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RASSEGNA STAMPA INTERNAZIONALE - LE PRIME PAGINE
SPAGNA
EL PAIS - "Bush ottiene dalle urne il potere per concludere il suo programma conservatore", titola il quotidiano spagnolo in un articolo sui risultati delle elezioni di medio termine negli Stati Uniti. "Una notte trionfale per i repubblicani" si legge nel pezzo di apertura, che ha portato alla ripresa del controllo del Senato, oltre ad aumentare il margine alla Camera. Al tema delle elezioni Usa, 'El Pais' dedica anche un editoriale dal titolo "Bush senza freno". A centro pagina l'economia, con la Federal Reserve (Fed) che ha abbassato il costo del denaro ai livelli più bassi da quarant'anni, per cercare di risollevare l'economia in un momento di "instabilità". A centro pagina la politica interna con il primo ministro spagnolo, José Maria Aznar, che accusa il leader dei socialisti, José Luis Rodriguez Zapatero, di mettere in pericolo la stabilità della Spagna, chiedendo spiegazioni sul perché il numero uno del Psoe voglia cambiare la costituzione e gli statuti dei paesi baschi e della catalogna.
EL MUNDO - Il tribunale Supremo ha ordinato l'arresto del parlamentare basco, José Antonio Urruticoetxea. L'ex dirigente dell'Eta ha sette giorni per presentarsi e rilasciare le proprie dichiarazioni in merito all'attentato contro la caserma della 'Guardia Civil' a Saragozza nel 1987, nel quale morirono undici persone. Sulla vicenda, ma soprattutto sui sette giorni concessi a Urruticoetxea, 'El Mundo' dedica un editoriale dal titolo "Cronaca di un'insolita detenzione annunciata". A centro pagina la politica estera e il "trionfo personale", come lo definisce la testata di Madrid, del presidente degli Stati Uniti, George W. Bush nelle elezioni di medio termine.
GRAN BRETAGNA
THE TIMES - "Bush ottiene il mandato per la guerra". "Poche ore dopo la conquista del Senato e il rafforzamento della sua maggioranza alla Camera dei Rappresentanti - si legge sul Times - il presidente americano avvia il conto alla rovescia per un'azione militare contro il presidente Saddam Hussein". Ieri si è cominciato a discutere sulla proposta che prevede la possibilità di un'offensiva senza la necessità di una nuova delibera del Palazzo di Vetro; la bozza sarà con ogni probabilità messa ai voti nella giornata di domani. "Gibilterra 'rifiuterà la Spagna per rimanere britannica'". Per la seconda volta in circa 300 anni di dominio sotto il Regno Unito, la popolazione di Gibilterra si reca oggi alle urne per esprimere un parere sul suo destino: con Londra o con Madrid.
THE GUARDIAN - "Bush impone il 'pugno duro' nell'accordo sull'Iraq" al Consiglio di Sicurezza. Il quotidiano progressista sembra dare per scontata la "duplice vittoria (del presidente americano), dopo la conquista del Congresso". L'approvazione di Mosca e Parigi alla bozza statunitense sembra tuttavia per il momento ancora lontana. Intanto, il presidente americano "lascia intravedere una significativa svolta a destra" nella sua politica interna, all'indomani delle "vittorie repubblicane al Congresso che allontanano finalmente le nubi dopo due anni di presidenza". La Casa Bianca ha reso chiaro che il risultato delle elezioni di metà mandato verrà interpretato come il 'via libera' a una serie di iniziative che venivano precedentemente respinte dai democratici.
INDEPENDENT - Riflettori puntati ancora su "Bush, (che) coglie l'attimo per fare pressioni sull'Onu". Forte della vittoria elettorale repubblicana, l'amministrazione statunitense ha sottoposto alle Nazioni Unite una bozza di risoluzione che lascia le porte aperte a un intervento militare in qualsiasi momento. Apertura di cronaca dedicata alla tragedia in Lussemburgo. "Un aereo si schianta nella nebbia, venti morti vicino all'aeroporto". "Un bancario britannico riesce a fuggire dai rapitori ceceni durante uno scontro a fuoco". A cinque mesi dal suo sequestro a opera della guerriglia separatista, Peter Shaw, 57 anni, è riuscito a scappare grazie a una battaglia fra i suoi rapitori e le truppe dell'esercito.
