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RASSEGNA STAMPA INTERNAZIONALE

Le prime pagine dei maggiori quotidiani del mondo dalle edizioni online.

SPAGNA

EL MUNDO - Dopo anni di declino, i socialisti spagnoli sembrano poter riprendere quota. Un sondaggio di El Mundo-Sigma Dos, che apre l'edizione odierna del quotidiano, ha registrato il miglior risultato degli ultimi quattro anni per il Partito socialista operaio di Spagna (Psoe) che si porta a soli 3,5 punti dal Partito popolare del primo ministro José Maria Aznar. In evidenza, la crisi irachena. "Gli Stati Uniti intendono invadere l'Iraq con 250 mila uomini dopo un solo mese di bombardamenti", titola El Mundo, che dà anche la notizia della convocazione straordinaria del Parlamento iracheno da parte di Saddam Hussein per discutere la risoluzione approvata dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.

EL PAIS - La questione irachena in primo piano oggi su El Pais. "La Lega araba chiede all'Iraq di conformarsi alla decisione dell'Onu per evitare la guerra", titola il quotidiano spagnolo. El Pais dà notizia della riunione al Cairo dei 22 ministri degli Esteri della Lega araba, i quali si sono detti ieri fiduciosi che il leader iracheno Saddam Hussein accetterà la risoluzione votata dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. In evidenza un probabile scandalo finanziario. La Banca di Spagna ha rivelato l'esistenza di 163 conti bancari presso l'istituto di credito Hsbc, dal quale sono transitati in sette anni 103 milioni di euro di dubbia provenienza in 53mila operazioni distinte. La banca centrale iberica ha finora identificato solo 12 titolari di questi conti. Tra loro, una società olandese con base a Rotterdam, un club calcistico spagnolo e un calciatore.

GRAN BRETAGNA

THE GUARDIAN - L'apertura del 'Guardian' è dedicata alla questione irachena. Il governo britannico si prepara alla guerra prevedendo che Saddam Hussein non svelerà il suo potenziale bellico. Il quotidiano britannico dedica quindi un pezzo agli ispettori, dal titolo: "Non siamo delle spie". Secondo il ministro della Difesa di sua Maestà, Geoff Hoon, la decisione sul numero dei soldati da impiegare in un eventuale conflitto contro Baghdad spetterebbe al primo ministro, Tony Blair. A centro pagina la cronaca interna con la vicenda delle presunte violenze da parte del domestico del principe Carlo ai danni di un giovane al servizio dei reali.

THE INDEPENDENT - "Bush chiede tolleranza zero sull'Iraq" titola il quotidiano britannico. Se Saddam non coopererà, ha dichiarato il consigliere per la sicurezza nazionale, Condoleezza Rice, gli Stati Uniti non faranno più perdere tempo alle Nazioni Unite e agli ispettori internazionali. In prima pagina, sempre per gli esteri, la questione cecena con un nuovo piano di pace annunciato ieri dal persidente russo, Vladimir Putin. Il Cremlino vorrebbe escludere i ribelli da qualsiasi da qualsiasi ruolo e vorrebbe legare il territorio a Mosca per sempre. Putin chiude quindi la porta un'altra volta al presidente ceceno, Aslan Maskhadov.

THE TIMES - In apertura il discorso che il premier britannico, Tony Blair terrà questa sera alla nazione sulla minaccia di possibili attacchi chimici da parte dei terroristi internazionali, secondo quanto svelato dai servizi segreti di Londra la settimana scorsa.L'inquilino di Downing Street, si legge nell'edizione on-line del quotidiano 'Times', cercherà di tranquillizzare i britannici i. Il capo del governo, per qualche tempo incerto tra la necessità di allertare la popolazione e la volontà di evitare eccessiva apprensione, ha deciso alla fine di parlare della minaccia terroristica, con la Gran Bretagna nel mirino della rete di Osama Bin Laden. Blair, anticipa 'The Times', tirerà fuori lo spinoso argomento durante il banchetto del Lord Mayor, il gala del sindaco di Londra. Il premier dirà che è necessario restare vigili tanto quanto lo è stato subito dopo l'11 settembre. Quindi la notizia, rivelata ieri, secondo la quale Al-Qaida stava pianificando un attentato contro il Papa durante un viaggio nelle Filippine. In prima pagina un nuovo studio medico che parla degli effetti nocivi della cannabis.

