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RASSEGNA STAMPA INTERNAZIONALE

SPAGNA

EL PAIS - Il quotidiano spagnolo apre con il tentativo di sequestro di un'intera classe, ieri a Barcellona, da parte di un ex alunno che ha fatto irruzione armato di coltello da cucina nell'aula dove si trovavano venti studenti. Una vicenda, si legge, durata quasi quattro ore e terminata grazie alla prontezza di un poliziotto che ha disarmato il diciassettenne. A centro pagina gli esteri, con l'arrivo degli ispettori delle Nazioni Unite a Baghdad. Gli osservatori internazionali, scrive 'El Pais', ammettono "progressi" nel primo incontro con le autorità irachene. In prima pagina anche l'operazione della 'Guardia Civile' spagnola, che ieri a Melilla ha fermato un camion dell'esercito con a bordo 750 chilogrammi di hashish.

EL MUNDO - Un poliziotto si traveste, consegna una pizza a domicilio e sventa il sequestro opera di un giovane diciassettenne che, armato di coltello, ha sequestrato una scolaresca di venti alunni a Barcellona. 'El Mundo' ricostruisce l'episodio che per quattro ore ha tenuto con il fiato sospeso tutta la Spagna. Per la cronaca interna, il maxisequestro delle autorità spagnole che ieri a Melilla hanno fermato un camion dell'esercito con 750 chili di hashish a bordo. In prima pagina anche il ricordo di Julio Fuents, il giornalista spagnolo assassinato un anno fa in Afghanistan, insieme alla cronista del 'Corriere della Sera', Maria Grazia Cutuli. La moglie di Fuentes ha lasciato un mazzo di fiori sul luogo dell'assassinio, ancora impunito.

FRANCIA

LE FIGARO - "Anche la sinistra sogna l'unione". Quasi romantico, molto ironico e tutto politico il titolo del quotidiano conservatore francese. Il varo dell'Ump, il partito del presidente, "dà delle idee alla sinistra". Ma "a sinistra" - registra un altro articolo - in realtà il "dibattito" è ancora nella fase delle "piccole frasi". Taglio centrale per il déficit francese. "supererà i 46 miliardi di euro nel 2002".

LIBERATION - Doppio apertura, per una volta, per Libé. Il quotidiano dedica la prima notizia di prima pagina allo storico sorpasso nel mondo delle radio francesi. "Nrj - la radio degli adolescenti - detronizza Rtl". Siamo quindi nell'era dell'"ado-radio", della radio dominata dai ragazzini tra i "13, 15 anni". L'altro titolo è sulla catastrofe ecologica in Galizia. "Si aggrava l'inquinamento, continua a perdere petrolio il Prestige". "In cerca di un porto di accoglienza, la nave-immondezzaio è stata rimorchiata nelle acque territoriali portoghesi".

GRAN BRETAGNA

THE GUARDIAN - "Scoppia la polemica degli ispettori Onu". Il capo degli ispettori Blix "accusa i falchi di Washington di condurre una campagna tesa a screditarlo". Apertura sull'Iraq per il Guardian che prosegue con la querelle dello sciopero dei pompieri in Gran Bretagna. "Aumenta il sostegno allo sciopero". I vigili del fuoco stanno vincendo la battaglia dell'opinione pubblica".

THE TIMES - "i Vigili del fuoco pronti a revocare lo sciopero". Svolta in vista per lo sciopero dei pompieri. La prevista, lunga astensione dal lavoro di otto giorni dei pompieri potrebbe essere annullata. Il governo sarebbe disposto a concedere un aumento salariale, diluito in tre anni. Altro titolo sulla minaccia terroristica: "Le cellule di Al Qaida si diffondono in tutta Europa". Le operazioni antiterroristiche nel Regno Unito hanno rivelato l'esistenza di tutta una "rete" di piccoli gruppi legati ad altri simili gruppi in tutta europa.

THE INDEPENDENT - "Infuria la battaglia per risolvere il più grande disastro mondiale per l'ambiente". Squadre di soccorso vengono da tutt'Europa nel mare della Galizia per cercare di risolvere la questione. Un editoriale commenta: "questo caso dimostra la bonta del principio: chi inquina deve pagare". Altro titolo sulla questione irachena: "Blix guida l'ultimo sforzo per evitare la guerra".

STATI UNITI

NEW YORK TIMES - L'apertura del 'Nyt' è sulla decisione di una corte di appello statunitense di togliere i limiti ai poteri del Dipartimento di Giustizia nella lotta al terrorismo, in particolare per quanto riguarda le intercettazioni sui sospetti. A centro pagina le accuse di Washington a Baghdad, colpevole di aver violato le ultime risoluzioni dell'Onu sparando su aerei angloamericani che pattugliano le no-fly zone. Quindi l'autentica dei nastri registrati dal miliardario saudita, Osama bin Laden e mandati in onda la scorsa settimana.Secondo gli esperti sembrano autentici. Desta preoccupazione, scrive la testata newyorchese a fondo pagina, la presenza di decine di migliaia di litri di benzina all'interno di alcuni palazzi di Manhattan. Potrebbero creare un vero e proprio disastro nel caso di incidente o di attacco terroristico.

