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RASSEGNA STAMPA INTERNAZIONALE

Le prime pagine dei giornali del mondo dalle edizioni online

FRANCIA

LIBERATION - "Lula l'élu". Ovvero, Lula, l'eletto. Il titolo calembour di Libé è sulle elezioni brasiliane e sul "Primo presidente di sinistra del paese". L'ex sindacalista non sarà però un sovrano assoluto. Liberation sottolinea che dovrà "condividere il suo potere con 26 stati federali". Altro titolo sulla situazione russa: "La Russia tormentata e lontana dalla pace"-

LE FIGARO - "Polizia e gendarmeria verso una nuova organizzazione". Il governo pensa a ristrutturare l'organizzazione delle forze dell'ordine. Del resto, sottolinea il quotidiano, "il loro impianto organizzativo risale al 1941". Taglio centrale per le prime proposte di Giscard: "Costituzione europea: il progetto prudente di Giscard". Titolo di spalla e grande foto per "Pascal Quignard, le Goncourt che spiazza e divide". Il frammentario, classicheggiante e pretenzioso libro di Guignard vince il prestigioso premio strappandolo all'altro favorito, Olivier Rolin autore di "Tigre en papier", ma la scelta dei giurati non convince. Sprezzante il giudizio di uno dei giurati che hanno votato contro, lo scrittore spagnolo Jorge Semprun. Il libro di Guignard, dice Semprun, non ha niente di nuovo. E' "convenzionale e molto parigino... Chic e chiccoso". In altre parole: una leziosa schifezza.

SPAGNA

EL PAIS - A tener banco è sempre la strage del teatro Dubrovka, a Mosca: il presidente russo Vladimir Putin conferisce all'esercito poteri speciali contro il terrorismo, e ad un uso "più massiccio" dei propri arsenali. A seguire, la stretta di mano fra re Juan Carlos e il presidente iraniano Mohammed Khatami, in visita ufficiale in Spagna, con alcune polemiche legate al protocollo: Khatami per ben due volte ha ignorato i saluti della Regina Sofia, anche se tra le due ha "dispensato sorrisi" alla regale anfitriona. Infine, intervista al Segretario di Stato americano Colin Powell, che spiega come anche senza un mandato dell'Onu "molti Paesi appoggeranno gli Stati Uniti contro Saddam Hussein".

EL MUNDO - il giorno dopo il ventesimo anniversario della vittoria elettorale che portò i socialisti al governo, l'ex premier Felipe Gonzales attacca il Pp e il suo leader José Maria Aznar: il primo accusato di essere ancora vincolato alla dittatura franchista, mai condannata esplicitamente, il secondo di non "essere all'altezza" del suo compito. Khatami sugli scudi, si fa per dire, anche per il quotidiano conservatore, che illustra con due eloquenti foto come l'ayatollah stringa la mano al re Juan Carlos "e abbia solo guardato la regina". Infine l'arresto di 13 medici acusati di vendere falsi medicinali contro l'Aids a dei malati terminali.

EL PERIODICO - Il quotidiano catalano apre con l'arresto dei medici truffatori, mentre per la politica estera spiccano le dichirazioni di Putin, il quale ha annunciato che non negozierà con i terroristi, e quelle del neopresidente brasiliano Lula, il quale ha assicurato che il suo Paese onorerà gli impegni già assunti con l'Fmi. Infine le polemiche di protocollo fra i monarchi e Khatami: si sottolinea come il ministro degli Esteri Ana Palacio abbia incontrato il presidente iraniano "senza coprirsi la testa", come impone il cerimoniale musulmano alle donne: una forma di protesta che è stata adottata da tutto il municipio di Madrid - e dalla stessa Regina - dove solo il sindaco Alvarez del Manzano stringerà la mano a Khatami. Per tutti gli altri, un semplice cenno del capo.