THE FINANCIAL TIMES - Saddam Hussein convoca il parlamento per discutere sulla risoluzione delle Nazioni Unite. A centro pagina uno studio della Goldman Sachs, banca di investimento statunitense, secondo il quale circa un terzo delle 118 compagnie del mercato delle assicurazioni in Germania, il secondo più frammentato d'Europa, scomparirà nei prossimi tre-cinque anni in seguito alle fusioni di mercato. In prima pagina le dichiarazioni del presidente della Convenzione Europea, Giscard D'Estaing, stando alle quali la questione dell'armonizzazione delle tasse dovrebbe comparire nella futura costituzione europea.

FRANCIA

LE FIGARO - Si acuisce la tensione tra sindaci, deputati e senatori nell'area di Calais, in Francia, sulla questione del centro di accoglienza per i clandestini di Sangatte. Gli scontri più accesi sono sulla nuova destinazione dei 'sans papier' dopo la chiusura del centro. I politici hanno chiesto di essere ricevuti dal ministro degli Interni francese. In prima pagina anche la sfida dei trimarani nella 'Rotta del Rhum'. Tra i partecipanti l'italiano Soldini. A fondo pagina la questione irachena: "L'Iraq sembra rassegnato ad accettare la risoluzione delle Nazioni Unite", titola il quotidiano francese. In prima pagina anche il Medio Oriente. Il leader palestinese, Yasser Arafat vorrebbe evitare la vittoria dell'estrema destra israeliana alle prossime elezioni. Il presidente russo, Vladimir Putin cerca invece l'appoggio dei Quindici sulla vicenda cecena. Il capo del Cremlino sarà oggi in visita a Bruxelles.

LIBERATION - "Tutti contro Bush" è il titolo, in italiano, del quotidiano francese sul 'Social Forum' che si è chiuso ieri a Firenze. Il riferimento di 'Liberation' è alla manifestazione di sabato nel capoluogo toscano, dove oltre mezzo milione di persone hanno marciato "contro la guerra" per "un'altra Europa". In prima pagina anche l'Iraq, con il rais di Baghdad sottoposto alle pressioni dei paesi arabi affinché accetti la risoluzione delle Nazioni Unite sugli ispettori internazionali. Quindi la vicenda della chiusura del centro di accoglienza per clandestini a Sangatte e i timori di "dispersione" dei sans papier.

STATI UNITI

WASHINGTON POST - "Con le nuove leggi italiane, declina l'era dell'anticorruzione". Questo il titolo di un articolo ospitato nelle pagine di esteri dell'edizione odierna del Washington Post,il quale dedica la sua prima pagina agli sforzi per recuperare materiale radioattivo disperso nel territorio dell'ex Unione Sovietica, all'insicurezza del mercato tecnologico Nasdaq, definito un "casinò", e alla riunione al Cairo dei ministri degli Esteri della Lega araba, i quali hanno affermato che Saddam Hussein si conformerà alla risoluzione 1441 del Consiglio di sicurezza dell'Onu. Nell'articolo dedicato alla legge "Cirami" si legge: "La scorsa settimana il primo tentativo di utilizzare la nuova legge è stato fatto da un avvocato amico di Berlusconi. L'avvocato è stato denunciato per un presunto tentativo di corrompere giudici a favore di Berlusconi. Un giudice d'appello ha rigettato la richiesta. Ma il rapido passaggio alla corte ha confermato per molti italiani che Berlusconi sta usando la sua maggioranza blindata in Parlamento per far passare leggi ad hoc che risolvano i problemi legali del suo impero economico".