FINANCIAL TIMES - "La Fed sorprende i mercati con un taglio dei tassi di mezzo punto". La Federal Reserve ha annunciato la sua decisione di ridurre i tassi d'interesse sui fed fund di 50 punti base, portandoli all'1,25 per cento. La decisione ha preso parzialmente di sorpresa i mercati finanziari, che si attendevano una riduzione limitata allo 0,25 per cento. L'iniziativa è stata presa all'unanimità dai 12 membri del Fomc. Contemporaneamente il tasso di sconto è stato ridotto di 50 punti base, allo 0,75 per cento. Apertura politica dedicata all'Iraq. "Gli Stati Uniti presentano la loro nuova risoluzione alle Nazioni Unite".
FRANCIA
FIGARO - "Bush ha le mani libere". Il quotidiano conservatore si concentra sulle conseguenze del successo repubblicano alle elezioni di metà mandato. "Dopo aver ottenuto, in ottobre, il sostegno del congresso per un attacco all'Iraq, il presidente americano si trova ora in una posizione più comoda, in un momento in cui gli Stati Uniti tentano di far adottare dall'Onu un progetto di risoluzione molto rigido consegnato ieri al Consiglio di Sicurezza". Intanto proseguono le tensioni diplomatiche fra la Casa Bianca e il governo francese. "Washington accusa Parigi di immagazzinare il virus del vaiolo". La Francia ha smentito formalmente delle informazioni pubblicate dal Washington Post martedì, in base a cui la Cia accuserebbe Parigi (insieme all'Iraq, la Corea del Nord e la Russia) di nascondere depositi del virus che può essere utilizzato come arma non convenzionale. Si passa alla cronaca, con i dodici morti nell'incendio sul treno Parigi-Vienna.
LIBERATION - "Hyper Bush". Il primo cittadino statunitense è ritratto in uniforme da football e posa agguerrita da un fumetto che domina la "copertina" di Libé. E' giocata sull'ambiguità, la scelta dell'aggettivo inglese "hyper" che, oltre a evidenziare i superpoteri acquisiti dal presidente americano dopo la vittoria alle elezioni del "mid term", spesso evidenzia uno stato di ebbrezza, simile a quello dell'ubriacatura. "Due regni per Gibilterra". Sono circa 20.000 i cittadini chiamati alle urne per esprimersi "pro o contro" il progetto di "sovranità congiunta" fra la Spagna e il Regno Unito.
STATI UNITI
NEW YORK TIMES - L'apertura del quotidiano statunitense è dedicata alla vittoria dei Repubblicani alle elezioni di medio termine. Un successo che permette all'amministrazione Bush di rilanciare i progetti in cantiere, quali il taglio delle tasse, una politica energetica nazionale e la creazione di un dipartimento di sicurezza nazionale. Al successo repubblicano il 'Nyt' dedica anche un editoriale dal titolo: "Vittoria e sfide per Bush e il suo partito", così come dedica un pezzo agli "errori" dei democratici, che nelle consultazioni hanno perso la maggioranza al Senato. A centro pagina il taglio dei tassi di interesse deciso dalla Federal Reserve (Fed). Sulla questione irachena, gli Stati Uniti attendono il voto delle Nazioni Unite, previsto per domani, dopo aver presentato una nuova bozza di risoluzione nei giorni scorsi.
WASHINGTON POST - La testata americana apre con il taglio di mezzo punto del tasso di interesse deciso dalla Federal Reserve. Il livello più basso in quarant'anni. Quindi una serie di articoli dedicati alle elezioni di medio termine negli Stati Uniti cha hanno visto i repubblicani ottenere la maggioranza al Senato e rafforzare quella alla Camera. Una posizione di forza che permette all'amministrazione Bush di velocizzare la realizzazione dei temi in agenda che stanno a cuore ai repubblicani, quali il taglio delle tasse, le riforme sulla salute, la nomina di giudici anti-abortisti nelle corti federali.
