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RASSEGNA STAMPA INTERNAZIONALE

SPAGNA

EL PAIS - "La Banca Centrale Europea non taglia i tassi e provoca la caduta delle borse". Provoca delusione la decisione del presidente della Bce Duisenberg mentre i quindici "giudicano urgente una riduzione del costo del lavoro". El Pais prosegue con la politica estera. "Accordo tra Francia e Usa sulla risoluzione sulll'Iraq. Oggi si vota alle Nazioni Unite. E El Pais commenta: "il conto alla rovescia per l'Iraq è cominciato". Fa parlare intanto, e fa parlare molto, il possibile ingresso in Politica di Ana Botella, ovvero della signora Aznar. "Il PP pensa a candidare Ana Botella al comune di Madrid".

EL MUNDO - "Commozione nel partito popolare per un colpo a effetto". Il colpo a effetto è quello dell'ingresso in politica della signora Aznar, Ana Botella. L'editoriale di El Mundo però prende le distanze: "Ana Botella in politica? In questo modo, no". In evidenza anche il referendum di Gibilterra sulla sovranità congiunta anglo-spagnola sulla rocca. "Il 98,97% degli abitanti di Gibilterra vota contro la doppia sovranità".

FRANCIA

LE FIGARO - "Al-Qaida: le inquietudini del capo di Interpol". Il giornale francese apre con un'intervista col capo della polizia internazionale, l'americano Ronald Noble. Che è convinto di una cosa, tra le altre: "Osama Bin Laden è vivo". Altro titolo sull'apertura del 16esimo congresso del partito comunista cinese. "Il Partito Cinese riunisce i suoi quadri".

LIBERATION - "Passaggio di testimone a Pechino". Il quotidiano francese apre sul congresso del partito comunista cinese e racconta di una strana situazione, a metà strada "tra ultraliberalismo in economica e arcaismo politico". Altro titolo sulla questione irachena: "Ultima occasione per l'Iraq".

GRAN BRETAGNA

TIMES - "E' troppo da poter sopportare" è il titolo di apertura del quotidiano che sottolinea come la regina, normalmente sempre molto controllata, abbia trattenuto a stento le lacrime quando ha assunto il ruolo che negli ultimi 50 anni è stato della madre, presiedendo ieri una cerimonia in memoria delle vittime di guerra all'abbazia di Westminster. In secondo piano l'allarme lanciato ieri dal ministro degli Interni britannico David Blunkett che al-Qaida potrebbe sferrare nel Paese un attacco con gas o con una bomba nucleare "sporca". In evidenza anche la notizia dell'arresto di un secondo funzionario statale nell'ambito delle indagini nell'Irlanda del Nord sullo spionaggio dell'Ira. Arresto che secondo il quotidiano getta un ulteriore ombra sul processo di pace, approfondendo il solco fra unionisti e nazionalisti. Passando alle notizie internazionali il Times sottolinea come il presidente americano George W. Bush, forte del personale trionfo alle elezioni di medio termine, sia fiducioso che oggi il Consiglio di sicurezza dell'Onu approvi una risoluzione "che metta insieme il mondo civilizzato per disarmare Saddam Hussein".

GUARDIAN - Il presidente americano George W. Bush ha espresso fiducia che la risoluzione Onu sull'Iraq possa disarmare Saddam Hussein e vedere il ritorno degli ispettori entro due settimane. Per quanto riguarda le notizie interne in primo piano che i piani di parziale privatizzazione della metropolitana londinese sono a rischio per la grave crisi finanziaria in cui si dibatte Amey, una delle società chiave nel progetto di ristrutturazione. Il quotidiano riporta poi la notizia dell'arresto di un uomo che avrebbe ammesso la sua partecipazione all'attentato dinamitardo nella discoteca di Bali.

INDIPENDENT - Apre con il titolo "L'Onu si allinea sulle posizioni di Bush". Fresco della vittoria elettorale, il presidente americano è ottimista che oggi il Consiglio di sicurezza voterà la risoluzione che costringerà l'Iraq a disarmare o a rischiare un attacco militare. In un altro articolo sulla crisi irachena il quotidiano sottolinea che la risoluzione dell'Onu darà un ultimatum a Saddam Hussein che non gli lascerà scampo: se lo rispetterà uscirà politicamente battuto se no il suo regime sarà rovesciato da un attacco militare. Per quanto riguarda le notizie di casa, in primo piano l'arresto di una seconda presunta spia dell'Ira in Irlanda del Nord. "Avrà immense ripercussioni", ha commentato il leader degli unionisti David Trimble. Il ministro degli Interni David Blunkett ammette i pericoli di un possibile attentato terroristico di al-Qaida in Gran Bretagna.