NEW YORK TIMES - Questione irachena in primo piano sul New York Times di oggi. "Le ispezioni in Iraq ricevono l'approvazione dalla Lega araba", titola il quotidiano statunitense un articolo dedicato alla riunione dei ministri degli Esteri dell'organizzazione che raggruppa i paesi arabi. In evidenza l'economia. Il NYT scrive che il presidente Usa George W. Bush, avendo avuto la sua maggioranza rafforzata dalle elezioni del Mid-Term, può ora imporre la sua linea in economia. In prima pagina anche un'analisi sul comportamento dei consumatori americani. "Il consumatore americano - vi si legge -, ancora fonte principale di forza economica, sembra diviso tra l'essere preoccupato per il futuro e un altro giro in un centro commerciale".

WALL STREET JOURNAL - Osama Bin Laden si nasconde sul World Wide Web. La "Column One" dell'edizione odierna del Wall Street Journal racconta oggi le strategie internet del network terroristico Al Qaida, partendo dall'esempio del sito "Pietre miliari del Jihad", fatto registrare e programmare in Cina. Al Qaida, spiega il WSJ, ha sparso siti di questo genere in Cina, Pakistan e Gran Bretagna e utilizza la rete per mandare e-mail, partecipare a chat room e per raccogliere informazioni su possibili obbiettivi. "Dalla fine dello scorso anno - scrive il WSJ - i servizi statunitensi hanno raccolto circa 8 terabyte (un terabyte = mille miliardi di byte) di dati dai computer sequestrati. Un volume che, se stampato, produrrebbe una pila di carta alta 1,6 chilometri". In evidenza i problemi di bilancio dell'Amministrazione Bush. Gli Usa, dopo cinque anni di surplus, sono tornati in deficit nell'anno fiscale 2002 di 156,96 miliardi di euro

MEDIO ORIENTE

HAARETZ - Nessun progresso nel processo di pace è possibile finché Yasser Arafat resterà alla guida dell'Autorità nazionale palestinese (Anp). L'ha detto oggi il ministro degli Esteri israeliano Binyamin Netanyahu. Non troverà una situazione facile l'inviato statunitense David Satterfield, che arriverà in Medio oriente questa settimana per discutere un piano per far ripartire i negoziati di pace. L'attentato di ieri nel kibbutz Metzer, nel quale sono morte cinque persone tra cui una madre con due bambini, l'esplosione di un'auto con due palestinesi a bordo, che la polizia pensa fossero attentatori suicidi, hanno fatto montare la tensione. In risposta al massacro di Metzer, elicotteri israliani hanno sparato missili oggi contro un'officina meccanica nella città di Gaza e le forze israeliane sono tornate a imporre il coprifuoco nella città di Jenin.L'attentato di Metzer è stato rivendicato dalle Brigate martiri di Al Aqsa,. Solo questa mattina la sicurezza israeliana ha dato Agli abitanti del Kibbutz di Metzer il via libera per uscire dalle case

AL-JUMHURIYA - Il petrolio come arma contro la politica "aggressiva" degli Stati Uniti e della Gran Bretagna. E' questo l'invito ai governi dei paesi arabi che compare oggi in un editoriale del quotidiano di stato iracheno. Saddam Hussein chiede agli esportatori di petrolio di boicottare l'Occidente. Ma i paesi produttori di greggio rispondono giudicando come "impraticabile" una mossa che non rispecchia i loro interessi. Intanto è attesa per questo pomeriggio alle 17 la riunione del parlamento iracheno per valutare la risoluzione delle Nazioni Unite sulle ispezioni internazionali, chieste dagli Stati Uniti per verificare l'arsenale di Saddam Hussein. La decisione dell'assemblea verrà quindi comunicata al Consiglio del Comando della Rivoluzione per la decisione finale. Entro venerdì Baghdad dovrà dare una risposta all'Onu.

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rs111102 (last edited 2008-06-26 09:51:20 by anonymous)