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RASSEGNA STAMPA INTERNAZIONALE

SPAGNA

EL MUNDO - "Il Senato degli Stati Uniti autorizza Bush a usare la forza contro l'Iraq". Apertura tutta dedicata alla questione irachena e all'appoggio ottenuto dal presidente americano George W. Bush sul 'fronte interno'. L'autorizzazione concessa dai senatori americani ha lo scopo di "far rispettare le risoluzioni Onu e difendere la sicurezza nazionale". Spazio, poi, a un giallo politico spagnolo. "Arriola ha dichiarato alla polizia che i documenti rubati riguardano la vita interna del partito popolare".

EL PAIS - Una prima pagina tutta dedicata gli esteri. "Un milione di venezuelani contro Chavez" . Il Pais getta uno sguardo sull'America Latina: la foto ritrae la massa umana che ha invaso le strade di Caracas, capitale del Venezuela, dando vita a una grande manifestazione di protesta. A dividersi la prima pagina con la protesta venezuelana, la decisione del Senato americano di autorizzare il presidente George W. Bush ad usare la forza contro l'Iraq per far rispettare la risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e per difendere la sicurezza nazionale degli Stati Uniti.

FRANCIA

LE FIGARO - In primo piano le elezioni in Algeria, che si sono svolte nella calma salvo che in Cabilia, dove si sono avuti disordini per l'appello a boicottarle lanciato dai movimenti autonomisti. Poi un servizio sull'assenso del Congresso all'uso della forza contro l'Iraq. Segue un servizio sull'attentato suicida di Tel Aviv, .

LIBERATION - Il giornale apre l'edizione online con il caso della petroliera francese colpita da un attentato nello Yemen. "Limburg, è stato proprio un attentato" titola Libé: un gruppo terrorista yemenita ha rivendicato l'attacco. E aggiunge la notizia che Washington invia a Sanaa, la capitale yemenita, il generale Franks. Segue un articolo sulla politica americana nei confronti dell'Iraq, nel quale si rileva che Bush pur moderando il linguaggio, mira sempre allo stesso obiettivo bellico. Poi Libé passa alla politica interna: "Il PS non è da ricostruire" sostiene l'ex ministro dell'interno socialista.

LE MONDE - "Iraq: Bush autorizzato a ricorrere alla forza" è il titolo con il quale Le Monde apre il giornale di oggi. Sotto, tre titoli. Il primo è dedicato alla disfatta elettorale della dinastia Abdullah nello Jammu-Kashmir. Il secondo mette in risalto la conferma che nello Yemen la petroliera francese è stata obiettivo di un attentato. Il terzo titolo riguarda i diritti sportivi delle pay tv, che Kirchmedia ha ceduto ai finanzieri Louis Dreyfus e Gunter Netzer.

GERMANIA

SUEDDEUTSCHE ZEITUNG - "La riforma del mercato del lavoro si allontana". Secondo le informazioni del Sueddeutsche Zeitung gli alleati di governo, Social-democratici e Verdi, hanno deciso di rimandare all'inizio dell'estate la tanto attesa riforma. In prima pagina c'è anche il grande affare dei diritti televisivi del prossimo mondiale di calcio che, nel 2006, si disputerà in Germania.

FRANKFURTER ALLGEMEINE ZEITUNG - "La misura è colma!", secondo il giornale di Francoforte, i rapporti tra alleati di governo, Social-democratici e Verdi, sarebbero ormai ai ferri corti. Gli ecologisti avrebbero quasi sbattuto la porta, stanchi di vedere costantemente respinte le loro richieste, mentre la Spd 'blinderebbe' le proprie considerandole "non negoziabili". I Verdi spingono per un quarto ministro 'ecologista' ma, dopo tre settimane di colloqui, non hanno ottenuto alcuna certezza in proposito. Francoforte è la città della Borsa e spesso i temi economici sono in prima pagine sul 'FAZ'. Questa mattina c'è grande interesse per la decisione della Banca Centrale Europea di lasciare i tassi invariatial 3,25%. Secondo gli esperti, tuttavia, non si tratterebbe di un segno positivo, anzi "indica un ristagno" e, non toccando i tassi, la BCE si lascia aperte tutte le possibili opzioni per intervenire.

