G.R. 19.30

PALESTINA Gerusalemme, 5 novembre 2003

Oggi, inoltre, si è deciso di ristabilire la libertà di traffico anche per le automobili private che pero' dovranno coordinare i loro spostamenti in Cisgiordania con l'amministrazione civile israeliana. TEL AVIV,5 NOV -Il premier Sharon dedichera' domenica la seduta del consiglio dei ministri all'esame di una proposta di scambio di prigionieri con i guerriglieri Hezbollah.L'iniziativa, secondo la radio militare, e' stata mediata dalla Germania. Israele si attende di ricevere indietro un uomo di affari tenuto in ostaggio in Libano e le spoglie di tre soldati rapiti dai guerriglieri libanesi. Dal canto suo il leader degli Hezbollah, Hassan Nasrallah, esige la liberazione di una ventina di libanesi.

GUATEMALA CAPITAL PROTESTA ORE 10.00 NELLA ZONA 11 DI GUATEMALA CAPITAL SONO IN CORSO VIOLENTI SCONTRI TRA I VENDITORI DEL MERCADO DEL GUARDA E LA POLIZIA CIVILE NAZIONALE E LE FORZE SPECIALI ANTISOMMOSSA Dopo che ieri, 4 novembre, + di 10.000 persone hanno partecipáto alla manifestazione di lotta per la terra, contro la disoccupazione e in particolare contro il calo dei prezzi e del mercato del caffe: promossa dalla Piattaforma agraria integrata, composta in particolare da 5 sindacati contadini, la quale si e svolta senza particolari problemi {nei pressi del Trebol}; oggi le cose sembrano infuocarsi... Questa mattina infatti, i venditotori del mercato del Guarda hanno messo a punto un blocco stradale per protestatare contro l inadempienza delle autorita cittadine a proposito di accordi lavorativi, questa protesta e sfociata in violenti scontri: lancio di molotov e pietre, barricate e naturalmente gas lacrimogeni e botte da parte della polizia intenta a sedare la protesta. Già numerosi gli arresti.

TERRORISMO: CANADA; EX DETENUTO SVELA 10 MESI TORTURE SIRIA ZCZC0627/SXB YNY31733 R EST S0B ST3 S91 QBXB TERRORISMO: CANADA; EX DETENUTO SVELA 10 MESI TORTURE SIRIA CATTURATO A NEW YORK,CIA LO AVREBBE FATTO TRASFERE A DAMASCO (ANSA) - OTTAWA, 5 NOV - Dieci mesi da incubo, torturato dalle autorita' siriane e chiuso in una cella microscopica piena di topi. E' cio' che ha passato un cittadino canadese di origini siriane, che ha accusato la Cia di averlo trasferito nelle mani del governo di Damasco, dopo averlo fatto arrestare all'aeroporto Jfk di New York nel settembre 2002. La vicenda dell'ingegnere Maher Arar, 33 anni, e' gia' stata al centro di polemiche in Canada, dove il governo si e' formalmente scusato con lui, ma adesso che l'uomo ha raccontato i retroscena della sua detenzione e' diventata un imbarazzo anche negli Usa. Fonti dell'amministrazione Bush, citate dal Washingon Post, continuano a difendere la scelta dell'arresto di Arar e gli investigatori americani ritengono ancora che l'uomo possa aver avuto legami con al Qaida. Ma i metodi che la Cia avrebbe usato nel suo caso attirano polemiche, anche perche' e' noto che molti altri sospetti nella guerra al terrorismo hanno avuto lo stesso destino: catturati dagli americani e poi affidati a paesi dove sono minori i vincoli legali negli interrogatori e dove e' praticata la tortura. Arar, in una conferenza stampa, ha raccontato di essere stato arrestato all'aereoporto al ritorno da una vacanza in Tunisia e di non aver avuto accesso ad alcun legale, ne' la possibilita' di fare una telefonata. L'uomo invece e' stato preso in consegna dall'Fbi, trasferito su un piccolo jet a Washington e da qui in Giordania, accompagnato da alcuni uomini forse della Cia. Ad Amman, Arar sarebbe stato costretto con la forza a salire su un furgone, picchiato ogni volta che tentava di parlare e trasferito in una cella in Siria.