FINANCIAL TIMES - "Bce divisa sulla decisione di non toccare i tassi" è il titolo di apertura del quotidiano finanziario che sottolinea come per la prima volta il presidente Wim Duisemberg abbia ammesso che ci siano disaccordi all'interno della direzione della banca europea. Passando alla crisi irachena, un articolo mette in evidenza come la risoluzione dell'Onu così emendata contenga preveda il ricorso alla forza contro Baghdad anche se solo uno dei cinque membri permanenti opponesse in veto ad una seconda risoluzione che autorizzi l'intervento militare. Vivendi Universal, il gruppo francese pesantemente indebitato, si ritira completamente dal suo tradizionale business dell'acqua vendendo le rimanenti azioni di Vivendi Environnement.

STATI UNITI

NEW YORK TIMES - "Il Presidente Bush ammonisce Saddam Hussein: deve disarmar". Col Consiglio di Sicurezza vicino all'approvazione di una risoluzione che "costringa Sadda a disarmare", Bush invita il leader iracheno a non fare scherzi. Deve obbedire alle Nazioni Unite. Altro titolo invece sulla vicenda del Killer del Maryland. "Il ministro della giustizia Ashcroft ha deciso: i cecchini saranno giudicati in Virginia". Ashcroft cerca in questo modo la soluzione più dura e assegna il caso allo stato che "ha più probabilità di emettere una sentenza di condanna a morte".

WASHINGTON POST - "Usa e Francia d'accordo sull'Iraq": raggiunto finalmente il consenso tra il presidente Bush e il francese Chirac. Ora si va al voto e gli ispettori potrebbero ripartire "entro poche settimane". Ma non sono buone invece le notizie che per il WP vengono dall'Afhganistan. "La guerra vacilla". Il capo di stato maggiore Usa Myers esprime tutte le sue preoccupazioni su un conflitto che segna il passo. Gli uomini di Al Qaida si riorganizzano, l'esercito Usa non riesce a stroncare la resistenza di terroristi e talebani.

MEDIO ORIENTE

HAARETZ - I militari israeliani hanno compiuto nella notte un rastrellamento nella città di Tulkarem alla ricerca di militanti palestinesi. Ne hanno arrestati sei, ma uno di loro, un attivista Tanzim, ha cercato di fuggire ed è stato ucciso dai militari. Israele e gli Usa hanno concordato un piano per esercitazioni militari congiunte a gennaio. Nelle esercitazioni verranno simulati degli attacchi di missili Scud iracheni. Le esercitazioni - segnala il quotidiano israeliano - si terranno in Israele a meno che prima di gennaio gli Usa non abbiano già attaccato l'Iraq. Nelle esercitazioni - dice il capo della difesa aerea israeliana, il generale di Brigata Yair Dori, verrano utilizzati sia missili anti-missile Patriot che Arrow. Per la politica interna, se le elezioni per la presidenza del Likud, il partito di estrema destra israeliano, si tenessero oggi, Ariel Sharon avrebbe il 48% dei consensi, contro il 38% di Benjamin Nethanyahu. E' quanto emerge da un sondaggio condotto dal quotidiano. Secondo il 49% degli intervistati nel partito, il primo ministro saprebbe gestire in maniera più consona il terrorismo palestinese, mentre Nethanyahu ha ottenuto il 35% dei consensi su questo delicato argomento. Sempre stando ai risultati del sondaggio, inoltre, per il 43% degli intervistati, Sharon sarebbe in grado di promuovere in maniera più efficace il processo di pace. Nessuna divisione sulle previsioni relative alle elezioni. Per il 91% dei membri del partito, infatti, il Likud non avrebbe rivali. Il sondaggio è stato condotto su un campione di circa 500 membri del partito Likud.

MAARIV - n monito severo agli adolescenti israeliani che frequentano le 'chat-line' affinche' non inoltrino involontariamente informazioni ad agenti palestinesi o libanesi e' contenuto in un rapporto della polizia israeliana pervenuto al quotidiano I servizi di informazione della polizia, scrive il quotidiano israeliano, hanno scoperto che agenti di organizzazioni terroristiche sono soliti intavolare conversazioni amichevoli con gli adolescenti israeliani, fingendosi loro coetanei residenti in Europa. In questi colloqui tornano spesso domande relative ai locali di divertimento piu' in voga in Israele e al modo migliore per raggiungerli. Queste informazioni, secondo la polizia israeliana, possono rivelarsi preziose a chi sia impegnato a progettare attentati. Maariv scrive che indagando su uno di questi colloqui gli investigatori della polizia hanno scoperto che un giovane che si trovava asseritamente in Lussemburgo era in realta' seduto accanto a un computer in Libano. All'inizio dell'intifada un giovane israeliano, Ofir Rahum, fu attirato in una trappola dopo aver scambiato messaggi amichevoli con una ragazza da lui ritenuta una ebrea canadese. Si trattava invece di una giovane palestinese, di nome Amna Monah. Poco dopo il loro incontro a Gerusalemme il giovane fu condotto con uno strattagemma a Ramallah e ucciso.

rs081102 (last edited 2008-06-26 09:54:25 by anonymous)