WASHINGTON POST - Per il presidente degli Stati Uniti, Geroge W. Bush i paesi alleati seguiranno la politica di Washington nella guerra al terrorismo internazionale. E' quanto sostiene Bob Woodward che sul 'Post' anticipa alcuni estratti del suo ultimo libro 'Bush at War', già pubblicati ieri sulle pagine del 'Corriere della Sera'. Una guerra al terrorismo, si legge ancora a centro pagina, combattuta con tutti i mezzi. Una corte di appello statunitense ha infatti dato carta bianca al Dipartimento di Giustizia nell'utilizzo di metodi di sorveglianza specifici per i sospetti negli Stati Uniti, quali intercettazioni e registrazioni. A centro pagina ancora politica estera con l'arrivo degli ispettori delle Nazioni Unite a Baghdad.

MEDIO ORIENTE

YEDIOT AHRONOT - Nella convinzione che non avrebbe fatto ritorno dal volo Tel Aviv-Istanbul, Tawfik Fukra - l'uomo sospettato di aver tentato domenica il dirottamento di un aereo della compagnia israeliana El Al - ha lasciato alla madre una lettera di addio. Ti saluto, ti chiedo perdono, spero che la vostra vita sara' gradevole ha scritto Fukra. Il giornale precisa che la lettera e' stata requisita dai servizi segreti israeliani assieme al computer personale del giovane e alle fotografie di diversi 'martiri' della intifada palestinesi trovate nella sua casa, in un villaggio della Galilea. Fukra si trova ancora in Turchia, dove viene interrogato sul movente e sui suoi possibili collegamenti con gruppi terroristici. La prolungata crisi dell'agricoltura e il crollo del settore turistico in seguito alla intifada palestinese hanno condotto il 22 per cento dei 'kibbutzim' (villaggi argicoli collettivi) israeliani sull'orlo del fallimento. Lo afferma il quotidiano israeliano commentando la decisione di un 'kibbutz' vicino a Tiberiade, Haon, di sciogliersi. Per restituire i debiti, i membri di quel 'kibbutz' sono stati costretti a vendere tutti i loro terreni ad impresari edili. In Israele ci sono oggi 270 'kibbutzim'. Di questi una sessantina hanno accumulato debiti tali da far temere da un momento all'altro un tracollo economico, scrive il giornale. Restano ancora a galla, nota il giornale, quelli che hanno saputo integrare nelle proprie attivita' anche iniziative di carattere industriale: ad esempio nel campo della plastica o della confezione di prodotti alimentari.

HAARETZ - Truppe israeliane hanno arrestato 23 palestinesi, la notte scorsa, durante una serie di incursioni nelle cittadine cisgiordane di Ramallah, Tulkarem, Burka, Abu Dis, Nablus. E un attivista palestinese dei Tanzim nei pressi di Betlemme. Primo atto delle elezioni politiche israeliane: si aprono oggi le primarie per la scelta del candidato premier del partito laburista. Duecentosessantotto seggi, aperti dalle 9 alle 20 ora italiana, in cui i militanti della sinistra israeliana depositeranno il loro voto. Come spiega il quotidiano israeliano, stando ai sondaggi in gioco non vi è poi molto, se non la leadership temporanea del partito: perché chiunque vada a sfidare il Likud dovrebbe uscirne pesantemente sconfitto. Poco conta che la destra scelga, il prossimo 28 novembre, di ripresentare Ariel Sharon o di formalizzare il grande ritorno di Benjamin Netanyahu: entrambi, dicono le cifre, si imporrebbero senza difficoltà al leader del diviso partito laburista. Un risultato politico infatti Sharon è riuscito ad ottenerlo: screditare, grazie alla partecipazione al governo di unità nazionale, l'ala laburista che aveva creduto nelle possibilità di una collaborazione, guidata dall'ex ministro della Difesa Binyamin ben-Eliezer ed effettivamente spezzare la formazione rivale in due tronconi.

AL-IRAQ - Iniziano questa mattina i lavori della seconda giornata della nuova ispezione Onu in Iraq. Il portavoce degli ispettori Ewen Buchanan, definisce "utili" i primi incontri avuti ieri con gli iracheni. La stampa di Baghdad dal canto suo ridimensiona l'importanza delle ispezioni. Tanto, dice il giornale, la verità è molto semplice: non abbiamo armi di distruzioni di massa. Un editoriale del quotidiano iraqeno precisa questa mattina:"L'arrivo degli ispettori e la ripresa del loro lavoro non è la questione chiave, perché è chiaro che l'Iraq non ha armi di distruzione di massa... La questione vera è che il governo Usa vuole attaccare l'Iraq con la scusa che il nostro paese abbia delle armi illegali". Ieri sera - riferisce una fonte diplomatica delle Nazioni Unite - i due capi degli ispettori, Blix e El Baradei sarebbero stati ricevuti a cena dal vice primo ministro iracheno Tariq Aziz. Buchanan, portavoce di Blix, ha spiegato che i primi incontri (quelli di ieri e presumibilmente anche quelli di oggi) si sono concentrati soprattutto sul calendario e la scaletta dei tempi previsti dalla risoluzione Onu. Ci vorranno ancora diverse settimane - ha detto - prima che gli ispettori possano incominciare a lavorare a pieno regime.

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rs191102 (last edited 2008-06-26 10:07:02 by anonymous)