IRAQ

TRIPLICATE MORTI DONNE IN GRAVIDANZA, ONU IN OLTRE UN DECENNIO DIMINUITA ASSISTENZA, AUMENTATE MALATTIE - Il numero delle donne irachene che muoiono durante la gravidanza o durante il parto e' praticamente triplicato in circa 13 anni. Lo afferma uno studio del Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione, secondo il quale nel 2002 sono state registrate 310 morti ogni 100 mila nascite, mentre nel 1989 i decessi ogni 100 mila nascite si erano attestati a quota 117. Secondo il rapporto le cause di questo aumento sono numerose e vanno ricercate tra l'altro nell'assenza di sicurezza in generale e nei malfunzionamenti nei sistemi di comunicazione e di trasporto che hanno reso piu' difficile all'accesso delle donne al servizio sanitario. Inoltre gli ospedali sono stati danneggiati dalle guerre, e mancano medicine, acqua ed elettricita'. Attualmente il 65 per cento delle donne irachene partorisce in casa, senza alcuna assitenza medica. Lo studio delle Nazioni Unite sostiene inoltre che i medici iracheni sono stati privati delle conoscenze sulle nuove scoperte scientifiche anche a causa dell'embargo posto per anni dall'Onu all'Iraq. Infine il rapporto indica che attualmente solo il 60 per cento delle donne viene seguita da medici durante la gravidanza, quando nel 1996, ad esempio, tale cifra era del 78 per cento; inoltre tra il 50 e il 70 per cento delle donne in gravidanza soffrono di anemia, malaria e altre gravi malattie.

AUSTRALIA : governo toglie migliaia di isole da cartina (ANSA)- SYDNEY, 5 NOV - Il governo australiano ha stabilito il 'taglio' di migliaia di isole dai confini nazionali. La decisione servira' ad ostacolare nuovi arrivi di clandestini. Il governo, dopo lo sbarco di 14 richiedenti asilo sulle coste nord dell'Australia, si e' visto costretto alla decisione convocando addirittura una riunione straordinaria. Le isole continueranno a far parte dell'Australia, ma sono ora considerate territorio extra nazionale, e chi vi approda non potra' chiedere asilo politico.

UE: MANDATO ARRESTO; COME FUNZIONA, A CHI SI APPLICA / ANSA


ZCZC0875/SXA YBX17563 R POL S0A S91 QBXB UE: MANDATO ARRESTO; COME FUNZIONA, A CHI SI APPLICA / ANSA (SCHEDA) (ANSA) - BRUXELLES, 5 NOV - Queste le principali caratteristiche del Mandato di arresto europeo. - FUNZIONE: il mandato d'arresto Ue sostituisce il sistema attuale di estradizione, basato su convenzioni e accordi tra Stati, e semplifica le procedure sopprimendo la fase politica ed amministrativa. Il mandato impone alle autorita' giudiziarie nazionali di riconoscere la domanda di consegna di una persona formulata dall'autorita' giudiziaria di un altro Stato membro. - CASI A CUI SI APPLICA: il mandato di arresto europeo puo' essere emesso in caso di: condanna con sentenza definitiva ad una pena detentiva o ad una misura di sicurezza privativa della liberta' di durata non inferiore a quattro mesi; reati puniti con una pena detentiva o con una misura di sicurezza privativa della liberta' di durata massima non inferiore a 12 mesi. - REATI PREVISTI: fra i reati che comportano la consegna senza verifica figurano: terrorismo, tratta di esseri umani, corruzione, partecipazione a un'organizzazione criminale, falsificazione di monete, omicidio, stupro e frode. Per altre categorie di reati, la consegna puo' essere subordinata alla condizione che il fatto per il quale e' stato richiesta la consegna costituisce un reato nello stato membro di esecuzione. - DIRITTI DEGLI ARRESTATI: quando la persona ricercata e' arrestata, ha il diritto di essere informata sul contenuto del mandato e di avvalersi dell'assistenza di un avvocato e di un interprete. - POSSIBILITA' RIFIUTO: gli Stati possono rifiutarsi di dare esecuzione a un mandato d'arresto europeo solo se e' gia' stata pronunciata una sentenza definitiva da uno Stato membro per lo stesso reato contro la stessa persona; se il reato e' amnistiato nello stato di esecuzione; se la persona interessata non puo' essere considerata responsabile a causa dell'eta'. Ogni caso di rifiuto deve essere motivato. - SCADENZE: la data limite per adottare le leggi nazionali alla direttiva Ue e' fissata al 31 dicembre 2003. (ANSA).

