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RASSEGNA STAMPA INTERNAZIONALE

SPAGNA

EL MUNDO - "I ceceni hanno ammazzato una donna sostenendo che fosse una poliziotta". Apertura obbligata sulla crisi di Mosca, dove un commando di guerriglieri islamici ceceni tiene in ostaggio da mercoledì circa 700 persone dentro un teatro. Foto shock di Ap: due medici trascinano per i polsi il cadavere lontano dalla scena del crimine. Putin non cede alla richiesta di ritirare le sue truppe dal Caucaso e afferma che l'incursione è stata pianificata "all'estero". Taglio basso di prima sulla presunta conclusione del giallo di Washington, dove "un ex soldato convertito all'Islam e il suo figlioccio sono stati arrestati per i crimini del franco tiratore".

EL PAIS - Terrore a Mosca. "Hanno minato il locale e hanno nascosto dinamite nelle poltrone". El Pais è riuscito a entrare in contatto via cellulare con Anna Adrianova, una donna di 33 anni che si trova sotto sequestro nel teatro di Mosca insieme a centinaia di altre persone. Il quotidiano apre con la sua agghiacciante ricostruzione: "Imploriamo la comunità internazionale di esercitare pressioni affinché la Russia ritiri i suoi soldati dalla Cecenia - ha dichiarato l'ostaggio - se volete aiutarci, diffondete il nostro messaggio. Solo questo può salvarci la vita". Ancora esteri, con l'arresto di "due sospetti trovati in possesso del fucile di precisione impiegato nei crimini di Washington". Si tratta di John Allen Muhammad, reduce di guerra di 42 anni, e John Lee Malvo, immigrato giamaicano di 17 anni. Fra le pagine di politica internazionale, anche una cronaca della corrispondente da Roma, Lola Galan: "Il governo italiano rinvia la legge contro la prostituzione". Il Parlamento spagnolo ha approvato all'unanimità la mozione presentata dalle sinistre per ricordare e sottolineare la tragedia dgli "schiavi" del franchismo: tutti quelli spagnoli (oltre 400mila) che al termine della guerra civile passarono anni nei campi di lavoro organizzati dalla dittatura, utilizzati come mano d'opera pressoché gratuita per ogni sorta di lavori pubblici e privati. Ma il Partido Popular, del premier José Maria Aznar, che gode della maggioranza assoluta, ha posto il veto ad ogni possibile indennizzo delle vittime, come chiedeva il documento presentato da Izquierda Unida. Attualmente, come spiega il quotidiano spagnolo, le Comunità autonome (regioni) spagnole concedono degli indennizzi solo se si dimostra che la persona intressata ha passato almeno tre anni nelle carceri franchiste: i lavori forzati non contano, e le quantità di denaro corrisposte sono comunque "irrisorie", secondo quanto ha commentato il deputato del Pnv Margarita Uria.

GRAN BRETAGNA

THE TIMES - Mini-rimpasto per il governo di Londra. "Blair sfodera l'artiglieria pesante". Il primo ministro britannico ha nominato il veterano laburista Charles Clarke al ministero della pubblica istruzione, ed è venuto incontro ai sindacati con il trasferimento di John Reid dal dicastero per l'Irlanda del Nord alla presidenza del suo partito. Apertura di esteri sul dramma di Mosca. "Le chiamate ai familiari alimentano la spirale di paura". Il quotidiano britannico ha contattato i parenti di alcune delle centinaia di persone tenute in ostaggio da un commando ceceno in un teatro di Mosca. Importante svolta nella guerra al terrorismo internazionale sul fronte interno, con l'"arresto del (presunto) ambasciatore di Bin Laden" in Europa, Abu Qatada.