GRAN BRETAGNA

THE INDEPENDENT - "Stati Uniti d'Europa: il progetto". Cominciano a trapelare i piani di Giscard d'Estaing. Nel disegno del presidente della Convenzione europea "riforme radicali" e un possibile "cambiamento di nome" per il vecchio continente. Altro titolo sulla Russia: "Candele e preghiere per i morti". L'Independent dedica anche un articolo al tema immigrazione. "Gli immigranti dovranno andare a lezione di tolleranza". Questo il nuovo progetto del governo. Per diventare autentici cittadini inglesi previste lezioni di "vita di famiglia e tolleranza sociale".

THE TIMES - "Provati ma grati gli ostaggi tornano a casa". Apre sugli ostaggi del teatro Dubrovka il Times che si occupa in particolare di quelli britannici mentre quelli tedeschi, segnala, stanno fornendo preziose indicazioni per individuare il misterioso gas usato dai corpi speciali russi. Altro titolo: " 'Sei stato maleducato': un suscettibile Chirac accusa Blair". La polemica tra i due leader sulle politiche agricole diventa anche personale e tra Francia e Gb la tensione raggiunge nuovi livelli. Infine il Times si interroga sull'omicidio dell'inviato Usa in Giordania: "Sospettato l'Iraq".

THE GUARDIAN - "attenti alle armi segrete degli Usa". Non solo Saddam, dice il Guardian. "Scienziati europei e Usa lanciano l'allarme: gli Usa stanno sviluppando nuove armi che minano e molto probabilmente violano i trattati internazionali sulla guerra chimica e biologica". Altro titolo sulla querelle tra Francia e GB. La tensione non si placa: "Furioso, Chirac cancella il vertice anglo-francese e ribadisce: Blair è stato molto maleducato".

STATI UNITI

NEW YORK TIMES - "Putin dichiara guerra al terrorismo". Riecheggiando le dichiarazioni del Presidente Usa Bush, scrive il NYT, la Russia si impegna a colpire i gruppi terroristici ovunque, in qualsiasi paese si nascondano. e, aggiunge il quotidiano, "Gli Usa sospettano che il gas usato nel teatro sia un derivato dell'oppio". Quanto alla questione irachena, in evidenza la mano tesa agli Usa dal capo degli ispettori Blix, che sostiene una risoluzione "dura" come quella voluta dagli Usa.

WASHINGTON POST - "i Nuovi leader di Al Qaida". Il Washington Post analizza il nuovo organigramma dell'organizzazione terroristica e scopre che Al Qaida si è dato un nuovo vertice decentrato, difficile da battere una volta per tutte. E mentre continua a tenere banco la questione del cecchino di Washington, che suscita nuovi "sospetti" il WP dà molto spazio al "diplomatico Usa ucciso in Giordania".

MEDIO ORIENTE

HAARETZ - Colpi di mortaio sono stati sparati nella notte contro l'insediamento ebraico di Neveh Dekalim, nella Striscia di Gaza. Nessuno è rimasto ferito Nove palestinesi sono stati arrestati durante la notte dalle forze armate israeliane Lo ha annunciato la radio israeliana Secondo fonti palestinesi, militari israeliani hanno ucciso l'esponente di Hamas Assam Sawafte nel villaggio di Tubas, vicino a Nablus. Proseguono le operazioni di demolizione degli avamposti illegali degli insediamenti ebraici ordinate dal Ministero della Difesa israeliano. Come riferisce il quotidiano israeliano Ha'aretz, nelle prime ore del mattino i militari hanno fatto sgomberare l'avamposto di Havat Gilad, senza che i venti occupanti abbiano opposto resistenza. I coloni tuttavia hanno promesso di voler rioccupare al più presto il sito, mentre alcuni dirigenti del Consiglio dei Coloni hanno espresso la speranza che in caso di crisi di governo il Ministero, il cui titolare è il laburista Binyamin ben-Eliezer, potrebbe decidere di sospendere i provvedimenti di demolizione. Il partito laburista ha infatti minacciato di votare contro la finanziaria e provocare la caduta dell'esecutivo di unità nazionale guidato dal conservatore Ariel Sharon, se questi non accetterà di diminuire gli stanziamenti destinati ai coloni per aumentare invece i fondi di assistenza alle famiglie disagiate in Israele. iniziata a Ramallah la riunione dell'Assemblea Nazionale palestinese che dovrà votare la fiducia al nuovo governo formato dal presidente Yasser Arafat. Il rais ha quindi deciso di ricorrere alla videoconferenza per superare l'ostacolo posto dal divieto israeliano, che ha impedito ieri a 13 parlamentari della Striscia di Gaza di recarsi a Ramallah per "motivi di sicurezza" non meglio specificati. Arafat, per protesta, aveva dunque deciso di rimandare la seduta di lunedì. L'isolamento fra le due aree dei Territori occupati viene mantenuto da Israele, secondo il quotidiano, nel tentativo di prevenire gli attentati suicidi oltre la Linea Verde.