Ue: allargamento, via libera Bruxelles a 10 paesi (ANSA) - BRUXELLES, 5 NOV - La Commissione Ue ha oggi dato il via libera all'allargamento a dieci nuovi paesi a partire dal prossimo primo maggio. 'I documenti relativi all'adesione delle dieci nazioni sono stati approvati', ha detto un portavoce di Bruxelles. I rapporti pubblicati a Bruxelles segnalano numerose inadempienze da parte dei dieci paesi, e cioe' Polonia, Rep.Ceca, Ungheria, Slovacchia, Slovenia, Lituania, Letonia, Estonia, Cipro e Malta.

NAPOLI CORTEO STUDENTESCO Comunicato Stampa: In 20.000 per il reddito sociale studentesco Stamane in 20.000 tra studenti e disoccupati sono scesi in piazza a Napoli da tutta la Campania per il reddito di cittadinanza e per il reddito sociale studentesco. Insieme con l'Unione degli Studenti, la Rete Campana Studenti in Movimento, il Movimento dei Disobbedienti, il Coordinamento di lotta per il lavoro di Napoli ed il Movimento Disoccupati autorganizzati di Acerra, in decine di migliaia hanno reclamato reddito e servizi per le strade di Napoli. Dopo le occupazioni simboliche di case editrici, SIAE, metropolitana, e dopo i primi incontri con gli assessori competenti la vertenza per il reddito sociale studentesco continua. Chiediamo alla Regione Campania una normativa regionale sul diritto allo studio che preveda agevolazioni significative sul costo degli abbonamenti per i trasporti pubblici su tutta la linea regionale su ferro e gomma per gli studenti medi ed universitari, la gratuita' e sussidi significativi per l'acquisto di libri di testo contro il caro-libri, l'istituzione di una "carta studenti" che preveda l'accesso gratuito alle manifestazioni culturali , sportive e musicali patrocinate dagli enti locali per gli studenti medi ed universitari, infine lo stanziamento di fondi , in concerto con le amministrazioni provinciali, per la costruzione di fonoteche autogestite all'interno delle scuole medie superiori. Una vertenza che parte dall'accesso ai servizi ed dalla garanzia di poter accedere all'offerta formativa per aprire un varco sociale sul muro di inaccessibilita' che e' posto davanti al diritto allo studio al Sud, un muro fatto di aumento del costo della vita, aumento del costo dei servizi, precarieta' permanente ed un'idea della scuola e dell'univerista' vista solo come mera formazione professionale e tecnica per immettere gli studenti in un mercato del lavoro fatto di precarieta' e di totale assenza di diritti. La Rete Studenti in Movimento ed il Movimento dei Disobbedienti continueranno per tutto l'autunno una vasta mobilitazione regionale sulla vertenza che vede ormai impegante un ventaglio ampio di forze sociali e studentesche fare pressione sull'amministrazione Bassolino affinche' il diritto allo studio venga messo al centro dell'agenda politica dell'amministrazione regionale di centro-sinistra. Nei prossimi giorni torneremo ad incontare le istituzioni: l'Assessore Buffardi, l'assessore Cascetta, l'assessore Armato, i capigruppo di maggioranza, i presidenti delle Provincie, dai quali oggi piu' che mai vogliamo risposte concrete sul diritto allo studio. MOVIMENTO CAMPANO DEI DISOBBEDIENTI RETE CAMPANA STUDENTI IN MOVIMENTO