THE INDEPENDENT - Obiettivo puntato sul serial killer del Maryland. "Dopo 10 omicidi in 22 giorni, la caccia si è finalmente conclusa". Washington "risollevata" dopo tre settimane di ansia collettiva, grazie all'arresto di un veterano dell'esercito statunitense e di un adolescente. "Assedio di Mosca: c'è una vittima, mentre i ceceni dettano la loro minaccia". "La Russia - sostiene il quotidiano - paga il prezzo della sua bugia sulla vittoria della guerra" nel Caucaso. L'Iran non ostacolerà un'operazione militare americana contro l'Iraq se questa avverrà sotto il mandato delle Nazioni Unite. Lo ha confermato il ministro egli Esteri iraniano Kamel Kharrazi. "Non appoggiamo un'azione militare, ma se il Consiglio di Sicurezza dell'Onu decide in questo senso, la situazione è diversa: in tal caso gli Stati membri devono ubbidire, e questo è un fatto", ha spiegato Kharrazi. L'Iran tuttavia, pur non certo disprezzando l'eventuale caduta dell'eterno nemico Saddam Hussein, non vuole assolutamente che gli Stati Uniti aumentino la loro influenza nella regione: e per questo, spiega il quotidiano britannico, vi sono degli scenari che Teheran non intende accettare. In particolare, non è pensabile che il dopo Saddam sia gestito anche solo temporaneamente da un governatore militare statunitense: qualunque governo emerga da un eventuale conflitto, dovrà essere liberamente scelto dal popolo iracheno, ha ribadito Kharrazi. per gli interni Novità sul fronte dell'istruzione pubblica. "Clarke rimpiazza Morris all'Educazione".

THE GUARDIAN - "I terroristi pronti a far esplodere il teatro". "I 'martiri' ceceni emettono un ultimatum da 48 ore", prima del bagno di sangue. Ancora esteri, con due sospetti "catturati nel nido dello 'sniper'". Gli inquirenti impegnati nel caso del cecchino del Maryland arrestano un veterano del Golfo e un teenager. Apertura d'interni, dedicata al "rimpastino" nel governo Blair. Il primo ministro, si legge, "attacca i media per il trattamento riservato alla (ex ministra della pubblica istruzione Estelle) Morris, sostituita da Charles Clarke.

FINANCIAL TIMES - "L'assedio di Mosca potrebbe avere dei collegamenti terroristici più ampi". Una televisione araba mostra le fotografie dei presunti membri del commando ceceno, che tiene sotto sequestro circa 700 persone da mercoledì sera a Mosca. Una donna viene uccisa mentre tenta di lasciare il teatro. Foto in prima pagina per uno degli ostaggi liberati nelle ultime ore. Si tratta di una donna, che esce dal centro culturale a braccia alzate, mostrando un cellulare e lettere di richiesta d'aiuto dei prigionieri. "Schroeder e Chirac uniti in un accordo a sorpresa sull'agricoltura". Taglio centrale del quotidiano finanziario dedicato all'accordo franco-tedesco sugli aiuti diretti al reddito dei Paesi candidati e sul limite della spesa agricola dell'Ue, a partire dal 2006.

FRANCIA

LE FIGARO - "La guerra cecena nel cuore di Mosca". Una donna ammazzata, un'altra ferita nel teatro dove 700 persone sono tenute in ostaggio da un commando separatista islamico da mercoledì. La stampa d'Oltralpe guarda alla crisi delle ultime ore con un occhio decisamente critico. "Secondo le autorità russe - si legge in prima pagina sul quotidiano conservatore - la Cecenia si trovava, fino a due giorni fa, sulla via della 'normalizzazione'". Per non parlare del "silenzio compiaciuto delle potenze occidentali", che hanno accolto "malgrado la questione del Caucaso" il presidente russo Vladimir Putin ai loro tavoli negoziali, "sulla scia dell'11 settembre". "Sniper di Washington: la polizia arresta due sospetti". Sul fronte europeo, si segnala "l'accordo franco-tedesco sulle politiche agricole comunitarie prima del summit di Bruxelles". I sussidi all'agricoltura saranno limitati nell'Europa allargata a partire dal 2007, secondo un patto siglato poche ore prima dell'apertura ufficiale del vertice europeo.