DIE WELT - "Pericolo che le decisioni sul risparmio vengano rimandate". Nei colloqui di coalizione, che sembrano essere diventati sempre più accesi, emerge la decisione di posticipare a metà novembre i tagli alla spesa. Il ministro delle Finanze Hans Eichel ha l'obiettivo di risparmiare almeno 10 miliardi di euro nel bilancio pubblico del 2003. Anche secondo Die Welt sono nervi tesi tra Spd e Verdi. Motivo del contendere, la competenza sulle energie rinnovabili, che i Verdi vorrebbero fossero di loro competenza ancorandole al Ministero dell'Ambiente e che Wolfgang Clement, nuovo 'super-ministro' Spd per l'Economia e il Lavoro, ritiene invece suo appannaggio.

GRAN BRETAGNA

THE GUARDIAN - In primo piano l'Irlanda del Nord: "Blair pronto a sospendere Stormont", dice il Guardian, in riferimento all'intenzione del premier di Downing Street di ristabilire il controllo provvisorio di Westminster sull'Ulster, in attesa che si restaurino i rapporti tra unionisti e repubblicani. Ancora per la politica interna, il congresso annuale dei Conservatori, con il leader Duncan Smith e il suo ottimismo sul futuro del partito. Esteri: le elezioni in Kashmir. All'interno anche una storia italiana: un articolo del corrispondente da Roma, Philip Willian, racconta di Blob e della puntata censurata su Silvio Berlusconi.

THE INDENPENDENT - Titolo principale dedicato agli interni: le famiglie meno abbienti si affrettano a comprare case popolari, dopo che il governo ha paventato la possibilità di abolire le agevolazioni per l'acquisto. In secondo piano, il congresso dei Tory. Ulster: la sospensione dell'assemblea sembra essere "l'unica via per andare avanti". Mondo: l'Onu può votare una risoluzione forte per il ritorno degli ispettori in Iraq; sono le previsioni di Tony Blair, espresse mentre si accingenva a partire per Mosca per incontrare il presidente russo Vladimir Putin. Elezioni in Kashmir: "la dinastia di governo umiliata da elettori stanchi della guerra". In prima pagina anche la legge Cirami licenziata ieri dalla Camera: "i parlamentari italiani salvano Berlusconi", il titolo.

THE TIMES - In primo piano, il congresso dei Tory e il discorso del leader Duncan Smith. Sul leader conservatore, anche un editoriale: "Chi può dire la differenza tra John Wayne e il sedere di un cavallo?", è il titolo del commento che ironizza su Smith e la definizione che il leader ha dato di sè: "quiet man", come Wayne in un film del 1952. Irlanda del Nord: Blair dice a Gerry Adams, leader dello Sinn Fein, che l'Ira deve essere smantellata. Iraq: Blair va in Russia nella speranza di "guadagnare un veto" all'Onu sulla guerra. E poi, storie di Islam che produce la propria bibita tipo Coca Cola per boicottare e fare concorrenza al prodotto made in Usa.

FINANCIAL TIMES - Schroeder appoggia l'idea di una forte presidenza Ue, proposta da Gran Bretagna e Francia. In un incontro a cena con il presidente della Commissione Europea, Romano Prodi, il Cancelliere ha affermato di essere d'accordo con l'istituzione di un presidente che rappresenti una forte guida politica nell'Unione, a patto che i suoi poteri non contrastino con quelli del capo della Commissione e dei suoi colleghi. Su taglio medio, le elezioni in Pakistan e l'accusa dell'ex premier in esilio Benazir Bhutto: l'esercito ha esercitato pressioni nei seggi. Infine, rapporti Usa-Ue: gli Usa stanno mettendo sotto pressione Bruxelles affinché allarghi le maglie della legislazione sui grandi gruppi finanziari. All'interno, l'approvazione della legge Cirami alla Camera. E poi: Bruxelles potrebbe prendere provvedimenti contro Italia e Spagna per le misure protezionistiche adottate contro Electricité de France.