ACROBAX- AUDIO SU CORRIERE DELLA SERA 05-11-2003

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G.R. 13,00

IRAQ

CONTADINO IRACHENO UCCISO DA MILITARI USA A BAGHDAD - Un contadino iracheno sarebbe stato ucciso nella notte da un militare americano nella periferia di Baghdad. Secondo alcuni testimoni oculari ripresa dall'agenzia araba Spa, nel corso di un blitz compiuto nella zona agricola di Maqdadia, un soldato avrebbe iniziato a sparare all'impazzata colpendo un contadino. Le truppe americane hanno consegnato successivamente il cadavere dell'uomo alla polizia irachena che lo ha portato alla propria famiglia. Intanto un missile del tipo Hawn ha colpito la scorsa notte la sede della polizia di Baquba, 60 Km nord-est di Baghdad. Ne dà notizia un portavoce della polizia locale.

DAMASCO ATTACCHI FINIRANNO SE USA SI RITIRANO = Gli Stati Uniti devono ritirarsi dall'Iraq, perche' e' la loro presenza la causa dei continui attentati terroristici. A sostenerlo e' la portavoce del ministero degli Esteri siriano, Bushra Kanfani, in un'intervista al quotidiano Asharq al Awsat, nella quale afferma che il governo di Damasco e' tutt'altro che ottimista sulle relazioni con Washington. Il problema e' l'America, non la Siria. L'America deve essere piu' obiettiva - ha affermato Kanfani - perche' quanto e' entrata in Iraq non c'era il terrorismo e adesso c'e' un problema di terrorismo e di Al Qaeda e la questione, da armi di distruzione di massa e di destituzione del regime, e' diventata di un nuovo terrorismo. Dunque, e' il monito della portavoce del ministero degli Esteri siriano, l'America deve accettare la realta' che non e' piu' nel suo interesse continuare in questo modo in Iraq, devono consegnare il potere alle altre parti il cui comportamento sia piu' accettabile agli iracheni e portare l'Iraq a riconquistare la sua sovranita' e a tenere libere elezioni, cosi' i problemi finiranno.

AFGHANISTAN

QUATTRO SOLDATI USA FERITI SCONTRO CON TALEBAN - Quattro soldati americani sono rimasti leggermente feriti nel corso di uno scontro a fuoco con dei taleban avvenuto lunedi' nella provincia afghana di Paktika, ha reso noto oggi un portavoce militare americano, il colonnello Rodney Davis. I militari americani erano in pattuglia nei pressi della base di americana di Orgun quando sono stati affrontati con armi leggere e granate con propulsione a razzo (Rpg) da presunti taleban, ha detto il colonnello Davis. Le forze della coalizione hanno risposto con armi leggere e hanno ricevuto sostegno aereo. Lo scontro e' durato circa un'ora. I quattro soldati feriti sono stati medicati sul posto. Il colonnello ha quindi riferito che, durante la settimana scorsa, sono stati lanciati in tutto nove razzi sulle basi americane in Afghanistan, senza fare ne' vittime ne' danni.

ESPLOSIONE A KABUL CONTRO MINISTERO COMMERCIO - Un'esplosione è avvenuta questa mattina nei pressi del ministero del Commercio della capitale afgana Kabul, provocando lievi danni e nessun ferito. Lo ha reso noto il maggiore Kevin Arata, portavoce della Forza internazionale di sicurezza (Isaf) di stanza in Afghanistan precisando che la deflagrazione ha danneggiato lievemente un muro e mandato in frantumi I vetri delle finestre del vicino ufficio della Ong britannica "Save the children". "Ancora non sappiamo se si è trattato di un'esplosione accidentale o di un attentato", ha detto Arata.

