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'''In primo Piano''' '''FEMMINICIDI. la gueraa quotidiana degli uomini contro le donne'''


VIOLENZA DONNE:RICERCA,IN AUMENTO OMICIDI,+6% IN 2010
POCHI POSTI IN CENTRI ANTIVIOLENZA;AL VIA CONFERENZA
   (ANSA) - ROMA, 10 OTT - Nel 2010, rispetto al 2009, i casi di
''femminicidio'' in Italia sono aumentati del 6%. Dal 2005 a
oggi il dato degli omicidi che hanno visto come vittima una
donna ha registrato ''una crescita ininterrotta''. E' quanto
emerge da una ricerca della Casa delle donne di Bologna, i cui
risultati sono stati anticipati oggi, alla vigilia della
Conferenza internazionale contro la violenza di genere, promossa
a Roma da domani, tra gli altri, dalla rete europea Women
against violence Europe (Wave), l'associazione nazionale Donne
in rete contro la violenza (Di.Re) e l'associazione ''Differenza
Donna''.
   ''Secondo dati ufficiosi - ha spiegato la presidente di
Di.Re, Titti Carrano - nel 2010 le donne uccise per violenza
sono state 127; nei primi nove mesi del 2011 92. Si tratta di
casi emersi, ma il dato vero non si potra' mai sapere perche'
non ci sono dati del Ministero dell'Interno sui moventi degli
omicidi''.
   In Italia, ha aggiunto Rosa Logar, coordinatrice di Wave, ''i
centri antiviolenza dovrebbero mettere a disposizione circa
5.700 posti letto, ma ce ne sono solo 500. Una raccomandazione
del Consiglio d'Europa stabilisce che ogni paese ne garantisca
uno ogni 10 mila abitanti. In totale in Europa ce ne sono solo
27 mila, mancano dunque 54 mila''. L'anno scorso, ha ricordato
Marcella Pirrone, avvocato e membro del Cordination Commitee di
Wave, ''in un giorno stabilito, preso in esame per verificare il
servizio dei centri antiviolenza, 2.774 centri nel mondo hanno
registrato 57.754 richieste di assistenza da parte di donne
vittime di violenza. 41.900 i bambini coinvolti. 11.460 le donne
che non hanno potuto ricevere accoglienza''.
   ''In Italia - ha precisato Carrano - i centri antiviolenza
sono a rischio chiusura per mancanza di fondi. Sevono piu'
finanziamenti da parte degli enti locali''. Durante la
conferenza, ha concluso la presidente di Differenza Donna,
Emanuela Moroli, per la prima volta in Italia e per la prima
volta aperta alle donne dei paesi del Mediterraneo, ''chiederemo
al ministro per le Pari opportunita', Mara Carfagna di chiarire
come intende attuare il piano nazionale antiviolenza e se ci
sono ancora i 20 milioni di euro a disposizione''.
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CINEMA: ATTRICE IRANIANA CONDANNATA PER FILM, 90 FRUSTATE
ANCHE UN ANNO PRIGIONE PER INTERPRETE DI 'MY TEHERAN FOR SALE'

   (ANSA-AFP) - ROMA, 10 OTT - L'attrice iraniana Marzieh
Vafamehr e' stata condannata a un anno di prigione e novanta
frustate per aver interpretato il ruolo di protagonista nel film
'My Teheran for sale', sulle difficolta' che incontrano gli
artisti nella Repubblica islamica. Lo rende noto il sito
dell'opposizione iraniana Kalame.com, aggiungendo che l'avvocato
della donna ha presentato ricorso.

    Marzieh Vafamehr era gia' stata arrestata lo scorso luglio
proprio a causa del film, oggetto di dure critiche da parte dei
conservatori. La pellicola, coprodotto dall'Australia, racconta
la storia di una giovane attrice che vive a Teheran, dove il
teatro e' interdetto dalle autorita' ed e' quindi costretta a
vivere in clandestinita' per potersi esprimere artisticamente.
L'agenzia di stampa Fars ha reso noto che il film non ha
ricevuto l'autorizzazione per la diffusione ed e' proiettato
illegalmente. L'attrice e' stata rilasciata a fine luglio dopo
avere pagato una cauzione di cui non e' stato rivelato
l'importo. (ANSA).
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'''nuova zelanda catastrofe annunciata'''

E' la peggior catastrofe marittima della storia del Paese" ha detto il ministro dell'Ambiente della Nuova Zelanda, Nick Smith, in riferimento alla fuoriuscita di carburante dalla nave Rena, una portacontainer lunga 236 metri, che dal 5 ottobre scorso si trova incagliata sulla barriera corallina nella Bay of Planty, nel nord del Paese.
Il ministro ha sorvolato la zona dell'incidente, che oggi "pone ancora interrogativi seri".
Nel frattempo, il carburante continua a contaminare un'area incontaminata dove vivono specie particolari come i PINGUINI BLU.
L'onda nera causata dal carburante è larga sei chilometri e sta minacciando le spiagge dell'area. Ma il vero problema secondo le autorità locali riguarderebbe le 1.700 tonnellate di greggio che potrebbero riversarsi in mare.