YEDIOTH AHRONOTH - Il primo ministro israeliano Ariel Sharon ha dichiarato oggi che licenziera' ogni ministro che domani alla Knesset votera' contro il bilancio dello stato per il 2003, presentato dal governo in prima lettura, o si asterra' dal votare. L'avvertimento di Sharon, espresso nel corso di una riunione con i rappresentanti degli industriali, e' rivolto ai ministri laburisti che sembrano decisi a votare contro la finanziaria se non saranno prima accolte le loro richieste di ridurre una parte degli stanziamenti per gli insediamenti a favore delle classi piu' deboli. Il quotidiano israeliano, che ritiene la crisi frutto di tensioni all'interno del partito laburista che il mese prossimo dovra' eleggere il suo nuovo leader, sembra ritenere inevitabile la crisi di governo e delinea due scenari:la formazione di un governo su base ristretta dopo l'uscita dei laburisti dalla coalizione o l'anticipo delle elezioni. Secondo il ministro dell'interno Eli Ishai, del partito ultraortodosso Shas, un governo ristretto avrebbe comunque vita breve e a suo parere il Paese sara' convocato alle urne gia' il prossimo febbraio o al piu' tardi a maggio. Intanto un sondaggio demoscopico i cui risultati sono stati pubblicati dal quotidiano ha indicato che nel caso di elezioni il partito laburista precipiterebbe da 26 a 21 seggi e il Likud, il partito di Sharon, salirebbe da 19 a 29 seggi. Un altro partito che si rafforzerebbe molto e' Shinui (centro), ora all' opposizione. Shinui si distingue per la sua linea di aperta ostilita' alle formazioni ultrareligiose e per il suo sostegno a una politica economica liberale e in difesa dei ceti medi. Secondo lo stesso sondaggio il partito Shas scenderebbe. Le altre formazioni conserverebbe piu' o meno lo stesso numero di seggi.

AL-AYAM - Decine di manovali palestinesi sono stati umiliati all'inizio della settimana al posto di blocco di Tarkumya (Hebron) quando una donna soldato incaricata della loro ispezione ha requisito il cibo che avevano con se' e lo ha poi gettato in bocca a cani che erano nelle vicinanze. Lo ha riferito il quotidiano palestinese Una alta fonte militare israeliana ha replicato invece che l'episodio e' scaturito da un malinteso dovuto a misure precauzionali di igiene. Secondo al-Ayam, la militare israeliana ha ispezionato le borse dei manovali palestinesi diretti in Israele e ha sistematicamente requisito i loro pasti per gettarli nei rifiuti. Malgrado il sentimento di oltraggio, aggiunge al-Ayam, i manovali si sono astenuti dal protestare nel timore di perdere una giornata lavorativa, per loro preziosa.

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rs291002 (last edited 2008-06-26 09:49:02 by anonymous)