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RASSEGNA STAMPA INTERNAZIONALE

SPAGNA

EL MUNDO - La questione basca apre l'edizione odierna di El Mundo. Ieri il governatore della provincia basca Juan José Ibarretxe ha incontrato il leader del partito sospeso Batasuna Arnaldo Otegi. I due avrebbero trovato un accordo su una base "elettorale" e "neoautonomista", secondo quanto riferito dal quotidiano spagnolo. Il tono dell'articolo è critico, tanto che nel titolo Batasuna non è citato ma identificato come il "partito che sostiene l'Eta". La prima pagina, inoltre, ospita un editoriale intitolato "Batasuna, la partita persa di Ibarretxe". In evidenza, la crisi mediorientale. Un kamikaze ieri si è lasciato esplodere in un autobus in Israele, uccidendo 14 passeggeri.

EL PAIS - Quattordici passeggeri di un autobus sono morti in un attentato kamikaze in Israele. Questa la notizia in primo piano su El Pais di oggi. L'attentato è stato rivendicato dalla Jihad islamica come ritorsione "per la morte dei martiri palestinesi", scrive il quotidiano spagnolo. In evidenza, la battaglia parlamentare sulle privatizzazioni. Il Partito socialista operaio di Spagna (Psoe) ha accusato ieri il Partito popolare (Pp) di maggioranza di aver pilotato il processo di privatizzazione in favore "amici". In prima pagina anche una rievocazione del primo governo socialista guidato da Felipe Gonzalez, a 20 anni dalla sua formazione. Sette dei ministri che formavano l'esecutivo ricordano la loro esperienza.

GRAN BRETAGNA

THE GUARDIAN - "Il governo si confronta col sindacato dei pompieri". L'esecutivo si prepara in ogni caso a fronteggiare la crisi. E il ministro Prescott dà il suo Ok. Allo studio un piano per mobilitare "militari e funzionari di polizia in caso di emergenza". Tiene banco quindi l'imminente mega-sciopero dei vigili del fuoco. Altra notizia in grande evidenza sulla caccia all'assassino di Washington. Il guardian è sarcastico: "La caccia all'uomo si trasforma in farsa". Per il giornale inglese è ridicolo. La polizia riceve una telefonata dal cecchino ma non capisce bene e gli chiede: per favore, chiamaci ancora. Il partito laburista, al potere in Gran Bretagna, ha raddoppiato i consensi popolari nello scorso mese nei confronti dell'opposizione conservatrice. Lo rivela un sondaggio dell'istituto Icm pubblicato dal quotidiano, precisando che la formazione politica del Premier Tony Blair ha ottenuto il 43% delle preferenze, I conservatori hanno governato la Gran Bretagna per la maggior parte del 20mo secolo e più recentemente dal 1979 al 1997. Dopo la sconfitta subita ad opera di Blair, i conservatori sembrano faticare per riconquistare la loro popolarità.

THE TIMES - "Brown disposto ad aumentare le spese, ma non per i pompieri". Per il ministro del tesoro le richieste di "aumento di paga" dei vigili del fuoco sono "irresponsabili". Ma lo sciopero dei pompieri, sottolinea il Times, può avere pesanti conseguenze anche economiche e mettere a rischio "la capacità della Gran Bretagna di far fronte al rallentamento dell'economia globale". E, ancora sull'emergenza vigili del fuoco, il Times scrive: "falliti gli ultimi colloqui tra governo e pompieri per scongiurare lo sciopero". Sul Times anche un'intervista al vicepremier italiano Gianfranco Fini: Fini, sintetizza il Times, unisce la sua voce a quella di Prodi. Bisogna andare oltre lo "stupido" patto di stabilità. Un "chiaro segno che l'Italia si sta allineando a Francia e Germania nel chiedere modifiche al patto". Nella sua intervista il vicepremier italiano ha tenuto a sottolineare che il patto non dovrebbe occuparsi soltanto della stabilità ma dare maggiore rilievo alla dimensione della "crescita" economica. Nessuno, in sostanza, ha dubbi per fini dell'utilità di bilanci in equilibrio sul medio termini, "ma deve esserci più flessibilità"

THE INDEPENDENT - "Varata una nuova richiesta per controllare lo stato di salute dei bambini nati con fertilizzazione in vitro". In Inghilterra sono 68.000 i casi in esame. E a "24 anni dalla prima nascita" emergono nuovi dubbi. Anche per l'Independent in evidenza lo sciopero dei Vigili del Fuoco. Lo sciopero potrebbe costringere a fermarsi anche la metro e le ferrovie. Altro titolo: "La Real Ira annuncia nuovi attacchi". Non si è quindi affatto sciolta l'organizzazione, che infatti promette di farsi sentire.Nonostante la vittoria dell'opzione allargamento nel recente referendum irlandese, per i sostenitori di un'Unione Europea aperta ai paesi orientali c'è poco da stare allegri. Un sondaggio dell'Eurobarometro, infatti, ha rilevato che circa metà degli elettori europei sono contrari all'allargamento ad Ungheria, Polonia, Repubblica ceca, Slovacchia, Slovenia, Lettonia, Lituania, Estonia, Cipro e Malta. Secondo gli autori del rapporto, l'euroscetticismo britannico, caratterizzato anche da una percentuale del 52 per cento dei cittadini di Sua Maestà contrari all'ingresso nell'euro a fronte di un 31 per cento di favorevoli, sarebbe dovuto soprattutto a poca informazione. Alti picchi di contrari all'allargamento si sono verificati anche in Francia, dove gli elettori sono divisi a metà. Più favorevoli, invece, si sono mostrati greci e danesi.