SRI LANKA

IL GOVERNO RIAFFERMA INTENZIONE TRATTARE CON TAMIL - Il governo dello Sri Lanka ha riaffermato oggi la sua intenzione di negoziare con i separatisti tamil, nonostante la crisi istituzionale causata dalle decisioni della presidente, signora Chandrika Kumaratunga. Lo ha detto oggi il capo dei negoziatori. G. L. Peiris. Non vi sono cambiamenti nei nostri progetti e continueremo a mettere a punto un incontro preliminare, ha aggiunto Peiris, precisando di aver chiesto alla Norvegia - intermediaria nel processo di pace - di continuare a lavorare a colloqui preliminari con le Tigri.

PALESTINA

I soldati israeliani della base militare vicina all'insediamento di Netzarim potranno sparare ai palestinesi che li osservano con i binocoli. E' una delle nuove regole emanate dalle autorita' militari responsabili dalle operazioni nella striscia di Gaza e rivelate dal quotidiano israeliano 'Haaretz'. Le forze armate israeliane hanno anche raso al suolo tre edifici utilizzati dai palestinesi come posti di osservazione.

COMITATO CENTRALE AL-FATAH SCEGLIE MINISTRO INTERNI MA DECISIONE FINALE SPETTERA' AD ARAFAT - Il Comitato centrale di Al-Fath - il movimento palestinese di maggioranza - e' riunito stamane a Ramallah (Cisgiordania) per scegliere il ministro degli interni del nuovo governo allargato che il premier Abu Ala si appresta a costituire al posto di quello d'emergenza il cui mandato e' scaduto ieri. Lo hanno riferito fonti giornalistiche palestinesi. Le fonti hanno precisato che i due candidati per il delicato incarico rimangono Hani El-Hassan - uno dei fedelissimi del presidente palestinese Yasser Arafat, che ne caldeggia la nomina - e il generale Nasser Yusef, appoggiato invece dal premier Abu Ala, nonostante il veto opposto un mese fa dallo stesso Arafat, al momento della costituzione del governo d'emergenza. La decisione finale spettera' al presidente Arafat, ha tuttavia puntualizzato Abbas Zaki, uno dei membri piu' influenti del Comitato centrale di Al-Fatah. Il quotidiano 'Al-Bayan', edito negli Emirati arabi uniti, ha intanto riferito stamane che l'Egitto sarebbe impegnato in un tentativo di mediazione tra Israele e l'Autorita' nazionale palestinese (Anp) perche' concordino una tregua reciproca e completa della durata di almeno 10 mesi, un anno e con adeguate garanzie internazionali. Secondo il quotidiano, quattro incontri tra rappresentanti delle due parti si sarebbero gia' svolti in segreto nei Territori e a Gerusalemme, con la partecipazione da parte palestinese del premier Abu Ala, del ministro degli esteri Nabil Shaat e del generale Jibril Rajub, consigliere per la sicurezza del presidente Arafat.

UE-RUSSIA

DOMANI A ROMA IL 12° VERTICE - Si terra' domani a Roma il 12° vertice UE-Russia dall'entrata in vigore dell'Accordo di partenariato e cooperazione, nel 1997, che la Presidenza italiana aveva preannunciato di voler elevare di livello. Per la parte russa ci sara' il presidente Vladimir Putin, accompagnato dal vice premier Victor Khristenko e dal ministro degli Esteri Igor Ivanov. La delegazione europea e' composta dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, assistito dal ministro degli Esteri Franco Frattini, dal presidente della Commissione europea Romano Prodi, dall'Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune Javier Solana e dai commissari europei Chris Patten (Relazioni Esterne) e Pascal Lamy (Commercio). L'Accordo quadro prevede due vertici l'anno, l'ultimo dei quali si e' svolto il 31 maggio a San Pietroburgo e Consigli di cooperazione a livello ministeriale che si riuniscono una volta l'anno, un formato che si e' deciso cinque mesi fa di rafforzare con l'istituzione del Consiglio di Partenariato parmanente, che prevede riunioni piu' frequenti e in formati diversi.