LIBERATION - "Mosca teatro di guerra". Titolo bianco su campo nero, che sovrasta una foto dei dintorni del teatro di Mosca occupato da guerriglieri islamici ceceni, con tanto di circa 700 ostaggi. Primo piano delle truppe speciali russe. Mentre a Washington, "il cecchino sarebbero due persone". Quotidiano progressista "cauto" sulla conclusione del giallo sul franco tiratore del Maryland, che ha ucciso dieci persone in 22 giorni.

GERMANIA

DIE WELT - In prima pagina la presa degli ostaggi di Mosca. La foto di una donna liberata e "La prima vittima nel dramma degli ostaggi. I ribelli minacciano di far saltare il teatro. I ceceni richiedono che i soldati russi si ritirino dal Caucaso". Nel commento dal titolo: "L'11 settembre russo" riporta le parole di Schroeder sulla necessità di non farsi vincere dal terrore. Per la cronaca estera, gli arresti dei due uomini a Washington, con il necessario punto interrogativo: "Fermato il killer? Due arresti". Per la politica interna, la situazione del partito della Fdp (liberali) "Scandalo nella Fdp: Moellemann sapeva tutto" sui fondi neri usati da Moellemann per i suoi volantini pre elettorali e le discussioni del partito dei (Misto-Verdi-U) sulle misure economiche. Una notizia di 'spettacolo' in fondo alla pagina: "16 anni in 90 minuti. Il prossimo anno Helmut Kohl diventerà una star del cinema, in un documentario sulla sua vita di Cancelliere".

FRANKFURTER ALLGEMEINE - titolo d'apertura: "I ribelli vogliono liberare gli ostaggi esteri". Per la politica europea, i colloqui di ieri tra Chirac e Schroeder sulla politica agricola dell'Europa: "Parigi e Berlino bloccano le polemiche. All'ultimo minuto Schroeder e Chirac si sono messi d'accordo per il controllo dei tetti dei finanziamenti dal 2007". Per la politica interna un'intervista al verde Winfried Hermann sulla questione della nuova 'costituzione' del partito e sulla divisione tra mandato al Parlamento e carica all'interno del partito che tanti problemi sta causando a Claudia Roth e a Fritz Kuhn. Ma l'intervistato dice: "per il 30% circa di noi, la divisione tra mandato al Bundestag e la carica nel partito è un principio importante".

SUEDDEUTSCHE ZEITUNG - Anche sul quotidiano di Monaco, in primo piano la vicenda di Mosca: "La speranza del primo mattino si è infranta: nonostante il lavoro dei mediatori, i circa 75 stranieri rimangono in ostaggio dei sequestratori". Altri servizi sulla Cecenia all'interno del giornale: "Una guerra dimenticata" e "Il sito internet Kavkaz: le informazioni dalla terra dei ribelli". La seconda notizia è l'arresto di Washington: "La caccia al cecchino forse è giunta alla fine". Subito sotto un'intervista a Hans von Sponeck, ex coordinatore degli aiuti umanitari in Irak, sulla politica estera degli Usa.

STATI UNITI

WASHINGTON POST - Il quotidiano della capitale statunitense non poteva non dedicare uno speciale alla conclusione - almeno presunta - del dramma collettivo che ha travolto la regione di Washington. "Coppia di sospetti fermata in relazione agli omicidi dello 'sniper', nella loro vettura è stata ritrovata un'arma collegata ad almeno 11 (delle 13) sparatorie" attribuite al cecchino. Gli indizi: tre telefonate fondamentali e un'impronta digitale. All'indomani dall'arresto: segni di sollievo, e da oggi tutti potranno tornare all'aria aperta. La vita dell'indiziato numero uno: John Allen Muhammad, "un serial looser", un perdente cronico, da uomo d'affari fallito a padre di famiglia frustrato. per gli esteri lo sguardo è rivolto a Mosca, "i ribelli ceceni emettono un ultimatum", "il destino degli ostaggi dipende dal ritiro delle truppe russe" dal Caucaso. Nuovo rapporto sul terrorismo di una task force d'intelligence guidata da ex senatori americani: "Gli Stati Uniti sono ancora vulnerabili".

