruzione dei figli negli istituti privati, pene più severe per i minori. Ancora interni: medicina, quella a base di cannabis potrebbe essere disponibile entro due anni. Esteri: in primo piano, l'esplosione a bordo di una petroliera francese nello Yemen. Medio Oriente: coloni uccidono un agricoltore palestinese. Brasile, una curiosità sulle elezioni: le batterie delle automobili sono state usate come generatori di corrente elettrica per tenere in funzione le macchine per il voto elettronico.

THE GUARDIAN - In primo piano, la conferenza annuale dei conservatori. Duncan Smith, la cui leadership è in bilico, rischia tutto giocando la carta del "revival anni '80", scrive il Guardian. Esteri: Al Qaeda nel dietro le quinte dell'esplosione a bordo della petroliera francese nello Yemen.

THE TIMES - Il quotidiano conservatore lancia un'altra bordata al governo laburista di Tony Blair e annuncia che oggi il ministro dell'Interno, David Blunkett, esporrà nuovi provvedimenti antimmigrazione. Il caso di Alaistar Campbell, spin-doctor di Tony Blair. Secondo il Times, Campbell avrebbe offerto un titolo nobiliare al tory Alan Clark in cambio di un suo abbandono del partito conservatore. Sui Tory di oggi: "sono l'erede della Thatcher", dice Duncan Smith alla conferenza annuale del suo partito, nel tentativo di esorcizzare le critiche alla sua leadership. Esteri: Brasile, elezioni e la vittoria di Lula.

THE FINANCIAL TIMES - In primo piano, un'intervista al presidente della Convenzione Europea, Valery Giscard d'Estaing. L'ex presidente francese mette i freni ai progetti in senso federalista dell'Unione e si dice contrario alla richiesta della Commissione Europea di avere più poteri in ambito economico e in materia di affari esteri. Crisi India-Pakistan, intervista al primo ministro indiano Atal Bihari Vajpayee che rinnova le sue accuse al governo di Islamabad: non mantiene l'impegno di mettere fine al terrorismo in Kashmir, dice. Stati Uniti, le accuse di Harvey Pitt, presidente della Sec (Securities and Exchange Commission). Pitt punta il dito contro i suoi avversari: vogliono lottizzare il processo di nomina del nuovo capo analista della contabilità alla Sec. La vicenda è causa di preoccupazione alla Casa Bianca. Infine Iraq, il procuratore generale avverte il premier britannico Tony Blair: una guerra contro Saddam Hussein violerebbe il diritto internazionale. Attaccare l'Iraq con l'intento di rovesciare il regime di Saddam Hussein sarebbe illegale. E' quanto sostengono i procuratori generali Lord Goldsmith e Harriet Harman che in un documento fatto pervenire al premier Tony Blair, affermano che un'azione volta ad una cambiamento di regime in Iraq violerebbe la carta dell'Onu.

FRANCIA

LE MONDE - Primo piano per le elezioni brasiliane, con il ballottaggio fra il candidato del Partito dei Lavoratori, Luiz Inacio Lula da Silva, ed il socialdemocratico José Serra. Spazio anche alle elezioni in Bosnia, mentre per l'attualità francese spiccano l'accoltellamento del sindaco di Parigi, Noel Delanoe, ferito da un folle omofobico mentre si trovava nel municipio della capitale francese, e la sconfitta elettorale del sindaco uscente di Vitrolles, Catherine Megret: l'esponente dell'estrema destra è stata battuta dal socialista Guy Obino.

LE FIGARO - Per il quotidiano parigino apertura dedicata all'attentato subitio dal sindaco di Parigi, mentre per quanto riguarda la politica estera a farla da padroni sono il Brasile e l'esplosione avvenuta su una petroliera francese al largo dello Yemen, per la quale si parla di un possibile attentato terroristico.

LIBERATION - Apertura dedicata alla morte di un giovane magrebino, ucciso venerdì sera nei pressi di Dunquerque: secondo la polizia all'origine dell'aggressione vi sarebbe l'odio razziale. Per la politica estera primo piano invece dedicato alla crisi della Costa D'Avorio, mentre per quanto riguarda la Francia anche qui fari puntati sulle municipali di Vitrolles, "liberata dalla presenza di Catherine" Megret.

STATI UNITI

THE NEW YORK TIMES - La maggioranza degli americani sostiene che il governo si sta occupando troppo della questione Iraq e sta trascurando gli affari interni della nazione. E' il risultato di un sondaggio del New York Times. Brasile, "il candidato di sinistra si impone alle elezioni". Lotta al terrorismo: la Corte Suprema potrebbe produrre nuove decisioni, in fatto di azioni per fermare le organizzazioni terroristiche e congelare i loro fondi.

WASHINGTON POST - Titolo principale dedicato al Brasile e alla prima vittoria elettorale di Lula. Sulle tracce dei beni delle organizzazioni terroristiche: nuovi esiti delle inchieste di agenti federali ed europei. Iraq, al congresso il dibattito si concentra sul dopo: tempi, alternative, risultati di un attacco.

LOS ANGELES TIMES - Apertura sugli scandali contabili. Una commissione del senato accusa la Sec: "avrebbe dovuto individuare gli abusi prima che scoppiasse il caso". Gossip sul presidente: quando era alla Casa Bianca, Bush padre ricorreva spesso ai consigli del figlio sulla politica internazionale.

BRASILE

O GLOBO - La polizia brasiliana dello Stato di San Paolo ha effettuato 559 arresti nella giornata elettorale. Lo riporta il sito web del quotidiano brasiliano , citando fonti della Polizia Militare.

MEDIO ORIENTE

HAARETZ - Il movimento palestinese Hamas ha chiesto vendetta per l'incursione compiuta dall'esercito israeliano a Khan Younis, nella striscia di Gaza, che ha causato la morte di almeno 10 persone ed il ferimento di altre 120. La radio israeliana, citata dal quotidiano ha riferito che Hamas considererà un criminale chiunque voglia ancora parlare di pace con gli israeliani.

rs071002 (last edited 2008-06-26 09:48:53 by anonymous)