CECENIA

DUE MILITARI RUSSI UCCISI E TRE FERITI DA MINA = (AGI/AFP) - Grozny, 5 nov. - Altri due militari russi sono morti e tre sono rimasti feriti in Cecenia a causa dell'esplosione di una mina. Lo hanno riferito fonti del locale governo filo-centralista, secondo cui l'esplosione e' avvenuta nel sud della Repubblica caucasica, ai piedi delle impervie montagne confinanti con la Georgia e dove si ritiene che gran parte dei guerriglieri separatisti siano annidati: un plotone di 'omon', le teste di cuoio del ministero dell'Interno federale, stavano perquisendo un presunto campo d'addestramento abandonato dai ribelli nei pressi del villaggio di Komsomolskoye, in passato gia' piu' volte teatro di scontri, allorche' la mina e' saltata in aria.

AMNESTY: UE CHIEDA CONTO A PUTIN DI CECENIA E INGUSCEZIA

Alla vigilia del vertice di Roma tra Unione Europea e Russia, mentre continuano ad arrivare denunce di gravi abusi dei diritti umani in Cecenia ed Inguscezia, Amnesty International chiede ai leader europei di porre tre specifiche domande al presidente Vladimir Putin e di rendere pubbliche le sue risposte. Nonostante il tentativo del governo russo di descrivere le recenti elezioni presidenziali in Cecenia come un passo verso la stabilizzazione, Amnesty International informa in una nota di aver ricevuto negli ultimi due mesi denunce credibili riguardanti abusi dei diritti umani commessi dalle forze di sicurezza russe e dai militari che agiscono sotto il controllo del neo-eletto presidente ceceno Akhmed Kadirov. Questi abusi si starebbero allargando anche alla confinante repubblica dell'Inguscezia.

FRANCIA

A GENNAIO LA LEGGE SULLA LAICITA' - A gennaio la Francia avrà una legge che vieterà il velo islamico nelle scuole. A rivelarlo è stamattina la radio Europe 1, secondo la quale il presidente della Repubblica Jacques Chirac e il Primo ministro Jean-Pierre Raffarin avrebbero deciso di ricorrere allo strumento legislativo per risolvere la questione dei simboli religiosi nei luoghi pubblici. Un dibattito che imperversa da quando si sono moltiplicati i casi di studentesse musulmane e di dipendenti pubbliche che insistevano per indossare il velo. Secondo Europe 1 la legge attualmente in esame dovrebbe vietare in tutte le scuole di indossare "segni visibili, ostentatori e rivendicativi religiosi, politici, sindacali o filosofici". Il divieto potrebbe essere esteso agli ospedali e alle università. Chirac potrebbe dare il via alla legge a gennaio, dopo aver ricevuto il rapporto della Commissione incaricata di studiare l'applicazione del principio di laicità che sta svolgendo attualmente i suoi lavori, in modo che entri in vigore prima della campagna per le amministrative di marzo.