FRANCIA

LE FIGARO - "I francesi - titola Le Figaro - pronti a sacrifici per salvare il loro sistema sanitario": un sondaggio esclusivo le Figaro France " testimonia della preoccupazione dei francesi "sul futuro del sistema sanitario nazionale". Il 57% lo vede a rischio e in maggioranza i cittadini si dicono disposti a stringere la cinghia e a sacrifici pur di salvarlo. Taglio centrale per la questione "sans-papiers". Si va "verso procedure meno dure". Il ministro degli interni "dovrà chiedere ai prefetti di dar prova di maggiore comprensione".

LIBERATION - Torna in primo pagina la questione irachena. "Iraq-Onu: il grande mercanteggiamento", scrive il giornale. La Nuova risoluzione presentata dagli Usa è meno dura ma si tratta ancora. Intanto, "57.000 uomini sono già sul terreno". E il tema iracheno "invade" anche la campagna elettorale americana per le elezioni di medio termine.

STATI UNITI

NEW YORK TIMES - Segnale distensivo dalla Casa Bianca. Il presidente degli Stati Uniti George W. Bush ha dichiarato ieri che, se Saddam Hussein rispetterà le decisioni delle Nazioni Unite, qualunque sia il mandato che l'organizzazione internazionale conferisca, sarà "un segnale che il regime è cambiato". Questa è la notizia in primo piano del New York Times di oggi. In evidenza, l'attentato suicida in Israele. Un militante della Jihad islamica, l'organizzazione ha rivendicato l'azione, si è lasciato esplodere accostando con un'automobile a un autobus israeliano. Il Nyt parla di almeno 14 morti. In prima pagina anche i tentativi da parte degli investigatori di entrare in contatto col killer che sta terrorizzando il Maryland, il quale ha già ucciso nove persone.

WASHINGTON POST - Il cecchino vuole parlare. Ne sono convinti gli investigatori che indagano sul misterioso killer dei tarocchi che ha già sparato 13 volte, uccidendo nove persone e ferendone quattro. Questa la notizia d'apertura del Washington Post di oggi. In evidenza, l'attentato su un bus in Israele che ha ucciso almeno 14 persone. I feriti, scrive il Washington Post, sarebbero almeno 50. In prima pagina trova ospitalità anche la notizia del ritrovamento di una scatola in pietra sulla quale c'è un'iscrizione in cui si farebbe riferimento a Gesù. La scatola sarebbe l'urna funeraria di Giacomo e l'iscrizione incisa pare sia: "Giacomo, figlio di Giuseppe, fratello di Gesù".

WALL STREET JOURNAL - I sindacati britannici tornano a sinistra. La complessa dinamica dei rapporti tra le Union e il Partito laburista, nella versione New Labour di Tony Blair, è il tema del "Column One" del Wall Street Journal di oggi. Il Wsj spiega che nei sindacati britannici, colpiti duramente durante l'era della Lady di ferro, Margaret Tatcher, proprio mentre nel resto d'Europa si adottano proprio ricette tatcheriane in tema di lavoro, stanno ritornando in auge leader dalla linea politica più orientata verso sinistra. In evidenza, la notizia della crisi del gruppo elvetico-svedese Abb, la principale azienda di ingegneria industriale europea, che ha abbassato i suoi obbiettivi di guadagno e starebbe pensando di ricorrere negli Stati Uniti al sistema di protezione dalla bancarotta del"Chapter 11".

MEDIO ORIENTE

AL-AHALI - Un sondaggio effettuato nel Kurdistan iracheno -vale a dire nel territorio non controllato da Baghdad- ha dato un risultato ben diverso dal quello ottenuto da Saddam nel plebiscito condotto nel resto dell'Iraq. Il sondaggio, condotto il 15 ottobre dall'Istituto iracheno per la democrazia e dal quotidiano Al-Ahali, ha interessato un campione di 3.500 persone alle quali e' stato posto il seguente quesito: votereste per Saddam? Nei tre governatorati di Dohouk, Erbil e Suleymania le cifre parlano chiaro: i si' sono l'1,8 per cento, i no il 94,5 per cento e i non saprei il 3,7 per cento, con una punta minima di si' e massima di no a Suleymania (rispettivamente 0,5 e 97,6).

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rs221002 (last edited 2008-06-26 09:57:52 by anonymous)