'''scontri armati in colombia'''

A poco meno di un mese dalla tornata elettorale amministrativa che dovrà eleggere sindaci e rappresentanti al governo nazionale, la situazione in Colombia sembra aggravarsi sempre più e sono in aumento anche le violenze.
In due diversi scontri fra Farc (Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia) e esercito regolare colombiano hanno perso la vita almeno 11 guerriglieri e sette militari.
Il primo scontro è avvenuto nel sudovest del Paese, nella provincia sudoccidentale del Cauca, dove i guerriglieri hanno attaccato un convoglio militare in un'area montagnosa.
Il secondo scontro è avvenuto invece a nord del Paese nell'area di Nord Santander, nei pressi del confine con il Venezuela.

'''egitto, sulle violenze di domenica'''

La creazione di una commissione d’inchiesta sulle violenze che domenica hanno provocato al Cairo 36 vittime, secondo un nuovo bilancio, è stata chiesta dal Consiglio supremo delle Forze armate, l’organo al potere in Egitto dalla caduta del presidente Hosni Mubarak l’11 febbraio scorso. Intanto nella cattedrale della capitale sono tenuti ieri sera i funerali di 17 tra le vittime della manifestazione. Migliaia di fedeli hanno accompagnato le bare dall’ospedale alla basilica. Il medico legale responsabile dell’autopsia ha dichiarato che la maggior parte dei corpi erano stati schiacciati da veicoli.
Domenica scorsa, alcune migliaia di esponenti della comunità copta hanno manifestato pacificamente per protestare contro l’incendio di una chiesa ortodossa nel governorato di Assuan. Alcuni individui, forse degli infiltrati intenzionati a seminare il caos, avrebbero provocato le forze dell’ordine, scatenando una reazione sproporzionata e indiscriminata. Alcune testimonianze raccontano di veicoli militari lanciarsi sulla folla, altre di corpi senza vita gettati nel Nilo dai militari per farli sparire. Oltre ai 36 morti e ai 327 feriti registrati dal ministero della Salute, si contano anche diversi dispersi.
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'''bankitalia'''

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Fonti

GR MFLA

Gr 19:30

FEMMINICIDI. la gueraa quotidiana degli uomini contro le donne

VIOLENZA DONNE:RICERCA,IN AUMENTO OMICIDI,+6% IN 2010 POCHI POSTI IN CENTRI ANTIVIOLENZA;AL VIA CONFERENZA

  • (ANSA) - ROMA, 10 OTT - Nel 2010, rispetto al 2009, i casi di

femminicidio in Italia sono aumentati del 6%. Dal 2005 a oggi il dato degli omicidi che hanno visto come vittima una donna ha registrato una crescita ininterrotta. E' quanto emerge da una ricerca della Casa delle donne di Bologna, i cui risultati sono stati anticipati oggi, alla vigilia della Conferenza internazionale contro la violenza di genere, promossa a Roma da domani, tra gli altri, dalla rete europea Women against violence Europe (Wave), l'associazione nazionale Donne in rete contro la violenza (Di.Re) e l'associazione Differenza Donna.

  • Secondo dati ufficiosi - ha spiegato la presidente di

Di.Re, Titti Carrano - nel 2010 le donne uccise per violenza sono state 127; nei primi nove mesi del 2011 92. Si tratta di casi emersi, ma il dato vero non si potra' mai sapere perche' non ci sono dati del Ministero dell'Interno sui moventi degli omicidi.

  • In Italia, ha aggiunto Rosa Logar, coordinatrice di Wave, i

centri antiviolenza dovrebbero mettere a disposizione circa 5.700 posti letto, ma ce ne sono solo 500. Una raccomandazione del Consiglio d'Europa stabilisce che ogni paese ne garantisca uno ogni 10 mila abitanti. In totale in Europa ce ne sono solo 27 mila, mancano dunque 54 mila. L'anno scorso, ha ricordato Marcella Pirrone, avvocato e membro del Cordination Commitee di Wave, in un giorno stabilito, preso in esame per verificare il servizio dei centri antiviolenza, 2.774 centri nel mondo hanno registrato 57.754 richieste di assistenza da parte di donne vittime di violenza. 41.900 i bambini coinvolti. 11.460 le donne che non hanno potuto ricevere accoglienza.