GRECIA

SCIOPERO FAME ARRESTATI IN SCONTRI SALONICCO GIUGNO AVVOCATI, LE LORO CONDIZIONI SONO PREOCCUPANTI (ANSA) - ATENE, 5 NOV - Gli avvocati greci di cinque manifestanti - due spagnoli, un britannico, un siriano e un greco - arrestati a Salonicco nel giugno scorso nel corso degli incidenti che accompagnarono il vertice Ue di Porto Carras hanno detto che le condizioni dei loro assistiti, in sciopero della fame da un mese, stanno diventando preoccupanti. Negli ultimi dieci giorni hanno bevuto solo acqua. Tutti hanno pressione bassissima, insonnia e palpitazioni, ha detto uno dei legali, chiedendo l'anonimato. I cinque, che negano ogni responsabilita' negli atti di vandalismo che accompagnarono le manifestazioni, chiedono di essere messi in liberta' su cauzione. I danni a negozi e auto superarono il milione di euro. Gli arrestati - in tutto sette, ma due greci non attuano lo sciopero della fame - sono accusati di possesso ed uso di esplosivi. Lo spagnolo Carlos Martin Martinez e' stato ieri portato all'ospedale Ippokrateio di Salonicco per problemi alla vista causati dal digiuno iniziato il 5 ottobre, ma dopo essere stato sottoposto agli esami del sangue e delle urine, ha rifiutato l'alimentazione per endovena ed e' tornato al carcere di Diavata. Gli arrestati, per la legge greca, possono restare in carcere fino a 18 mesi in attesa di giudizio. La data del processo non e' stata ancora fissata. Gruppi anarchici, nelle scorse settimane, hannio lanciato bombe molotov ed occupato uffici delle televisioni per chiedere la liberazione dei cinque. Un pacco bomba recapitato al consolato greco di Madrid e' stato collegato a questa vicenda.

ITALIA

STIPENDI IN 3 ANNI CALATI FINO AL 21%, COLPITI TUTTI I SETTORI

Dal 2000 ad oggi, nel triennio del passaggio dalla lira all'euro, le retribuzioni reali degli italiano sono scese, per alcune categorie, fino al 21%. Lo rileva un'inchiesta di Corrierelavoro e Od&M che ha raccolto 853 mila profili retributivi. Il potere d'acquisto e' diminuito per tutti i lavoratori con un reddito fisso: i dirigenti hanno perso il 7,3%, gli operai il 9,3%, gli impiegati l'11,1%. Per i dirigenti del settore auto in crisi il crollo e' verticale (-21%). Nessun settore e' stato risparmiato, dal tessile all'high tech. La principale chiave per comprendere la generale perdita del potere d'acquisto e' da ricercare come sempre nell'inflazione in tutte le sue forme: dall'affitto che sale alla spesa che subisce il caro-euro. Non vengono risparmiati nemmeno i beni non necessari o di lusso. Ne consegue che nessuna classe sociale riesce a scansare l'effetto depressione della busta paga.

CEDE CONTROSOFFITTO SCUOLA A SAVONA

FERITI QUATTRO STUDENTI = (AGI) - Savona, 5 nov. - Quattro studenti sono stati accompagnati in ospedale, stamani, verso le 8.20, dopo l'improvviso crollo di un controsoffitto in cartongesso da una quarta classe situata al terzo piano dell'Istituto professionale Ipsia di via Oxilia, nel quartiere villapiana a Savona. Le loro condizioni non sono gravi, hanno riportato soltanto lievi contusioni conseguenti alla caduta di alcuni calcinacci, ma la tragedia e' stata evitata per un soffio. Ancora imprecisate, al momento, le cause e l'origine dell'incidente. Sul posto sono presenti i vigili del fuoco impegnati in un attento sopralluogo per verificare il pericolo di nuovi crolli nell'aula, dichiarata inagibile

G.R. 9,30

SRI LANKA

IL PRESIDENTE DECRETA LO STATO D'EMERGENZA - COLOMBO, 5 NOV - La presidente dello Sri Lanka Chandrika Kumaratunga ha decretato oggi lo stato di emergenza in seguito alla crisi costituzionale scoppiata con il licenziamento di tre ministri e la sospensione del Parlamento. Lo affermano fonti ufficiali. MA KUMARATUNGA, HA AFFERMATO CHE RISPETTERA' LA TREGUA CON I TAMIL RAGGIUNTA CON L'ACCORDO SOTTOSCRITTO NEL 2002