NEW YORK TIMES - "Due arresti, la polizia collega un fucile al cecchino". "Una telefonata dai toni rabbiosi ha fornito l'indizio fondamentale" agli inquirenti. Il profilo dei sospetti, a quanto si apprende, non rispetta nessuno stereotipo. Apertura di esteri sulla crisi di Mosca. "I ceceni uccidono un ostaggio nell'assedio al teatro". Le telefonate via cellulare dei prigionieri permettono alle famiglie di tenersi al corrente sulle condizioni dei loro cari. Sicurezza interna: l'Fbi emette l'ennesimo allarme terrorismo, menzionando una possibile minaccia ai treni.

WALL STREET JOURNAL - Apertura del quotidiano finanziario d'Oltreoceano dedicata al crollo del gruppo di ingegneria svizzero-svedese Abb. "Settimana disastrosa", con cali in borsa fino al 65%. "Model no more". La multinazionale tecnologica non rappresenta più un modello. "La crisi russa alimenta (invece) il dibattito sulle responsabilità". Putin intravede la longa manus di al Qaida, ma altri sottolineano il fallimento del presidente russo nel mettere ordine in Cecenia. "Column One" dedicata ai media. "Il Regno Unito decide che l'unico modo di introdurre la concorrenza in televisione è quello di invitare gli americani".Una Bbc rinnovata sfrutta e collabora con i rivali, con il risultato di una "straordinaria apertura" del mercato.

MEDIO ORIENTE

ASHARQ AL-AWSAT - Osama bin Laden denuncia il "tradimento dei taleban" dopo l'attacco americano in un testamento attribuitogli oggi da un giornale saudita. Secondo un documento pubblicato oggi dal quotidiano , e datato 14 dicembre 2001, bin Laden denuncia il tradimento dei taleban, le milizie fondamentaliste islamiche cacciate da Kabul alla fine del 2001. Senza il loro tradimento, la situazione non sarebbe quella che e' attualmente, scrive bin Laden secondo il giornale che pubblica questo testo incompleto e scritto a macchina, ma non firmato. Bin Laden denuncia il tradimento e l'infedelta' dei taleban, un gran numero dei quali ha preso la fuga dal campo di battaglia in Afghanistan, secondo il documento. Contrariamente a cio' che ci si aspettava, abbiamo visto i crociati vigliacchi e gli ebrei umiliati resistere nella loro lotta (contro di noi) e i soldati del nostro paese sono stati visti alzare bandiera bianca e arrendersi come donne senza alcuna forza...anche i taleban, pochi di loro hanno resistito", Osama bin Laden fa poi un appello ai suoi "figli, affinche', dopo la sua morte non si arruolino in al Qaida...che io ho costituito assieme ad Ayman al-Zawahiri, il numero due della rete terroristica. Il documento pubblicato porta la data 14 dicembre. In quei giorni, le forze americane cercavano di scovare bin Laden e stringevano la morsa attorno a Tora Bora, nell'est dell'Afghanistan, nella convinzione che il capo di al Qaida si trovasse in quella zona. Ma cosi' non e' stato.

HAARETZ - Incursione in larga scala delle truppe israeliane durante la notte a Jenin e al vicino campo profughi, oltre a alcuni villaggi vicini, in Cisgiordania, con l'obiettivo di catturare ricercati e sequestrare munizioni. Gli israeliani ritengono che una cellula della Jihad islamica che opera nella zona di Jenin sia responsabile dell'attentato all'autobus che ha provocato la morte di quattordici israeliani lunedì scorso. L'operazione, attuata con l'uso di mezzi blindati e unità del genio, era attesa da diversi giorni. Secondo fonti palestinesi gli israeliani si sarebbero mossi a partire dalla mezzanotte circa. Alle forze armate israeliane è stato ordinato, sempre secondo quanto riferisce Ha'aretz, di distruggere le officine che producono armi e di arrestare gli attivisti palestinesi.

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