MEDIO ORIENTE
HAARETZ - Dopo tre anni di assenza, l'ex premier Benjamin Netanyahu torna sulle scene della politica israeliana nel ruolo di ministro degli Esteri provvisorio, fino alle elezioni anticipate che si svolgeranno nella seconda metà di gennaio. In uno dei suoi primi interventi dopo l'insediamento ufficiale, Netanyahu ha dichiarato alla radio militare israeliana che il piano di pace statunitense per il Medio Oriente "non si trova nella (sua) agenda", a causa della possibilità di un intervento militare americano contro l'Iraq. Emergono fin da subito gli ostacoli al processo di pace, comportati dalla crisi del governo israeliano dopo le dimissioni dei ministri laburisti sulla Legge finanziaria lo scorso 30 ottobre. Mentre crescono le tensioni fra Netanyahu e il premier israeliano Ariel Sharon in vista delle primarie del Likud di settimana prossima. Dopo l'insediamento, il capo della diplomazia israeliana ha telefonato nella serata di ieri al suo omologo statunitense, Colin Powell, e a quello tedesco, Joschka Fischer.
AL- HAYAT AL-JADIDA - Nessuno riuscira' a espellermi dalla mia terra. E' stata questa la reazione di Yasser Arafat, riportata oggi dal quotidiano palestinese, al rammarico espresso ieri dal neoministro degli esteri israeliano Benyamin Netanyahu sulla mancata espulsione del presidente palestinese dai Territori. Devono capire che hanno di fronte Yasser Arafat e che nessuno potra' costringermi ad abbandonare la mia terra, ha aggiunto il leader palestinese. Netanyahu aveva anche suggerito ieri che una eventuale offensiva statunitense in Iraq volta a rimuovere dal potere il presidente Saddam Hussein potrebbe offrire l'opportunita per espellere Arafat dai Territori. Il leader palestinese da parte sua ha rivolto un nuovo appello ai paesi arabi e alla comunita' internazionale affinche' intervengano a difesa dei palestinesi minacciati dalla aggressione israeliana. JAM-E JAM - Le donne che non rispettano rigorosamente i canoni di abbigliamento islamico, cioe' che non si coprano completamente da capo a piedi, non potranno piu' partire per l'estero dall'aeroporto internazionale 'Mehrabad' di Teheran, e anzi potranno essere arrestate. La ragione, ha spiegato un giudice, e' che spesso queste donne malvelate e troppo truccate espatriano per andare a fare le prostitute. Ieri sera, scrive oggi il quotidiano iraniano, la prima ragazza ha fatto le spese del nuovo provvedimento ed e' stata arrestata mentre si apprestava a imbarcarsi. La giovane non era abbastanza coperta ed era 'eccessivamente' truccata. I giudici della corte di giustizia che ha sede proprio nell'aeroporto sono arrivati ben presto alla conclusione che essa ETEMAD - I cinque piu' importanti ministri del governo iraniano hanno scritto una lettera alla Guida suprema, ayatollah Ali Khamenei, e al presidente della Repubblica, Mohammad Khatami, sostenendo la veridicita' di un sondaggio d'opinione secondo il quale il 75 per cento dei cittadini di Teheran vuole un'apertura di dialogo con gli Usa. Lo scrive oggi il quotidiano iraniano. Per questo sondaggio e' stato arrestato nei giorni scorsi, dalla magistratura conservatrice Abbas Abdi, uno dei principali teorici riformisti e dirigente di un istituto demoscopico che ha collaborato alla ricerca. Abdi, tra l'altro, faceva parte del commando di studenti che nel 1979 assalto' l'ambasciata Usa a Teheran, provocando l'interruzione delle relazioni diplomatiche. Ma oggi, come molti attivisti riformisti, propugna la ripresa di un dialogo con Washington, che l'ayatollah Khamenei invece osteggia. Nell'arrestare Abdi, la magistratura ha mosso nei suoi confronti anche accuse di spionaggio, una conclusione alla quale e' arrivata in base al fatto che l'istituto da lui diretto ha svolto sondaggi di opinione anche per una decina di ambasciate straniere a Teheran, l'ufficio locale dell'Unicef e l'istituto americano Gallup. Ma i ministri dei servizi segreti, degli Esteri, dell' Interno, della Giustizia e della Cultura e orientamento islamico, nella loro lettera definiscono