IRAQ

LA SVOLTA DI BREMER: SI A MILIZIE PARAMILITARI IRACHENE Chalabi: serve forza irachena più armate della polizia Roma - Dopo molte resistenze, il capo dell'amministrazione civile Usa in Iraq - rivela il Washington Post - ha "deciso di sostenere, almeno in via di ipotesi, la creazione di una forza paramilitare a guida irachena". Per Paul Bremer, che aveva voluto lo smantellamento del vecchio esercito iracheno, è una svolta significativa e la presa d'atto di una situazione sempre più delicata sul fronte dell'ordine pubblico e della sicurezza. Secondo il Washington Post, in concreto, Bremer avrebbe dato il suo si - per quanto 'condizionale' - alla creazione di una forza paramilitare che unifichi, sotto commando iracheno, ex unità o membri dell'esercito iracheno e alcune delle milizie armate dei diversi partiti politici e religiosi iracheni. Il Consiglio Governativo iracheno, che ieri aveva sollecitato con una lettera a Bush maggiori poteri in ambito di ordine pubblico e sicurezza, vuole anche che questa forza comprenda una forza di intelligence e intervento a cui sia consentito di partecipare ai raid Usa contro la guerriglia e agli interrogatori degli arrestati. Il leader dell'Iraqi National Congress, Ahmed Chalabi, spiega: "abbiamo bisogno di una forza di sicurezza guidata dagli iracheni, più armata della polizia e in grado di agire rapidamente". Sinora Bremer si era sempre opposto alla creazione di questa forza paramilitare e al recupero, nel quadro delle nuove forze armate irachene, di vecchi ufficiali dell'esercito di Sadam Hussein.

IRAQ

TRIPLICATE MORTI DONNE IN GRAVIDANZA, ONU IN OLTRE UN DECENNIO DIMINUITA ASSISTENZA, AUMENTATE MALATTIE - Il numero delle donne irachene che muoiono durante la gravidanza o durante il parto e' praticamente triplicato in circa 13 anni. Lo afferma uno studio del Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione, secondo il quale nel 2002 sono state registrate 310 morti ogni 100 mila nascite, mentre nel 1989 i decessi ogni 100 mila nascite si erano attestati a quota 117. Secondo il rapporto le cause di questo aumento sono numerose e vanno ricercate tra l'altro nell'assenza di sicurezza in generale e nei malfunzionamenti nei sistemi di comunicazione e di trasporto che hanno reso piu' difficile all'accesso delle donne al servizio sanitario. Inoltre gli ospedali sono stati danneggiati dalle guerre, e mancano medicine, acqua ed elettricita'. Attualmente il 65 per cento delle donne irachene partorisce in casa, senza alcuna assitenza medica. Lo studio delle Nazioni Unite sostiene inoltre che i medici iracheni sono stati privati delle conoscenze sulle nuove scoperte scientifiche anche a causa dell'embargo posto per anni dall'Onu all'Iraq. Infine il rapporto indica che attualmente solo il 60 per cento delle donne viene seguita da medici durante la gravidanza, quando nel 1996, ad esempio, tale cifra era del 78 per cento; inoltre tra il 50 e il 70 per cento delle donne in gravidanza soffrono di anemia, malaria e altre gravi malattie.

AFGHANISTAN

DUE RAZZI LANCIATI CONTRO L'AEROPORTO DI JALALABAD Nessun ferito, sono caduti in un'area deserta dello scalo Jalalabad (Afghanistan), - Due razzi sono stati lanciati ieri contro l'aeroporto di Jalalabad, nell'Afghanistan orientale. Non ci sono stati ne' feriti ne' gravi danni, visto che i due razzi sono caduti in un'area deserta dello scalo. Hidayat Ullah, dirigente locale della sicurezza, ha assicurato all'Associated Press per telefono che nessuno è stato colpito e che non ci sono danni significativi, vista la zona dove sono caduti i razzi. Ullah non ha fornito altri elementi, ma ha accusato dell'attacco gli insorti talebani e Al Qaida per l'attacco. Jalalabad è la capitale della provincia orientale di Nangarhar. Venerdì scorso, assalitori sconosciuti avevano lanciato quattro razzi in un campo vicino all'aeroporto, senza fare danni

gror/031105 (last edited 2008-06-26 10:01:26 by anonymous)