STATI UNITI

THE NEW YORK TIMES - Titolo principale sull'approvazione da parte della Camera della risoluzione sull'Iraq, che autorizza il presidente George W. Bush all'uso della forza se Baghdad non rinuncerà alle armi di distruzione di massa. per la cronaca Il giallo del killer del Maryland. E ancora Iraq: gli Usa hanno un piano per "occupare l'Iraq", cioè per instaurare un governo amico di Washington a Baghdad in un'eventuale era post-Saddam Hussein. 11 settembre, in fase di interrogatorio al-Shibh, presunto terrorista di Al Qaida, racconta che avrebbe dovuto pilotare un quinto aereo per schiantarsi sulla Casa Bianca.

WASHINGTON POST - Iraq: Bush otterrà l'autorizzazione a lanciare un attacco unilaterale contro Saddam Hussein, in quanto il senato sarebbe pronto (come poi è successo) a seguire la Camera nell'approvazione della risoluzione sull'Iraq. Analisi: "la retorica viene ammutolita per guadagnare i voti. Enfatizzando il ruolo dell'Onu, Bush sta ottenendo la flessibilità che voleva". Il killer misterioso del Maryland: confermata la settima vittima , l'ombra della paura si estende. Medicina: lo stato taglia i fondi per la sanità.

THE WALL STREET JOURNAL EUROPE - In primo piano l'approvazione della Camera alla risoluzione sull'Iraq. In prima pagina anche la crisi della Fiat: sembra probabile la vendita dell'unità auto a General Motors. Scandalo contabili: il presidente della Sec, Harvey Pitt, risponde alle critiche.

MEDIO ORIENTE

MAARIV - Un duro attacco alla politica attuata negli ultimi due anni dal presidente Yasser Arafat e' stato sferrato dal n.2 dell'Olp Abu Mazen (Mahmud Abbas) durante una recente visita a Mosca Con un vistoso titolo in prima pagina, il quotidiano di tel aviv informa che Abu Mazen ha espresso le proprie critiche di fronte ad ambasciatori arabi accreditati a Mosca. Il contenuto del polemico intervento - in cui Abu Mazen e' tornato a criticare la scelta della lotta armata - e' stato inoltrato dal ministro degli esteri russo Igor Ivanov al suo omologo Colin Powell. Le attuali posizioni politiche di Abu Mazen, conclude il giornale israeliano, non sono ormai molto distanti da quelle del premier Ariel Sharon.

HAARETZ - Il leader dell'Anp Yasser Arafat ha inviato a Gaza alcuni alti funzionari della polizia palestinese per affrontare una trattativa con Hamas, Secondo il quotidiano israeliano il rais avrebbe impartito istruzioni precise ai suoi emissari su come rapportarsi con Hamas. il compito principale degli inviati - tutti con esperienza in precedenti 'conflitti' tra la polizia palestinese e Hamas - dovrebbe essere quello di rafforzare la cornice organizzativa della polizia palestinese. Anche a Gaza.

YEDIOT AHRONOT - L'esercito israeliano ha sgomberato nei giorni scorsi 17 nuclei di insediamento abusivi, eretti da coloni ebrei in Cisgiordania. Lo ha reso noto un portavoce del ministro della difesa Benyamin Ben Eliezer. Si tratta in genere di case prefabbricate e di magazzini eretti su colline di importanza strategica, secondo i coloni. Complessivamente - secondo il movimento "Peace Now" - i nuclei abusivi di insediamento sono oltre 100, nella maggior parte disabitati. Ma in uno dei primi nuclei sgomberati nei giorni scorsi (Ein Horon, presso Nablus) i coloni sono tornati poche ore dopo che i soldati avevano lasciato il terreno. Da parte sua la radio dei coloni Canale 7 ha riferito che grazie a un fondo speciale, diecimila dollari saranno versati ai gruppi di coloni intenzionati a riedificare ciascun nucleo evacuato.

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rs111002 (last edited 2008-06-26 10:07:17 by anonymous)