  • In Italia - ha precisato Carrano - i centri antiviolenza

sono a rischio chiusura per mancanza di fondi. Sevono piu' finanziamenti da parte degli enti locali. Durante la conferenza, ha concluso la presidente di Differenza Donna, Emanuela Moroli, per la prima volta in Italia e per la prima volta aperta alle donne dei paesi del Mediterraneo, chiederemo al ministro per le Pari opportunita', Mara Carfagna di chiarire come intende attuare il piano nazionale antiviolenza e se ci sono ancora i 20 milioni di euro a disposizione.

ESTERI

CINEMA: ATTRICE IRANIANA CONDANNATA PER FILM, 90 FRUSTATE ANCHE UN ANNO PRIGIONE PER INTERPRETE DI 'MY TEHERAN FOR SALE'

  • (ANSA-AFP) - ROMA, 10 OTT - L'attrice iraniana Marzieh

Vafamehr e' stata condannata a un anno di prigione e novanta frustate per aver interpretato il ruolo di protagonista nel film 'My Teheran for sale', sulle difficolta' che incontrano gli artisti nella Repubblica islamica. Lo rende noto il sito dell'opposizione iraniana Kalame.com, aggiungendo che l'avvocato della donna ha presentato ricorso.

  • Marzieh Vafamehr era gia' stata arrestata lo scorso luglio

proprio a causa del film, oggetto di dure critiche da parte dei conservatori. La pellicola, coprodotto dall'Australia, racconta la storia di una giovane attrice che vive a Teheran, dove il teatro e' interdetto dalle autorita' ed e' quindi costretta a vivere in clandestinita' per potersi esprimere artisticamente. L'agenzia di stampa Fars ha reso noto che il film non ha ricevuto l'autorizzazione per la diffusione ed e' proiettato illegalmente. L'attrice e' stata rilasciata a fine luglio dopo avere pagato una cauzione di cui non e' stato rivelato l'importo. (ANSA).

ITALIA


Gr 13:00

In primo Piano

ESTERI

nuova zelanda catastrofe annunciata

E' la peggior catastrofe marittima della storia del Paese" ha detto il ministro dell'Ambiente della Nuova Zelanda, Nick Smith, in riferimento alla fuoriuscita di carburante dalla nave Rena, una portacontainer lunga 236 metri, che dal 5 ottobre scorso si trova incagliata sulla barriera corallina nella Bay of Planty, nel nord del Paese. Il ministro ha sorvolato la zona dell'incidente, che oggi "pone ancora interrogativi seri". Nel frattempo, il carburante continua a contaminare un'area incontaminata dove vivono specie particolari come i PINGUINI BLU. L'onda nera causata dal carburante è larga sei chilometri e sta minacciando le spiagge dell'area. Ma il vero problema secondo le autorità locali riguarderebbe le 1.700 tonnellate di greggio che potrebbero riversarsi in mare.

scontri armati in colombia

A poco meno di un mese dalla tornata elettorale amministrativa che dovrà eleggere sindaci e rappresentanti al governo nazionale, la situazione in Colombia sembra aggravarsi sempre più e sono in aumento anche le violenze. In due diversi scontri fra Farc (Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia) e esercito regolare colombiano hanno perso la vita almeno 11 guerriglieri e sette militari. Il primo scontro è avvenuto nel sudovest del Paese, nella provincia sudoccidentale del Cauca, dove i guerriglieri hanno attaccato un convoglio militare in un'area montagnosa. Il secondo scontro è avvenuto invece a nord del Paese nell'area di Nord Santander, nei pressi del confine con il Venezuela.

egitto, sulle violenze di domenica

La creazione di una commissione d’inchiesta sulle violenze che domenica hanno provocato al Cairo 36 vittime, secondo un nuovo bilancio, è stata chiesta dal Consiglio supremo delle Forze armate, l’organo al potere in Egitto dalla caduta del presidente Hosni Mubarak l’11 febbraio scorso. Intanto nella cattedrale della capitale sono tenuti ieri sera i funerali di 17 tra le vittime della manifestazione. Migliaia di fedeli hanno accompagnato le bare dall’ospedale alla basilica. Il medico legale responsabile dell’autopsia ha dichiarato che la maggior parte dei corpi erano stati schiacciati da veicoli. Domenica scorsa, alcune migliaia di esponenti della comunità copta hanno manifestato pacificamente per protestare contro l’incendio di una chiesa ortodossa nel governorato di Assuan. Alcuni individui, forse degli infiltrati intenzionati a seminare il caos, avrebbero provocato le forze dell’ordine, scatenando una reazione sproporzionata e indiscriminata. Alcune testimonianze raccontano di veicoli militari lanciarsi sulla folla, altre di corpi senza vita gettati nel Nilo dai militari per farli sparire. Oltre ai 36 morti e ai 327 feriti registrati dal ministero della Salute, si contano anche diversi dispersi.

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